Una volta trovata la giusta posizione di guida, la storica coupé Toyota, ha una buona visibilità - almeno, penso che vent'anni fa, aveva una buona visibilità, perché adesso con questo "sovraffollamento" di SUV, nei sorpassi o nei parcheggi, non si riesce a vedere granché - .
Una volta acceso il motore, si avverte subito il suo bel sound nipponico. Questo bel 2.0 gode di ottime prestazioni e di un'ottima ripresa; pur essendo un aspirato, la ripresa è progressiva e molto vigorosa. Il cambio è di tipo sportivo e diretto, ma è un po' duro per quanto riguarda gli innesti. La frizione è dura, infatti in città la Celica si rivela un po' scomoda, ma fuori città è capace di trasmettere tante emozioni, nonostante il motore ha "solo" 156CV.
Lo sterzo è preciso e diretto. L'assetto è sportivo; quindi, la tenuta di strada è ottima, anche se è dotata di un fastidioso difetto: qualche volta, durante la frenata, il posteriore si alleggerisce un po'.
Tuttavia la frenata non è il suo punto forte, ma è discreta; fortunatamente è dotata di ABS, quindi in caso di frenata d'emergenza non si rischia di perdere l'aderenza alle ruote.
L'insonorizzazione non è il massimo, ma dipende da chi la guida: ad esempio, a me, che piace molto sentire il sound del motore, spesso lo preferisco alla radio. I fruscii aerodinamici si sentono pochissimo (a parte quello della guarnizione del finestrino lato passeggero, che è da cambiare). L'unico sound fastidioso che si avverte molto, è quello del rotolamento delle ruote.