VERBALE: SÌ - Strisce blu, la telenovela continua. Come segnala l’avvocato Laura Biarella, il 3 agosto è stata depositata la sentenza 16258/2016 della Cassazione (seconda sezione civile), che ha preso in esame un caso specifico: nel 2011, un automobilista ha comprato il ticket di un’ora per sostare sulle strisce blu, ma ha lasciato l’auto parcheggiata in quell’area per oltre un’ora. Per questo, i vigili l’hanno multato (40 euro circa), applicando l’articolo 157 del codice della strada. L’uomo ha iniziato una battaglia legale, sostenendo che il codice della strada non prevede nessuna multa per chi sfora. Al massimo, se c’è un regolamento comunale specifico, in base al codice civile l’ente locale può far pagare la differenza, più una piccola sanzione per inadempienza contrattuale. Dopo cinque anni di discussioni nelle aule dei tribunali, adesso la Cassazione dà ragione al municipio: sì alla multa. C’è stato un illecito amministrativo da codice della strada. L’automobilista subisce una batosta: pagherà la multa (sui 40 euro), più la tassa sul ricorso (all’epoca non c’era) di circa 60 euro, più ben 700 euro di spese processuali sostenute dal comune. L’avvocato Biarella ricorda però che “la Cassazione ha sentenziato su un caso particolare. Solo un’eventuale sentenza della Cassazione a sezioni unite, che potrebbe essere chiamata a esprimersi in materia, è così autorevole da diventare vincolante”.
VERBALE: NO - Tuttavia, di recente il ministero dei Trasporti coi pareri 25783/2010, 3615/2011 e 2074/2015 (vedi la news qui), aveva stabilito che la multa per chi “sfora” rispetto a quanto pagato, prolungando l’orario della sosta, è illegittima. Sulla stessa linea il ministero dell’Interno, con le note del 18 gennaio 2010 e del 28 agosto 2010. Nel 2014, il sottosegretario ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro era stato perentorio: nel caso di sosta illimitata a tariffa, il pagamento in misura insufficiente configura solo una “inadempienza contrattuale” da codice civile. Non un illecito amministrativo da codice della strada. Anche il Tribunale di Treviso (sentenza 1069/2016) ha dato ragione al multato e torto al comune.
PAROLA ALLA CORTE DEI CONTI - E nelle scorse settimane un sindaco, rifacendosi ai pareri ministeriali, ha chiesto un parere alla Corte dei conti in merito alla possibilità di prevedere, nel regolamento comunale, una sanzione per chi “sfora” sulle strisce blu. I magistrati contabili della Basilicata (deliberazione 33/2016) hanno dichiarato inammissibile il quesito, richiamando l’intervento di natura interpretativa reso dal Tribunale di Treviso, in attesa che una legge più chiara metta fine alla questione.