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Mazda: un'edizione speciale per i 100 anni

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 04 aprile 2020

Tutti i modelli saranno disponibili, dall’autunno del 2020, nello speciale allestimento 100th Anniversary ispirato ai colori della R360, la prima Mazda.

Mazda: un'edizione speciale per i 100 anni

TUTTE BIANCHE - Per celebrare i 100 anni dalla fondazione, avvenuta a gennaio del 1920, la Mazda ha realizzato una serie speciale. È la 100th Anniversary, ispirata nei colori alla versione di punta della R360 Coupé (nella foto qui sotto), la prima auto realizzata dalla casa giapponese. A impreziosire le Mazda 100th Anniversary sono la vernice perlata bianco Snowflake, il logo “100 Years 1920-2020! nel fascione anteriore e quello “100th Anniversary” nel coprimozzo delle ruote, mentre all’interno si notano i sedili in pelle rossa, i tappetini rossi e il logo specifico nei poggiatesta. In più, le Mazda di questa serie speciale hanno un rinnovato emblema nella parte anteriore e posteriore della carrozzeria: si ispira a quello che avevano i prodotti della Toyo Cork, com’era conosciuta la Mazda prima di cambiare nome nel 1984.

NESSUNA ESCLUSA - In Europa la serie speciale 100th Anniversary sarà disponibile, per tutti i modelli, a partire dall’autunno del 2020: dalle piccole Mazda 2 e CX-3 alla grande Mazda 6, passando per la compatta Mazda 3, la crossover compatta CX-30, la suv media CX-5, la spider MX-5 e l’elettrica MX-30 (nella foto più in alto la gamma al completo).



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Ritratto di Road Runner Superbird
4 aprile 2020 - 19:03
Gran marchio, però l'elettrica è inguardabile. Perchè dalle linee così belle, tipo scultura, dei modelli comuni sono passati a quella lavastoviglie della MX-30? Per me non vogliono venderla. Servirà solo ad abbattere la media di emissioni ma sarà una perdita per ogni modello prodotto.
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2020 - 19:40
La media delle emissioni la calcolano sul venduto, quindi non basta avere l’elettrica a listino.
Ritratto di Road Runner Superbird
4 aprile 2020 - 19:51
Dovrebbe bastare darne un paio a showroom e piazzarne qualche lotto a qualche flotta selezionata, dubito fortemente che verrà scelta da qualche privato.
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2020 - 23:14
Può essere. Il fatto che abbiano alzato il prezzo della Mx-5 fa pensare che non ci credono neanche loro al fatto che l’elettrica possa fargli evitare multe.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 10:21
La elettica invece è davvero forte dà quell'emozione che dava una volta il Wankel sulle Mazda.
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 10:55
Il wankel è l’esatto contrario dell’elettrico: è leggero, non ha coppia, ha bisogno di molta manutenzione, fa molto fumo e rumore. Senza considerare che per molti anni il motore rotativo ce l’ha avuto solo Mazda mentre oggi l’elettrica ce l’hanno quasi tutte.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 14:35
Il Wankel è la peggior cosa mai inventata in realtà,però che Mazda ci provasse era interessante. Per quello la mi auto preferita in assoluto è sempre stata la NSU Ro80 rovinata dal Wankel.
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 17:47
Dipende da cosa ci vuoi fare: per le varie Rx e Cosmo secondo me era il motore perfetto, imbattibile per peso e ingombri, un’ottima erogazione e un sound unico. Se non fosse per le norme anti inquinamento probabilmente ci sarebbe una Rx9 in vendita anche oggi.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 18:31
Appunto interessantissimo il Wankel su auto sportive anche se col tempo si è scoperto che consumava e basta ma Mazda è andata avanti lo stesso, è il fascino di Mazda. NSU è scomparsa per quello, fortuna che l'hanno trasformata in Audi.
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 19:18
Certo che consuma, ma ha anche le qualità che ti elencavo sopra. E non va bene solo sulle sportive, ma anche sulle GT: a detta di chi l’ha provato, il 3 rotori dell’ultima Cosmo ha una fluidità superiore ai v8 e molto vicina ai v12.
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 13:28
1
La bellezza non basta a far vendere, e neppure la meccanica. Ci vuole gamma, rete e pubblicità.
Ritratto di remor
4 aprile 2020 - 19:08
Bel marchio con tante perle nel proprio archivio. L'ho sempre considerato, nemmeno poi una chissà quale particolare intuizione, l'Alfa d'oriente
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2020 - 19:34
Strano paragone: Alfa è sempre sinonimo di sportività in tutti i suoi modelli, e nella sua bacheca ci sono vittorie in F1 e in altri campionati di assoluto rilievo. Mazda invece ha sempre prodotto soprattutto auto non sportive, comprese citycar, monovolume, pick-up... Nel motorsport invece mi sembra che, con la spettacolare eccezione della 787B, non abbia mai fatto un granché. Detto questo mi sono sempre piaciuti entrambi i marchi, anche se al momento ho una certa predilezione per quello giapponese, visto che ne ho una.
Ritratto di Road Runner Superbird
4 aprile 2020 - 19:57
Le ultime 2 generazioni esteticamente e orientate sul piacere di guida, ricordano le Alfa a trazione anteriore e a prezzi accessibili effettivamente. Se avessi una 147 o una Giulietta dovendola sostituire prenderei una Mazda 3 per avere lo stesso feeling.
Ritratto di remor
4 aprile 2020 - 20:19
Intendevo essenzialmente per lo spirito di innovazione e la tendenza a portare avanti una propria filosofia di auto, almeno per un tot di tempo e seppur con un certo sfasamento temporale (più o meno l'atteggiamento di Alfa negli anni 70 replicato da Mazda soprattutto negli anni 90).
Ritratto di remor
4 aprile 2020 - 20:23
Inoltre Alfa sinonimo di sportività in """tutti""" i suoi modelli, con tutto l'affetto per il marchio, non lo controfirmerei (come d'altronde comunque idem e a maggior ragione per Mazda, soprattutto ultimamente). Si parlava giusto nell'altro articolo di Arna, 33, Mito, Giulietta e 159, per dire
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2020 - 21:22
@remor: Lasciamo perdere l’Arna che è una mezza Nissan (e pure la metà sbagliata), le altre almeno ci provano a dare di se un’immagine di sportività: sulla 33 mi scoccia fare il Giuliopedrali della situazione, ma è stata effettivamente lodata internazionalmente per i motori e le doti di guida, almeno in rapporto al prezzo a cui era venduta. La Mito condivideva il pianale con Grande Punto e Opel Corsa, la Giulietta con Dodge Dart, Jeep Cherokee e Chrysler 200: in entrambi i casi l’Alfa è abbastanza oggettivamente la più sportiva. Della 159 credevo avesse corso nel wtcc ma mi sbagliavo, però almeno il look da sportiva ce l’ha, soprattutto se le confrontiamo con le Audi e Mercedes del periodo mi sembra evidente che la 159 voleva essere la berlina sportiva piuttosto che quella comoda. Per rendere il tutto ancora più chiaro, prendi la Mazda Mpv: non solo non è sportiva, ma non ci prova neanche ad apparire come tale.
Ritratto di remor
4 aprile 2020 - 21:26
Veramente, giusto una precisazione, più volte letta l'affermazione che costasse al tempo quanto se non più di una Bmw 316. Insomma mica tanto rapporto prestazioni/prezzo.
Ritratto di remor
4 aprile 2020 - 21:30
(La Ritmo 130TC, più volte rammentato, le era poi paripotenza se non forse qualcosina anche più)
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2020 - 23:12
@remor: possibile che sul prezzo abbia preso una cantonata, non è un’auto che conosco particolarmente: non ero ancora nato quando l’hanno lanciata ed ero piccolo quando l’hanno ritirata. Comunque tutte le recensioni che ho letto concordano nel lodarne il comportamento su strada e il motore (più il carattere che la potenza vera e propria) e nel criticare l’affidabilità, soprattutto dell’impianto elettrico e della carrozzeria propensa alla ruggine. Io di 33 da vicino ne ho vista solo una di recente: sono uscito da un’officina per una revisione mentre l’Alfa stava entrando. Esteticamente non mi è piaciuta, ma lo scarico faceva un bel rumore, da sportiva. Sicuramente non era la miglior berlina sportiva del suo periodo, magari costava troppo e il motore non aveva abbastanza cv (davvero, la conosco troppo poco per dare un giudizio), ma tu come la definiresti se non come una berlina sportiva?
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 08:38
Onestamente anche io del periodo non ne ho un ricordo così specifico (e di fondo affermerei tranquillamente che qui "nessuno" ne abbia; spesso si leggono cantonate colossali dettate da poca conoscenza della materia su auto recenti o contemporanee, figuriamoci che uno si vada a ricordare 30 anni prima quale fosse il quadro preciso della situazione e i valori in campo). Ricordo solo bene che il cliente Alfa 33 era fondamentalmente il pro Alfa neo acquisito (soprattutto ex Fiat) o il tranquillo fruitore estimatore del marchio (il prof in prossimità della pensione?) che però non cercava nello specifico nessun dinamismo reale ma si compiaceva più di averne potenzialmente a disposizione (in fondo si possedeva comunque una "Alfa Romeo"), insomma sostanzialmente che non poteva e voleva permettersi la berlina di "rappresentanza" del marchio ma si pregiava dell'ottenere il marchio Alfa al minor costo possibile (e infatti stravendette), ragionamento di fondo anche appoggiabile (dalle mie parti però chi davvero si considerava Alfista a tutto tondo, e in famiglia aveva avuto una Alfetta piuttosto che una Giulia si prendeva al tempo senza se e senza ma la 75, magari anche solo la semplice 1.6). Nel senso che chi si comprò la 33 probabilmente poi la sostituì pari pari con la 146 (ancor più che con la 145, dal taglio più giovanile) senza alcun rimpianto fra il lasciato ed il trovato (ben diverso invece magari chi dopo la 75 si sarà preso una 155), e quindi per cui tutti gli eventuali discorsi letti sul 33 alfa "mistica" (cose che fra l'altro mai avevo letto/sentito in vita mia prima che sui commenti qui su AV) e 145-146 nulla a che fare con le vera Alfa, di fatto nella realtà non si sono mai verificati, per lo meno a miei occhi ed orecchie. Ecco il perché dell'averla inclusa nella iniziale lista (a differenza della Alfasud, che seppur anche lei relativamente di basso-medio rango almeno aveva dalla sua l'originalità del progetto con tante soluzioni innovative*); un'auto la 33 che avrà avuto i suoi pregi ma che giammai mi sognerei di mettere tecnicamente già solo a fianco di una 75, figuriamoci di una Alfetta o di una attuale Giulia (in verità facendo un confronto relativamente alle corrispettive epoche già la 147, imho, le era almeno pari come livello tecnico, e mi voglio tenere basso)
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 08:47
* Si pensi, l'Alfasud aveva i freni posteriori a disco (vabbé in verità anche la famosa e lodata disposizione inboard per quelli anteriori), mentre la successiva 33 declassò a semplici freni a tamburo. Per dire...
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 09:52
La 33 era di molto superiore alla 75 invece, cioè da quella si poteva creare una vera dinastia di berlinette, dalla 75 molto meno, era più fine a se stessa. poi bella ed elettrizzante si.
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 09:59
None. Autoripeter(si) la stessa cosa non ne fa un dato di fatto. Sorry
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 10:08
remor prova a pensare fare un'intero viaggio con la 75 che so Milano Roma o qualcosa del genere, negli anni 80 vidi degli alti funzionari arrivare qui in Veneto da Roma accompagnando il Presidente della Repubblica (Lui era in Maserati o in 164 o in Thema boh) ma pensai: poverini avranno le ossa rotte. Cioè bellissima e eccitante più della 33 la 75 ma completamente inadeguata al suo compito di berlina di rappresentanza alla lunga, poco spaziosa, baule piccolo, poco confortevole ed affidabile, si toccava con la testa se si era alti per via del De Dion sotto il sedile e il serbatoio dietro il sedile come negli anni 60, era bellissima da guidare, scodare, fare burn out, ma BMW, Audi e altri già all'epoca guardavano più avanti a berline più complete. Mentre la 33 era per la sua categoria molto più adeguata, all'epoca le Golf erano solo più massicce ma non più spaziose ad esempio, lasciamo stare le guida...
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 11:12
Attenzione che, come solito, chi troppo vuole poi nulla.... Quindi, riepilogando, la 75 non ci si poteva entrare, né sedere, e seppur ci si riuscisse poi si scendeva obbligatoriamente con le ossa maciullate. Solo? Vogliamo aggiungerci magari anche che il volante provocava vesciche alle mani e che i riflessi del parabrezza inducevano cecità permanente? ---- Vabbeh, dai, intanto che la fantasia vola su una logica latitante (cioè una casa costruttrice farebbe una segmento D che è un cessoambulante mentre in parallelo realizza una più bassolocata seg.C che è una perla assoluta, bah ma veramente la logica) consiglio la lettura del presente link per farsi un po' di cultura (reale e realistica) in materia e scoprire che in verità la 75 aveva al tempo ben 500lt di bagagliaio """ https://www.clubalfa.it/40156-video-il-confronto-tra-la-alfa-romeo-alfa-75-e-la-bmw-serie-3-e30 """" ossia ben più della coeva 3er (sì, proprio la Bmw fra l'altro più che mai inappropriatamente citata) e in verità tanti da fare invidia financo alle attuali premium D. Buona lettura (ed erudizione)...
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 11:59
Nel senso che poi lo stesso semplicemente vedere la forma che ha la coda della 75 dovrebbe (anche senza prendersi la briga di controllare i dati, cosa che andrebbe comunque fatta prima di sentenziare in merito) indurre anche il meno attento degli osservatori a dedurre che comportasse un'alta volumetria. Insomma boh, a me sembra come vedere una vicina all'altro una spiderina ed un fuoristrada e riuscire comunque a sentenziare: si spancia più facilmente col fuoristrada.... Bah, ripeto: chi troppo vuole (nel protrarre le proprie teorie) poi...
Ritratto di Fr4ncesco
5 aprile 2020 - 12:18
2
Entra in una Serie 3 o in un'A4 di anni 2000. Non è un segmento votato al comfort il D premium, oggi di più che sono più grandi. La grande berlina era la 164.
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 13:12
@Fr4ncesco: la Serie 3 è sempre stata soprattutto sportiva, su un’A4 anni 2000 non ci sono mai salito quindi mi fido, ma la classe C dell’epoca era mooolto comoda (non quanto una E o una S, ma metteva chiaramente il comfort sopra al piacere di guida).
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 10:39
@remor: ecco, forse questa tua frase riassume quello che volevo dire: “non cercava nello specifico nessun dinamismo reale ma si compiaceva più di averne potenzialmente a disposizione” quindi, lasciamo da parte il dinamismo e la sportività reali della 33, almeno l’impressione di tali caratteristiche doveva darla. Magari era un po’ come la Mito: non una sportiva vera, ma almeno l’immagine di sportività ce l’aveva, sicuramente più della Corsa con cui condivideva il pianale. Chi ha preferito una Mito a una Corsa non lo ha fatto con la stesse motivazioni di chi ha preferito una Mpv a una Zafira, tutto qui. Secondo me Alfa è percepita come un marchio sportivo e ha almeno provato, con più o meno successo, a mettere un po’ di sportività in tutti i suoi modelli. Mazda invece la vedo più come un marchio generalista, che ha fatto un po’ di tutto e ogni tanto ha tirato fuori dei capolavori, un po’ come quasi tutte le altre case giapponesi.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 10:49
Andre.a la 33 non era sportiva nel senso europeo del termine (in effetti era mezza Alfa e mezza Porsche) ma più una muscle car all'americana in piccolo, cioè apparentemente solo spaziosa e razionale e piacevole poi davvero divertente, cattiva più che veloce in senso assoluto.
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 11:26
Azzeccatissimo il paragone della 33 con la Mito, che in pratica ne ha proprio emulato il percorso nell'ulteriore passaggio (ribassarsi) al seg.B da parte del brand: così come nessuno si sognerebbe mai di piazzare la Mito (una Punto-Corsa ricarrozzata) nel "gotha" dei modelli Alfa, analogamente non trovo senso farlo per la 33 (una Alfasud ricarrozzata e, fra l'altro, con addirittura una semplificazione tecnica, come già detto per la questione freni). Non mi ritrovo invece col discorso MPV, anche Alfa faceva al tempo i furgoni; i motori Wankel (ma in fondo anche gli attuali skyactiv, fuori dal coro rispetto a tutti gli altri) piuttosto che una perla come la Rx7, o il persistere a realizzare (e vendere) la Mx5 danno (ovviamente nel loro piccolo rispetto a quanto è nella storia di Alfa) quella percezione, almeno a me
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 13:04
Alfa produttrice di furgoni non la sapevo! L’Mpv è solo l’esempio più evidente e relativamente recente di Mazda non sportiva. Gli ultimi modelli Mazda hanno tutti un design molto sportivo, ma in passato non era così: pensa alla Demio, al Pick-up, la Premacy... senza considerare che anche la nuova Mazda 6 è esteticamente molto sportiva, mi piace molto, ma la paragoneresti più a generaliste come Insignia/508 o a sportive come Giulia/Serie 3? Wankel a parte (che è unico e spettacolare, ma ormai non lo ha più neanche Mazda) io ripeto, ci vedo più somiglianza con Toyota che storicamente ha prodotto di tutto, ogni tanto delle perle come la 2000 gt, Corolla, Mr2, Supra... e anche oggi continua a vendere una o due sportive (a seconda di quanto Toyota si consideri la nuova Supra). Discorsi simili si potrebbero fare anche con Honda, Nissan, Subaru o la Mitsubishi di una ventina di anni fa. Riguardo alla 33, la Mito e le altre, non le ho mai messe nel gotha di Alfa Romeo (non ci metto neanche Stelvio e, probabilmente, Tonale) dico solo che un po’ di sportività hanno provato a metterla anche li.
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 13:25
Era semplicemente l'estremizzazione proprio del concetto: chi ""nonostante si rivolgesse ad Alfa""" non sapeva che farsene (ossia non sapeva come apprezzare) la trazione posteriore, e magari di contro voleva invece possibilità di accesso in vettura facilitato al max, e voleva tanto spazio per persone, e voleva allungarsi durante il viaggio da passeggero, e voleva tanto spazio per i bagagli = Alfa ci aveva già pensato dagli anni '50, prenditi un furgone Alfa
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 14:42
Audi BMW erano più avanti di Alfa a fine anni 90 nella categoria medie cioè Alfa 75, cioè creavano berline con svariate caratteristiche non solo sportive e lì pian piano hanno scavato il solco, fate pure finta di non capire. Cioè Subaru usa ancora oggi i boxer ma il De Dion posteriore pian piano avrebbero dovuto eliminarlo, per esempio.
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 23:57
Non scrivere fesserie, BMW era davanti ad Alfa già nella seconda metà degli anni 80!
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 17:59
@remor: non so, ma tutte le recensioni sulla 33 parlano bene delle sue doti di guida, non fanaticamente come Giuliopedrali, ma ne parlano bene: quindi o sono tutti ubriachi, oppure pur essendo la copia al risparmio dell’Alfasud, un po’ di sportività deve averla mantenuta. Quando avrò la possibilità di provarla ne sarò certo, fino ad allora rimango dubbioso, ma abbastanza convinto di quello che ho scritto.
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 18:24
Della 147 ne parlano ancora meglio ;/
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 19:06
@remor: quindi? Se la 147 è migliore vuol dire che la 33 fa schifo? @Giuliopedrali: che senso ha dire che la 33 era l’unica berlina compatta sportiva e poi dire che aveva il bagagliaio più grande della categoria?? Se la categoria comprende solo lei, è ovvio che al suo interno è la migliore in tutto. Non è uguale a dire che oggi la Mx5 ha il bagagliaio più grande della categoria?
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 20:17
Ho cercato di risolvere in una mezza battuta (mezza perché è una battuta solo nelle tempistiche del botta e risposta, poiché per il resto è abbastanza veritiera) avendo l'impressione che non se ne venga a capo (presumo per una mia non corretta esposizione) di quanto vorrei intendere. La 33 rappresenta, imho, in pieno l'avvio del periodo in cui Alfa ha iniziato a non fare più l'Alfa (che pure giusto fino al decennio prima invece aveva ancora pienamente incarnato): sopravvivenza (tranne rari casi) tecnica con sempre più lascito di terreno alla concorrenza in termini innanzitutto dinamico-prestazionali. Paradossalmente se oggi, anche di fronte ad un progetto tecnicamente sublime (non nelle chiacchiere/fantasie di qualcuno ma nei fatti universalmente ed oggettivamente appurati) quale la Giulia in molti storcono il naso per il solo fatto che "tanto" è un'Alfa lo si deve appunto alla cascata di progetti arrangiati alla bene e meglio in cima ai quali c'è nelle posizioni di testa proprio la 33. "Paradossalmente" dicevo perché magari qualcuno potrebbe dire (quasi uno sfottò alla logica) che il fallimento attuale di Alfa risieda nelle sorti imposte al marchio dagli ultimi modelli (4C, Giulia, Stelvio) invece che da tutte le ricette fallimentari accumulate nei decenni addietro (tutte figlie di quella logica nata proprio nel periodo della 33). Passando alla questione del modello più nello specifico: la 33 veniva il decennio dopo Giulia Alfetta Gtv GiuliaGt(junior) ecc.ecc.; ci mancherebbe solo che stesse in strada come una fiat 126; ovvio che stesse in strada ma non faceva assolutamente nulla ma proprio nulla di nulla che fosse degno dei modelli a lei antecedenti e poco sopra citati: non ha imposto nessun dominio nel proprio segmento, anzi. All'inizio (basta una semplice ricerca in rete per prendere info) era (come versioni di punta) sottomotorizzata rispetto alle varie stesse Ritmo (NB è una Fiat, ripeto non Bmw o Mercedes o Porsche, ma Fiat) piuttosto che Kadett; da un certo punto in poi (con l'arrivo del 1.700cc) ed il relativo adeguamento di potenza (un più che buon adeguamento in termini prettamente di motore) vennero però a galla i limiti telaistico-dinamici dati dal vecchio progetto (cioè se uno continua a sottolineare che la base di partenza è/era datata/riciclata un motivo ci sarà, altrimenti sulla stessa struttura tutti farebbero auto per 50-100 anni semplicemente cambiando nome del modello, forme della carrozzeria, ed interni). Ripeto (per non riportare pari pari quanto scritto da siti concorrenti) basta cercare in rete per leggere che aveva tutt'altro che doti stradali da Alfa (eccessivo sovrasterzo, problemi di aderenza in trazione, ecc.): cioè non so se rendo l'idea, nel 1989 arrivava la seconda serie della 33 (quella col monociglio posteriore) che mai arrivò nemmeno a 140CV laddove già dal 1987 esisteva la Lancia Delta 2.0 HF Integrale 8v 185 (CENTOTTANTACINQUE) CV. Ma di che stiamo a parlare...
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 20:44
Fra l'altro in nominare la Delta mi ha fatto tornare in mente un'intuizione; ossia che di fatto la 33 mi è sembrata sempre essere vista come l'equivalente della Lancia Prisma(*): auto tranquilla per chi, in tema di muovere la famiglia, voleva andare oltre le utilitarie ma senza poi nemmeno spingersi tanto oltre
Ritratto di remor
5 aprile 2020 - 20:46
* Anche se in verità finanche la Prisma (seppur in giusto un paio di esemplari) arrivò perfino a montàre sotto, si dice, 200CV
Ritratto di Andre_a
5 aprile 2020 - 21:30
@remor: non credo che abbiamo posizioni in contrasto: non ho mai messo la 33 nel gotha di Alfa, mai detto che sia paragonabile ai modelli Alfa precedenti o che abbia dominato in niente, ho solo detto che ha un bel sound e secondo chi l’ha provata ha una buona tenuta di strada, quindi un briciolo di sportività secondo me ce l’ha anche lei, tutto qui. Può essere sia l’inizio del fallimento di AR (non lo credo, ma questo è un altro discorso) che una berlina sportiva compatta, no? Che si consideri la 33, la Mito, la Stelvio o altre come la peggior auto mai prodotta da Alfa Romeo, bisogna ammettere che un minimo di sportività ce l’hanno anche loro. La stessa cosa non si può dire per le case generaliste, come Mazda.
Ritratto di remor
6 aprile 2020 - 08:54
Veramente sulla Stelvio davvero alcuna remora in termini dinamici (nel proprio segmento) anche da parte del sottoscritto. Faccio presente che dinamicamente sta davanti a Macan e Cayenne (e mi si scusi se è poco). Per questo sopra mi premeva rammentare che la 33 se la giocava (e nemmeno riusciva poi a prevalere) con Fiat ed Opel (la Lancia Delta a confronto della 33 sembrava essere come oggi una Civic Type R rispetto a una Tipo). Quindi non so, presumo sì, qualcuno ne avrà apprezzato e ne apprezza il sound del boxer (come magari in tanti anche il bicilindrico della 126) oppure si estasierà con la chiave di accensione a sx del volante, o avrà dolci ricordi dell'ampio (per la categoria) bagagliaio; ma la cosa finisce sostanzialmente lì. Azzeccato quindi, concordo, il ritenerla la Mito di un ventennio prima: un'auto prestazionalmente da inserire volendo nella mischia delle concorrenti medie, ma ben lontana dalla vetta (come invece nello stile vero Alfa)
Ritratto di remor
6 aprile 2020 - 09:03
Poi io stesso capitasse che mi offrissero la possibilità di guidarla / tenerla, ne sarei ben felice (certo non come una Gt Junior o una Alfetta); resta comunque un'auto che ha motorizzato un sacco di persone e con alcune sue specifiche peculiarità
Ritratto di Andre_a
6 aprile 2020 - 11:02
@remor: riguardo la Stelvio: non ne metto in dubbio la dinamicità, solo la categoria di appartenenza e l’influenza che sta avendo sul marchio. Certo, lo stesso discorso vale anche per gli altri marchi sportivi che si sono messi a produrre suv, ma l’anno prossimo Alfa sarà principalmente un produttore di questo tipo di vetture, con due suv e una sola berlina a listino. Nessuna casa sportiva ha questo rapporto, anche Porsche, che è stata la prima casa sportiva a produrre suv, oggi ha a listino “solo” 3 suv su un totale di 10 modelli! Magari venderà come non mai, ma per me il marchio Alfa Romeo ne viene stravolto molto più che con la discesa nel segmento C o in quello B. Che Mazda invece produca suv, non mi fa nessun effetto, ha sempre prodotto modelli non sportivi, adatti al grande pubblico: naturalmente io non le compro, ma a livello di immagine le varie Mazda Cx non mi cambiano niente. Riguardo alla 33: se ne vuoi una, con un po’ di fortuna se ne trovano in buone condizioni a poco più di 1000€. È d’epoca, quindi tasse e assicurazione sono basse e quando ti sei stufato non dovrebbe essere troppo difficile rivenderla per gli stessi 1000€. Jeremy Clarkson dice che ogni appassionato di auto deve aver posseduto almeno un’Alfa in vita sua, e la 33 potrebbe essere il modo più economico per vedere se ha ragione :-)
Ritratto di remor
6 aprile 2020 - 11:22
L'affermazione era più "sottile": se mi si desse la possibilità di guidarla... Dovendo scegliere (e pagare) punterei, penso, su ben altro (almeno il piacere della trazione posteriore, trattandosi di Alfa). Sulle percentuali della gamma poi non più di tanto mi sbilancerei a sentenziare: fino a qualche tempo fa su 4 auto a listino Alfa aveva una coupé pura assoluta (il 25%); insomma roba non proprio da tutti, anzi. Quando si fanno pochi modelli basta poco a spostare tanto da una parte o sul versante opposto. Ad ogni modo il discorso non voleva essere tanto quello del tipo di vettura e segmento in cui cimentarsi, ma invece che qualsiasi sia il segmento che si va ad affrontare lo si faccia "da Alfa": Giulia e Stelvio (ma anche 4C) mi pare ci siano ben riuscite, dopo decenni e decenni quasi ininterrotti che invece latitava in tal senso
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 18:36
Non sono proprio fanatico della 33 il fatto è che almeno negli anni 80 non aveva concorrenza, non perchè fosse la migliore, guardate pure, anche le più carine berline compatte non erano comunque sportive si tratta di Ritmo,Golf o BX le altre erano pure mediocri, mentre che so la 75 combatteva contro 190 Mercedes o Serie 3 BMW o Audi A4, la 147 contro Audi A3... La Giulietta contro A3 Serie 1, Mercedes A e Golf, scusate...
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 14:39
Ragazzi la 33 e la M.ito o MeeToo insieme, non si può sentire, che trogloditi!
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 14:53
remor e Andre-a meglio che taciate sulle Alfa compatte del passato ne state veramente sparando a raffica. La 33 era la più spaziosa della categoria oltre che la più brillante ovviamente, la 75 alla fine sembrava di un'epoca andata, la gente che spendeva tanti soldi per una berlina premium voleva anche comfort è ovvio, guardate la Serie3 BMW come partita a 2 porte nel 75 si sia evoluta per esempio.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 14:38
Ragazzi di Alfa non capite veramente un emerita... La 33 è l'auto che si sarebbe potuta portare fino ad oggi evolvendola, la 75 difficile dire.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 10:26
Andre-A la 33 non era la migliore berlina sportiva (compatta) del periodo, era l'unica...
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 15:14
La 33 costava molto meno di una 316 nonché meno anche della Lancia Delta, che era la segmento C più cara dell'epoca.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 15:17
Costava all'inizio circa come la 316, dopo guardo un Quattroruote dell'epoca, la Delta non so.
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 15:39
Ti ho scritto le cifre aggiornate al decimo di lira nel commento in basso. Contrariamente a te, non scrivo immani stupidaggini. Quanto alla Delta (a proposito di sportività), all'epoca c'era già una certa HF…
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 16:07
Si grazie, c'è da dire però che la 33 e l'Alfasud ancora di più costavano come doveva costare un'Alfa, la Giulietta di oggi è una low cost a confronto.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 09:50
Tra l'altro la nuova Mazda 3 è stata definita dalle riviste anglosassoni : "The new Alfasud" che per inglesi e australiani è il massimo del complimento, spesso l'auto più importante della storia in quanto a novità presentate in sondaggi su riviste specializzate anglosassoni è risultata la compatta berlina napoletana di Giugiaro e Hruska.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 10:25
L'Alfa se uno pensa che sia sininimo di sportività è fuori strada, perfino per Ferrari è lo stesso, cioè quello che conta in marchi inimitabili come questi è la classe, perchè un'auto da 700 cv piena di alettoni e prese d'aria le disegna anche un ragazzino ma ciò che hanno fatto Ferrari e Alfa vincendo Campionati del Mondo di F 1 tra l'altro non è sintetizzabile in sportività, è qualcosa che ha creato il mito dell'automobile, è un misto di piacere di guardare ed essere guardati, spostarsi etc, Joie de vivre.
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 09:59
1
Il fatto che un troll vaggaro travasi bile è una medaglia al petto per i possessori. Grazie.
Ritratto di andrea120374
5 aprile 2020 - 10:38
3
Travasare bile per una Mazda? Ma per favore! Poi detto da uno che nella prova della sua Mazda 3 la definisce ENTUSIASMANTE .... ENTUSIASMANTE ... convinto tu !
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 13:20
1
Eccone un altro!
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 13:22
1
Uno con una MINI ricarrozzata.. che ovviamente non sa di cosa parla non conoscendo una cippa di ciò che è fuori dal suo orticello magari? Per questo dico: "eccone un altro".
Ritratto di Andre_a
4 aprile 2020 - 19:41
Ma quant’è piccola la R360!!
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 09:53
La Mazda è una delle mie marche preferite, non sbaglia un colpo, tutte auto di classe, originali e molto piacevoli, peccato solo per la Mazda2.
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 10:00
1
Un colpo enorme l'ha sbagliato: ponte torcente. Ma tanto non si vede e si compensa in parte con l'assetto... Quindi ok.
Ritratto di Alfiere
5 aprile 2020 - 12:23
2
Considerata la potenziale clientela non è sbagliato il ponte, gia poi il bagagliaio è piccolo...
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 13:26
1
Assolutamente no invece, forse limitatamente al mercato italiano pieno di wannabe premium che considerano mazda un marchio di ripiego. Se si leggono forum internazionali da anni si lamenta la mancanza di versioni sportive della 3, quale è stata la MPS. Clienti persi, non meno di appassionati bimmer che si ritrovano la 1er e la X1 con meccanica generalista e scarse qualità stradali (vedasi test alce 1er su km77)
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 14:43
Peccato che sulle riviste di settore non c'è traccia delle "scarse qualità stradali". Anzi, la nuova M135 ha abbassato il tempo in pista della precedente.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 15:27
Io trovo strano invece che con la stessa impostazione stilistica la nuova Serie 1 BMW risulti meno piacevole di prima mentre la nuova Serie3 risulti una delle migliori, eppure il disegno ormai è lo stesso una è un hatchback l'altra una 3 volumi.
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 15:47
Mano male che te ne intendi perché... "disegni" automobili per diletto: la 1er nuova e la precedente NON hanno affatto la medesima impostazione stilistica. Che poi, cosa intendi per "impostazione stilistica"?!?. La nuova ha la medesima impostazione della X2 (cuneo proteso in avanti); la precedente aveva una linea di cintura parallela al piano stradale, una cellula abitativa spostata dietro e un lungo cofano motore orizzontale. Diversissime!
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 16:09
tramsi intendevo la nuova serie 1 e la nuova serie 3, leggi meglio, infatti dico: una è un hatchback (nuova serie 1) una è una 3 volumi (nuova serie3)
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 17:36
In tal caso l'uso corretto della punteggiatura avrebbe agevolato il lettore a interpretare il tuo pensiero, che, come sempre, è soggettivo, seppur erroneamente spacciato come dato di fatto. 2 considerazioni: a molti non piaceva la cifra stilistica della 1er precedente, apprezzata dai puristi o poco più, mentre quella attuale è in linea con gli odierni stilemi della Casa. Seconda considerazione: si tratta di un linguaggio stilistico affine seppur non identico declinato in 2 tipologie differenti, 1 e 3er, quindi è naturale che il risultato finale sia percepito diversamente.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 18:38
Però in questo caso davvero la Serie 3 fa scomparire la nuova Serie 1 pur essendo dello stesso corso stilistico (per la prima volta) mentre prima in alcuni casi si poteva trovare almeno più personale la più piccola.
Ritratto di ELAN
9 aprile 2020 - 13:52
1
Dipende da quali vuoi vedere.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 10:19
A me della meccanica almeno su auto normali non interessa un piffero (tanto una volta avevo l'Alfa 33 quella si...) tanto appunto non si vede e il 90% dei pssessori di BMW americani non sa che hanno una trazione posteriore... Poi se uno guarda il video della Mazda Cx30 dell'ingegnere Massai confrontata alla Toyota C-HR vede che comunque anche negli angoli più nascosti la Mazda è molto più raffinata, non parliamo dello stile poi...
Ritratto di Fr4ncesco
5 aprile 2020 - 12:14
2
La questione è che la meccanica è oggettiva e influisce su guida e comfort, mentre la linea è spesso oggettiva. Infatti la Serie 1 è un'involuzione della precedente.
Ritratto di ELAN
5 aprile 2020 - 13:27
1
Concordo
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 14:56
@Pedrali: quando la finirai con la pedissequa DISINFORMAZIONE? Partiamo dal prezzo dell'Alfa 33, da te descritto come pari ("se non superiore" a quello della BMW 316): dal listino di Quattroruote del luglio 1987 emerge che la 33 Quadrifoglio Verde (il modello top!) costava lire 16.907.000; la BMW 316, lire 19.571.000. Si aggiunga che il prezzo della BMW si riferisce al modello ultrabase, senza nemmeno gli alzacristalli elettrici anteriori, optional da lire 729.000, invece di serie sulla Quadrifoglio verde. Inoltre, stiamo confrontando il modello top di una gamma con quello base di un'altra (la M3 costava lire 54.791.000); la 33 1.3 costava lire 14.827.000. Sul capitolo "bagagliaio" della 33 ti è stato già risposto. L'80% dei clienti della BMW 1er - è emerso - non sapevano quale fosse l'asse trainante; ripeto, della 1er, non di tutte le BMW. Scrivere che il 90% dei clienti BMW in generale non sa dove stia la trazione non trova riscontro. L'elenco delle fandonie scritte a titolo personale potrebbe dilungarsi (aspettiamo ancora "la NIO da 644 cv al prezzo di una Golf"), motivo che rende ancor più odiosa l'azione disinformativa operata in questo sito.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 15:22
Nel 1982 costava praticamente uguale poi i bavaresi si sono fatti furbi. Quello della BMW e dei propietari in USA lo leggi spesso. In ogni caso le concorrrenti dell 33 erano : Ritmo, Renault 11, Opel Kadett, insomma l'unica decente a parte la BX era la Golf, la 75 si batteva con la Mercedes 190 uscita 3 anni prima ma già infinitamente più moderna, capite perchè parlo di inadeguatezza della 75.
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 15:37
La 33 nel 1982 NON esisteva, è stata commercializzata nella seconda metà del 1983 e a gennaio 1984 costava lire 2.000.000 meno della BMW 316. Pedrali, faresti meglio a tacere.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 16:15
L'Alfasud nel 82 costava tanto, in effetti con la 33 si risparmiò, comunque erano prezzi molto elevati. La questione era se era superiore la 33 o la 75, a parte i gusti, il fatto è molto molto semplicemente che la 75 già all'epoca della sua uscita deveva combattere con Mercedes 190, Audi 80 e BMW 3, scusi se è poco e anche la Sierra o la R21 erano grandi auto (uscite tutte entro il 1987) mentre la 33 anche fosse stata davvero un carrettone se la vedeva con Ritmo, R11, Opel Kadett del 79, solo Delta e Golf potevano impensierirla, ma mancavano ancora le vere premium compatte Audi-Merc-BMW... Quindi svettava.
Ritratto di tramsi
5 aprile 2020 - 17:39
1) La questione era che l'hai posta a livello di prezzo di una 316, il che è una bugia inventata di sana pianta. La precedente Alfasud, sempre da listino, costava MENO della 33! La Delta, non l'hai mai nominata prima del mio intervento (meno male che te ne intendi…).
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 14:45
Secondo me oggi le migliori auto al mondo sono le Mazda, poi ci sono le Kia forse, non vuol dire che mi piacciano, però sono premium facendo spendere di meno delle tedesche, poi certo Alfa sono più sportive, VW più pratiche, però sono notevoli, solo in Italia non le apprezziamo granchè, a proposito in giro per il mondo in paesi abbastanza ricchi vendono poco i tedeschi in realtà mentre coreani e Mazda vendono molto di più.
Ritratto di Giuliopedrali
5 aprile 2020 - 18:44
Avevo un Quattroruote dell'82 (l'ho passato quasi tutto in ospedale quell'anno me lo ricordo bene) dove era impressionante la vicinanza del prezzo dell'Alfasud alla BMW Serie 3, la 315 la base, però anche se già mi faceva impazzire l'Alfasud pur a fine carriera, per quella cifra avrei sicuramente preso la Serie 3 più di qualità, poi si forse la Delta costava perfino di più, può essere, ma oggi la Giulietta era la più economica della categoria a parte la Tipo e forse qualche coreana, poi le auto italiane purtroppo oggi tutte prese con sconti da Poltrone e sofà.
Ritratto di ELAN
9 aprile 2020 - 13:53
1
Ma questa filippica sulle Alfa storiche cosa c'entra? Farsi un proprio blog sarebbe una cattiva idea?