1.8 I.E. INDY

Pubblicato il 7 gennaio 2012

Listino prezzi Alfa Romeo 75 non disponibile

Ritratto di Manfred
alVolante di una
Alfa Romeo 75 1.8 i.e. Indy
Alfa Romeo 75
Qualità prezzo
4
Dotazione
4
Posizione di guida
4
Cruscotto
5
Visibilità
3
Confort
4
Motore
5
Ripresa
4
Cambio
3
Frenata
3
Sterzo
4
Tenuta strada
5
Media:
4
Perché l'ho comprata o provata
Sono sempre stato appassionato di auto ma le Alfa hanno sempre avuto un posto speciale. Da bambino me ne sono innamorato e appena avuta la possibilità dopo diversi mesi di ricerche l’ho acquistata usata e “rinfrescata” dovere. Riprende la classica linea a cuneo, del designer Ermanno Cressoni. La versione è la 1.8 I.E. INDY del 1991.
Gli interni
La plancia: si presenta di una plastica grigia scura, non rigidissima con le cornici della strumentazione in materiale sempre plastico nero. Il volante: la circonferenza è leggermente maggiore della media rispetto alle auto attuali, ha tre razze ed il logo Alfa Romeo a colori; è regolabile in altezza e profondità. In alcune versioni o a pagamento poteva essere rivestito in pelle. La strumentazione: prevede i classici due quadranti analogici di eguali dimensioni per il contagiri ed il tachimetro con contakm totale e parziale e tre indicatori più piccoli che permettono di tenere sott’occhio la pressione dell’olio motore, la temperatura del liquido di raffreddamento e il livello della benzina; tutti e tre sono dotati di spia di segnalazione, rossa per la temperatura eccessiva di refrigerante, anomalia pressione olio e giallo ambra per la riserva di carburante. L’indicatore è sensibilissimo alle accelerazioni e pendenze. Il tutto è attorniato, ai lati verticali, dai pulsanti per fendinebbia anteriori e posteriori, lunotto termico, l’hazard e reostato; tutta la strumentazione è illuminata di color verdino. Leggermente sulla destra troviamo l’Alfa Romeo Control che con una serie di spie rosse segnala eventuali anomalie: livello insufficiente olio motore, idem per circuito di raffreddamento, freni e relativa usura, vaschetta lavaparabrezza, strumentazione, alternatore ed infine spie per lampade stop, proiettori e posizione fulminate. Appena sotto c’è il logo Alfa75 con affiancato l’accendisigari.Il freno di stazionamento ha una forma del tipo “manetta aeronautica”, comodo da azionare. La ventilazione: è assicurata da 4 bocchette orientabili, quelle per sbrinare il parabrezza e la parte bassa comandate da tre manopole circolari per regolare ricircolo, temperatura e la ventola a tre velocità. Poteva essere munita di aria condizionata, o climatizzatore automatico. D’estate soprattutto da queste parti se ne sente la mancanza, ma pazienza… Sotto le tre manopole proprio dinanzi alla leva del cambio si trova l’alloggiamento per lo stereo, in posizione scomoda. Portaoggetti: (pochi e piccoli) estraibile per il passeggero(non molto capiente), il bracciolo con pozzetto interno e uno poco più avanti, più un altro per il guidatore poco sotto a sx del volante. I sedili: in allestimento Twin Spark sono ben profilati, in velluto di buona qualità con poggiatesta regolabile e molto comodi, trattengono benissimo in curva e il divano posteriore dispone di bracciolo centrale e poggiatesta integrati. Lo spazio abbonda anche per chi siede dietro al conducente che come me tira completamente indietro il sedile. Non mancano le plafoniere e spot orientabili, 4 in tutto. Luci di cortesia anche per vano motore e bagagliaio (da 500litri). Gli interruttori degli alzacristalli si trovano appena sopra lo specchio retrovisore interno in posizione poco usuale, i posteriori dietro al bracciolo e volendo un secondo accendisigari.
Alla guida
Il motore: è il noto bialbero di 1779Cm3, tutto in alluminio tranne le canne dei pistoni in ghisa e sfilabili, 2 valvole per cilindro e distribuzione a catena, iniezione elettronica e variatore di fase per 122cv. Silenzioso e regolare nella guida tranquilla tiene bene le marce alte ai bassi regimi ed è capace di buone riprese, con un timbro piuttosto cupo allo scarico. Cambia altresì temperamento e voce col salire dei giri, diventando “rabbioso” sia di erogazione (ma rimanendo comunque molto lineare) che di sound, invadendo l’abitacolo e facendosi rendere “avvertibile” anche dagli altri. Dà il meglio di sé sopra i 3500 giri fino all’intervento del limitatore che entra a quasi 7000 giri indicati. Buona l’insonorizzazione dell’abitacolo, si scende riposati anche dopo parecchi km. La meccanica: lo schema è il noto Transaxle, prevede una ripartizione dei pesi uguale su entrambi gli assi per via della presenza di cambio e frizione al posteriore. Sospensioni a quadrilatero alto all’anteriore e ponte De Dion con parallelogramma di Watt. Tutto ciò conferisce, nella guida tranquilla, un’ottima tenuta di strada e un comportamento molto sincero e sostanzialmente neutro. L’assetto è abbastanza rigido ma non pregiudica il comfort. Diversamente succede forzando i ritmi dove appare marcatamente la tendenza a sovrasterzare. Questo impone perizia e un po’ di dimestichezza con la trazione posteriore, accompagnata da decise e rapide correzioni di sterzo per essere sfruttata, ma che se saputa usare a dovere e nelle opportune sedi regala un gran bel divertimento (molte infatti sono allestite da drift) a discapito dei giunti elastici dell’albero di trasmissione e i pneumatici posteriori che, poveretti, non avranno vita lunga…. Questi ultimi, di misura 185/65/R14 86H, sono montati su cerchi Speedline a 5 razze specifici della versione. Lo sterzo: servoassistito idraulicamente, non è affaticante e per chi è abituato ad una vettura recente a trazione anteriore può all’inizio sembrare “strano” ma prendendoci un po’ la mano si rivela solido e molto preciso. Ampio come tradizione Alfa il diametro di sterzata che in città crea qualche problema iniziale dati gli oltre 4,30 metri dell’auto. In città è difficile sulle prime valutare l’ingombro del posteriore nei parcheggi data la scarsa visibilità dovuta alla coda alta. La frenata è assicurata da 4 dischi (i posteriori si trovano “entrobordo” ai lati del differenziale) che pur non essendo autoventilanti si dimostrano molto resistenti alla fatica. Il comando risulta leggermente più pesante rispetto agli standard odierni ma comunque ben dosabile e a mio avviso magari leggermente spugnoso. Il mordente non manca ma se non si usa il cambio per bene cercando di non bloccare le ruote gli spazi non sono certo brevissimi, l’ABS, sulle ruote anteriori era un optional che sulla mia non c’è. La frizione: tendenzialmente pesantuccia sempre paragonata alle odierne è idraulica e col pedale dalla corsa leggermente lunga comincia a staccare dalla metà. Il cambio: qui qualche “problemino” c’è ed è di serie per tutte le 75. La leva è lunga e dalla corsa parecchio ampia e complice la lunghezza del leveraggio la manovrabilità è migliorabile. Gli innesti sono precisi ma seconda e terza soprattutto in scalata se non è ben caldo o non le si ”accompagnano” pretendendo cambiate veloci assicurano delle belle “grattate”. Sì può ovviare salendo di marcia con un colpetto di acceleratore a frizione giù e in scalata con il punta tacco ma richiede un po’ di pratica. Una volta caldo, ad ogni modo, nessun problema. Consumi: Nota dolente… Stando attenti nel misto città extraurbano siamo sugli 11/12. Città 9/10. Extraurbano sui 90/100 costanti siamo sui 14/15. Sfruttandola, invece, diciamo che consuma parecchio… Non che sia tantissimo rapportato all’età e alla cilindrata ma con la benzina a questi prezzi di certo farne un uso quotidiano sarebbe dura....
La comprerei o ricomprerei?
Mille e mille altre volte. Io sono innamorato di quest’auto e sono spudoratamente di parte ma è comunque l’ultima con trazione posteriore, motori, meccanica e filosofia da Alfa Romeo VERA di Arese. Le vecchie Alfa sono inconfondibili e a mio avviso hanno un’anima. I suoi pregi e i suoi difetti la rendono unica e ogni volta che la guido mi diverte! Nel mio caso è una sorta di valvola di sfogo che rimette in pace col mondo se si è un po’ giù o nervosi. Per quanto potrò rimarrà con me, la mia “bambina” non si tocca! Dimenticavo… è iscritta A.S.I.
Alfa Romeo 75 1.8 i.e. Indy
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VOTO MEDIO
4,7
4.714285
7


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Ritratto di peppe83
2 febbraio 2012 - 04:47
come detto da molti alfisti e io ne sono convinto e l ultima vera alfa romeo
Ritratto di Manfred
2 febbraio 2012 - 15:00
Purtroppo di fatto rimane l'ultima berlina prodotta con motore longitudinale e trazione posteriore! Grazie per il commento, saluti!
Ritratto di Silence800
2 febbraio 2012 - 13:12
1
Hai fatto una bella prova ma..più che altro ti invidio ma anche ti ammiro per la fantastica 75 che hai e di come la pensi, quando leggo e vedo certe cose, io che sono un appassionato di Alfa mi si riempe il cuore (sportivo ahah), scusate se sono un pò gojo! XD I miei complimenti ancora, la 75 era ed è ancora per me una grande auto, che ha fatto storia. Ciao! ;-)
Ritratto di Manfred
2 febbraio 2012 - 15:05
Beh come ho detto in un altro post al cuore non si comanda, le Alfa sono Alfa! Sei sempre in tempo visto che sei appassionato a salvarne qualcuna dalla rottamazione;) Grazie di nuovo, saluti!
Ritratto di Simone1996
2 febbraio 2012 - 19:11
Oh, la 75... L'ultima VERA ALFA, a trazione posteriore, altro che gli attuali modelli Fiat ricarrozzati... Manfred tienitela stretta e goditela!
Ritratto di Manfred
4 febbraio 2012 - 09:03
Dai anche le nuove non sono per niente male, la filosofia è un'altra ma pazienza;) Grazie per il commento, a presto!
Ritratto di alfamito82
3 febbraio 2012 - 16:05
Ciao mi complimento per la tua prova e ti scrivo da possessore di una ALFA MITO 1.4 Turbo multiair 135 cv, mi piacerebbe guidare un girno un'ALFA vera al 100% come la tua il massimo per me è stato un'alfa 165 2.0 turbo benzina e mi è piaciuta ma era pesante e immagino che sulla tua sarà un'altra storia.
Ritratto di Manfred
4 febbraio 2012 - 09:10
Con il 2.0 turbo penso che tu abbia provato o la 164 4 cilindri o col V6, oppure la 166 sempre con il V6. Davvero gran bei motori entrambi, peccato che non vengano più prodotti! Certo entrambe hanno una mole importante ma andavano parecchio;) La mia non è certo maneggevole come la tua MiTo, è pur sempre oltre i 4,30 metri, ma ci si diverte comunque;) Grazie di nuovo, saluti!
Ritratto di lucaclasseg
3 febbraio 2012 - 22:28
che macchina ragazzi... un capolavoro, l'ultima vera Alfa... dopo di lei il nulla... fortuna che c'è gente come te che c vuole trasmettere ai posteri che marca eccezionale è stata l'Alfa Romeo e farla con dei gioielli senza tempo come la 75. Solo un piccolissimo rammarico (forse sono un pò invidioso ^_^): la Indy, con quei cerchi è bellissima, ma io avrei cercato una "carburatori" o una 3.0 America... Ottima prova, 5 stelle
Ritratto di Manfred
4 febbraio 2012 - 09:27
Guarda gig non li digerisce proprio quei cerchi, almeno qualcuno che li apprezza c'è;) Hai ragione, anche io avrei preferito una 3.0, ma per le mie finanze da studente e lavoratore precario era davvero troppo, o almeno se ne trovano ben messe ma costano davvero care giustamente! Mi capitò poi una 1.8 Turbo A.S.N. che oltre al prezzo che non voleva abbassare aveva davvero tanto da rimettere in ordine, in primis la turbina, interni e fondi non prefetti e ho desistito. Un'altra T.S. idem fondi e interni così così e ferma all'aperto da troppo tempo con la meccanica quasi inchiodata in più come l'altra kilometraggio importante. Poi questa... Fondi, carrozzeria e interni perfetti per essere originali di vent'anni, allestimento T.S., l'onesto 1.8 a iniezione in più è una versione particolare... Mi son detto ora o mai più e così è stato! Ho fatto parecchi lavori, mi mancano i giunti dell'albero di trasmissione di grosso, poi rifare cielo e ammortizzatori per renderla come nuova! Piano piano... Poi non tutti i meccanici soprattutto i più giovani ci sanno mettere mano. Per la 6 cilindri chissà un domani... Magari col rosso 130;) Grazie, a presto!
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