In questo caso, le differenze più importanti sono nel pacchetto che include i fari led mid level, vera novità nel modello, l’impianto sensus connect con pacchetto hifi premium e appunto il motore. Partirei proprio da quest’ultimo. Si tratta infatti del primo motore interamente Volvo, progettato con l’ausilio del reparto ingegneristico e dei soldi della casa madre, la cinese Geely. È un 4 cilindri, 2.0, con turbo che si può trovare in varie declinazioni benzina e diesel su tutti gli ultimi modelli Volvo con potenze da 122 a oltre 300 cv.Altro punto forte è la presenza, finalmente, di fari led all’altezza. Il fascio di luce è potente, bianco. Distrugge la notte con facilità ed è un optional che mi sento di consigliare caldamente. Nella cura e nell’aggiornamento di alcuni dettagli la casa madre ce l’ha messa tutta, come per esempio la grafica del TFT resa più contrastata e scura, il pomello del cambio sempre retroilluminato ma più sobrio, l’impianto stereo con connettività WIFI per internet in car eccellente.Adesso arrivano i punti “critici”.
Quello che non amo particolarmente è che tanta raffinatezza si è scontrata con alcune sviste già inaccettabili nella prima serie, figurarsi nel restyling. Parlo delle guide a vista del guidatore e passeggero lato tunnel nella quale inspiegabilmente non è stato messo un copribullone in plastica da pochi centesimi. La seconda cosa è l’assenza del doppio scarico posteriore, presente nella prima versione e forse rimosso per far spazio al ruotino di scorta, optional indispensabile. Il rumore complessivo del motore era migliore precedentemente, ma è un difetto accettabile, visti i precedenti.
La terza cosa è la presenza di un hard disk di bordo sul quale salvare mappe, musica e app (solo 2 al momento) con uno spazio disponibile di soli 10 gb, ridicolo per i tempi e costi delle relative parti e che tradisce parzialmente la rapida obsolescenza dei sistemi di bordo delle auto. Anche hackerando, il sistema utilizzato, blindato all’infinito per chissà quale paura, è misero, con interfacce hardware degne degli anni 90 e un hdd complessivo di soli 80 gb. Non sarebbe meglio declinare tutto alle memorie SD? Oggi con 30 euro si possono prendere 64 gb che come velocità e consumi risultano inarrivabili. Mah. Il sistema multimediale comunque può essere aggiornato e abilitato alla navigazione con sovrapprezzo, mentre rimane gratuita la navigazione on-line connessi ad un dongle wifi o al cellulare (ovviamente con il pagamento della connessione), la velocità non è il suo forte però il GPS è preciso. Le mappe, anche quelle online non sempre sono aggiornatissime ed è inspiegabile anche qui la definizione di “connect” con la disponibilità di 2 sole app e nient’altro. Nessun problema invece, con la connettività BT. Forse Volvo qui ha fatto l’errore più grande, perché, a fronte di una macchina matura, eccellente sotto molti punti compreso l’audio, la multimedialità è stata lasciata scivolare verso un declino prematuro e inesorabile.