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Stellantis: secondo il Copasir “a rischio l’interesse nazionale”

Pubblicato 11 febbraio 2022

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica rimarca lo spostamento del controllo del gruppo sulla sponda francese. E per controbilanciarlo suggerisce un intervento dello Stato.

Stellantis: secondo il Copasir “a rischio l’interesse nazionale”

SQUILIBRIO DI FORZE - Il baricentro di controllo di Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra il gruppo francese PSA e quello italoamericano FCA, non si trova a metà tra Torino e Parigi, ma è sbilanciato sul versante transalpino, “con ricadute già evidenti nel settore dell’indotto connesso con le linee di produzione degli stabilimenti italiani”. A suonare l’allarme, a poco più di due settimane dalla presentazione del piano industriale che dettaglierà le strategie del gruppo, è il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, che sottolinea come per effetto dell’aumento della quota detenuta dall’azionista pubblico francese la distribuzione della proprietà è “diversa da quella precedentemente annunciata” e suggerisce l’ipotesi di un ingresso di Cassa depositi e prestiti per “favorire un ribilanciamento di pesi tra la componente francese e quella italiana, così proteggendo le tecnologie e l’occupazione”.

MAGGIORANZA FRANCESE - Secondo quanto riferisce oggi un articolo del Corriere della Sera, la quota di Stellantis in mano allo Stato francese è pari al 6,5%, e non al 6,2%, come inizialmente annunciato in seguito alla fusione tra PSA e FCA, e se si somma l’8,5% della famiglia Peugeot il totale detenuto dagli azionisti francesi risulterebbe del 15%. Con il 14,4%, invece, Exor, la holding finanziaria controllata dalla famiglia Agnelli-Elkann, è il primo azionista singolo. In base agli accordi, lo scorso settembre, cedendo l’1,15% della sua partecipazione, i cinesi di Dongfeng hanno cominciato la loro discesa dal capitale di Stellantis, dal quale usciranno completamente entro fine anno.

ANCHE IL BOARD PENDE VERSO PARIGI - Anche la composizione del consiglio di amministrazione di Stellantis fotografa una prevalenza francese. Il board è infatti composto da 11 consiglieri, 6 dei quali sono provengono dal gruppo PSA, incluso il ceo, Carlos Tavares. Nel prospetto di fusione, inoltre, viene indicato che “FCA e PSA hanno determinato che Peugeot è l’acquirente dal punto di vista contabile e la fusione è contabilizzata come un’acquisizione inversa. Nello stesso documento, infine, è specificato che gli azionisti di riferimento del gruppo PSA,  Epf/Ffp, BPIfrance e i cinesi di Dongfeng detengono complessivamente il 19% contro il 14,4% della Exor. In sostanza, gli ex-soci di PSA sono prevalgono su quelli di FCA.



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Ritratto di Paolo Giulio
11 febbraio 2022 - 20:56
"FCA e PSA hanno determinato che Peugeot è l’acquirente dal punto di vista contabile e la fusione è contabilizzata come un’acquisizione inversa." Solo la stampa italiana l'ha "venduta" come una fusione alla pari quando il prospetto di borsa è chiaro come il sole (bastava leggerlo...) ... il Copasir può preoccuparsi quanto vuole, ma (quel poco che resta del) l'industria automotive italiana verrà spazzata via in un lustro o giù di lì perchè i francesi hanno altri interessi. E in Italia staranno ancora a discutere se un messaggio whatsapp è più o meno dignitoso di una mail per licenziare qualcuno quando il vero problema è che il costo del lavoro italico, la burocrazia, la sindacalizzazione, etc sono i veri cancri alla base di ogni problema. AMEN.
Ritratto di Giocatore1
12 febbraio 2022 - 09:57
2
Amen
Ritratto di impala
14 febbraio 2022 - 15:29
in una generazione questi pessimi imprenditori, tipo elkann, tronchetti provera ect, ect hanno venduto tutti i gioielli dell industria Italiana. francesi, arabi, tedeschi, cinesi, americani, ringraziano.Comè facile vendere un patrimonio fatto da altri, certo questa gente sono ormai richissimi ma sono dei incapaci, e poi non voglio parlare dei nostri politici. La merkel a impedito la vendita di opel a fca, il francese macron, lui , a impedito la fusione di renault con fca, perche la renault non aveva la maggioranza, poi non parliamo della fincantiere, a confindustria fanno la voce grossa, si permettono di dare lezione ... ma siete degli incapaci ... avete capito degli poveri incapaci !!!
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:12
Quando io ed altri sostenevamo ciò, tantissimi ci prendevano in giro dicendo che eravamo dei poveri pir..a. Ora i dementi che scrivevano sono scomparsi o sotto altro nick e ben si guardano dallo scrivere qualcosa. Inaccettabile che il Copasir, capisca ora, ciò che è sempre stato chiaro a chiunque usasse il cranio, non solo per tenere separate le orecchie. La ricordo solo io FCA che batteva tutti i marciapiedi come una professionista, per trovare un partner col grano ???? Dai su, che tornino a dormire i nostri parlamentari, che in quanto ai danni perpetrati, son pari agli Agnelli. Agli Elkann, c’è poco da dire e da addossare colpe. Non è roba loro. Loro sono da sempre il lato finanziario dell’azienda. Il ramo industriale, non gli compete, e non ne capiscono un beneamato tubo. Si sono ritrovati sta patata bollente in mano, perchè l’erede del tutto, che ha fatto ottimi progetti alla Piaggio, è morto prima del tempo. E han fatto il possibile.
Ritratto di Fantomas72
13 febbraio 2022 - 08:39
Mi sono chiesto ma dove era il Copasir quando la Lamborghini è stata (s)venduta alla Volkswagen/Audi , idem la Ducato ecc....!? Dove é stata la Copasir quando lo storico marchio Lancia è stato ridotto allo stato ''vegetale''....!?? Il gruppo Stellantis sta ottenendo buoni risultati .., finalmente arrivano le novità italiane vedi la Alfa Tonale ..., e guarda caso questi tirano fuori le solite polemiche assurde ! Ma perché non ci hanno pensato prima della fusione PSA / FCA ..., !? Vogliamo parlare di Alfa Romeo e il suo listino composto di due modelli : Giulia e Stelvio ....!??
Ritratto di giulio 2021
13 febbraio 2022 - 12:23
E che centra il Copasir, il problema sono gli italiani, a questi ormai ho capito puoi far passare tutto sotto il naso, fanno passare per idddiota l'unico che si è accorto di che deserto industriale sarà fatta l'italia da qui a poco con l'arrivo dell'automotive cinese, prima deridono poi comprano in massa, è successo con le auto tedesche e poi gipa e coreane...
Ritratto di Dario 61
15 febbraio 2022 - 11:12
Ma si, certo. Tutti lo avevano capito, perfino Prodi, che non si trattava di una fusione ma di una acquisizione in piena regola. Però, anche in questo caso, lo Stato italiano doveva intervenire e metterci una quota, per garantire un qualcosa… invece era impegnato a distribuire redditi di cittadinanza a chi non ne aveva diritto… cialtroni!
Ritratto di Miti
13 febbraio 2022 - 23:37
1
Io avrei una risposta. FCA non era un marchio italiano. Era una multinazionale. Che si è messa insieme con PSA. Stellantis non porta nulla via. Prende semplicemente che è suo. Oggi di qui , un domani dalla Turchia poi dal est Europa. Ormai di industria automobilistica italiana , a parte delle supercar , cos'è rimasto ? Soldi pubblici nella Stellantis ? Assolutamente no per una motivazione. Per avere voce in capitolo dovrebbe avere molte azioni. O "amici " che votano nei consigli di amministrazione mai contra. Una cosa impossibile. Quando hanno chiuso Arese o Grugliasco dov'era copasir ? O tutti gli altri marchi ? Non si potevano fare auto elettriche la ad esempio ? Quante modelli di auto fa la PSA e quante la FCA ?
Ritratto di Vincenzo1973
12 febbraio 2022 - 22:22
Se vale questo allora vale il fatto che psa è confluita nella fondazione fca in olanda cambiata poi in stellantis. Dal punto di vista legale questo è. Quindi 1 a 1? Inoltre mi chiedo come fa una società moltp piu piccola a comprare quella moltp piu grande senza avere soldi necessari? Aggiungo perché vedo solo elkann a parlare ed è il presidente esecutivo com diritto di veto su 8 argomenti, come detto nel recente passato. Perché c'è il divieto di scalata tra i soci per 7 anni e dopo 5 l'amministratore delegato lo nomina la parte fca?
Ritratto di Oxygenerator
13 febbraio 2022 - 00:21
@ Vincenzo1973 Puó raccontarsi quel che vuole e riempirsi di domande retoriche a cui noi daremmo anche una risposta, alle quali lei, comunque non crederà fino in fondo. Le tutele da lei citate, ci sono, perchè veramente un’azienda ha inglobato l’altra. Ma tanto lei non vuole crederci. Quindi è inutile continuare a fare domande, a cui abbiamo già risposto molte, molte volte. Senza convincerla.
Ritratto di Oxygenerator
13 febbraio 2022 - 00:22
Ció detto, lei ha tutti i diritti di continuare a non crederci.
Ritratto di Vincenzo1973
13 febbraio 2022 - 15:47
Il suo ragionamento vale, fortunatamente, anche al contrario. Il bello è che non ho detto che non ci credo ma ho posto domande
Ritratto di Oxygenerator
13 febbraio 2022 - 19:14
@ Vincenzo1973 Facciamo cosi. Io e lei siamo due aziende, non floride. Ma io fca sono a pezzi, e non costruisco auto da tanti anni, ma ho il vantaggio di avere lo sbocco sul mercato americano. Lei psa è interessata allo sbocco Usa. Io pago le tasse in olanda lei in francia. Secondo lei , le conviene che io confluisca in lei o il contrario? Meglio pagare le tasse in francia o in olanda? Una società più piccola, compra una più grande, solo in accordo evidente con quella più grande. Fca ha cercato per anni patner, o non le risulta? Secondo lei perchè ? La presidenza ( che è in titolo onorario ) sarà alternata col sig peugeot, ma i componenti del cda sono sempre in quota di maggioranza a peugeot. Il divieto di scalata dei soci a mio avviso è perchè c’è dentro lo stato francese in psa. Ma è una mia perfida allusione. Non ne tenga conto. :-))))
Ritratto di Oxygenerator
13 febbraio 2022 - 19:29
Poi, la verità, forse la conoscono loro. Ma mica tutti. E in fin dei conti, non è così importante. L’importante è la nascita di Stellantis, che di fatto, insieme a Volks, rende l’auto europea molto più competitiva sul mercato. Magari chissà, nei prossimi anni, potrà anche essere che si fondino insieme, per tenere botta verso i paesi emergenti, che non pagano lo scotto della democrazia. Il mondo auto di sta evolvendo. Quindi anche le aziende, probabilmente dovranno cambiare. Magari gli Elkann e i Peugeot, l’han solo capito prima.
Ritratto di Vincenzo1973
13 febbraio 2022 - 20:26
Lo spero. I cinesi mi fanno paura perché si muovono come un uomo solo con dietro il partito che li raccorda come burattini e li sostiene economicamente. Il cambio sulle join venture mi ha sorpreso, il passaggio al 75% ma resta quel 25% di presenza che non ti da mano libera. Vedremo anche li
Ritratto di Dario Visintin
14 febbraio 2022 - 12:15
1
si ne sono convinto pure io: secondo il mio modesto pensiero stellantis in questo momento nonostante le difficoltà ,e non solo del settore ha già fatto passi da gigante ,e una ulteriore fusione ,che sottolineo ci dovrà essere sarà la chiusura del cerchio per contrastare i paesi emergenti.
Ritratto di str
14 febbraio 2022 - 08:45
Purtroppo in Italia si dicscute troppo spesso del sesso degli Angeli. Anche gli ignoranti possono discuterlo
Ritratto di Hutkinson
11 febbraio 2022 - 21:15
L euro ci ha ridotto così, schiavi della germania e della Francia,loro ci permettono di galleggiare sostenendo i nostri titoli di stato, ma in cambio......
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:21
@ Hutkinson. Non è l’euro. È il fatto di aver vissuto anni al di sopra delle nostre possibilitá, ad averci ridotto così. Sono le pensioni date dopo 15 anni di lavoro. È il nero, il sommerso che da Roma in giù, la fa da padrone. È l’abitudine alla svalutazione della liretta, per far più o meno quadrare i conti, che ci ha impoveriti e indebitati. Qualsiasi famiglia italiana gravata da debiti, che fa, altri debiti, per pagare i primi, poi altri, per pagare i secondi etc etc, soccombe. E lo stato italiano ha fatto la stessa fine. Non sono Germania e Francia gli artefici del disastro. Siamo noi. Prendiamocelo questo merito, perchè è responsabilitá nostra. Non cerchiamo di distribuire colpe. Dobbiamo guardarci allo specchio. Li troveremo il responsabile di tutto stò debito.
Ritratto di Rush
12 febbraio 2022 - 17:11
Oxy posso solo dire che concordo su tutta la linea! Mea culpa e nient’altro. I problemi li avevamo prima di entrare in Europa…ma molto prima…e continuavamo a nasconderli sotto il tappeto. “ La settima potenza industriale”…
Ritratto di Sdruma
11 febbraio 2022 - 21:24
3
Il problema che è stato individuato sin da subito è l'esagerato costo dell'energia in questo paese del sole, del mare e del vento e de sta gran cippa, che alla fine produciamo a fossile come non ci fosse un domani, con costi esorbitanti. I Francesi hanno fatto due conti, tardi, e si son accorti che di là dalle Alpi l'energia costa poco e controbilancia un costo del lavoro che comunque è alto quanto il nostro, se non di più; e dove i sindacati son ancora fortissimi. La cessione di quote, in un periodo per di più di piena crisi energetica, sembra quasi più un tentativo di tenerseli questi francesi, per non far collassare le cose più di come già l'intero settore sta andando. Mettiamoci in mezzo che l'unico punto buono è avere un premier ferrato in materia, che forse saprà meglio di chiunque come comportarsi.
Ritratto di Volpe bianca
11 febbraio 2022 - 21:27
Strano, non l'avrei mai pensata una cosa del genere...considerando poi quanti nuovi modelli sono usciti da Psa e quanti da Fca. Davvero sorprendente.
Ritratto di Tu_Turbo48
11 febbraio 2022 - 22:13
Mah.. tanto al governo non gli interessa perché è impegnato nel dare i nuovi incentivi per l'acquisto delle nuove auto, quindi per loro l'importante è quello il resto non conta!!!
Ritratto di otttoz
11 febbraio 2022 - 23:03
lo stato è indebitato del 155%...
Ritratto di Passione auto
12 febbraio 2022 - 07:30
Onore a i Francesi che ci sanno fare, la gestione Agnelli ha di fatto ucciso Lancia, ferito a morte Alfa Romeo e abbandonato Maserati. Stellantis invece si è presa cura di tutti i marchi, li ha curati e resuscitati prendo si il tempo di 10 anni per vedere completata l'operazione. Ancora non c'è stata la presentazione articolata del piano industriale che è stato difficilissimo da redigere viste le complessità e difficoltà trovate e questi che non sanno nemmeno come è fatta una bicicletta son subito a sparare veleno, invidia e gelosia. Meno male che ci sono i Francesi sennò altro che indotto, con tutto quello che gli italiani hanno pagato in tasse servite a sostenere gli Agnelli non sarebbe rimasto NULLA. Guardate di essere obiettivi, realisti e collaborativi anziché fare proclami da campagna elettorale. Gli automobilisti italiani sono contenti, le vendite vanno bene, questo basta. Il mercato fa le regole, si sa da quando esiste il mondo, qualcuno guadagna e qualcuno ci rimette, c'est la vie.
Ritratto di Passione auto
12 febbraio 2022 - 07:33
Onore a i Francesi che ci sanno fare, la gestione Agnelli ha di fatto ucciso Lancia, ferito a morte Alfa Romeo e abbandonato Maserati. Stellantis invece si è presa cura di tutti i marchi, li ha curati e resuscitati prendo si il tempo di 10 anni per vedere completata l'operazione. Ancora non c'è stata la presentazione articolata del piano industriale che è stato difficilissimo da redigere viste le complessità e difficoltà trovate e questi che non sanno nemmeno come è fatta una bicicletta son subito a sparare veleno, invidia e gelosia. Meno male che ci sono i Francesi sennò altro che indotto, con tutto quello che gli italiani hanno pagato in tasse servite a sostenere gli Agnelli non sarebbe rimasto NULLA. Guardate di essere obiettivi, realisti e collaborativi anziché fare proclami da campagna elettorale. Gli automobilisti italiani sono contenti, le vendite vanno bene, questo basta. Il mercato fa le regole, si sa da quando esiste il mondo, qualcuno guadagna e qualcuno ci rimette, c'est la vie.
Ritratto di Sprint105
12 febbraio 2022 - 08:06
E se ne accorgono solo adesso che abbiamo ceduto la nostra industria dell'auto ai francesi? Ormai i giochi sono fatti.
Ritratto di giulio 2021
12 febbraio 2022 - 08:48
Le jeux sont fait, et rien ne va plus ...
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:24
No. Fingono di cadere dal pero. Fanno gli allibiti. Gli sprovveduti. Quando in realtá hanno sperato, con tutte le loro forze, che FCA, trovasse un acquirente, qualsiasi.
Ritratto di Alfiere
12 febbraio 2022 - 08:45
2
Boh, dove erano questi quando l'italianissimo management devastava due dei piu gloriosi marchi dell'automobilismo mondiale, Alfa e Lancia, ma anche Fiat stessa, oppure autobianchi? All'epoca l'interesse nazionale era salvaguardato? L'importante era dare il posto di lavoro a costo di distruggere ogni altra cosa. Ma andate a...
Ritratto di giulio 2021
12 febbraio 2022 - 08:51
La colpa non è di questi che poi sono i servizi segreti, che non so se si occupano di industria, assetti strategici e automobilismo, ma nostra quando non vediamo il male che Stellantis sta facendo all'industria italiana e prima Chrysler i Romiti e i Marchioni etc, la stessa che hanno tanti utenti di questo sito a deridere tutte le nuove auto che arrivano e soprattutto arriveranno dai Paesi esotici e poi una volta che qui si venderanno solo quelle chiederanno: ma dov'erano quelli che non hanno fermato sta invasione. Ma andate a fa...
Ritratto di Alfiere
12 febbraio 2022 - 09:31
2
Sei stato in grado di infilare anche i cinesi nel discorso...non era facile... Il mio punto è la definizione di interesse nazionale. In pratica svaccare la nostra industria va bene se lo facciamo da soli, se lo fa un terzo (e Stellantis non ha ancora fatto nulla di deleterio per l'italia) allora no.
Ritratto di giulio 2021
12 febbraio 2022 - 09:44
Alfiere : dico per decenni questi (Copasir: fa già ridere così) in realtà noi utenti ed appassionati, avremmo dovuto scoprire le maracchelle compiute dal management Fiat poi FCA poi Stellantis come adesso dovremmo stare al passo con gli orientali, dai coreani in giù per competere col resto del mondo, anzi questa prossima sfida / crisi sarà molto più brutale, mi sembra ovvio che questo è il punto oggi, rischiamo semplicemente di avere un deserto industriale, mentre ad Ovest della Alpi forse no, quello sta scoprendo il Copasir.
Ritratto di studio75
12 febbraio 2022 - 09:12
5
Con più di 3 miliardi di azioni circolanti la vedo un pò dura per CDP dare la scalata. Si innescherebbe una contro mossa del governo Francese e il valore della singola azione arriverebbe davvero alle stellle. Meglio offrire un contesto di lavoro migliore (meno burocrazia cattiva, migliori infrastrutture), ciò che si spera realizzerà il PNRR. Poi, la crisi dell'indotto, sarà pure figlia della semplificazione della meccanica dell'auto elettrica.
Ritratto di Rush
12 febbraio 2022 - 11:49
Studio concordo. Soprattutto perché loro un governo lo hanno… la nostra stampa non passa giorno che non derida Macron & C. definendolo in tutti i modi possibili quando dovrebbe guardare in casa propria che pochezza politica abbiamo. Ad ogni giro di giostra dobbiamo chiamare un tecnico per tamponare i danni provocati dai “grandi elettori” con buona pace dei cittadini che corrono sempre a chiudere la stalla quando i buoi sono scappati da un bel po’. Tanto poi basta che la nazionale si qualifichi per i mondiali e tutto va bene. Sino a quando faremo comodo al sistema Europa sopravviveremo. Stanno già iniziando a prelevare i soldi del PNRR per contrastare il caro bollette invece di pensare a mettere a terra i progetti (ammesso che ci siano). Se non entri pesante con la mannaia e guidi il paese con severità continuerà questo lento ma costante decadimento. Purtroppo siamo quelli che siamo e forse ci sta bene così…sino a quando non ci toccano l’orticello. L’ultimo esempio in ordine cronologico? Un paio di giorni fa a Verona c’è stato un bando per assumere circa 70 postini… si sono presentati in 5… uno si domanda ma quelli col reddito di cittadinanza?… Non potevano partecipare proprio perché percepivano un reddito… dove vogliamo andare con questa classe dirigente che quando fa danni viene promossa anziché essere giustamente cacciata? Quando dico cacciata intendo…hai sbagliato? Radiato. Prima o poi uno capace e che ci tiene a stare al proprio posto lo trovi. Metodo si intende che applicherei a tutti i settori e categorie. Poco democratico lo so. Ma siamo ancora in democrazia?
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:30
@ Rush. Concordo.
Ritratto di giulio 2021
12 febbraio 2022 - 09:24
La crisi dell'indotto: perfino i vietnamiti hanno avuto la possibilità di vendere auto pazzesche da qui al 2023 in tutti i Paesi con un minimo di benessere (quindi non so da noi...) tipo gli USA, auto a livello Tesla con prezzi da auto di lusso mentre prima avranno avuto qualche carretto a trazione umana nelle vie di Ho Chi Min City, e noi abbiamo bisogno del Copasir che dopo fumose indagini sulle varie stragi italiane degli anni 70 e 80 ci viene a svegliare...
Ritratto di IloveDR
12 febbraio 2022 - 09:30
3
il problema esiste già da 10 anni, FCA era già molto più americana che italiana, il suo valore era dato dalle quote di mercato nei mercati americani, ora che è in mano di PSA, il ramo europeo della exFCA sarà progressivamente inglobato dalla componentistica "francese"...
Ritratto di giulio 2021
12 febbraio 2022 - 09:36
Se uno legge vari articoli di quotidiani locali sembra che in varie zone del nostro Paese gli operai e le maestranze di stabilimenti diciamo ex FCA se la stiano passando proprio male, cioè vivono con la minaccia costante che tutto venga spostato da un'altra parte, e non parlatemi di sindacati che gli corrono troppo appresso, già l'impianto di Mirafiori in tempo il maggiore d'Europa che era impiegato per costruire milioni di Uno, Tipo (quelle vere 1988) etc etc adesso è sotto impiegato per costruire 4 Maserati l'anno che non vuole nessuno e anche tutto il resto è così in Italia, mentre gli altri quelli faighi ti impiangono giga fabbriche anche sulle cime dei monti in mezzo mondo...
Ritratto di nodep
12 febbraio 2022 - 09:37
Wow .. qui' i troll spaziano tra esterofilia e catastrofismo. E' sempre divertente leggere i commenti :)
Ritratto di giulio 2021
12 febbraio 2022 - 09:45
Si compresi i troll del Copasir, che anzi stanno perfino indagando...
Ritratto di Velocissimo
12 febbraio 2022 - 10:08
Se comandano i francesi, Stellantis ha qualche speranza, ma se comandassero gli Elkan andrebbe tutto in malora nel giro di breve
Ritratto di studio75
12 febbraio 2022 - 10:18
5
I francesi guidano anche Renault con risultati pessimi
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:34
Comunque meno pessimi di quelli di Alfa, Lancia e Maserati. Per non parlare di Innocenti e Autobianchi. Tutte morte o in coma farmacologico, in attesa che i francesi, ci facciano qualcosa.
Ritratto di Velocissimo
12 febbraio 2022 - 17:11
Ossigeno hai centrato il punto
Ritratto di studio75
12 febbraio 2022 - 10:10
5
A vedere ciò che ci siamo conservati, come Alitalia (rip), Telecom (rip?), Monte paschi (rip?), ENI, SNAM, SAIPEM (rip?), TREVI (rip?), ex ILVA (rip?) Autostrade, Leonardo, Fincantieri, mi sembra che Stellantis sia troppo in salute per correre questo pericolo.
Ritratto di Al Volant
12 febbraio 2022 - 10:30
Copasir, quello che fu di rutelli, D'alema... A beh.. Ma poi che senso ha questo ente ? Non esiste ANCHE il dipartimento delle informazioni sulla sicurezza ? Quanti soldi pubblici buttati. Quindi, tornando all'argomento, mi state dicendo che "Tonale" è il canto del cigno della parte italiana ?
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:38
Di chi sia l’azienda, è l’ultimo dei problemi.
Ritratto di Quello la
12 febbraio 2022 - 11:18
Dobbiamo prendere atto che in Italia non sappiamo fare impresa, alla faccia delle tanto sbandierate eccellenze e i vari capitani coraggiosi. Gli esempi sono innumerevoli. Telecom, Alitalia, banche varie e chissà quanti altri più o meno noti. Che sia colpa della politica (fino a un certo punto, però), dei sindacati (poco, a mio avviso) o di chi deve investire e invece preferisce farsi dare i soldi e scappare cool bottino poco importa, ormai. È una cosa conclamata.
Ritratto di Rush
12 febbraio 2022 - 12:00
Quello la. Senza regole certe come fai a fare impresa in questo paese?Ogni giorno ti alzi e non sai mai cosa può capitare. L’unica certezza è tenere in piedi il sistema calcio che è la “camomilla” degli italiani. Nonostante sia fallito anche quello ma viene tenuto in vita grazie ai magheggi concessi.
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 16:45
@ Quello la. Concordo. Si è mai chiesto, come mai i grandi capi, quando ci si parla, ti guardano come un alieno, perchè gli dici cose, che non hanno mai sentito prima da nessuno ? Perchè non sanno niente. Sanno solo quello che viene fatto filtrare, dai kuli allegri che hanno intorno.
Ritratto di Quello la
12 febbraio 2022 - 17:18
I grandi capi non sanno alcunché perché hanno bisogni, esigenze ma soprattutto finalità e obiettivi diversi dal resto della struttura. Loro sanno e conoscono molto. Anzi conoscono... MOLTI. E qui mi riaggancio a Rush. Per intraprendere ci vuole un background che non è quello "tecnico", ma "politico" in senso ampio del termine (e quindi la banca giusta, il commercialista che conosca il funzionario che interpreti le norme nel modo "corretto" - nei limiti della legge, si intende - o il lobbista che... insomma ci siamo capiti). So che è un discorso qualunquista, ma io la vedo così... e ogni giorno ho conferme in tal senso purtroppo. PS Caro Rush, mi rendo conto che cambiare sempre è deleterio (specie se in modo retroattivo, come talvolta avviene) ma tutti siamo di fronte ad una realtà mutevole, imprenditore, dipendente, pensionato. Ma l'imprenditore dovrebbe essere quello più attrezzato a reagire e anzi bendisposto al cambiamento. CHIEDO SCUSA A TUTTI PER LA PROLISSITÀ E LA DISSERTAZIONE "POLITICA"
Ritratto di Rush
12 febbraio 2022 - 17:34
Quello la. Il tuo discorso non è per niente qualunquista, è la corretta fotografia di quel che accade quotidianamente. Mi insegni però, che anche una realtà mutevole e veloce come quella che viviamo, ha bisogno di almeno 3 anni di garanzia per un investitore/imprenditore. Per una gara pubblica ci vogliono anche 5 anni prima che si concluda… come fai ad attirare i capitali? Poi si potrebbe aprire un capitolo a parte sui capitolati di queste gare…non preoccupatevi non vi annoio oltremodo..:))
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 18:30
:-))))
Ritratto di Oxygenerator
12 febbraio 2022 - 18:29
@ Quello la. Trovo il discorso assolutamente corretto.
Ritratto di Road Runner Superbird
12 febbraio 2022 - 11:31
Il governo non farà niente perché è stato messo a tavolino, con gli ultimi trattati bilaterali, che l'Italia rientri nella sfera di influenza francese, quindi con una proiezione di Parigi nel nostro paese, dalla difesa all'industria alla politica interna ed esterna comune.
Ritratto di 1995
12 febbraio 2022 - 13:48
Ci sono il gatto, la volpe e Pinocchio. Indovinate chi è Pinocchio?
Ritratto di Goelectric
12 febbraio 2022 - 14:23
Prima fanno i danni e poi piangono, che gran bel paese
Ritratto di alex_rm
12 febbraio 2022 - 15:24
Questi sì che sono svegli,il settore auto(tranne poche eccezioni per i piccoli produttori con al massimo poche migliaia di auto prodotte)in Italia sta andando a finire come avvenne con Iveco bus a suo tempo delocalizzata all estero e adesso con i soldi statali é stata creata la IAA per costruire autobus in Italia.
Ritratto di Fantomas72
13 febbraio 2022 - 08:37
Mi sono chiesto ma dove era il Copasir quando la Lamborghini è stata (s)venduta alla Volkswagen/Audi , idem la Ducato ecc....!? Dove é stata la Copasir quando lo storico marchio Lancia è stato ridotto allo stato ''vegetale''....!?? Il gruppo Stellantis sta ottenendo buoni risultati .., finalmente arrivano le novità italiane vedi la Alfa Tonale ..., e guarda caso questi tirano fuori le solite polemiche assurde ! Ma perché non ci hanno pensato prima della fusione PSA / FCA ..., !? Vogliamo parlare di Alfa Romeo e il suo listino composto di due modelli : Giulia e Stelvio ....!??
Ritratto di giulio 2021
13 febbraio 2022 - 09:33
Va bè dai abbiamo bisogno del Copasir per svegliare tonnellate di utenti coyote o idiomatic anche qui in questo sito, che per anni hanno plaudito a Marchionne e Romiti etc etc e ora che sbeffeggiano ad ogni articolo giuggio e le auto di nuove marche che arrivano da oriente, cioè quelle che ci faranno piangere davvero, qui certi coyote non li svegli manco se gli arriva il Copasir in casa...
Ritratto di Lorenz99
13 febbraio 2022 - 12:00
A PARTE L'INSIGNIFICANTE DETTAGLIO(PER IL COPASIR) CHE FCA HA SEDE LEGALE AD AMSTERDAM E SEDE FISCALE A LONDON, PARLIAMO DI STABILIMENTI ESTERI DI UNA MULTINAZIONALE ESTERA, QUINDI STELLANTIS O NON STELLANTIS CAMBIA POCO. PRENDESSERO ESEMPIO DAI FEANCESI,ANZICHÉ DARE SOLDI A VUOTO CON CASSA INTEGRAZIONE, SONO ENTRATI DA DECENNI NEL CAPITALE DI PSA E RENAULT, AIUTANDO SI, MA AVENDO POTERE DECISIONALE CON MEMBRI NEL CDA, E SPESSO HANNO BLOCCATO DELOCALIZZAZIONI A DISCAPITO DEGLI STABILIMENTI FRANCESI. ORA IL GIOCO CONTINUA ,CONTRIBUENTI ITALIANI FINANZIANO E FRANCESI INCASSANO. IVECO PER POCO (NON ÉPASATA AI CINESI), MAGNETI MARELLI CEDUTA, VOGLIANO ILLUDERCI CHE CON UNA FABBRICA DI BATTERIE, UN PAESE POSSA CONSIDERARSI LEADER DELL'AUTMOTIVE. MEGLIO PENSARE AL FUTURO, PARTENDO DALLA DEINDUSTRIALIZZAZIONE, IN ATTO, SVILUPPANDO SERIAMENTE, ENERGIE RINNOVABILI,TURISMO E MAGARI FAR DIVENTARE L'ITALIA UN PARADISO FISCALE,PERCHÉ A QUESTO PUNTO É DIFFICILE CHE SI INVERTA IO TREND
Ritratto di 999sp
13 febbraio 2022 - 14:49
La questione di fondo non è che in Italia tutto male invece in Francia tutto bene. La vera questione è che se non facciano quadrato, letteralmente quadrato, in quattro con evidentemente lasciata ad altri la possibilità di compattarsi intorno al quadrato le tensioni internazionali di varia natura, ci soprafarranno. Italia Francia Spagna Germania
Ritratto di freaklondon
13 febbraio 2022 - 16:47
Visto che al Copisor si son svegliato adesso indagassero su tutte le malefatte di politici imprenditori ed evasori.. cominciasseri con Telecom, MPS, ...
Ritratto di Xile96
13 febbraio 2022 - 20:05
Si era capito da subito che i sabaudi volevano sbaraccare quello che non sapevano e non volevano più fare: auto fatte bene e imprenditoria industriale seria. Solo i fan-boy del fantastico tricolore si riempivano la bocca di "patriottismo" da de-menti, specie su questo sito.
Ritratto di Raytheon
13 febbraio 2022 - 22:06
2
Alla fine, prevarranno le leggi del mercato globale, ben piu' forti degli interessi dei singoli stati. Il che non significa che l' industria dell' auto ed i marchi italiani spariranno, ma nella scelta di "chi fa che cosa e dove", in Stellantis applicheranno semplicemente la legge di competenza, competitivita' industriale e convenienza di costi. D' altra parte, e a maggior ragione in un business globale come quello dell' auto, i vari Tavares & Co. sono chiamati a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti, che in questo caso sono anche lo stato francese. Attenzione ad etichettare ora PSA come "divoratori" di ditte straniere concorrenti. In Germania PSA ha "iglobato" la Opel, ma i modelli Opel nati dopo la fusione sono in cima alle vendite, soprattutto la Opel Corsa, che e' basata sulla meccanica della 208 ma vende in Germania molto di piu'. Non e' che i tedeschi si disperano perche' Opel (allora ormai fuori dal mercato ...) e' passata ai francesi, anzi. Riguardo a Lamborghini e Ducati, la prima ha almeno decuplicato il fatturato da quando e' passata sotto la VW, e tenete conto che i tedeschi hanno sempre re-investito i profitti di Lamboghini nell' indotto fornitori di S.Agsta, creando un buon numero di posti di lavoro e benessere, addirittura una scuola per periti meccanici che poi vengono assunti in Lamborghini, un po' seguendo il modello VW in Germania. La Ducati non aveva piu' soldi per finanziare la costosissima R& D delle moto GP e superbike. Direi che se oggi Ducati esiste ancora, anche industrialmente, e' grazie al povero Ferdinand Piech, che era veramente appassionato dei motori Ducati e ha ci ha investito parecchio. In sintesi, il problema non e' cercare di coinvolgere lo stato italiano (pieno di debiti...) ad investire direttamente nel capitale di un azienda italiana che versa in cattive acque per bilanciare la quota di capitale in mano agli stranieri. Lo stato italiano ha dimostrato ampiamente in passato, quanto "inetta", per usare un eufemismo, sia la sua gestione di grosse realta' industriali, vedi Alfa Romeo, Enimont, SIR. Il suo unico ruolo plausibile, e' quello di assicurarsi che gli stranieri che investono e comprano i marchi italiani, lo facciano non per conquistare fette di mercato a poco prezzo rendendo "irrilevanti" i marchi italiani, ma valorizzandoli, come hanno fatto ad es. VW con Skoda, Seat, Lamborghini e Ducati, e PSA con Opel. Certo, leggere che la strategia di Stellantis per l' Alfa Romeo e' quella di "produrre su ordinazione", avendo in portafoglio solo 3 modelli (Giulia, Tonale e Stelvio), ricorda la strategia di BMW per la controllata Rolls Royce. Con la differenza che Rolls Royce ha piu' di 3 modelli in catalogo, e un prezzo medio unitario almeno 8 volte superiore ai modelli Alfa :-(
Ritratto di GinoMo
14 febbraio 2022 - 10:46
il miglior commento. la globalizzazione è questo o in Italia rendiamo competitivo lato industriale (burocrazia, infrastrutture, costo del lavoro, sindacati) o spariranno tutte, inglobate in qualche gruppo. da noi resterà solo il lusso o industrie di alto livello che possono permettersi costi elevati
Ritratto di Raytheon
13 febbraio 2022 - 22:40
2
Riguardo allo stato attuale di Alfa Romeo, vale la pena ricordare che, quando era ancora vivo Marchionne, e l' Alfa era gia' in difficolta', Ferdinand Piech aveva cercato in tutti i modi di convincere Marchionne a cedergli questo marchio italiano. E sono abbastana convinto che Piech fosse sincero quando affermava che aveva grandi progetti per l' Alfa, perche' era un suo pallino da sempre. All' epoca Marchionne rifiuto' tutte le offerte di VW, piccato per il fatto che i tedeschi non gli avessero ceduto l' Opel, ben sapendo che l' avrebbe presa a zero Euro non per rilanciarla, ma solamente per prendersi la sua quota di mercato. E ' vero che non si puo' riscrivere la storia, ma vedendo come VW ha fatto rinascere dal nulla un marchio ormai quasi "fossile" come la spagnola Cupra, penso che oggi l' Alfa in mano VW avrebbe avuto un destino ben piu' degno di quello attuale....
Ritratto di studio75
14 febbraio 2022 - 10:32
5
Alfa oggi è Alfa, con lo studio e le soluzioni dei suoi ingegneri che si possono apprezzare sulla Giulia e, in parte sulla MC20 (stessi ingegneri al lavoro). Alfa in mano a Piech sarebbe stato come per Cupra solo il ricarrozzamento della meccanica del gruppo (stessi pianali, stessi motori etc.. etc..). Sicuramente un successo di vendite ma a spese della unicità del marchio. Vedremo con la forzata condivisione del gruppo Stellantis quanto riuscirà a mantenere la sua unicità.
Ritratto di Rush
14 febbraio 2022 - 12:25
Se posso vi consiglio la lettura di un articolo comparso stamane su Dagospia tratto dal corriere della sera della giornalista Gabanelli…” L'AUTO ELETTRICA CI PORTERÀ A SBATTERE - DAL 2035 IN EUROPA SI VENDERANNO SOLO MACCHINE CON MOTORE ECO, MA L'ITALIA TANTO PER CAMBIARE È FERMA, SENZA UNO STRACCIO DI POLITICA INDUSTRIALE - GABANELLI: "PERDEREMO 70 MILA POSTI DI LAVORO, RECUPERABILI CON RICONVERSIONE, COLONNINE, BATTERIE, RINNOVABILI, PERÒ I PROGETTI RESTANO SULLA CARTA. L’UNICA RISPOSTA AL PROBLEMA, PER ORA, È L’ANNUNCIO DI UN MILIARDO DI EURO NELLA ROTTAMAZIONE DELLE VECCHIE AUTO, MA UNA VISIONE SUL FUTURO DELL’AUTOMOTIVE NON C’È…" - VIDEO”… molto interessante.
Ritratto di Trattoretto
15 febbraio 2022 - 00:20
Lo stato italiano deve fare tutto tranne che l'imprenditore. Perché quando ha messo piede in aziende che hanno la concorrenza (cioè non monopoliste) le ha fatte fallire. Quindi ai vari sindacalisti, politici e burocrati statali Stellantis deve dire forte e chiaro che quella è la porta.
Ritratto di impala
16 febbraio 2022 - 08:40
va bene parlare sempre dei vari sindacalisti, politici e burocrati statali , ma il vero problemi in Italia sono i nostri pessimi imprenditori

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