Pubblicato il 18 novembre 2009
Qualità prezzo | |
Dotazione | |
Posizione di guida | |
Cruscotto | |
Visibilità | |
Confort | |
Motore | |
Ripresa | |
Cambio | |
Frenata | |
Sterzo | |
Tenuta strada | |
Media:
Perché l'ho comprata o provata
Perché mi serviva un'auto semplice, piccola (era la versione base) ma tuttofare, con un bagagliaio abbastanza capiente (180 litri).
Gli interni
Gli interni sono semplici ed essenziali; la plancia è povera ma i pulsanti da schiacciare sono comodi da raggiungere. Nel cruscotto manca il contagiri, ma tutto si legge facilmente anche con i riflessi del sole. I sedili non ti trattengono e il cambio è un po' duro da scalare. Davanti il comfort è molto buono per un'auto lunga 332 cm, anche se sta veramente comodo chi è basso; i poggiatesta sono duri.
Dietro il divano (senza poggiatesta) è comodo per due persone, ma in casi di emergenza in tre (l'auto è omologata per cinque) non si sta poi così male (solo se sono di corporatura medio - esile); lo spazio per le gambe è poco sia davanti sia dietro. La dotazione è povera (airbag guida) e manca il clima e il servosterzo, ma comunque il prezzo è ottimo.
Alla guida
La visibilità è un punto forte della seicento, ci sono grandi vetri, anche se quello posteriore non si apre neanche a compasso e quello anteriore è manuale. Lo scatto 0-100 è molto lento (22 secondi) e i sorpassi sono una vera impresa. In città la macchina se la cava bene (è il suo habitat naturale) e il posteggio non è mai un problema; sulle strade di campagna l'auto si corica troppo in curva; in autostrada manca sicurezza e l'auto riesce a stento ad andare a 90 km/h. Per le dimensioni piccole consuma molto (15 km/l).
La comprerei o ricomprerei?
Forse sì, ma con servosterzo e clima, ma oggi ci sono citycar migliori (ma ad un prezzo molto più salato) che consumano anche meno e hanno una dotazione più ricca.