HA LASCIATO UN VUOTO - La Ineos è un colosso della chimica, con base nel Regno Unito, fondato da Jim Ratcliffe. Non contento del successo nel suo settore, Mr. Ratcliffe ora si è messo in testa di costruire un’auto. I suoi cospicui fondi non verranno impiegati per costruire un’elettrica, come sarebbe logico di questi tempi, bensì la cosa più vecchia scuola che si possa immaginare: una fuoristrada dura e pura con motore termico, che possa diventare l’erede spirituale della Land Lover Defender uscita di produzione nel 2016. Una vera e propria icona dell’automobilismo britannico, la Defender, prodotta nell’arco di 68 anni in oltre 2 milioni di esemplari. La nuova generazione (in arrivo nelle concessionarie) è un’altra cosa, un’auto moderna, con una monoscocca in alluminio, che non perde le notevoli doti fuoristradistiche, ma guadagna tanti comfort da suv. Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a Mr. Rarcliffe che, già qualche anno, fa ha intravisto un nuovo spazio nel mercato e ha iniziato il progetto della Ineos Grenadier.
FORME INCONFONDIBILI - E ora che la Ineos Grenadier ha iniziato i test su strada, in vista della commercializzazione prevista alla fine del 2021, emergono le prime immagini spia, pubblicate da Autocar. Da esse si nota la somiglianza con la vecchia Land Rover Defender, con le caratteristiche forme squadrate, tetto piatto, le fiancate e il portellone verticali. Dalle immagini si nota che i fari sono rotondi e la mascherina si estende orizzontalmente, proprio come nella Defender; è simile anche il cofano motore. Il telaio, secondo le anticipazioni, dovrebbe essere un classico longheroni e traverse con la carrozzeria fissata ad esso, mentre per le sospensioni sono attesi assali rigidi, abbinati a una trazione 4x4.
COLLABORAZIONI DI PESO - Per sviluppare la Grenadier, la Ineos Automotive non ha lesinato risorse, con un investimento complessivo di oltre 670 milioni di euro, facendosi assistere dai nomi migliori nei rispettivi campi: lo sviluppo è portato avanti in collaborazione con la Magna, mentre i motori saranno i 6 cilindri 3.0 a benzina e diesel della BMW. L’assemblaggio finale avverrà in una nuova fabbrica a Bridgend nel Galles (nel disegno qui sopra), sulla base di pianali e carrozzerie provenienti da una seconda unità produttiva a Estarreja in Portogallo.