La Volvo XC40 è la suv più piccola fra quelle della casa svedese. Le forme compatte mostrano un'alternanza ben riuscita di linee tese (caratteristico il taglio del finestrino posteriore) e zone smussate; l'insieme è compatto, proporzionato e personale. Gli interni sono semplici e moderni, con cruscotto digitale configurabile e display di 9" a centro plancia per comandare l'impianto multimediale e il "clima" (cosa che a volte complica la ricerca del comando). Lo spazio è abbondante, e anche cinque adulti possono trovare posto senza grossi problemi; molto comodi i sedili e curate le finiture (ma il ruvido feltro che riveste i pannelli delle porte non piace a tutti). Capiente anche il bagagliaio, profondo e con un ampio vano sotto quello principale; alta da terra, però, la soglia di carico. Su strada, la XC40 convince per il valido equilibrio raggiunto tra guidabilità e comfort; tutte le versioni, comunque, puntano più sulla comodità e sulla facilità di guida che sulla sportività. Molto curata, in particolare, l'insonorizzazione: si viaggia sempre con poco rumore. I 2.0 mild hybrid a benzina (con 163 o 197 CV) sono pronti e progressivi, e praticamente non trasmettono vibrazioni all'interno. La Volvo XC40 ha una buona luce a terra (21,1 cm), ma la trazione è solo anteriore. Infine, sono molte le dotazioni che aiutano la sicurezza: già di serie, tutte le XC40 hanno la frenata automatica d'emergenza a ogni velocità, valida anche nel caso si rischi di investire un pedone o un ciclista, nonché l'avviso anti-colpo di sonno e la ripetizione dei segnali stradali nel cruscotto.