Gli interni si presentano semplici, ma originali e simpatici, quello che ci si deve aspettare da una citycar, basati sul contrasto tra il nero e il blu sulla plancia e il grigio satinato del contorno della consolle; quest'ultima racchiude, dall'alto verso il basso,un vano richiudibile che può contenere qualche cd, il lettore cd, i comandi della radio, le tre manopole del clima manuale e un piccolo portaoggetti con accendisigari, infine trova posto la leva del cambio rialzata; le plastiche della consolle sono al tatto quasi piacevoli, seppur non morbide, mentre il resto della plancia è piuttosto duro, ma non per questo dà una sensazione di povertà, forse grazie alla vivacità del colore, ed è comunque esente da scricchiolii. Plastiche simili ricoprono anche i pannelli porta, senza lamiera lasciata a vista, e il ridotto tunnel centrale, praticamente composto da due pozzetti e la leva del freno a mano, che lascia posto comunque ad un ennesimo vano. Il cruscotto è ridotto ai minimi termini: si tratta in sintesi di un tachimetro di diametro generoso e sfondo bianco, attorno cui appaiono le varie spie e sotto cui si trova il piccolo computer di bordo, con l'indicatore del livello di carburante digitale a tacchette, con il quale è davvero complicato fare calcoli personalmente sui consumi di benzina; in alto, sulla plancia, alla destra del volante, spicca il simpatico contagiri stile Smart. Davanti al passeggero si trova il cassetto, di dimensioni non generose, ma adeguate, e sopra di esso un ripiano aperto su cui poter riporre i cd, che per ora sono sempre rimasti al loro posto senza mai cadere nonostante il ripiano sia aperto. I sedili sono comodi e ravvivati da una scritta dello stesso colore della plancia, davanti lo spazio è adeguato e il parabrezza molto inclinato lascia molta aria davanti ai sedili anteriori; diversa è la situazione dietro: lo spazio per le ginocchia non manca nemmeno con i sedili tutti all'indietro, ma la forma dei finestrini e il piccolo lunotto non permettono di restituire la stessa sensazione di spaziosità, in ogni caso in due persone i viaggi non sono un problema, poichè la seduta non è rigida, la larghezza ( per due) è abbondante e le ginocchia hanno possibilità di movimento; un eventuale terzo passeggero può viaggiare tranquillamente per pochi minuti, oltre è meglio evitare, non tanto per il tunnel, poco sporgente, o la seduta, seppur non morbida, quanto per la larghezza di dimensioni risicate per tre. Veniamo alle note dolenti: innanzitutto il bagagliaio, sebbene dotato di doppio fondo, rimosso il quale ci ho fatto stare due valigie per una vacanza di una settimana per due persone, è davvero piccolo; ben rivestito e dotato di luce, ma piccolo, al massimo ci stanno 5 confezioni di acqua o una spesa non abbondante (situazione diversa quando si abbattono i sedili posteriori, nel qual caso lo spazio è paragonabile a quello di una utilitaria come la Fiesta). Inoltre gli alzavetro posteriori sono a manovella, le porte, sempre posteriori, hanno una forma particolare che limita le loro dimensioni e i poggiagomiti, difetto evidenziato anche da AlVolante, sono piccoli, duri e brutti alla vista; mancano poi un bracciolo centrale, la presa usb/aux, ormai presente su tutte le auto, e un terzo poggiatesta posteriore.