VEDERCI CHIARO - Altroconsumo, in collaborazione con le altre principali organizzazioni di consumatori europee e l’Adac (l’Automobil club tedesco), ha effettuato dei test sulle emissioni di inquinanti, che comprendono ossidi di azoto (NOx), particolato (Pm) e monossido di carbonio (CO), e sui consumi di numerose auto. Ha poi stilato una classifica complessiva che comprende auto con varie alimentazioni, benzina, diesel e ibride.
I TEST - Il test sulle emissioni sono stati eseguiti in tre fasi: la prima consiste nel ripetere il ciclo di omologazione Wltp che si svolge sul banco a rulli ed è obbligatorio per l’omologare di ogni nuova auto; il secondo test è il cosiddetto “ciclo autostradale”, non previsto dalla procedura di omologazione, che serve per rilevare emissioni e consumi delle auto ad alte velocità; terzo test, solo per le vetture che hanno superato i precedenti, è l’Rde (Real driving emissions), eseguito su strada installando sulla vettura una apposita apparecchiatura di misurazione denominata Pems (Portable emissions measurement system). Queste tre prove conferiscono un punteggio ottenuto, per ogni auto, dalla media dei punteggi sul consumo di carburante e sulle emissioni di inquinanti. Per le auto ibride, le fasi di test vengono compiute con la batteria carica al 60-70%; per le auto elettriche viene eseguito un ciclo che unisce il Wltp e il ciclo autostradale, condotto fino a che la batteria (inizialmente caricata al massimo) si scarica. Viene poi misurato quanti km di ciclo sono stati percorsi con i kWh totali della batteria.
LA RIVINCITA DELLE DIESEL - Secondo i risultati ottenuti da questi test, rispetto a due anni fa il confronto tra diesel e benzina si è quasi ribaltato a favore del primo, grazie al fatto che, dopo lo scandalo del Dieselgate, i produttori hanno dovuto ridurre le emissioni di inquinanti di questi motori, per consentire loro di superare le nuove prove di omologazione. Si può dire che oggi un motore diesel conforme agli attuali standard europei 6d-Temp inquina meno di un benzina (vedi tabella qui sopra). Le vetture ibride hanno fatto registrare risultati migliori solo se utilizzate all’interno delle mura cittadine, circostanze dove l’apporto del motore elettrico è maggiore; in percorsi extraurbani queste auto inquinano quanto quelle benzina.