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Cala ancora la produzione automobilistica in Italia

Pubblicato 10 luglio 2024

Nel primo semestre del 2024 fabbriche hanno prodotto 303.510 veicoli contro i 405.870 dello stesso periodo del 2023, il che significa un -25,2%.

Cala ancora la produzione automobilistica in Italia

AUTO E COMMERCIALI - Il report Fim-Cisl relativo alla produzione in Italia di veicoli nel primo semestre del 2024 non restituisce una bella fotografia. Da gennaio a giugno di quest’anno sono stati prodotti un totale di 303.510 vetture e veicoli commerciali, contro le 405.870 unità del 2023, con un -25,2%. Andando nel dettaglio, nei primi sei mesi la produzione di auto segna un -35,9%, pari a 186.510, mentre quella relativa ai veicoli commerciali evidenzia una crescita del 2% raggiungendo una quota di 117.000 unità. Stando alle stime delle sigle sindacali, il 2024 dovrebbe chiudersi a quota 500.000, al di sotto delle 751.000 vetture del 2023 e molto distante dall’obiettivo del milione di vetture prodotte in Italia auspicato dal ministro d’Urso. Andando a vedere la situazione degli stabilimenti, sono praticamente tutti con un segno meno. Melfi -57,6%, Mirafiori -63%, Cassino -38,7%. Hanno invece registrato un segno più Pomigliano d’Arco, con un +3,5%, e Atessa dove vengono assemblati mezzi commerciali, con un +2%.

MIRAFIORI - Il polo produttivo torinese di Mirafiori (nelle foto qui sopra) nel semestre ha fatto segnare 19.510 unità prodotte rispetto alle 53.330 rilevate nel 2023 (-63%). Il 90 % dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 17.660, sono rappresentati dalla Fiat 500 elettrica, il restante dalle produzioni Maserati. La contingenza dell’impianto torinese è da implicare al crollo della 500 elettrica (ha perso quasi 2/3 delle produzioni rispetto alle 46.930 unità del 1° semestre del 2023), in parte dovuto al ritardo della disponibilità degli ecoincentivi. Da qui la decisione di organizzare la produzione su un solo turno.

Sulla linea Maserati la situazione della produzione è ancora critica, poiché sono state prodotte 1.850 vetture, -70% rispetto al 2023. Nell’impianto, già “orfano” della Levante, che è uscita di produzione da inizio anno, dal 2° trimestre vengono prodotte le Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio anche nelle versioni elettriche Folgore full-electric, ma non riescono a compensare il fermo produttivo di Ghibli, Quattroporte e Levante. Quest’ultima, nella sua nuova variante elettrica, sarà prodotta sulla piattaforma Large E-UV Bev, a partire dal 2027, mentre un anno dopo, nel 2028, dovrebbe essere avviata la produzione della Quattroporte elettrica. Sul fronte Fiat a dara manforte all’aumento dei volumi contribuirà la 500 ibrida che sarà assemblata a Mirafiori a partire dal 2025.

MODENA - Nello storico stabilimento Maserati di Modena, dove viene assemblata la MC20 e la MC20 Cielo, nei primi sei mesi sono state prodotte solo 160 vetture contro le 600 del 2023. Entro il terzo quadrimestre del 2024 verrà completato l’investimento per l’Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie e nel 2025 la MC20 e la MC20 Cielo verranno prodotte anche nella loro variante elettrica Folgore.

CASSINO - A Cassino (nella foto qui sopra) nei primi sei mesi del 2024 sono state realizzate 15.900 vetture, con una flessione negativa del 38,7% rispetto al 2023. A fronte di questo calo da gennaio è previsto un solo turno di produzione. La produzione è rappresentata per il 20% dall’Alfa Romeo Giulia, il 54% dalla suv Romeo Stelvio e il 26% dalla Maserati Grecale (utilizza la stessa piattaforma Giorgio di Giulia e Stelvio), che è disponibile anche nella versione elettrica Folgore. Per quanto riguarda i futuri piani di Cassino, Stellantis ha confermato l’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma STLA large, che verrà utilizzata dalle nuove generazioni di Stelvio e Giulia, e che saranno prodotte a partire dal 2025 e dal 2026. A esse si aggiungerà, a partire dal 2027, un terzo modello sempre sulla medesima piattaforma.

POMIGLIANO D’ARCO - L’impianto di Pomigliano d’Arco (nella foto qui sopra) segna invece un +3,5%, con 12.130 vetture prodotte in sei mesi. La Fiat Panda cresce rispetto al 1° semestre del 2023 con un +20%, mentre l’Alfa Romeo Tonale e la “sorella” Dodge Hornet (utilizzano la stessa piattaforma) si riscontra un calo del 26%. È stata confermata la produzione della Panda, nella versione aggiornata con gli Adas e conforme alla legislazione attuale, almeno fino al 2029.

MELFI - La fabbrica di Melfi, in termini di volume, è lo stabilimento che perde di più, passando dalle 63.800 vetture del primo semestre del 2023 alle 47.020 auto del 2024, che si traduce in un -57,6%. Analizzando i volumi produttivi, il 39% è rappresentato dalla Fiat 500X, il 27% dalla Jeep Renegade e il 34% da Jeep Compass. Lo stabilimento è in una situazione complessa poiché le vetture che vengono qui prodotte sono in procinto di andare in pensione. Il Stellantis ha confermato che verranno prodotti qui cinque nuovi modelli, ingegnerizzati sulla piattaforma STLA Medium, quattro saranno elettriche con possibilità di montare motori ibridi, e uno ibrido. Il primo trimestre 2025 partirà la salita produttiva della prima vettura elettrica a marchio DS, entro il 2026, verranno lanciate gli altri quattro modelli, due Jeep (una sarà la nuova Compass ibrida), una DS e una Lancia. La produzione stimata a regime dei 5 modelli sarà di circa 260.000 vetture anno.

ATESSA - L’impianto di Atessa (nella foto qui sopra), in provincia di Chieti, è leader nella produzione di mezzi commerciali. Il primo semestre del 2024 ha raggiunto la quota di 117.000 unità, con un risultato positivo rispetto al 2023 del + 2%. In questo impianto vengono assemblati i mezzi commerciali di Fiat, Opel, Peugeot, Citroën e Vauxall e, dal 2024, anche i mezzi della Toyota. Nello stabilimento, la cui produzione viene esportata per l’85%, sono in produzione anche le versioni elettriche.



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Ritratto di preda
10 luglio 2024 - 11:30
beh, se le auto partono da 28 mila euro in su, non e' che tutti i giorni ci mettiamo a cambiare l'auto. PS: ammesso di avere 28 mila euro, altrimenti mi tengo la mia vecchia
Ritratto di 1995
10 luglio 2024 - 12:19
Non solo prezzi! Siamo indietro anche con qualità e estetica. Marchionne avrebbe picchiato i pugni su tavoli e muri.
Ritratto di CR1
11 luglio 2024 - 05:02
??? Sicuro? NON vedeva l'elettrico non innovava era un buon banchiere ,tipo quelli che pignorata casa la mettono all'asta . bah che strano modo di interpretare il passato
Ritratto di Citty75
10 luglio 2024 - 12:28
non è che le altre case le regalino le macchine il fatto è che c'è poco di interessante, infatti vendono solo quello che costa poco, tipo panda ed y (quella vecchia), perchè tanto una fetta di Italiani che compra FIAT ci sarà sempre (forse ancora per poco) indipendentemente dalla bontà del prodotto. Se fai auto da 40k€ devi scontrarti con altre dello stesso livello, e lì i modelli prodotti in Italia hanno già perso in partenza, IMHO.
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 13:56
3
Tra poco si vedrà l'effetto qualità: anche chi avrà 28k a terra sceglierà di tenersi l'auto o di andare sull'usato. Quello che offre Stellantis ai suoi prezzi è pari alla qualità cinese tanto odiata e discussa nei bar. Pari pari. Le ho viste tutte in concessionaria, sono una spanna sopra Chery e uguali a SAIC. La differenza? 10k di troppo. Forse qualcuno si sta svegliando
Ritratto di ilariovs
10 luglio 2024 - 14:44
In realtà il numero di auto acquistate in Italia nel 1°H 2024 mi risulta SUOERIORE al 1°H 2023... quindi si continuano a comprare auto MA NON PROSOTTE IN ITALIA. Cosa ben diversa da avere un mercato auto in discesa.
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 15:03
3
C'è l'effetto novità. Moltissimi modelli, tanti marchi da "risollevare". Io attenderei un po', più che altro guarderei i dati europei e non quelli italiani. A livello Europeo(ultimi dati maggio) 2023/2024 Stellantis ha fatto un bel -8%, VW+1, Renault -3,3%.
Ritratto di deutsch
10 luglio 2024 - 13:58
4
il listino è allineato alle altre marche che vendono
Ritratto di Gordo88
10 luglio 2024 - 11:36
1
Sono in positivo solo la produzione dei mezzi commerciali e della panda.. almeno pare che la produzione della 500 ibrida sia stata anticipata al '25
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:19
Panda che tra poco sarà affiancata da Grande Panda... quante vendite le "ruberà"?
Ritratto di Gordo88
10 luglio 2024 - 16:19
1
Può essere ma appartengono a 2 segmenti diversi, non è detto che la seconda rubi quote alla prima..
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 16:36
Salvo rare eccezioni di parcheggio, il più delle volte si sceglie una segmento A perchè è significativamente più economica di una segmento B: compro la Panda perchè costa "apprezzabilmente" meno della Punto... Di Grande Panda ancora non si sa il costo... però è un reskin della C3, che parte da 15k, meno del prezzo della Panda 2024 base...
Ritratto di Gordo88
10 luglio 2024 - 17:30
1
Considera che però la panda vive di una scontistica che non penso verrà applicata alla grande panda.. vedremo
Ritratto di Francesco Pinzi
10 luglio 2024 - 11:43
Che situazione, oltretutto voluta. Ci siamo svenduti e chi ne paga le conseguenze sono sempre i lavoratori. La cosa frustrante è che le scelte aziendali sono in mano sempre più a persone senza patria, senza passione.
Ritratto di Gordo88
10 luglio 2024 - 12:07
1
Dopo marchionne il nulla e john elkann da mero esperto di finanza non ha perso tempo a fondere o meglio cedere fca ai francesi.. più di un secolo di storia della fabbrica italiana di auto buttata nel cexxo
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 12:14
Non farmi parlare di Marchionne, carissimo Gordo. Per carità…
Ritratto di Gordo88
10 luglio 2024 - 13:24
1
Anche lui fece i suoi errori, tipo non riproporre una seg B perchè a sua detta poco remunerativa oppure non fare una giulia sw, però nel complesso il bilancio dalla sua apparizione e rinascita di fiat dalla grande punto nel 2005 e più avanti con l' acquisizione del gruppo chrysler rimane più che positivo..
Ritratto di Alsolotermico
10 luglio 2024 - 13:43
Io invece penso che dopo la morte di Gianni Agnelli..in Fiat c'è stato un vuoto. Anche se il vero vuoto è stato dopo le dimissioni di Ghidella.. l'unico che capiva veramente di automobili.
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 14:00
3
Agnelli ha fatto scoprire agli eredi che in Italia era possibile prendere miliardi in prestito(ma senza restituirli con interessi) senza promettere nulla in cambio. Se proprio dobbiamo mettere i puntini sulle i, i problemi di Fiat sono cominciati quando Agnelli era convinto di poter allargare l'azienda in ogni settore, dalle telecomunicazioni all'energia. Da la è cominciato il magna magna
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 02:40
Come Fiat (che era innovazione e semplificazione, il mondo intero guardava a Fiat), la discesa compincio' dallo smantellamento del reparto "esperienze" dove appunto si creavano le cose (tra le quali il common rail). Quindi dopo Ghidella. La Fiat prese sempre piu' le sembianze di un gruppo finanziario, e da li si iniziarono solo a fare i conti con la calcolatrice. Poi ci aggiungiamo l'azienda "Italia" sempre meno competitiva, e si arriva alla situazione odierna.
Ritratto di CR1
11 luglio 2024 - 05:05
Esatto ! bravo Also
Ritratto di deutsch
10 luglio 2024 - 14:09
4
come chiunque fanno i propri interessi
Ritratto di Francesco Pinzi
10 luglio 2024 - 15:45
Anche i ladri fanno i propri interessi, e infatti nessuno li osanna. Solo altri ladri.
Ritratto di deutsch
10 luglio 2024 - 15:52
4
infatti ho detto chiunque, io, te ed anche loro
Ritratto di Francesco Pinzi
10 luglio 2024 - 16:36
Ma io non metto Fiat e made in Italy sulle etichette, non mi faccio pagare con gli incentivi statali. Non dico che preferisco ingegneri indiani perchè costano meno e poi pretendo che mi compri le auto. Fanno ride, dovevano fare i circensi, no i falsi imprenditori.
Ritratto di deutsch
10 luglio 2024 - 16:40
4
le etichette hanno corretto, gli incentivi se intendi quelli di giugno, non vanno al produttore ma all'acquirente (anche se poi di riflesso la presenza di incentivi influenza lo sconto). fiat ha siti produttivi un pò ovunque, che poi la si voglia considerare italiana, francese o olandese è un altro discorso
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 03:20
Che poi le etichette era meglio se fossero rimaste, pubblicita' all'azienda Italia o quello che rimane, mica c'era scritto Made in Italy.
Ritratto di pierfra.delsignore
11 luglio 2024 - 12:21
4
Il problema è contrario non essersi saputi vendere bene in un mondo globale, nessuno punta più sulla produzione nazionale, è roba indietro di 40 anni in un contesto totalmente cambiato, non aver saputo attirare produttori stranieri è il nostro enorme limite che affosserà il comparto auto in Italia per sempre
Ritratto di Kappa18
10 luglio 2024 - 11:44
Inutile girarci intorno, i costi energetici sono uno dei motivi principali, quindi uno perche' dovrebbe produrre in Italia.
Ritratto di Solstice
10 luglio 2024 - 12:11
Un altro passo verso la trasformazione dell'Italia da paese di produzione a paese di consumo. Non ci conviene far lavorare gli italiani, sono troppo costosi, gli italiani compreranno soltanto. Resta da capire con quali soldi.
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 12:15
Se gli italiani sono costosi, caro Solstice, i francesi e i tedeschi cosa sono?
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:18
Lì c'è la grande mano dello stato a "forzare le cose"... la Francia ha un pezzo di Stellantis, la Germania (anzi, la Sassonia) di Volkswagen...
Ritratto di pierfra.delsignore
11 luglio 2024 - 12:22
4
Li hanno anche Ford, Tesla e Stellantis, quando un gruppo va male hanno altri cavalli non solo i cavallucci nazionali
Ritratto di fabrizio GT
10 luglio 2024 - 13:45
Ma se abbiamo gli stipendi fermi da 20 anni!!!....anzi si parla di uno -0,4% rispetto al 2004!!!
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 14:03
3
Troppo costosi no. Al massimo siamo poco produttivi, questo si. La dolce vita si paga e i sindacati corrotti dal midollo anche. Ma l'operaio italiano si mette a 90 facilmente, quello francese ti incendia la fabbrica se non arriva uno stipendio. La scelta di produrre altrove è ponderata e studiata. Tutti i marchi ormai sono francesi e la produzione in Italia deve finire perché la nostra politica non cede ai loro ricatti, a differenza della Francia che accetta ogni condizione posta. Quest'è il giochino
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 14:39
Ma allora ditelo che oggi volete farmi perdere il mio tradizionale aplomb. Ma non ci riuscirete! Nemmeno tu, caro Lele :-) Non ho mai capito cosa c'entrino gli operai con la produttività, o meglio, lo so, ma, fatta cento la produttività - del lavoro o in generale? mah - quanto incide l'operaio? Io credo 30, facciamo 40 per cento al massimo. Eppure ho letto operai e sindacati ma non imprenditori, dai quali dipende gran parte, secondo me. PS Non sono operaio, quindi non ho un interesse diretto nella dissertazione.
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 14:58
3
Mica voglio farti arrabbiare caro Quello La, ma anche la produttività dev'essere presa in considerazione. Come ho detto, per me Stellantis ha reso chiaro che l'andamento della produzione in Italia è vincolata dalla quantità di incentivi statali che riescono a prendere, Tavares è stato abbastanza esplicito molteplici volte. Il governo, secondo me giustamente, è ostile a Stellantis, che ha terreno aperto in Francia. Non è neanche una questione di operai, ma proprio di lavoratori. Da dati OCSE i lavoratori italiani producono output di PIL pari a 56 dollari per ora lavorata, siamo ai livelli spagnoli(dove la produzione automotive non è ricchissima). I francesi producono 68 dollari assieme ai tedeschi. In termini di europa centrale i lavoratori migliori sono tra questi due paesi, escludendo per un momento la Svizzera che sale a quota 80. A est si produce output per 30-35 dollari l'ora, ma li i salari e le condizioni sono bassissime e c'è convenienza fiscale. Ma la produttività è strettamente correlata ai piani dell'azienda di espandersi: se un paese non riesce a crescere l'azienda ha più motivi per spostare la produzione. Ad esempio: la scelta verso Polonia e Ungheria è temporanea. Quando questi paesi saranno industrializzati quanto noi, avranno una produttività alta quanto la nostra, Stellantis e co si sposteranno altrove, perché conviene industrializzare paesi poveri producendoci e abbandonarli quando i costi di produzione salvano. Lo facciamo da anni. All'appello manca Turchia e India. Si sposterà tutto li entro 15-20 anni. Ma noi non cresciamo più di tanto, e Stellantis vuole finanziamenti pubblici.
Ritratto di Solstice
10 luglio 2024 - 17:04
"Voi italiani comprate e basta" è quello che dice la versione Simpson di Tavares o chi per lui, che non ha più gioco a far costruire le cose a noi e allora porta via baracca e burattini. Se non ha più gioco lui non ce l'hanno neanche gli altri imprenditori e uno dopo l'altro portano via la baracca anche loro, se non ce l'hanno già portata. Quel che resta sono un manipolo di disgraziati che non sanno più da che parte voltarsi, in mezzo ad altri disgraziati che lavorano 8 ore su contratti di 3, fra altri disgraziati che vengono mollati davanti a casa con un braccio in una cassetta. Nei supermercati, come nelle concessionarie, solo prodotti di importazione, che i suddetti disgraziati possono solo comprare. Era una parabola di amaro umorismo e come tale andava interpretata.
Ritratto di Solstice
10 luglio 2024 - 17:12
La tesi secondo cui la politica italiana fa la faccia brutta a Stellantis l'accetterò quando inviteranno in Italia un altro costruttore.
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 17:17
Siccome non conosco questi dati, caro Lele, tu che spiegazione ti sei dato a proposito del fatto che gli italiani abbiano un output più basso di francesi, ad esempio?
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 18:00
3
Farò un commento bello lungo. In primis bisogna partire dal concetto di base di produttività: per produttività si intende il valore aggiunto(quello che chiamiamo erroneamente surplus)generato per ore di lavoro per intensità d'uso del capitale fisso date le tecnologie del momento. 3 fattori: risorse iniziali(scarse per definizione) e 2 fattori produttivi, lavoro e capitale. Il problema della produttività italiana, più bassa della media dell'Eurozona, parte da concetti lontani e vicini agli anni 1990: in Italia non si fa ed è difficile fare grande impresa. Non è simpatico da dire e mi fa sembrare un banchiere, ma le piccole imprese non possono essere e non sono mai produttive quanto le grandi imprese; ed è difficile fare impresa in Italia, sia per la tassazione che per la burocrazia enorme che c'è dietro. A questo unisci tutte le privatizzazioni fatte dal 90 ad oggi, che hanno creato(per forza di cose) milioni di piccole imprese collegate alla grande ex-impresa di Stato. In Italia ci sono troppe PMI, che spesso vivono sulle spalle della PA che usufruisce dei servizi. Poi a influire ci sono le solite carenze strutturali italiane: il sud abbandonato a se stesso da anni, settori dove esistono ancora monopoli/duopoli, difficoltà e ritardi nel regolamentare in determinati settori. Guarda Telepass: ci sono voluti 25 anni per liberalizzare il mercato; parliamo di 25 anni di monopolio, che danneggia l'economia per definizione. Altro problema: le aziende sono produttive quando investono risorse in ricerca e tecnologia; le PMI non hanno capitale, spesso la gestione familiare complica le cose. I governi stanno spingendo molto sulla digitalizzazione ma siamo indietro. In soldoni: le nostre fabbriche della maggior parte dei settori utilizzano macchinari di 20 anni fa, mentre negli altri paesi si sta al passo. Più tecnologia più produttività. Noi spendiamo circa l'1% del PIL in ricerca e sviluppo, mentre l'Europa ha l'obbiettivo del 2%; il problema è che la spesa è concentrata tra Lombardia ed Emilia Romagna. E di nuovo si torna sulle differenze Nord-Sud che pesano tantissimo. Come ultima grande causa di produttività bassa c'è una cosa che vediamo sempre di più, di cui i giornali cominciano a parlare: la qualità dei lavoratori. Qui ci sono due problemi: skill mismatch e mancanza di laureati. Per il primo si intendono lavoratori formati per settori a bassa domanda(tutte le lauree "umanistiche" sono inutili. Non per i motivi che si dicono, ma banalmente perché la domanda di lavoro è molto, molto bassa), la mancanza di laureati è palese. A questo aggiungo una mia considerazione: le persone capaci e meritevoli scappano dall'Italia. Questi sono i principali problemi che ci posizionano sotto Francia e Germania. Come tutte le cose non facciamo proprio schifo: battiamo la media UE e Francia e Germania nel settore chimico e farmaceutico, dove pian piano stiamo per diventare quasi leader europei. Il problema è che tolta qualche eccellenza andiamo sempre un po' più giù, in maniera molto lenta.
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 03:33
Caro Lele, ho letto con attenzione il tuo post, e capisco che hai le idee chiare. Pero' vorrei aggiungere che nella disperazione totale di delocalizzazione, mancanza di competitivita', costi energetici troppo alti, burocrazia, le PMI hanno probabilmente rappresentato la salvezza dell'Italia. Infatti quando hai poche e grosse aziende, si muovono in 3 e perdi molto, invece come noi che ne abbiamo a migliaria, ci muovono in 10 e non te ne accorgi nemmeno. Purtoppo pero' e' vero che andiamo sempre un po' piu' in giu', processo lento ma difficilmente arrestabile.
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 03:33
*si muovono
Ritratto di Sherburn
11 luglio 2024 - 09:23
@Lele_1998: bellissima analisi!
Ritratto di Quello la
11 luglio 2024 - 09:50
Condivido i carissimi Kappa e Sherburn. Ottimo intervento del sempre caro Lele. Solo per amore di dialettica, qualche commento. Leggo ovunque che ci sarebbe un mismatch laureati (scarsi) e opportunità di lavoro. A parte il dettaglio non da poco del numero chiuso alle università (cosa che contesterò fino alla morte), mi chiedo: perchè il laureato va all'estero? La risposta la sappiamo tutti ma non la dice nessuno (nemmeno io, tanto è banale), chissà perchè. Sul basso tasso di investimento R&D: anche qui, incentivi statali ce ne sono (purtroppo) a bizzeffe. Ma nemmeno in questo caso è colpa del lavoratore, ma di chi sta sopra e si compra la 911 invece di darla a me... no, scusa, invece di investire nell'azienda. Non dico che la colpa sia solo dell'imprenditore (ogni attore ha le proprie responsabilità), ma anche l'imprenditore ne ha. E, essendo responsabile in quanto "dirigente", io gliene attribuisco di più, proprio perchè in grado di determinare talune scelte.
Ritratto di Sherburn
11 luglio 2024 - 10:50
@Quello La: stra-condivido per il numero chiuso nelle università, hanno sostenuto l'impeto del boom demografico con meno risorse, figuriamoci adesso che gli studenti se li devono cercare.
Ritratto di Lele_1998
11 luglio 2024 - 11:57
3
La classe imprenditoriale ha la grandissima colpa di fare cul* e camicia con la politica, motivo per il quale gran parte dei finanziamenti pubblici è buttata nel gabinetto, perché basati non su meritocrazia e vincoli ma su amicizia. D'altronde questo è un paese dove anche chi evade accede agli incentivi, senza nessun tipo di controllo da parte di gdf e ade, una cosa paradossale perché i finanziamenti pubblici alle imprese dovrebbero produrre risultati concreti e osservabili. Per la questione lavoratori: si, è quella parolina che inizia con S e finisce on O. E' un cane che si mangia la cosa: i salari sono legati alla produttività dell'azienda; in linea teorica più l'azienda è produttiva più saranno alti gli stipendi. Ma noi siamo entrati in un circolo vizioso: i salari sono talmente bassi in ogni settore che anche chi è produttivo mantiene salari da mercato. E qui c'è l'altra assurdità europea: BCE e Commissione sono contro l'aumento dei salari con la mano statale, perché sostanzialmente siamo amanti di Keynes e delle sue teorie, (teorie che parte di economia classica ha smentito più e più volte)secondo cui l'aumento rapido e generalizzato dei salari porta all'aumento incontrollato dei prezzi; in poche parole inflazione. Il numero chiuso, per me, risolve la questione della casta; e te lo dico da figlio di sanitari: fino a qualche tempo fa, nemmeno 10 anni fa, entrava a medicina il figlio del medico mentre il figlio dell'operaio, anche se estremamente erudito, trovava almeno 2 professori che gli impedivano di continuare la facoltà. D'altro canto, il neolaureato non ha motivo di restare in Italia. Per la medesima funzione svolta in qualsiasi paese europeo i salari sono almeno 1.5 se non 2x. E anche qua è sotto gli occhi di tutti: il mio primo anno di contributi risale al 2011. Piena crisi. Consulente finanziario(nell'epoca in cui la categoria era onesta e non rubava) iscritto all'albo per 1.6k mensili+ provvigioni. Oggi, 2024, da ricerche di settori ABI a cui posso accedere, leggo nero su carta che un consulente finanziario guadagna in media 1.5k+provvigioni(abbassate peraltro. Io avevo commissioni sull'AUM gestito, sui rendimenti portati a casa+una % sulla transazione dei singoli portfolio, negoziata con i fondi. Oggi ti danno solo la % di gestione). Non c'è nemmeno bisogno di spiegare il motivo per cui anche le banche, che un tempo erano prese d'assalto dai laureati per le condizioni da Svizzera e i salari buoni, ora sono praticamente vuote. Per salvare le cose dobbiamo cambiare completamente classe dirigente, rivedere pesantemente la tassazione riportando in casa le nostre multinazionali che hanno spostato sede fiscale, e iniziare ad essere più competitivi in Europa. Anche perché i nostri conti pubblici si avvicinano sempre di più a quelli della Grecia pre2009. La differenza è che loro avevano falsificato i conti per entrare nell'euro, noi teoricamente no. Ed è anche peggio.
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 12:19
Mille le cause per le quali non si produce quasi più nulla in Italia. Alcune sono contingenti, ma la maggior parte sono volute (e taciute). Incredibile come in pochi anni si sia passati dall’essere un riferimento in Europa ad essere dietro Turchia o Ungheria, ad esempio. Per non parlare di Polonia o Spagna. Insomma… quasi tutti.
Ritratto di Blueyes
10 luglio 2024 - 14:27
1
volute e taciute...del tipo?
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 15:24
Ad esempio, caro Blueyes, il tenere bassi i salari (che non crescono da oltre trent’anni in valore reale: leggevo oggi che il ministro della PA affermava che la dotazione per il rinnovo per gli statali è di 8 MLD mentre per recuperare l’inflazione ne sarebbero serviti 30: e lo diceva lui stesso! Come si fa a dire una cosa del genere pubblicamente? Ovviamente per il privato è lo stesso: dove va - anzi a chi va - la parte mancante?). Oppure la criminalità, l’incertezza del diritto (anche se su questo c’è da discutere, a mio avviso), la mentalità attendista sia della parte datoriale (il celeberrimo cuneo fiscale, gli incentivi alle assunzioni, eccetera, basta che a pagare sia lo stato), sia sindacale (tante parole, pochi fatti). E poi poca visione nel futuro, meglio il tutto e subito. Lo so, sono cose generiche, ma credo abbiano la loro incidenza.
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 03:44
Caro Quello la, credo che la tua visione sia all'opposto di come funziona realmente un paese. I salari aumentano se cresce il paese, se l'economia rimane stagnante, non cresce un bel niente. La domanda/offerta muove il mercato. Quindi se il paese e' competitivo, e gli imprenditori investono, guarda caso magicamente la forza lavoro ha piu' potere e i salari crescono. Non il contrario.
Ritratto di Quello la
11 luglio 2024 - 07:50
Concordo con te, caro Kappa: i salari aumentano se cresce il paese. Il mio era un riferimento diverso: se i prezzi aumentano del 10% e al salario va un aumento del 5%, il resto a chi va? O, guardando al contrario, perchè il salariato deve perdere il 5% del potere di acquisto mentre chi non ha salario può aumentare (quasi) a proprio piacimento tenendo il passo dell'inflazione? E poi: la competitività del paese a cosa è dovuta? A chi lavora o a chi intraprende? Io sono per la seconda ipotesi... si capisce tanto che sono dipendente? :-) PS Poi c'è la questione politica, enorme, ma qui siamo su un blog di auto e non vorrei entrarci :-)
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 08:37
Caro QuelloLa, non mi fraintenda. Non colpevolizzo chi si trova dall'altra parte, ma per fare impresa in Italia (in modo onesto) credo che oggi bisogna essere degli eroi, almeno in certi settori. Se l'inflazione cresce glielo dico proprio perche' sto dall'altra parte, questi soldi non vanno certo a chi trasforma e vende un prodotto. Anzi il piu' delle volte se una materia prima cresce del 10%, l'azienda puo' riversare sul mercato un 7-8% e ci rimette un 2-3%. E' il sistema di un paese che deve mettere in condizioni di investire, il contrario non avverra' mai.
Ritratto di Quello la
11 luglio 2024 - 09:54
Secondo te, caro Kappa, cosa servirebbe di concreto? Meno tasse (ma siamo sicuri che non in assoluto ma in relazione al reddito se ne paghino così tante?), meno burocrazia (occhio, che la burocrazia cresce con il crescere delle dimensioni dell'impresa... figurarsi cos'è lo stato) sono le risposte classiche. Ma c'è qualche spunto ulteriore che non sia un taglio salariale o energetico? C'è, insomma, qualcosa che non riguardi il comparto costi che lo stato può fare o che l'impresa può migliorare?
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 10:09
Caro QuelloLa, a mio avviso e' indispensabile (per un paese che voglia essere competitivo) tagliare i costi alla base (le materie prime, dal ferro, vetro plastica ecc... hanno bisogno di montagne di energia per essere trasformate), quindi una 20ina di centrali nucleari moderne (apriti cielo). Tagliare i costi alla base ha benefici su tutta la catena. Infatti se compro 1kg di alluminio a 3Euro invece che 2 (come costa in altri paesi), quell'euro di differenza diventano 3 all'utente finale quando acquista su scaffale. Poi le tasse (non sull'utile che sono simili ad altri paesi), ma quelle fisse piu' fastidiose e ingiuste come imposte comunali, regionali e chi piu' ne ha piu' ne metta, fanno desistere dall'aprire una partita iva.
Ritratto di Rush
11 luglio 2024 - 10:15
Caro Quello la, le tasse sono uno dei problemi e se affrontato seriamente magari potrebbe essere il traino per tutto il resto. C’è chi le paga perché gliele prelevano alla fonte ma non vorrebbe pagarle come chi può eluderle e si va verso uno scontro sociale che sappiamo. Ricetta semplice ? Forse si. Prendi 10 spendi 8 e paghi le tasse su 2. In sostanza per non pagare le tasse potresti spendere tutto il tuo ricavato e vivere come meglio credi anziché vivere come ti “obbligano” a fare. Tutti fatturano tutti investono e la crescita si autoalimenta. Perché è così complicato copiare il modello americano? Ma loro ad esempio non hanno la sanità pubblica… vero! Ma se vuoi curarti da noi devi andare privatamente quindi?… se vuoi fare studiare i tuoi figli per dar loro una possibilità paghi quindi?… magari avremmo meno gente sul divano che percepisce il RDC ed avremmo più anziani con una pensione decorosa. Con questo non voglio dire che non ci devono essere aiuti di stato. Ma se non invogli al lavoro l’economia non crescerà mai e la mancia ai giovani che non hanno voglia di fare niente piuttosto che ai giovani laureati che costringi ad andarsene non ha assolutamente senso se vuoi far crescere il paese. Ricetta troppo facile da mettere in atto… chissà quanti industriali potrebbero essere attratti ad investire e creare ricchezza. Io penso che sia giusto che chi investe e rischia in prima persona possa e debba avere come contropartita il poter aumentare la sua ricchezza proporzionalmente a quanta ricchezza produce nel paese. Invece noi ragioniamo sul modello del come posso arricchirmi fregando il prossimo…
Ritratto di Quello la
11 luglio 2024 - 10:28
Non ho capito, caro Rush: una tassa su quanto non speso… è una specie di patrimoniale, all’incirca. Diciamo che non reggerebbe sul piano del bilancio pubblico, vista la composizione del gettito (sostanzialmente l’Irpef viene versato in gran parte dai redditi 30-70k). Sul resto, naturalmente, concordo. PS Carissimo kappa, sono convinto che 1€ di aumento della materia prima comporti un aumento moltiplicato per il consumatore, non sono convinto del contrario: ad esempio nei anni 90 l’IVA sulle auto “di lusso” è passata dal 38 al 22 (non commento): il prezzo non è diminuito, o, se lo è, non in proporzione. Ovviamente.
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 10:33
Certo caro QuelloLa, poi ci sono sempre studi di mercato e quant'altro, ovvero se per un tale prodotto c'e' mercato anche tenendo alto il prezzo, non lo si abbassa come nel caso da te riportato.
Ritratto di Mbutu
11 luglio 2024 - 10:32
Quello la, ti assicuro che non è necessario essere dipendenti per constatare come negli ultimi decenni il "lavoro" sia stato sistematicamente smantellato: si è reagito alla fine della crescita con la precarizzazione ed il lavoro povero. Ed ogni volta che si prova a fare un po' di welfare parte il fuoco di fila per la sua demonizzazione: è successo con l'indennità di disoccupazione, con il RdC, con il salario minimo, ecc. Il tutto accompagnato dal lassismo di chi doveva controllare.
Ritratto di Rush
12 luglio 2024 - 14:07
Caro Quello la, preferirei di gran lunga una tassa anche molto elevata sul rimanente che una tassa come oggi presa alla fonte per coloro che sono dipendenti ed in anticipo per coloro che sono a partita iva sul presupposto che l’anno a venire sarà minimo lo stesso del passato se non superiore… tanto poi i servizi principali non li hai comunque e devi spendere ancora per avere ciò che ti sarebbe dovuto dato che appunto paghi le tasse. Per una tac che mi serviva velocemente sono passato da 1 anno a 3 giorni con 1.300 euro… la scolarizzazione (università in particolare) i servizi in generale sono tutti a carico del popolo che già paga tasse elevate e nessuno quantifica i costi extra che spesso sono indispensabili e che elevano ulteriormente ciò che versiamo. Si decisamente preferire pagare anche l’80% del disavanzo piuttosto che pagare il mio socio che per me non fa nulla. Passaggio di proprietà in Germania 25 euro mentre qui almeno 250 euro… perché? Se altri sono in grado di fornire un servizio identico ad un costo inferiore tu devi essere in grado almeno di allinearti altrimenti rischi di fallire… ma questo succede nel privato. Nel pubblico sia mai… tanto ci sono i contribuenti volontari…-:))). Poco fa leggevo una notizia di un dirigente del servizio pubblico che dopo 10 mesi ha dato le dimissioni dall’incarico assegnatogli… io sapevo che quando uno da le dimissioni significa che se ne va via… invece il signore in questione si è dimesso dall’incarico e non dall’azienda dalla quale continua a percepire 240.000 euro lordi annui per non far niente… sono soldi pubblici che paghiamo tutti.
Ritratto di Mbutu
10 luglio 2024 - 12:28
E pensare che dopo l'ultimo tavolo col ministro avevano detto che ...
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:17
Il governo è troppo preso dal levare le bandierine dalle auto... mica può occuparsi della de-industrializzazione...
Ritratto di Mbutu
10 luglio 2024 - 17:25
:) giocchan, tanto ci sono sempre l'Europa ed i cinesi a cui dare la colpa. Perchè darsi da fare..
Ritratto di Tistiro
10 luglio 2024 - 12:33
Punto primo: la vecchissima e bistrattata panda fa + mentre la meraviglioserrima 500e fa -. Punto B(cit.): possibile che stellantis abbia scelto di mandare in pensione la maggior parte dei modelli nello stesso breve periodo? Posticipando i nuovi modelli al '26- '28? Non è che è fatto apposta? Punto 3 (riCit.): che schifo stellantis.
Ritratto di Sherburn
10 luglio 2024 - 13:02
A me sembra fatto apposta, e se non lo fosse è ancora più grave, sarebbe la dimostrazione di grave negligenza e incompetenza. Invece è come le rane bollite o le amiche invitate agli strip poker. Un po' alla volta... L'obiettivo è la completa deindustrializzazione, l'impoverimento, la stanzialità dei poveri (in ottica neofeudale, i servi della gleba facevano parte della tenuta, non si muovevano). Visto in quest'ottica è un progetto che ha una sua coerenza, e che manifesta delle milestones (obiettivi parziali) perfettamente raggiunti.
Ritratto di Tistiro
10 luglio 2024 - 13:10
È fatto apposta anche per me, ma per ottenere sussidi statali. Che li chiedano al loro Stato. Ma mi viene il voltastomaco oramai con sti cialtroni francolandesi...
Ritratto di deutsch
10 luglio 2024 - 14:16
4
nulla di nuovo quando quelli che tu chiami cialtroni francesi erano cialtroni italiani facevano la stessa cosa, hanno chiesto, ed ottenuto, per anni
Ritratto di Spock66
10 luglio 2024 - 13:17
@Sher..si forse ad altissimi livelli l'idea e' quella, anche se poi viene trasmessa tramite tutta una serie di utili i.dioti che non ri rendono conto di cosa stanno facendo.. politici, giornalisti, influencer secondo me non hanno capito a cosa stanno preparando la strada, ma lo fanno per conformismo e utilitarismo spicciolo...
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:16
Tanti modelli sono andati in pensione in questo periodo causa ADAS 2024... ci sono tantissime vittime illustri in tutti i marchi (persino Boxter e Cayman non si sono salvate)
Ritratto di pierfra.delsignore
11 luglio 2024 - 12:27
4
Punto 4 perché devi puntare solo su Stellantis e non su Byd, Tesla, Ford, Bmw, Hyundi, Toyota ossia attirare ALTRI grandi gruppi in un mondo golboale in cui manco in USA la produzione nazionale traina l'industria dell'auto?
Ritratto di Lorenz99
10 luglio 2024 - 12:50
PERCHÉ L'ITALIA È UN PAESE FALLITO, CHE COME L'EGITTO DELLE PIRAMIDI, HA INTRAPRESO UNA LUNGHISSIMO DECLINO VERSO L'IRRILEVANZA MONDIALE. SI PARLA DI STELLANTIS PERCHÉ È UN MEGAGRUPPO, MA VOGLIAMO PARLARE DEL SETTORE TESSILE, CHE NON PRODUCE IN ITALIA,CON L'INCOGNITA DEGLI EREDI DEL VECCHIO,CHE NON SI SA SE E FINO A QUANDO LASCERANNO LUXOTTICA PRODURRE IN ITALIA. DEL RESTO IN ITALIA SE IL GRUPPO INDUSTRIALE PIÙ RICCO E POTENTE ABBANDONA,CHE SPERANZA POSSONO AVERE GLI ALTRI IMPRENDITORI? MOLTI VANNO AVANTI PER DISPERAZIONE O PER EVASIONE. RESTA SOLO CHI PRENDE APPALTI DALLO STATO IN SANITÀ,MILITARE IMMIGRATI ECC.. PER NON PARLARE DI MELFI E POMIGLIANO, SITI IN REGIONI CHE NON FANNO NULLA PER SOSTENERE L'IMPRENDITORIA, PROVATE SOLO A RISTRUTTURARE CASA,CHIEDERE UN MUTUO, APRIRE UNA PARTITA IVA, GESTIRE UNA PRATICA CON AGENZIA ENTRATE, O FARE UN ALLACCIO IDRICO O GAS E POI SI CAPISCE PERCHÉ È UN PAESE FALLITO. CHE HA LA SOLA FORTUNA DI BELLEZZE TURISTICHE.
Ritratto di Balzar
10 luglio 2024 - 13:36
Caro Lorenz, concordo sul fatto che siamo un Paese che va avanti per inerzia, ma non è tutto così negativo. La disoccupazione è ai minimi storici e ci sono vari settori trainanti. Certo che la produzione di auto così andrà sempre a calare ma verrà ricompensata con qualcos’altro.
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 13:50
Concordo in ampia parte con il caro LORENZ. Se Italia non avrà più la produzione industriale (che è in grande declino in quasi tutti i settori - forse resta il navale e poco altro) certo non si risolleverà con pizzerie e alloggi nelle varie località turistiche. Temo sia una scelta politica (nel senso ampio del termine, non dovuta al solo governo contingente) e temo che non ne usciremo molto velocemente. Se ne usciremo: ad oggi non vedo la volontà.
Ritratto di Spock66
10 luglio 2024 - 13:14
Ricetta semplice semplice..un bel dito medio alla VDL e alla sua banda di fanatici analfo-talebani..buttarsi di nuovo come fanno BMW, Mercedes e VW su diesel e benzina, tanto ormai lo hanno capito tutti tranne Oxy e pochi altri che dopo il 2035 il termico continuera' a essere venduto come prima, che i biofuel ormai sono stati accettati (ENORME differenza rispetto a prima, ma qui tutti i talebani a fischiettare dicendo che non e' un gran cambio, e invece e' radicale), produrre modelli simpatici e a prezzi accettabili..qualche suggerimento ? Una New Punto a meno di 25K, una sfiziosa Lancia Fulvia sui 45K, una Alfa tipo 156 sui 40K e via cosi' e si vedrebbero i risultati, eccome..
Ritratto di Alsolotermico
10 luglio 2024 - 13:30
Oxy è un poveretto illuso dal mondo green...non capirebbe neanche se glielo dicesse di0. Per il resto straconconrdo con te caro Spock.
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 13:54
Eccerto. Se no cosa venderà poi nel suo vecchiosalone fatto da vecchie termiche ? E poi se non puó mettere mano nel motore, che è quello che sa fare, come vivrà ? A lei parla di0 direttamente ? Perchè ci sono luoghi e trattamenti appositi per chi, come lei, sente le voci.
Ritratto di deutsch
10 luglio 2024 - 14:22
4
chissà quanto andrà avanti questa guerra tra gueli e ghibellini, ovvero tra termico ed elettrico
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 16:58
È una guerra come sempre, perchè chi ha interessi personali nel termico, non fa altro che sparlare di una tecnologia, non per la tecnologia fine a se stessa, ma per salvaguardare i propri interessi personali. Che ci potrebbe anche stare se uno lo dichiarasse prima, d’intavolare una discussione su cosa sia meglio o peggio per il mondo automotive. Mai mi sognerei di questionare con uno che poi, alla fin fine, per il cambio di tecnologia, finisce per perdere il lavoro, perché so già, da che parte sta e lo posso anche comprendere. Ma nascondersi dietro motivazioni spesso campate in aria, quando invece motivazioni reali ve ne sarebbero, per salvare il proprio lavoro a tutti i costi, cambia il peso di ció che viene detto durante una qualsiasi discussione. E lo si capisce dal fatto che ci siano quelli “ contro “. Perchè uno è “contro” l’auto elettrica ? Mancano ancora 11 anni prima di essere obbligati a comprarla da nuova. 26 anni prima di non poter più usare la propria auto termica. Tempi lunghissimi. Quindi mi domandavo perchè essere contro oggi. Non ha alcun senso. Poi il senso salta fuori. Uno è un meccanico, l’altro un operaio, l’altro ha un’officina, l’altro ancora ha un autosalone di termiche usate, e via discorrendo. Questo innesca la guerra. Perchè si pongono sotto mentite spoglie. Un conto è essere un appassionato di automobili come me, e un conto è invece essere uno che si guadagna da vivere sulle automobili termiche.
Ritratto di forfEit
10 luglio 2024 - 14:00
In che senso "per il resto" straconcordo? Nel senso che mi sembravate in piena sintonia anche sulla parte altra :-)))) :))))
Ritratto di Alsolotermico
10 luglio 2024 - 16:14
Hai ragione forfeit ahahahaha... ho sbagliato. :-)
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 13:35
Oh povero. Addirittura con gli incubi.
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 13:50
Dopo il 2035 il termico verrà ancora prodotto, dove lo ha letto ? È una sua ipotesi fantasiosa o lo ha letto sul sacchetto delle patatine ? Come la Marine le pen che non esce sconfitta, ma che vincerá la prossima volta :-)))))))) Pensieri ridicoli di fronte alla realtà.
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 14:01
E il bello è che pretendono un futuro immaginario che si rifaccia solo a ció che conoscono. New punto, lancia Fulvia 2.0, 156 bis. Quanto immaginifico futuro, visto con la testa rivolta costantemente al passato. Chissà che vendite. E non sto a di, che sti modelli ci vogliono addiesel perchè quello, almeno spero è chiaro. Acclarato. Il futuro è addiesel. :-)))))) Siete ridicoli. Tanto. Un futuro direttamente dagli anni 90. Vintage.
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 14:11
Ah già che lei è quello convinto che gli è-fuel saranno costruiti per le panda. Mi ero dimenticato.
Ritratto di Sherburn
10 luglio 2024 - 13:43
Sì sarebbero degli ottimi spunti! Ci sono dei concept sulla Fulvia bellissimi, e persino sulla 127.
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:12
In Italia si produce solo 500e che è elettrica... qui si parla di -35,9% sulle auto prodotte in Italia... è evidente che i motivi sono altrove. Stellantis presenta la Grande Panda, la Junior, la Y 2024, ecc... e decide di produrle nell'est europa, anzichè in Italia. Che c'entra l'elettrico???
Ritratto di forfEit
10 luglio 2024 - 13:19
Va bene le critiche, ma è anche vero che così si va più rilassati, meno presi dalla frenesia. Vuoi mettere la sfacchinata e lo stress quando bisognava cacciare 30-35.000 / mese Punto per l'intera EU ?
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 04:05
Mi dispiace per Maserati che avendo appena rinnovato l'intera gamma, non vede ripagati gli sforzi, che sono stati notevoli. Quindi temo che in futuro rimarra' solo con qualche modello di punta semi-artigianale.
Ritratto di Alsolotermico
10 luglio 2024 - 13:25
Quattro modelli in croce che producono..con in più uno completamente elettrico che non vende.. ci credo che la produzione italiana di Stellantis cala drasticamente.. e sarà così se non cambia qualcosa. Speriamo che con la nuova 500 ibrida la produzione si risollevi un po'..anche per quei poveri operai in cassa integrazione.
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 14:05
Si certo. Si risolleveranno con la 500 ibrida. Tra due anni. :-)))))))
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:09
Il futuro lo vedo nerissimo. Temo il peggio anche per Pomigliano - quanti compreranno la vecchia Panda quando con poco più possono comprare "quella Grande"?
Ritratto di Sherburn
11 luglio 2024 - 14:44
Se non devo portare figli sovrappeso o cani sovrappeso prenderei la panda tradizionale. Prima di tutto per il motore (Firefly vs Puretech), poi per il parcheggio più facile, viste le dimensioni.
Ritratto di giocchan
11 luglio 2024 - 15:45
Tra poco scopriremo i prezzi - oggi pomeriggio c'è la presentazione ufficiale
Ritratto di roby96
10 luglio 2024 - 13:27
Una volta era più semplice cambiare auto, bene o male lo stipendio di una persona poteva coprire tutte le spese necessarie nel quotidiano e comprarsi anche una macchina. Ma nei giorni di oggi è aumentato tutto tranne il guadagno quindi è difficile ordinare un'automobile nuova, soprattutto con i prezzi che propone ora il mercato
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:07
Vero, ma non è che il mercato delle auto (quindi escludendo i veicoli commerciali) sia calato del 35,9%... è evidente che il problema si trova altrove: Stellantis vende sempre meno auto, e quando lancia un nuovo modello lo produce altrove (salvo rarissime eccezioni). In Italia si produce "fino a esaurimento scorte".
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 13:44
Per i non addetti ai lavori. Abbiamo venduto. Non fuso le aziende. Quindi avendo venduto, altri decidono. E nessuno produce, scegliendolo, in Italia. Paese super burocratico e mafioso. Quindi perchè meravigliarsi del fatto che il sistema ci elimina ? Italioti, volete salvare i lavoratori italiani dell’automotive ? Compratevi la 500 e. :-))))))) Rimane poi il fatto che, Stellantis produce paccottiglia di discutibile qualità, mista termica e elettrica, lasciando quindi male tutt’e e due le tipologie di acquirenti. E si vede anche dal “finto” o perlomeno poco reale, premium che Stellantis produce.
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:05
Severo ma giusto
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 14:42
Bastava anche solo l'ultima parola, carissimo giocchan.
Ritratto di Lele_1998
10 luglio 2024 - 13:53
3
Mi fa piacere vedere che tanti stanno cambiando opinione su Stellantis. Fino a poco fa ero l'unico a far notare che non sanno fare motori, non sanno fare segmento premium, non sanno fare BEV e che campano di ricicli per massimizzare gli utili su auto che valgono la metà del prezzo di listino. Dovreste iniziare a capire che l'unica cosa che può aggiustare la soluzione è l'ascesa rapidissima dei cinesi. Pur di tenere la barca in vita sarebbero costretti a rivedere ogni singola politica interna. Stellantis è il cancro dell'automotive e si attacca alla politica creando le stesse metastasi che i grillini hanno attaccato in ogni ente italiano.
Ritratto di Quello la
10 luglio 2024 - 14:44
Calma, caro Lele: Stellantis vende bene in Europa, quindi qualche freccia al proprio arco ce l'ha. Concordo, invece, che la concorrenza cinese sia necessaria... e infatti mettiamo i dazi.
Ritratto di giocchan
10 luglio 2024 - 14:04
Praticamente un terzo dei veicoli venduti provengono da Atessa... gli storici stabilimenti FCA (Cassino, Mirafiori, Pomigliano, Melfi) si stanno avviando ad un inesorabile quanto orribile oblio (Pomigliano stà bene... ma Y è "andata via"... e quanti compreranno la Panda quando con poco di più possono comprare Grande Panda?). Spero sono che almeno uno di questi stabilimenti (con relativi dipendenti) venga venduto a un'altro costruttore, presumibilmente cinese (in Spagna effettivamente Chery ha comprato uno stabilimento ex-Nissan)
Ritratto di John-V
10 luglio 2024 - 14:05
Alla fine il calo della Tonale pare ancora una "partita recuperabile", anche se le B-crossover cannibalizzano le C e c'è poco da fare, ma in altri stabilimenti "mordono" di più, almeno due volte tanto, e sono tutte fatte all'estero, e questo spiega molto. C'è chi le prenota, chi le aspetta, e anche una Grande Panda di questi tempi, o una C3 no-BEV... fa al caso insomma, decisamente, dignitosamente. Mirafiori vabbè e speriamo nella Nuova 500 no-BEV, Melfi vabbè ma senza "colpe" e con un programma di rilancio già definito, corposo e multi-energia: bene direi, in prospettiva almeno. Ma a Modena cosa succede? Leggo: "Entro il terzo quadrimestre del 2024 verrà completato l’investimento per l’Atelier del Programma di Personalizzazione Fuoriserie e nel 2025 la MC20 e la MC20 Cielo verranno prodotte anche nella loro variante elettrica Folgore." Ah... grandioso, ma ci siamo proprio allora! Occorre svelare il finale? Non credo.
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 04:30
In quasi tutti i settori resistono/resisteranno modelli di nicchia, l'Italia per varie ragioni (molteplici) non e' piu' interessante/adeguata a produrre le grandi serie.
Ritratto di Quello la
11 luglio 2024 - 07:53
Tu che idea ti sei fatto su quali siano le ragioni cui accenni, caro Kappa?
Ritratto di negidio
10 luglio 2024 - 14:28
Lasciamo riposare in pace Agnelli che tutto era tranne che un imprenditore.. buono solo a lanciare mode, come il nipote, prendere i soldi dallo Stato e divertirsi al Sestiere, allo stadio o in giro per il mondo. Il nonno era un imprenditore, come lo stato Ford e altri... E ora Elkan sta portando FCA al disastro....
Ritratto di probus78
10 luglio 2024 - 14:37
Stellantis scappa e nessun altro investe in Italia, chissà come mai. Costi energetici? Tasse ? Mafie? Lungaggini burocratiche e della giustizia? Mistero
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 17:05
:-)))) tutte quelle che ha detto
Ritratto di ilariovs
10 luglio 2024 - 14:42
Qua qualcosa NON torna. Avevo capito che erano le elettriche il problema, ma in Italia le elettriche sono il 3,9%... LA QUALCOSA NON TORNA. Quindi la spiegazione dev'essere un'altra.
Ritratto di forfEit
10 luglio 2024 - 16:13
Ovvio che non è solo una questione di bev, ma anche di tutta una serie di ammennicoli futuristici (NB da pagare) che alle genti poi di fatto non interessano. Difatti la Panda (a legger veloce) è fra quelle (se non l'unica?) "in attivo". Comunque, male-male non avevi capito in verità, mi sa: lo sottolinea pure l'articolo <<.... la contingenza dell’impianto torinese è da implicare al crollo della 500 elettrica>> , e in aggiunta poi : <<...a dar manforte all’aumento dei volumi contribuirà la 500 ibrida che sarà assemblata a Mirafiori a partire dal 2025>>
Ritratto di ilariovs
10 luglio 2024 - 17:40
Embeeeee è chiaro la matematica NON è un opinione ed una macchina che all'apice del suo splendore ve deva 50/60K pezzi in tutta EU (che la potente Panda ne fa 120K mica 240K come la Sandero per dire), anche a non vendere un pezzo è chiaro che fa crollare le vendite del mo do intero di ben il 25%... NON sapevo che l'automotive italiano fosse già ridotto all'osso così ossia che tutto valesse meno della Sola Model Y in EU. Allora di che parliamo? O NO? Ed a proposito di Panada... io pe so solo che deve pregare che la nuova Panda su base C3 vada male, altrimenti altro che 500 ibrida per il 2026 rischia di restare solo Ferrari.
Ritratto di alex_rm
10 luglio 2024 - 20:22
Ferrari ha venduto nel 2023 13.663 auto e Lamborghini 10112 auto,Si parla di numeri piccolissimi con qualche migliaio di addetti, in Germani nel 2023 nel settore auto ci sono 780.000 dipendenti mentre in Italia 165.676 dipendenti(con molti in cassa integrazione)
Ritratto di ilariovs
10 luglio 2024 - 20:34
In Germania, fino all'anno scorso, tra l'altro, producevano la macchina più venduta d'Europa (Model Y) circa 250.000 pezzi e quest'anno iniziano ad allargare per fare posto alla Model 3 (che mo costa 41900€ per via dei dazi dicono).
Ritratto di alex_rm
10 luglio 2024 - 21:15
Stellantis in Italia ha 43000 dipendenti(15000 nell area di torino) il resto sono nell settore della componentistica auto ed Iveco(gruppo exor) in Italia ha 14000 dipendenti(produce molto all estero con 46000 dipendenti nel mondo)e cnh(exor) 4500 dipendenti in Italia
Ritratto di alex_rm
10 luglio 2024 - 21:20
Stellantis un mese fa ha chiesto licenziamenti volontari in cambio di incentivi economici per un totale di oltre 3.500 persone
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 06:45
Vende ""tanto"" quando in alcuni, diversi oppure tanti paesi trova l'incentivone a sostegno (e magari un po' dell'effetto novità fra chi bazzica nel relativo habitat di potenziali acquirenti). Spariti gli incentivoni le vendite vanno giù. Mentre la Panda, oltre un decennio dopo vende pure meglio che prima, SEMPRE.
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 06:50
Poi traspare dallo stesso tuo commento (ed è realistico, è giusto vederla così) che te in primis non hai particolare aspettative in tal senso e dai per normale cali di volumi di una certa entità. Voglio dire, se fosse stata la Panda a (prendo per buoni i tuoi dati) passare da un 10.000 unità mese a un oramai fisso 7-8.000 penso ne avresti già annunciato in pompamagna l'imminente estinzione. Invece -25% per la e-500 = eh ma la Model Y però ! :) :) :)
Ritratto di ilariovs
11 luglio 2024 - 07:05
Non ho aspettative perché qualunque cosa ferma o prima o poi viene superata. Ed è il caso di prodotti come Panda o 500 che mo vorrebbero riproporre con una novità... il 1.0 69CV+1 con le marce e ben 95nm di coppia... ahahahaha nel 2026 ahahahaha immagino le manifestazioni ne mondo. Concerti, meeting, fiere con milioni di persone che faranno la coda davanti ai concessionari... VOGLIAMO 95NM DI COPPIA O NON CE NE ANDIAMO DA QUI. Insomma problemi anche di ordine pubblico. E tutto ciò salutato con giubilo manco avessero annunciato chissà quale innovativo motore ibrido che fa 30 Km a L e ha prestazioni mozzafiato il tutto a 18K€... da la misura di quale situazione attraversiamo tutto quell'entusiamo.
Ritratto di Sherburn
11 luglio 2024 - 09:32
Rassegnatevi, girano ancora Panda 30 bicilindriche, figurati le penultime con il fire 1242 o le ultime con il firefly. Sarete sempre circondati da Panda in numeri maggiori di Tesla.
Ritratto di ilariovs
11 luglio 2024 - 07:00
Ve de tanto in tutto il mondo. Non è un fenomeno locale a cui se esci 10 Km dalle frontiere italiane Panda è il nome di un animale. Model Y, come Model 3 è un fenomeno planetario, come Corolla, Rav4. Parlare di "incentivoni" è veramente puerile 1,25mln (ogni Panda hanno venduto 10 Model Y è costa il 300% in più) e ovviamente in tutto il mondo l'hanno incentivata. E lo so è un gombloddo planetario contro la Panda che non è nelle prime 50 auto più vendute del mondo... o no? Basta dire che Sandero vende il doppio e non nella sola Romania o Francia ma in tutta UE. Questo è un altro grosso problema a di questo paese: si guarda l'ombelico e pensa che sia l'ombelico del mondo invece di quello della sua pancia. Ragazzi l'impero romano emè finito 1600 anni fa su è ora di farsene una ragione.
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 08:14
Ma alla fine è proprio quello che accenni: Model Y (o 3 a seconda degli sconti su una o l'altra, e/o su quale delle 2 rientra negli intentivoni) è un fenomeno planetario che (cina a parte) si magna bella fetta della quota % bev. E tutti gli altri vanno in sofferenza. E mo' a tipo* a mirafiori col calo delle e-500 "per fortuna" che almeno (saran passati di qua a leggere) hanno già previsto di implementarci la stessa 500 ma ibridizzata per dare una speranza per il futuro là. A prescindere dalla tua magari idea che : vendono tante Model Y nel mondo => Hey, tranquilli che a Mirafiori le cose vanno alla grande con la e-500 :)
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 08:15
*Ovviamente vale anche ed ancor più per gli altri che non siano Fiat con la sua e-500. Voglio dire, li abbiamo letti gli articoli sulle varie tedesche che tornano ad investire sui motori termici...
Ritratto di ilariovs
11 luglio 2024 - 08:46
E si ora VW torna al termico ed abbandona il mercato cinese. Andrà così e verrà a produrre in Italia per il mercatone italiano.
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 09:05
:) :) :) Argomenti presi e buttati lì tanto per : ----- ...ora VW torna al termico ed abbandona il mercato cinese----- Mi sa che nemmeno lo sai tipo ad es. quante (poche/irrilevanti) id.3 vendano in un anno in Cina :) Ma ora SECONDO TE vitale è per il gruppo è sostenersi sulle elettriche che vendono là :) :) :)
Ritratto di ilariovs
12 luglio 2024 - 06:58
TU NON LO SAI non IO. VW nel 2023 è stato il 3° produttore mondiale di BEV 770K auto. Il 55% del mercato mondiale è in Cina. ad occhio ha venduto quasi 400K BEV in Cina VW. Quanto tutta la produzione di auto nel 2024 di tutte l'Italia. E totali 3,3mln di pezzi in Cina per cui visto che il 40% delle auto ha una presa di ricarica e che il 25% è BEV se VW NON sfonda nell'elettrico si gioca il 33% delle sue vendite... PER CUI stai sereno che VW non mollerà l'elettrico a nessun costo.
Ritratto di ilariovs
11 luglio 2024 - 08:47
Ma cierto e non cielodicono ahahahahhahah la colpa è della 500e, quando è se arriverà la 500 ibrida (ibrida per essere generosi) faremo un mln di auto. Andrà così anche questa dopo VW che tor a al diesel w abbandona l'elettrico. L'importante è crederci a discapito della realtà
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 09:11
Inutile provare a fare (malriusciti) estremismi; mica industrialmente si può ragionare come provi tu in tal caso, assolutista/paradossale. Non c'è da pigliarsela sul personale perché una tecnologia sia perdente, se per essa si tifava. Voglio dire: se avesse venduto bene la e-500 mo' raddoppiavano pure i turni / facevano gli straordinari. SubVende => cercano di metterci una pezza; la loro idea non è di passare a irrealistici mln di 500 ibride, ma semplicemente di non dover chiudere come invece va a finire te per questioni di principio (MAI far passare che l'elettrico non renda, eh) """"magari""" faresti. Easy (e fattuale) ;/
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 09:26
*Poi "non abbandona", VW, ma "se ne sono accorti tutti" (anche se te provi a metterti la manona davanti agli occhi) che intanto "pure" loro retromarcissima con grattatissima (come del resto la gran parte dei costruttori occidentali che s'erano tanto sbilanciati in arrembanti proclami). Il tutto, in ogni caso eh (giusto per non perdere il punto di base), perché non v'è stata alcuna imperante ascesa di vendite delle bev = sono alla meglio in stallo da un annetto abbondante, anzi piuttosto in arretramento. Quindi haivoglia a immaginarsi tutta l'arrembanza che GIUSTAMENTE (tanto i soldi mica ce li rimetteresti tu :) ) proveresti a instillargli
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 09:39
O se vogliamo dirla in maniera alternativa: dappertutto si legge di delusione e ripensamenti in termini di elettrico, ma OK lo dice singolo utente di AV che così non è (ma anzi l'esatto opposto), crediamo a questo singolo !
Ritratto di ilariovs
12 luglio 2024 - 07:06
Dappertutto si legge che le BEV NEL MONDO AUMENTANO. Questo si legge. Ed anche nel 2024 le BEV crollano l'anno prossimo. I modelli a disposizione AUMENTANO mentre le termiche diminuiscono. Ma SBALIANO il futuro è il diesel e Stellantis aprirà una nuova fabbrica di Tipo 4p 1.6 TD perché venderà come Corolla. Ripeto, l'importante è crederci perchè sognare è gratis.
Ritratto di ilariovs
12 luglio 2024 - 07:04
Non c'è niente da provare hai sparato una delle tue sonore sciocchezze. Sei tu che stai provando a girare e rigirare la storia continuando a sparare tue visioni personali staccate dalla realtà. QUANTE AUTO MANCANO ALL'APPELLO? Nell'articolo dice -35% e -183000 come può essere la 500e se ha venduto massimo 60K pezzi e in un anno? Quindi oggi doveva essere a 30.000 e anche se le vendite si sono dimezzate -15000 MISERI pezzi. Dove si sono persi gli altri 170.000? CENTOSETTANTAMILA non 60.000. Dove si sono persi? NELLE TERMICHE si sono persi. Capito dove si sono persi? NEL TERMICO quello che doveva vendere a mazzi e la gente fare la coda per comprare è Lì che manca la roba NON nelle elettriche che in italia non si comprano. Dimenticavo la KILLERAPP la 500 IBRIDA (per modo di dire) mo quella 170.000 pezzi a semestre... se li beve. Eccome NO? SOGNARE non costa nulla.
Ritratto di Tistiro
10 luglio 2024 - 20:09
Ilariovs, è molto piu semplice di quanto tu voglia far sembrare: stellantis non ha piu investito in italia. La produzione cala perché i modelli prodotti in italia son tutti vecchi, salvo tonale recente. Stellantis è una m...d. perché non produce la avenger qui? Perche va a produrre in marocco polonia o katmandù i nuovi modelli? Non c entra nulla in questo caso la diatriba bev-ice.
Ritratto di ilariovs
10 luglio 2024 - 20:31
Intanto mi stai insegnando una cosa nuova. Che in Italia non investono ne nel termico ne nell'elettrico. Allora chi diceva che l'automotive italiano era minacciato dall'elettrico SBAGLIAVA, perché evidentemente o termico o elettrico la musica resta la stessa. Sul perché non investono in Italia io un paio di ipotesi le ho, perché Tesla non produce in Marocco, né in Turchia né in Polonia né in Rep Ceka. Forse avremmo dovuto avere l'umiltà di domandarci PERCHÈ? Il problema è che domande complesse, necessitano di risposte complesse. Invece trovare un nemico, anche a caso, un capro espiatorio diciamo così è comodo e liberatorio. Ma Chery va in Spagna, BYD in Ungheria (e Turchia), resterebbe SAIC... ma figurati se SAIC viene da noi. TU CI VERRESTI? Li rischieresti i tuoi soldi qui? Dai, siamo onesti.
Ritratto di Tistiro
10 luglio 2024 - 22:24
Quello che farei io non conta. Gli stabilimenti sono di stellantis che delocalizza tutto. Far passare il messaggio (il tuo) che il calo produttivo è dovuto al non puntare sull elettrico è una fregnaccia. Cala la produzione perché non vuole produrre qui. Per tanti motivi. Quindi i vecchi modelli non vengono sostituiti, non c entra l elettrico o il termico. Se non vuole produrre c'è poco da fare.
Ritratto di ilariovs
10 luglio 2024 - 22:45
Tutti delocalizzano perfino BYD ha delocalizzato in Thailandia e pochi gg fa ha aperto una fabbrica lì. Tesla delocalizza in Cina, Germania e Messico, VW ha JV in Cina, Dacia delocalizza a Tangeri ed lì che produce la Sandero NON a Parigi né in Romania. Il problema è CHE NESSUNO DELOCALIZZA IN ITALIA. Inutile continuare a buttare la croce su Stellantis (altro capro espiatorio). In Spagna ha delocalizzato Chery comprando uno stabilimento chiuso da Nissan. Perché nessuno è venuto a comprare gli stabilimenti chiusi in Italia? Poi Stellantis ha la sua strategia, ha investito 1,5mld€ in Leapmotor acquisendone il 20%... e per vendere le sue elettriche fuori dalla Cina. Non sarà certo l'Italia a fargli cambiare idea. Ma il punto è che al di là di quello che fa Stellantis... nesun altro si è mosso. STRANO.
Ritratto di Tistiro
11 luglio 2024 - 06:10
E se tutti delocalizzano cosa c entra con stellantis che non investe in italia? Colpa del termico a tuo parere bah...
Ritratto di ilariovs
11 luglio 2024 - 06:50
Qui non c'entra il termico o l'elettrico qui c'entra proprio l'Italia. Che è più grave la cosa. Per delocalizzare ognuno deve avere un motivo, per aprire il portafoglio cacciare mld€ e perdere tempo a costruire nuove fabbriche. Tesla andando in Germania ha trovato un ecosistema fatto di elettronica cone BOSCH, si chimica come BASF, di know-how con linkedin piena di gente che lavora per BMW, Mercedes, VW. Chery in Spagna pagherà la corrente due lire visto il mix che hanno. BYD in Thailandia ha costruito un'azienda in 16 mesi... qui esco ancora agli scavi delle fondazioni. A Tangeri Dacia produce nella "fabrice mediterrane" uno stabilimento che è circondato da pannelli FV, il marketing parla di stabilimento a 0 emissioni ed è giusto che lo faccia ma la verità è che in Marocco siamo a 1900KWh X KWp di FV installato. Vuoldire corrente a pochi cent a KWh... in Ungheria BYD avrà trovato altro. Il punto è che in Italia qualunque aspetto noi prendiamo è peggiorativo, burocrazia, costo energetico, tempi della giustizia, ritrosia alle novità. Ripeto TU ci verresti? Non è Stellantis che non investe, NESSUNA azienda investe qui. Ma noi continuiamo a prendercela con loro invece di guardarci allo specchio e farci la domanda più banale del mondo... PERCHÈ. Secondo me è perchè la risposta non ci piacerebbe.
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 06:58
Manco io in verità l'ho capito dove si vorrebbe andare a parare col fatto bev e non bev, in merito a tale contesto. In Ungheria saranno convinti che si creano posti lavoro con le bev (di Byd). In Marocco che accade con le Non bev (Stellantis o chicchessia). In Turchia con entrambe le tecnologie. In Belgio, leggevamo nell'altro thread, i posti verranno persi proprio per aver lì puntato su un modello elettrico, ufficialmente come motivazione... E questa la parte 1
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 07:04
La parte 2, così facciamo pure meglio chiarezza sulla questione: non sono mai stato fra coloro che lo sostenevano, tuttavia penso chi al tempo (ora in verità manco si legge più in merito) pensasse a una perdita di posti lavoro cause elettrico, lo facesse per il fatto che il grosso della produzione e la presunta invasione (a chi ce la vedeva) era prevista da Oriente (ripeto, mi sembrava la tesi). Ovvio che nel momento in cui la Eu stravolge e coi dazi di fatto mezzo obbliga quei costruttori a venire a produrre in Europa lo scenario cambia. Quindi per correttezza va detto che una previsione fatta qualche anno fa in tema assume un valore completamente diverso (e non ha, imho, tutto sto gran senso usarla come punto d'appoggio) da poi come lo scenario si è evoluto; ma evolutosi per decisioni imposte dall'alto e non per sviluppo naturale del mercato
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 07:06
*come se, facendo un esempio ipotesi per assurdo, un domani si imponesse che tutte le auto vendute in Italia debbano essere prodotte in Italia. Che senso avrebbe richiamare i commenti di qualche anno prima per dire avete visto voi che dicevate che in Italia non è possibilità il fiorire un industria automobilistica?! Cioè, capisci/capite...
Ritratto di forfEit
11 luglio 2024 - 07:08
P.S. tutti i miei suffatti discorsi sono su base europea che ragionare a livello Italia per come siamo integrati assieme ad altri paesi non ha gran senso
Ritratto di Illuca
10 luglio 2024 - 14:44
Da Roma caput mundi a Roma kaputt, é un attimo
Ritratto di Torque5000
10 luglio 2024 - 15:32
In futuro calerà ulteriormente dato che i nuovi modelli italiani li fanno e li faranno quasi tutti all'estero.
Ritratto di Quello Li
10 luglio 2024 - 15:34
MA NON DOVEVANO VENIRE I CINESI A PRODURRE DA NOI?! AH GIÀ È COME LA STORIA DELLE ACCISE CHE DOVEVANO ESSERE ABOLITE. LE VENDITE DEI TOMBINI SPELLANTIS SONO IN CALO IN TUTTO IL MONDO. TENGONO BOTTA DA UN PAIO DI ANNI CON I COMMERCIALI MA PRESTO ANCHE QUESTI.....
Ritratto di Quello la
11 luglio 2024 - 07:56
Vorrei chiedere a QUELLO Lì se gli sia partito il messaggio per errore prima di concluderlo o se lo abbia lasciato appositamente aperto per lasciare ad ognuno la possibilità di sognare ciò che più gli pare.
Ritratto di Quello Li
11 luglio 2024 - 14:37
:)
Ritratto di alex_rm
10 luglio 2024 - 16:35
Oramai l’industria italiana automobilistica è in fase di dismissione(tranne la nicchia delle supercar con poche migliaia di addetti) e le nuove auto sono prodotte all estero in Polonia(Fiat seicento,jeep avenger,alfa junior)spagna(lancia y)Serbia(nuova Panda)Marocco(Fiat topolino) e la produzione è destinata a calare con auto oramai ben oltre il fine ciclo e senza essere sostituite come 500x e Renegade,e c’è da aggiungere anche il netto calo dell indotto già con gli impianti dove costruiscono motori di termoli(benzina)e patrona serra(diesel),oramai in Italia va sempre peggio di anno in anno con un inflazione altissima(costi più bassi solo del 10% rispetto al nord Europa dove gli stipendi sono doppi) e stipendi fermi,tagli alla sanità,scuola,ai servizi ai cittadini,corruzione nella pa ed ecc ecc
Ritratto di Citty75
10 luglio 2024 - 16:59
C'è anche da chiedersi se l'industria automobilistica italiana sia mai stata davvero un'eccellenza. Se guardiamo la storia di marchi come Alfa, Lancia, Innocenti, Autobianchi, Ferrari, Maserati, Lamborghini, non è che "industrialmente" siano stati degli esempi da seguire. Puoi anche fare le macchine più belle e prestigiose del mondo, vincere tutte le competizione ma se finanziariamente non stai in piedi, a mio parere non sei un grande industriale. Ho escluso FIAT dall'elenco perchè è un discorso un po' complicato; dubito comunque che senza sussidi ed aiuti statali avrebbe visto la fine del secolo scorso.
Ritratto di Oxygenerator
10 luglio 2024 - 17:10
Concordo anche con lei pienamente
Ritratto di Kappa18
11 luglio 2024 - 04:50
Il periodo Fiat dalla vecchia 500, passando per Panda, fino alla Uno, Fiat era l'azienda piu' industrializzata al mondo, con linee produttive che venivano prese come esempio. Poi la cultura radicata in Italia (del criticare, del non fare, del essere contro a tutto a prescindere, come si vede anche qui nei commenti), ha prevalso e siamo rimasti al palo.
Ritratto di Citty75
11 luglio 2024 - 09:22
Infatti FIAT ho scritto che è un discorso più complicato. Non è l'arte di criticare, è l'arte italiana di pensare sempre che noi siamo i migliori in tutto e gli altri dei coglioni. Vale per il cibo, il vino, le auto, il mare, i vestiti, etc... Come se nel resto del mondo queste cose non esistessero e ne capissimo solo noi. 50 anni fa forse era vero, ma per il resto del mondo sono passati 50 anni, noi siamo ancora qui a pensare a quanto si stesse bene 50 anni fa...