TAGLI IMPORTANTI - Saranno quasi cinquemila i dipendenti che verranno mandati a casa dalla Fiat nei prossimi quattro anni. È quanto emerge dalle indiscrezioni diffuse oggi sulle pagine de "la Repubblica", che anticipano una parte del piano industriale della Fiat per il periodo 2010-2014, che verrà presentato dal numero uno del Lingotto, Sergio Marchionne (in foto), il prossimo 21 aprile. Inoltre (come avevemo già anticipato qui) la produzione italiana dovrebbe crescere da 600.000 a circa 900.000 modelli all'anno, come d'accordo con il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola.
A CASA IL 15% DI CHI ASSEMBLA - Secondo il piano del Lingotto, dunque, nei prossimi quattro anni si procederà a una riduzione del 15% del personale Fiat addetto all'assemblaggio. Nei tagli sono inclusi anche i 1.500 dipendenti dello stabilimento di Termini Imerese che chiuderà i battenti il 31 dicembre 2011 e i 500 dipedenti della fabbrica di Cassino che, a seguito di accordi sindacali, andranno in mobilità volontaria. I tagli più grossi dovrebbero riguardare lo stabilimento torinese di Mirafiori che perderà circa 2.500 addetti. Diranno addio al posto di lavoro anche 500 tute blu di Pomigliano d'Arco, lo stabilimento che da sempre produce le Alfa Romeo, che verrà riconvertito per l'assemblaggio della futura Fiat Panda (spendendo 750 milioni di euro).
IN ATTESA DEI SINDACATI - Il taglio dei circa 5.000 dipendenti (su un totale di 54.000 della Fiat Auto) deve ancora avere il via libera dei sindacati che, stabilimento per stabilimento, tenteranno di limitare al massimo la riduzione del personale. Comunque, per avere conferme o smentite alle indiscrezioni circolate oggi, dovremo attendere la presentazione ufficiale del piano industriale Fiat.
> Aggiornamento delle ore 13:41
In relazione alle notizie apparse su il quotidiano "la Repubblica" e da noi riprese in parte nella notizia qui sopra, la Fiat precisa "che ha presentato il progetto industriale, che abbraccia un arco temporale di due anni (2010-2011), nel corso dell’incontro che si è tenuto lo scorso 22 dicembre a Palazzo Chigi con le Istituzioni e i Sindacati. In quell’occasione sono stati illustrati, nel dettaglio, il piano gamma prodotto, comprese le vetture di derivazione Chrysler, e le allocazioni produttive dei singoli modelli per ogni stabilimento. Il progetto, come noto, prevede per i prossimi due anni un enorme impegno finanziario della Fiat in Italia: verranno spesati, per investimenti e attività di ricerca e sviluppo, due terzi degli oltre 8 miliardi di euro previsti complessivamente per tutte le attività del Gruppo nel mondo.
Vale la pena ricordare che, pur in presenza di mercati internazionali difficilissimi per il settore auto, la Fiat, per evitare i licenziamenti, ha fatto ogni sforzo possibile per mitigare le conseguenze della crisi sui lavoratori, facendo ricorso a 30 milioni di ore di cassa integrazione nel 2009.
Al momento il Gruppo è impegnato nella preparazione del Piano Strategico per il 2010-2014 e qualsiasi anticipazione giornalistica è assolutamente prematura e priva di ogni fondamento".