<p>POSIZIONE DI GUIDA: 4 – Il volante è fisso, il sedile ha la sola regolazione avanti/indietro + inclinazione della spalliera; io son alto più di 1,80cm e, come milioni di persone prima di me per decenni, guido tranquillamente tutti i giorni visto che la seduta e la spalliera sono larghe a sufficienza da contenermi (nei viaggi autostradali il mio limite, dopo il quale devo scendere e sgranchirmi un po', sono 2 ore di viaggio; si tenga, però, presente che pure quando viaggio da passeggero in auto blasonatamente ben più confortevoli dopo tale limite temporale inizio a sentire ugualmente la necessità di scendere un attimo).
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<p>CRUSCOTTO: 3 – Vi è solo il tachimetro, il contachilometri, gli indicatori di livello carburante e temperatura acqua (che, però già all'atto dell'acquisto non mi ha mai convinto, restando sempre poco sopra i 90°C [lo so, il termostato “è partito”]) e poche spie, nemmeno quella dei fari accesi in posizione posizione/anabbagliante (quella verde, in compenso per un difetto nel cablaggio quando accendo i fari si oscura il display dell'orologio/radio), è presente invece (vivaddio) quella degli abbaglianti (spia blu). Ovviamente “vade retro” il computer di bordo e, la forse unica vera mancanza, il contagiri (anche se non tiro mai le marce, ergo non mi serve la zona rossa, e “c'ho fatto” orecchio per il momento della “cambiata in coppia”). Per dovere di cronaca: di spazi per svuotare le tasche ce ne sono in abbondanza; buona parte della retroilluminazione della plancia se n'è andata; il cassetto portaoggetti principale è abbastanza ampio e con un solido sportellino, all'interno sarebbe pure illuminato, assente invece la serratura (sarebbe troppa grazia).
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<p>VISIBILITA': 4 – A parte un leggero intralcio da parte del montante anteriore sinistro tutto il resto è OK; la vetratura è sufficentemente ampia, l'anteriore è facilmente intuibile, il posteriore cala abbastanza verticalmente ed i paraurti non verniciati, poi, mettono al riparo dalle paranoie da parcheggio; in verità, in 10 e passa anni, avrò dato una “leggera spinta” solo un paio di volte, più per vendetta per gli spazi ottusamente occlusimi (magari mi si è attaccato dietro, laddove alle sue spalle ha lasciato una metrata) che per effettiva incapacità di venirne fuori (non sono però particolarmente stronzo perché di scooter, che spesso ti chiudono quasi al millimetro, non ne ho mai buttati giù, malgrado la grande tentazione).
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<p>COMFORT: 3 – Vale un discorso analogo a quello della posizione di guida; 'nzomma, io una volta sceso dall'auto non trovo nessuno che mi butti ai piedi un tappeto rosso e mi agevoli l'ingresso in una reggia dorata; ergo: come non ho problemi a farmi 200-300 metri sotto la pioggia o il sole che ti scioglie, magari con in mano 4 buste della spesa o uno scatolone strapieno, alla stessa maniera non mi sconvolge girare la chiave nella serratura dello sportello, accomodarmi su dei sedili che non siano massaggianti e riscaldati/ventilati (mi sembra che le sedie di plastica, a casa o nei locali e nei lidi, riescano a sopportarle tutti) ed addirittura, si pensi un po', a girare la manovella del finestrino o la levetta manuale del retrovisore esterno. Nel caso della mia auto, assodata la presenza dello stereo, l'unica mancanza per i miei gusti sarebbe un refrigeratore d'aria (= un semplice condizionatore che più manuale non si può) e forse degli ammortizzatori meno “secchi” su dossi/fossi e pavè (ma qui penso che influisca il fatto che siano oramai molto scarichi).
In 4 di spazio se ne trova a sufficienza (se si è tutti lunghi, chi sta dietro non potrà tenere le ginocchia ben allineate perché manca un pizzico di lunghezza => meglio evitarte 3 adulti dietro per lunghi tratti).
D'inverno il caldo non manca, d'estate se non hai lasciato la macchina all'ombra sei FREGATO.
Fino a 90Km/h non è presente particolare rumorosità, ma anche dopo la situazione non è tanto male (tanto io tengo sempre la radio accesa); un minimo di problemi solo se si deve comunicare dai posti anteriori a quelli posteriori (conviene alzare un po' la voce e/o girare leggermente il capo verso il destinatario del discorso).
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<p>DOTAZIONE: 4 – In conclusione del precedente giudizio ho giusto terminato con “ ci fosse il clima non sentirei la mancanza di niente”.
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<p>Concludo, per il momento, specificando che:
- capisco che ho preso il sopravvento sulla configurazione di esposizione proposta dal sito e ne ho proposta una tutta personalizzata magari pure troppo scarna tecnicamente (avvantaggiando più la mia personale visione del vivere l'auto), ma penso che alla fine tutto quadri (nel senso che risulti leggibile e comprensibile) e possa risultare utile in questo contesto;
- capisco pure che l'auto in questione è datatissima => alla maggior parte, non avendo praticamente più mercato, non glie ne potrà fregar di meno di tutto quanto (ed è tanto) da me scritto;
- ancor più capisco che la mia è, rispetto all'automobilista medio DI OGGI, una visione poco convenzionale dell'auto, delle sue finalità e del suo utilizzo;
- in merito ai punti precedenti, però, voglio puntualizzare che “forse” il mio, più che un elogio al mezzo, volesse esserlo alla tipologia di persona (me compreso, ed in questo sono un po' paraculo) che invece di di farsi trascinare dalle mode o dal “pensar comune” è in grado di portarsi fuori dal coro e, puntando i piedi, dire “questo è quello che mi serve e questo mi compro/mi tengo”.
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<p>Mi è sembrato quindi, se non obbligatorio, quantomeno giusto contraccambiare con qualcosa di mio al piacere di leggere, su questo stesso sito, di quello che “non venderà mai il vecchio catorcio lasciatogli dal nonno”, o dell'altro che “nonostante sia la terza auto di famiglia, comprata di 3a mano ed abbia più di dieci anni mi ci sono affezionato e pure per lei c'è uscito un posto nel garage”, o dell'altro ancora che “il suo 1.4 aspirato è a distanza di una dozzina d'anni ancora il più prestante della categoria ed anche per questo per il momento di cambiarla non se ne parla”. Insomma alla fine ho fatto un po' di politica ma sostanzialemente per difendere una categoria spesso bistrattata e ingiustamente guardata dall'alto verso il basso (soprattutto se si pensa che spesso ci saremmo potuti permettere più di chi per stare ai tempi e fare lo splendido si è riempito di buffi (un po' di sano e gratuito qualunquismo non guasta mai)