NUOVA LINFA - La Jaguar Land Rover non ha presentato alcun nuovo modello qui al Salone di Parigi, ma questo non significa che ha “snobbato” la rassegna: il costruttore britannico infatti ha celebrato i 70 anni di “carriera” della Land Rover ed i 50 anni delle ammiraglie Jaguar XJ. Per l'occasione ha mostrato nel suo stand uno dei venticinque esemplari della Land Rover Series I, vetture originali del 1948 restaurate completamente dai tecnici del reparto Special Vehicle Operations, che oltre a lavorare sulle vetture più sportive rimettono a nuovo le Jaguar e Land Rover Storiche. I venticinque esemplari della Land Rover Series I Reborn (Reborn vuol dire per l'appunto “rinata”) sono identici a quelli originali, tanto è vero che gli unici cinque colori per la carrozzeria sono gli stessi disponibili nel 1948.
50 ANNI DI LUSSO - Per celebrare i 50 anni dell'ammiraglia Jaguar XJ sono presenti al Salone di Parigi tutte e otto le generazioni, a partire da un esemplare restaurato del 1968 fino alla recente versione speciale XJ50. La rassegna parigina non è stata scelta per caso dal costruttore inglese, perché proprio nella capitale francese debuttò 50 anni fa la prima generazione della XJ, una elegante berlina a quattro porte che Sir William Lyons (il fondatore della Jaguar) voleva abbinasse spazio e guidabilità. La XJ del 1968 esposta è proprio la sua (ha raggiunto Parigi dopo un tour dall'Inghilterra). Per “chiudere” il cerchio è presente la Jagua XJ50, una serie speciale riconoscibile per il fascione anteriore del ricchissimo allestimento Autobiography, i cerchi in lega di 20” ed i rivestimenti in pelle sui sedili con trama a rombi.
MEZZO DI SOCCORSO - Nel corso della rassegna parigina fa il suo debutto anche una versione speciale della Land Rover Discovery, la suv grande personalizzata dal reparto SVO su richiesta della Croce Rossa austriaca, che la utilizzerà come veicolo di pronto intervento per situazioni di emergenza. La suv è dotata di quattro antenne radio, un lampeggiante a 360° e una “vasca” portaoggetti sul tetto in fibra di carbonio, oltre a un drone per trovare in pochi minuti eventuali persone disperse: è dotato infatti di telecamere in grado di percepire il calore. Questo veicolo di soccorso è stato messo a punto in 18 mesi e fa tesoro dell'esperienza maturata dalla casa inglese, che supporta la Croce Rossa dal 1954.