- Ho avuto modo di testare la nuova 208 Gti in occasione del bellissimo evento Peugeot Gti Experience, svoltosi lo scorso Maggio presso il Circuito Gianni De Luca di Airola (BN). Ad ogni partecipante è stata concessa la possibilità di effettuare, fiancheggiato da un esperto istruttore, tre/quattro giri su un circuito abbastanza tecnico, ricco di “S”, di curve strette e discreti rettilinei.
- Ebbene, durante la sessione in pista la 208 gti ha esibito una straordinaria reattività: complice il peso contenuto, l’auto si è lasciata condurre con estrema facilità mostrando un’agilità inaspettata e concedendosi qualche scodinzolio di troppo solo nelle brusche frenate, sottolineate dall’accensione delle 4 frecce d’emergenza. Ottima la taratura dell’Esp che “lascia fare”, tagliando potenza solo se si è frettolosi ed imprecisi nel dare gas in uscita di curva. Tuttavia, ho apprezzato a pieno il comportamento dinamico solo ad ESP disinserito quando nelle staccate più decise dovevo tenere a bada il retrotreno con lievi controsterzi oppure quando in uscita di curva dovevo dosare l’acceleratore per evitare di sottoporre ad atroce tortura gli pneumatici anteriori.
- L’auto, dunque, è risultata molto divertente: ottima la seduta lievemente infossata, stupendo il volante di diametro ridotto, dal bel design, e dall’impugnatura sportiva, dotato di estrema precisione e di ottimo carico, potente la frenata, modulabile, dal mordente vispo, con un pedale dalla corsa non eccessiva ma dal carico leggerino. Molto ben manovrabile il cambio, dagli innesti lievemente contrastati ma precisi, ben adatti alla guida impegnata, ma dalla escursione della leva non proprio ridotta.
- Il motore è uno dei punti di forza dell’auto: si tratta di un 1.6 THP da 200 cv. In pista ho avuto modo di spremerlo a dovere grazie alla complicità dell’istruttore che mi invogliava a spingere: ciò che mi ha sorpreso è stata l’attitudine a girare piuttosto alto; si è comportato più da aspirato che da turbo vero e proprio tant’è che sotto i 3500 giri risultava piuttosto pigro. A partire dai 4000 giri, invece, la spinta diveniva molto più corposa con un allungo notevole quasi fino a limitatore, accompagnata da un sound che, nonostante il parere di molti, ho trovato adeguato alla vettura, presente, mai fastidioso.