AUTO E COMMERCIALI - Il report Fim-Cisl relativo alla produzione in Italia di veicoli nel primo semestre del 2024 non restituisce una bella fotografia. Da gennaio a giugno di quest’anno sono stati prodotti un totale di 303.510 vetture e veicoli commerciali, contro le 405.870 unità del 2023, con un -25,2%. Andando nel dettaglio, nei primi sei mesi la produzione di auto segna un -35,9%, pari a 186.510, mentre quella relativa ai veicoli commerciali evidenzia una crescita del 2% raggiungendo una quota di 117.000 unità. Stando alle stime delle sigle sindacali, il 2024 dovrebbe chiudersi a quota 500.000, al di sotto delle 751.000 vetture del 2023 e molto distante dall’obiettivo del milione di vetture prodotte in Italia auspicato dal ministro d’Urso. Andando a vedere la situazione degli stabilimenti, sono praticamente tutti con un segno meno. Melfi -57,6%, Mirafiori -63%, Cassino -38,7%. Hanno invece registrato un segno più Pomigliano d’Arco, con un +3,5%, e Atessa dove vengono assemblati mezzi commerciali, con un +2%.
MIRAFIORI - Il polo produttivo torinese di Mirafiori (nelle foto qui sopra) nel semestre ha fatto segnare 19.510 unità prodotte rispetto alle 53.330 rilevate nel 2023 (-63%). Il 90 % dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 17.660, sono rappresentati dalla Fiat 500 elettrica, il restante dalle produzioni Maserati. La contingenza dell’impianto torinese è da implicare al crollo della 500 elettrica (ha perso quasi 2/3 delle produzioni rispetto alle 46.930 unità del 1° semestre del 2023), in parte dovuto al ritardo della disponibilità degli ecoincentivi. Da qui la decisione di organizzare la produzione su un solo turno.
Sulla linea Maserati la situazione della produzione è ancora critica, poiché sono state prodotte 1.850 vetture, -70% rispetto al 2023. Nell’impianto, già “orfano” della Levante, che è uscita di produzione da inizio anno, dal 2° trimestre vengono prodotte le Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio anche nelle versioni elettriche Folgore full-electric, ma non riescono a compensare il fermo produttivo di Ghibli, Quattroporte e Levante. Quest’ultima, nella sua nuova variante elettrica, sarà prodotta sulla piattaforma Large E-UV Bev, a partire dal 2027, mentre un anno dopo, nel 2028, dovrebbe essere avviata la produzione della Quattroporte elettrica. Sul fronte Fiat a dara manforte all’aumento dei volumi contribuirà la 500 ibrida che sarà assemblata a Mirafiori a partire dal 2025.
MODENA - Nello storico stabilimento Maserati di Modena, dove viene assemblata la MC20 e la MC20 Cielo, nei primi sei mesi sono state prodotte solo 160 vetture contro le 600 del 2023. Entro il terzo quadrimestre del 2024 verrà completato l’investimento per l’Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie e nel 2025 la MC20 e la MC20 Cielo verranno prodotte anche nella loro variante elettrica Folgore.
CASSINO - A Cassino (nella foto qui sopra) nei primi sei mesi del 2024 sono state realizzate 15.900 vetture, con una flessione negativa del 38,7% rispetto al 2023. A fronte di questo calo da gennaio è previsto un solo turno di produzione. La produzione è rappresentata per il 20% dall’Alfa Romeo Giulia, il 54% dalla suv Romeo Stelvio e il 26% dalla Maserati Grecale (utilizza la stessa piattaforma Giorgio di Giulia e Stelvio), che è disponibile anche nella versione elettrica Folgore. Per quanto riguarda i futuri piani di Cassino, Stellantis ha confermato l’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma STLA large, che verrà utilizzata dalle nuove generazioni di Stelvio e Giulia, e che saranno prodotte a partire dal 2025 e dal 2026. A esse si aggiungerà, a partire dal 2027, un terzo modello sempre sulla medesima piattaforma.
POMIGLIANO D’ARCO - L’impianto di Pomigliano d’Arco (nella foto qui sopra) segna invece un +3,5%, con 12.130 vetture prodotte in sei mesi. La Fiat Panda cresce rispetto al 1° semestre del 2023 con un +20%, mentre l’Alfa Romeo Tonale e la “sorella” Dodge Hornet (utilizzano la stessa piattaforma) si riscontra un calo del 26%. È stata confermata la produzione della Panda, nella versione aggiornata con gli Adas e conforme alla legislazione attuale, almeno fino al 2029.
MELFI - La fabbrica di Melfi, in termini di volume, è lo stabilimento che perde di più, passando dalle 63.800 vetture del primo semestre del 2023 alle 47.020 auto del 2024, che si traduce in un -57,6%. Analizzando i volumi produttivi, il 39% è rappresentato dalla Fiat 500X, il 27% dalla Jeep Renegade e il 34% da Jeep Compass. Lo stabilimento è in una situazione complessa poiché le vetture che vengono qui prodotte sono in procinto di andare in pensione. Il Stellantis ha confermato che verranno prodotti qui cinque nuovi modelli, ingegnerizzati sulla piattaforma STLA Medium, quattro saranno elettriche con possibilità di montare motori ibridi, e uno ibrido. Il primo trimestre 2025 partirà la salita produttiva della prima vettura elettrica a marchio DS, entro il 2026, verranno lanciate gli altri quattro modelli, due Jeep (una sarà la nuova Compass ibrida), una DS e una Lancia. La produzione stimata a regime dei 5 modelli sarà di circa 260.000 vetture anno.
ATESSA - L’impianto di Atessa (nella foto qui sopra), in provincia di Chieti, è leader nella produzione di mezzi commerciali. Il primo semestre del 2024 ha raggiunto la quota di 117.000 unità, con un risultato positivo rispetto al 2023 del + 2%. In questo impianto vengono assemblati i mezzi commerciali di Fiat, Opel, Peugeot, Citroën e Vauxall e, dal 2024, anche i mezzi della Toyota. Nello stabilimento, la cui produzione viene esportata per l’85%, sono in produzione anche le versioni elettriche.