Crossover di medie dimensioni, la Volvo EX40 è la variante elettrica della XC40 prodotta dalla stessa casa svedese. Fuori, si riconosce per la mascherina anteriore chiusa e per l’assenza del tubo di scarico; invariato il resto, con uno stile classico, elegante ed equilibrato, fatto di linee tese e zone invece più “morbide”.
Gli interni sono minimalisti: protagonista è lo schermo verticale del sistema multimediale di 9” con i servizi Google integrati, dal quale si comandano praticamente tutte le funzioni della vettura (comandi fisici per la gestione del “clima” sarebbero stati graditi). Notevole lo spazio a disposizione; in cinque ci si sta senza grossi problemi, godendo di sedili molto comodi e di finiture curate. Il bagagliaio è piuttosto capiente: profondo, presenta un ampio vano sotto a quello principale (ma la soglia di carico alta accresce la fatica nel caricare oggetti particolarmente pesanti). L’ulteriore vano di carico anteriore di 31 litri, lasciato libero dall’assenza del motore termico, consente di riporre i cavi di ricarica.
Tre le varianti proposte per la Volvo EX40, due sono a trazione posteriore e una è bimotore 4x4. La versione d’ingresso dispone di una batteria di 66 kWh che alimenta un motore elettrico posteriore da 238 CV per un’autonomia media dichiarata di 479 km. La EX40 intermedia ha una batteria di 79 kWh, per un’autonomia di 574 km, e ha 252 CV. Due motori e un totale di 408 CV per la variante più prestazionale e costosa, che pur con la batteria più grande deve sacrificare un po’ di autonomia. Le EX40 sono molto confortevoli, ma le sospensioni sono un po’ troppo “molli” per le potenzialità della bi-motor.