NEWS

A Rétromobile 2025 l’auto d’epoca è magia

Pubblicato 10 febbraio 2025

Basta una breve passeggiata nei padiglioni del parco espositivo di Porte de Versailles per capire che Rétromobile non è una semplice fiera di auto d’epoca…

A Rétromobile 2025 l’auto d’epoca è magia

HA UN QUALCOSA DI MAGICO - Chi c’è stato almeno una volta lo sa: l’atmosfera di Rétromobile si respira già due, tre isolati prima di raggiungere il polo fieristico di Porte de Versailles. Siamo imbottigliati nel traffico e dallo scarico di una vecchia Renault 4CV ferma al semaforo fuoriescono nuvolette di fumo azzurrino, mentre nel senso di marcia opposto il quattro cilindri bialbero di un’Alfa Romeo 2000 GTV si schiarisce la voce, in attesa del verde. A Parigi, nei giorni in cui dal 1976 si svolge la fiera d’auto d’epoca più chic d’Europa, chi ha una classica in garage la tira fuori e gira per la città con un certo orgoglio. D’altronde, di una kermesse così, chi ama i motori di una volta non può che andare fiero: da tutto il mondo, ogni anno, in centinaia di migliaia raggiungono la Ville Lumière per vedere gioielli che difficilmente capita di vedere in altri posti.

SOLO IL MEGLIO. IN TUTTI I SENSI - Gli onori della cronaca, a Rétromobile, spettano alle supercar, tempestate di flash, accerchiate da fotografi, cameraman ed elegantissime signore e signori che tra la folla si fanno largo con un invidiabile aplomb. Le sette (sì, sette, non è un errore) Ferrari F40 in vendita a cifre a sei zeri sono forse la fotografia più nitida del livello di una fiera in cui le auto “popolari” sono in netta minoranza, rispetto a quelle super sportive o di gran lusso. Sperare d’imbattersi nell’utilitaria, magari un po’ scassata, con cui si è presa la patente tanti anni fa, insomma, qui è praticamente inutile. Ma non è solo rifacendosi gli occhi con i tanti pezzi da novanta esposti dai commercianti d’auto più à la page, o messi all’incanto dalle case d’asta più prestigiose, che ci si ripaga il prezzo del biglietto. Perché Rétromobile è certamente un infallibile termometro del mercato delle auto da collezione, ma è anche un formidabile aggregatore di storie e culture automobilistiche spesso molto distanti tra loro.

SUCCEDE SOLO A PARIGI - Rétromobile è quel luogo in cui le case automobilistiche più importanti aprono l’album dei ricordi per raccontare i capitoli più vincenti, avvincenti e curiosi della loro lunga storia. Se non ci fosse il salon, per dire, per vedere una Trekka, piccola e simpaticissima fuoristrada in stile Land Rover che la Skoda ha costruito in circa 3.000 esemplari dal 1966 al 1972 a Otahuhu, in Nuova Zelanda, bisognerebbe andare in Repubblica Ceca e bussare alle porte del museo della casa, che dista una cinquantina di chilometri da Praga. Di Toyota Rav4 prima serie, in giro, ce ne sono ancora molte, ma immaginate lo stupore della gente, nel leggere sul pannello informativo che quella tre porte verde acqua, sotto il cofano, non ha il 2.0 a benzina da 129 CV, perché è il prototipo elettrico, del 1997, mai arrivato in Europa.

LA FRANCIA DELLE AUTO CHE FANNO SOGNARE - Rétromobile, infine, è un ammaliante specchio di quella grandeur automobilistica d’oltralpe che, sin dagli albori dell’industria, ne ha scandito l’evoluzione e scritto pagine memorabili. Allo stand della Renault, la R4 e la R5 di ieri guardano in faccia le eredi a batteria di oggi. E desta una gran curiosità la show car Record Filante 2025, presentata come un manifesto sul futuro accanto all’antenata “spirituale” degli anni ’20, la mostruosa 40 CV des Records. E poi, la favola della Citroën DS, che da settant’anni tinge di una luce romantica un mondo, quello dell’auto, che di romantico ha ormai ben poco. L’essenza della più francese delle auto francesi (ma che deve il suo charme alla creatività di un geniale stilista italiano, Flaminio Bertoni) è tutta racchiusa nell’auto ritta in piedi sulla coda, coi fari che puntano al cielo. È tutta in quella filante silhouette di metallo, ispirata a un pesce e senza ruote, esattamente come l’aveva immaginata il suo creatore. Che pare s’infuriò, o almeno così narra la leggenda, quando capì che gli ingegneri, alla fine, le ruote le avrebbero messe e lui non avrebbe potuto farci nulla…

 



Aggiungi un commento
Ritratto di Tistiro
10 febbraio 2025 - 12:26
Ma retromobile con o senza grattate?
Ritratto di Rav
10 febbraio 2025 - 12:57
4
Prima o poi ci vado, è come immagino debba essere una fiera dell'auto d'epoca e non un mercatino dell'usato.
Ritratto di Gordo88
10 febbraio 2025 - 16:23
1
Più mostra d' arte che fiera..
Ritratto di Rav
10 febbraio 2025 - 22:18
4
Sì, vero
Ritratto di otttoz
10 febbraio 2025 - 13:30
solo statiche giacchè pericolose e inquinanti
Ritratto di serginolatino
10 febbraio 2025 - 14:01
Linee che fanno sognare e forte personalità! Il contrario di quanto proposto oggi, fatte le poche dovute eccezioni
Ritratto di Quello la
10 febbraio 2025 - 17:49
Cià pure ragione questo, o no?
Ritratto di Volpe bianca
10 febbraio 2025 - 16:32
Non sapevo che ci fosse un prototipo elettrico del Rav4 del 1997.
Ritratto di Quello la
10 febbraio 2025 - 17:49
E io non sapevo che c'era una DS senza ruote ma con le palle! :-)
Ritratto di PONKIO 78
10 febbraio 2025 - 22:13
La Ds, sembra una banana split…. ;-D
Ritratto di Freedom7
11 febbraio 2025 - 18:05
70 anni fa era qualcosa di unico per linea, tecnologia era avanti di decenni rispetto a tutte le altre auto esposte in contemporanea al Salone di Parigi del 1955. Rinnegare ciò è essere ignoranti in materia ;-D
Ritratto di fastidio
14 febbraio 2025 - 12:47
8
La DS è una delle auto più belle mai costruite
Ritratto di Oxygenerator
11 febbraio 2025 - 09:49
Per nostalgici.
Ritratto di fastidio
11 febbraio 2025 - 12:50
8
No, per appassionati di Auto
Ritratto di AZ
2 marzo 2025 - 13:40
Le auto d'epoca meritano musei, non mostre d'arte equivoche.

PREZZI CARBURANTI

SCOPRI I PREZZI DEI DISTRIBUTORI VICINI A TE
Prezzi medi in Italia
Rilevazione di sabato 29 marzo

LE ULTIME NEWS

Le notifiche push sono disabilitate in questo browser