Chi pensava all'auto del futuro pensava ad una XC90, sinuosa, elegante, con dei materiali eccezionali, il bellissimo legno chiaro sui pannelli porta, sul tunnel e davanti al passeggero, la pelle nera della plancia con impunture bianche a contrasto con quella beige dei sedili: sottili, ma estremamente comodi, ci sono poltrone della nonna meno confortevoli di questo commodore, il supporto è chiaramente ortopedico, il Bologna-Milano sembra un viaggio di 10km, la schiena si sente come su una moltitudine di sospensioni di cui ognuna è esattamente regolata per supportare quel preciso punto delle scapole e della colonna vertebrale, la bandierina svedese sulla cucitura di quello del passeggero...che dettaglio!
L'enormità della Svedese non è solo imponenza, i 7 posti sono realmente sfruttabili. Chi scrive ha provato monovolumi che non sono neanche lontanamente comode come l'ultima fila di sedili della XC anche se chi si siede dietro è alto 1,83m. e chi davanti (e alla guida) 1,80m. A bordo la fine del corpo vettura pare lontano un miglio, lontanissimo il lunotto dalla vista di chi guida, seppure la visibilità è ottima:per tutto il resto c'è telecamera e sensori con frenata automatica nel caso di collisione in uscita dal parcheggio.
Il tutto gestibile dal touch screen enorme a centro plancia e dai comandi al volante.
I secondi un pò "plastichi", con un volante bello nella pelle, ma con una forma da utilitaria.
Mentre per il touchscreen veniamo alla pecca di chi vedeva l'automobile futuristica gestibile come uno smartphone.
Se in una Volvo si annusa che tutto è improntato alla sicurezza, il touch screen è improntato alla distrazione.
Il tutto è gestibile da tre schermate, quella che si ottiene spostando con uno "swipe" a sinistra lo schermo include i circa 386875 dispositivi di sicurezza di serie e non sulla XC (valgono i soldi anche quelli che si pagano).
L'assistente di corsia, che pingponga la macchina fra le linee di carreggiata e mezzeria, il BLIS, il Pilot Assist che guida la voiture in coda anche in curve, purtroppo non in rotonde e fino a 50 orari, si potrebbe scrivere una prova solo su quelli, in sunto: funziona tutto e bene.
La schermata centrale è invece riepilogativa, la destra è di dettaglio, tuttavia lo schermo risponde solo al 75% dei tocchi e non al 100% come dovrebbe essere su un dispositivo che deve ridurre a 0 la distrazione degli occhi dalla strada, inoltre qualunque umano ancora capace di intendere vuole ancora tasti fisici per il clima.
Su questo schermo si trova l'unica pecca della XC, ma allo stesso tempo si comanda un oggetto che potrebbe portare alcuni audiofili a comprare la vettura oggetto della prova e piazzarla in salotto al posto del loro impianto audio.
Lo stereo Harman Kardon è magistrale, i bassi sono pastosi, gli alti potenti, il suono è cristallino, la modalità "sala da concerti" è veramente un teatro.
Si potrebbe anche comprare per stare fermi in questa XC90, magari ad abbronzarsi aprendo l'enorme tetto in vetro, ma negli 84.500€ di listino sono compresi freni, sterzo e motore, sarebbe peccato non approfittare di questa promozione per non usarli.