NON SE NE PARLA - Alzare il limite di velocità nelle autostrade con i requisiti adatti? È una proposta “fuori dal tavolo”. Il Ministro per le Infrastrutture ed i Trasporti, Danilo Toninelli (nella foto), sembra mettere la parola fine alle discussioni nel Governo sulla possibilità di alzare da 130 a 150 km/h il limite di velocità nelle autostrade predisposte, che devono avere 3 corsie più quella d’emergenza, l’asfalto drenante (elimina l'acqua piovana più velocemente) ed i Tutor, i sistemi per la misurazione della velocità media: gli unici tratti autostradali che rispettano i requisiti sono alcune parti della A4 Torino-Trieste e della A1 Milano-Napoli. Di questa modifica si è tornati a parlare nell’ambito delle discussioni per il nuovo Codice della Strada (qui per saperne di più).
M5S CONTRARIO - Nel corso di una conferenza sulla mobilità sostenibile, come riferisce Il Sole 24 Ore, Toninelli ha spiegato che il Movimento 5 Stelle (il partito di cui fa parte) è contrario alla proposta di alzare i limiti di velocità, perché secondo i tecnici la velocità è fra le principali cause di morte e incidenti sulle strade. A novembre il presidente della commissione Trasporti della Camera, il leghista Alessandro Morelli, aveva spiegato che le auto di oggi “sono dotate di strumenti sofisticatissimi, dalla frenata assistita al regolatore di velocità adattativo”, quindi a suo avviso non ha più senso mantenere limiti di velocità “che oggi possono essere inutilmente severi in quanto figli di una diversa stagione". Di conseguenza spostare il limite a 150 km/h potrebbe migliorare il traffico ed i tempi di percorrenza.
TROPPI INCIDENTI - Il Ministro Toninelli è intervenuto poi sul tema della sicurezza stradale, spiegando che “non possiamo tollerare gli oltre 3.300 morti sulle strade del 2017 ed i 1.480 nei soli primi 6 mesi del 2018”, che comportano altissimi costi umani e sociali. Su questo fronte è in arrivo un decreto del Ministero, che obbliga i gestori delle strade ad installare nei tratti più pericolosi il sistema DSM (Dispositivo Salva Motociclisti), guardrail dotati di coperture per evitare che dopo una scivolata i motociclisti vadano a sbattere contro i supporti in metallo.
IDEE PER LA MOBILITA’ ALTERNATIVA - Toninelli ha ribadito infine che il nostro Paese è assai indietro rispetto ad altri sul fronte della mobilità sostenibile, perché in Italia l’auto rimane di gran lunga il mezzo di trasporto preferito: il Ministro ha fatto l’esempio di Roma, dove si contano 70 auto ogni 100 abitanti (contro le 29 di Berlino, 31 di Londra e 35 di Monaco). Per questo ha dato il via ad una consultazione pubblica fino al 3 maggio, che permetterà a cittadini e operatori del settore di inviare proposte e contributi che saranno poi presi in considerazione durante la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile di inizio giugno.