Attuali e ben rifiniti gli interni, come da tradizione della casa francese.
Lo sterzo, ben centrato, non è regolabile ne in altezza ne in profondità, è fatto con un materiale che si deteriora molto velocemente; ben spaziata la pedaliera.
La plancia che sfoggia linee ancora attuali è costruita con plastica rigida, ma tutto sommato ben assemblata, non è mai fonte di rumori o vibrazioni; la strumentazione posta sotto una palpebra davanti al guidatore è limitata allo stretto necessario: tre quadranti principali (tachimetro, orologio analogico, indicatore livello carburante) sono ben visibili, la dotazione di spie è accettabile (apprezzabile la presenza della spia della riserva benzina), grave l'assenza del contagiri e dell'utile termometro dell'acqua.
I comandi secondari sono ben disposti ed illuminati, in basso a sinistra del volante è sistemata la rotella per la regolazione del fascio luminoso, al centro plancia, affianco all'accendisigari trovano posto gli altri pulsanti (sbrinatore lunotto, retronebbia e hazard); unico appunto può essere mosso al clacson "alla francese", all'estremità della levetta di sinistra posta dietro al volante non individuabile immediatamente.
I comandi della climatizzazione, a centro plancia, sono semplici ed intuitivi da adoperare; composti da una manopola con la quale si regola la portata d'aria e da due leve (dall'aspetto un pò datato peraltro) che regolano rispettivamente le direzioni dei flussi e la temperatura; si sente tuttavia la mancanza del blocco centralizzato e del ricircolo, e, specialmente in estate del climatizzatore.
Le bocchette, quattro e di buone dimensioni, sono ben distribuite sulla plancia.
Scomodo il vano portaoggetti davanti al passeggero poco capiente e sprovvisto di uno sportello di chiusura lascia in vista e liberi di cadere in ogni momento gli oggetti contenuti in esso, per contro le tasche portaoggetti sulle portiere sono larghe e capienti e il portaoggetti davanti alla leva del cambio è utile per riporre piccoli oggetti.
I sedili, abbastanza larghi e comodi, non sono molto profilati, sono rivestiti di tessuto ruvido che cede alla lunga.
Un appunto va mosso al meccanismo di ribaltamento dei sedili anteriori che non prevede, rimandando il sedile in posizione d'uso, la memorizzazione della posizione in cui era stato sistemato e bisogna reimpostarla ogni volta; scomoda inoltre la regolazione dello schienale a scatti.
In quattro si viaggia comodi: davanti si gode di maggiore spazio, mentre dietro solo in due si sta comodi anche se i più alti toccano i sedili anteriori con le ginocchia; lo schienale del divano posteriore non sdoppiabile, obbliga a fare a meno di tutti i posti dietro nel caso in cui si debba allargare la capacità del vano bagagli (peraltro buona).