Calarsi nel piccolo abitacolo è una sensazione da provare.
Gli interni sono molto sportivi, ma anche curati con materiali pregiati (come pelle, carbonio e alluminio), a differenza di molte supercars americane con interni in plastica economica che mette tristezza. La prima cosa che si nota quando ci si siede al posto di guida è l'importanza che gli ingegneri Ferrari hanno riservato alla "centralità del pilota"; tutti i comandi sono ben visibili, facilmente intuibili e rivolti al pilota.
I sedili sono molto avvolgenti, ma comodi; anche il volante è regolabile al millimetro ed è semplice trovare la posizione di guida ideale. Ed è proprio il volante che scatena una scarica di adrenalina solo a guardarlo, perchè capisci con cos'hai a che fare; il manettino che varia su 5 posizioni non lo si trova certamente sulle utilitarie, ma nemmeno su molte altre auto sportive ed il pulsante "engine start" è quello che farà "esplodere" l'otto cilindri. Bello, ma soprattutto utile il grande contagiri con la finestrella che indica la marcia innestata e a fianco gli schermi digitali per velocità e temperatura dell'acqua e dell'olio. Fra i sedili poi spicca la piastra in alluminio con i 3 pulsanti del cambio F1: retro, modalità automatica e "LAUNCH" per veloci partenze da fermo.
Su quest'auto ovviamente non mancano accessori come il climatizzatore, l'autoradio, ecc., ma passano sicuramente in secondo piano.