RIPARTE DA 00 - L’avevamo anticipata ieri grazie alle prime immagini sfuggite sul web (qui la notizia), ma ora la prima auto della nuova era della Jaguar è realtà. Già il nome Type 00 è un manifesto, ricordando da un lato le “Type” del passato (dalla mitica E-Type alla recente F-Type) e dall’altro mostrando la voglia di ripartire da zero, anche con il livello di emissioni allo scarico. La concept car è infatti la prima vettura a sfruttare la nuova piattaforma elettrica JEA (Jaguar Electric Architecture), che sulla berlina a 4 porte che dovrebbe arrivare alla fine del 2026 (qui le immagini della vettura camuffata) promette di offrire fino a 770 km di autonomia. Una volta terminata l’energia nella batteria si potranno aggiungere ulteriori 321 km di autonomia con una ricarica rapida di 15 minuti.
FUORI DAGLI SCHEMI - Per altri dettagli tecnici bisognerà aspettare future comunicazioni: la presentazione della Jaguar Type 00 concept alla Miami Art Week aveva lo scopo di mostrare al mondo la direzione in cui il marchio inglese sta andando in termini stilistici. La show car vuole andare in controtendenza rispetto a quanto siamo abituati a vedere sulle vetture elettriche, puntando su un cofano molto lungo, una linea del tetto ampia, cerchi in lega di 23 pollici, un profilo da fastback e una coda che si ispira al mondo degli yacht. Balza all’occhio, nella visione laterale, il lingotto di ottone su cui è inciso al laser il nuovo logo della Jaguar: questo lingotto si apre rivelando le telecamere posteriori che, come le porte di ricarica e le prese d’aria anteriori, rimangono nascoste finché non servono. Sul portellone non c’è il lunotto e la parte posteriore è caratterizzata da grafiche orizzontali che nascondono i fanali a tutta larghezza.
SCHERMI SOLO SE SERVONO - All’abitacolo della Jaguar Type 00 concept si accede attraverso una coppia di porte a farfalla. L’ottone del logo esterno si ritrova anche all’interno, con tre linee rifinite a mano che corrono per tutta la lunghezza dell’abitacolo, creando una spina dorsale di 3,2 metri sostenuta da pietra di travertino, così come i sedili flottanti. Contrariamente a quanto visto con le prime immagini trapelate gli schermi all’interno ci sono, ma sono nascosti nella plancia ed emergono quando necessario. Lo stesso fanno i vani di stivaggio, che si aprono dolcemente su richiesta. I conducenti possono anche cambiare l’illuminazione dell’abitacolo e l’aspetto degli schermi recuperando uno dei tre totem nascosti dietro una porta sul parafango anteriore e posizionandoli all’interno della consolle centrale.