PRIMO CONTATTO

Alpine A110: idea di ieri, piacere di oggi

Leggera, scattante, precisa e reattiva, la nuova Renault Alpine A110 riserva lo stesso gusto nella guida dell’omonima progenitrice degli anni 70. Per essere perfetta le manca solo un differenziale autobloccante…
18 dicembre 2017
  • Prezzo (al momento del test)

    € 60.000
  • Consumo medio (dichiarato)

    16,4 km/l
  • Emissioni di CO2 (dichiarate)

    138 grammi/km
  • Euro

    6
Alpine A110
Alpine A110 1.8 TCe Première Édition
Nostalgia e aggiornamento tecnologico

Alpine A110 Première Edition

La Alpine Renault fa parte di quella generazione di vetture che, fra gli anni 50 e i 70, sono entrate nella storia dell’automobilismo sportivo per aver segnato un magico momento di creatività ingegneristica e di finezza stilistica: nata nel 1955 su iniziativa di Jean Rédelé, concessionario Renault di Dieppe e già brillante pilota, sulla base della Renault 4 CV, la prima berlinetta della piccola factory francese (la A106) faceva già della leggerezza, dell’aerodinamica e dell’agilità i punti di forza che avrebbero portato le sue evoluzioni A108 e A110 al successo in classiche leggendarie come il Rally di Montecarlo e il Tour de Corse, oltre nel Campionato mondiale Rally. La Alpine (acquisita nel 1973 dalla Renault, per fungere da “braccio armato” ufficiale della casa francese nelle corse, analogamente all’Abarth per la Fiat) ha chiuso la propria attività nel 1995; ma la Régie ne ha rivitalizzato il magico nome come marchio indipendente e investendo massicciamente nell’aggiornamento tecnologico dell’atelier di Dieppe, dove 400 specialisti hanno realizzato i 1955 irripetibili esemplari numerati della odierna Alpine A110 Première Edition, già tutti venduti. Dopo di che, l’Alpine A110 sarà disponibile solo in due versioni: Pure, per chi ama l’essenzialità dell’anima sportiva, e Légende, più attenta al comfort e con una dotazione più completa. A prezzi, rispettivamente, di 53.000 e 63.000 euro. 

Fedele all’originale

Alpine A110 Première Edition

Nel progettare la nuova Alpine A110, i tecnici Renault hanno fatto ogni sforzo per realizzare una sportiva pura come l’originale degli anni 70: sia nella linea filante, sia nella ricerca della massima leggerezza messa al servizio dell’agilità, della precisione di risposta allo sterzo, della tenuta, oltre che del migliore rapporto peso-potenza. L’Alpine A110 è estremamente compatta e leggera: solo 1103 kg, grazie alla costruzione interamente in alluminio, basata su tecnologie di incollaggio e rivettatura ispirate all’ingegneria aeronautica. Lunga 418 cm, larga 180 e alta 125, il suo coefficiente di penetrazione è di 0,32. Il frontale, con i doppi fari, e il profilo laterale sono nitidamente ispirati alla A110 originale: solo la coda è leggermente meno filante, ma il risultato globale è reso adeguatamente nostalgico anche dalla quasi totale assenza di appendici aerodinamiche (con l’eccezione di un leggero spoiler posteriore). Tutto l’effetto deportante è affidato al sottoscocca, piatto e con un appropriato estrattore posteriore.

L’interno dell'Alpine A110 Première Edition è accuratamente disegnato e rigorosamente eseguito, con componenti di elevata qualità come i sedili forniti dalla italiana Sabelt, eccellenti per accoglienza e supporto laterale. Il guscio di supporto è integrale, senza regolazione per l’inclinazione dello schienale, che abbiamo trovato leggermente "sdraiata" per una posizione al massimo della funzionalità e della guida sportiva. Il volante ha diametro ridotto e impugnatura forte, perfetta per “sentire” la risposta dell’avantreno e governarla nella guida al limite; sulla razza di destra, un pulsante rosso consente di selezionare le tre modalità di taratura di motore e assetto: Normal, Sport eTrack. I 252 CV di potenza massima sono erogati (a 6000 giri) da un quattro cilindri 1.8 turbo-iniezione diretta; la coppia massima, di 320 Nm, è disponibile già a 2000 giri. L’intervallo di 4000 giri fra il picco di coppia e quello di potenza è garanzia di grande elasticità e fluidità di risposta dai 2000-2500 giri. Il motore è associato ad un cambio a 7 rapporti, automatico-sequenziale a doppia frizione, con palette di selezione sotto il volante. Il motore, disposto trasversalmente, è centrale posteriore, giusto davanti all’assale dietro, in modo da ottenere una distribuzione percentuale dei pesi di 44/56 fra avantreno e retrotreno.

Su strada…

La prova su strada, soprattutto nella prima fase su fondo imperfetto e bagnato, ha evidenziato limiti di comfort dovuti alla taratura rigida delle sospensioni, come è logico su una vettura del genere. I sedili dell'Alpine A110 Première Edition sono accoglienti e mitigano gli impatti sulle corrugazioni dell’asfalto. La visibilità posteriore è limitatissima. Per contro, il motore ha una risposta in potenza estremamente fluida, anche selezionando la modalità Sport, e il cambio Getrag ha una funzionalità piacevolissima sia in automatico sia in modalità sequenziale. Su fondo stradale liscio e asciutto, la A110 offre una grande piacere di guida, sia sul misto stretto che sul veloce. L’agilità, la fluidità di risposta dell’autotelaio e l’immediatezza di inserimento in traiettoria sono un sogno del passato debitamente aggiornato da sospensioni e pneumatici del 2017, mentre l’elettronica si limita all’ABS e al controllo della trazione. Perfetto! Affondando il pedale dell’acceleratore la risposta e la progressione del motore sono potenti, mentre il taglio a limitatore è subitaneo, senza concessioni all’allungo. 

…E in pista

In circuito è un’altra storia. La Alpine A110 qui è nel suo ambiente naturale, anche con fondo umidiccio e traditore. La dinamica è travolgente per precisione e tenuta, non ci sono ritardi di risposta allo sterzo, la neutralità è assoluta, almeno finché non si esagera con l’acceleratore in uscita di curva, dove la mancanza di un differenziale autobloccante si manifesta con perdite di aderenza della ruota motrice interna, mitigate però dall'entra in funzione del dispositivo elettronico di controllo che agisce sulle pinze dei freni. A pieno gas in tutte le marce le prestazioni vengono fuori alla grande: con una struttura di così elevata rigidità torsionale e con un autotelaio così competentemente calibrato, anche un propulsore da almeno 300 CV renderebbe piena giustizia al potenziale del progetto. Ma in questo caso un vero differenziale Torsen sarebbe più adeguato… Nel test la Alpine A110 si è rivelata perfetta sempre, anche nelle frenate estreme, in cui ha manifestato massima stabilità permettendo di sfruttare appieno la superba prestazionalità dell’impianto Brembo Corsa. Su asfalto umido abbiamo girato più forte in funzionalità Sport che in Track. La Alpine A110, come l’antenata, non è una vettura pratica, non ha quasi bagagliaio, ma è un inno alla guida sportiva più sincera e gratificante, e in pista è stata ineguagliabile. Non a caso, la Renault si è detta già pronta a organizzare per i clienti sportivi una “Alpine Cup”: sarebbe un’idea assolutamente vincente.

Secondo noi

PREGI
> Cambio. Sportivo, rapido e preciso, ben coordinato con le caratteristiche di erogazione del motore.
> Motore. Generoso, pronto nella risposta in potenza e anche piuttosto sobrio, una qualità insolita e positiva in una sportiva.
> Rapporto peso-potenza. Superbo (al pari del rapporto peso-rigidità strutturale), per una qualità di guida e prestazioni splendide, pur con una potenza… umana.

DIFETTI
> Differenziale autobloccante. La sua mancanza toglie, specie su fondo bagnato, un poco di trazione in più. 
> Sedili. Ottimi, ma lo schienale è un po’ più inclinato dell’ideale.
> Visibilità. All’indietro, non è superiore a quella di cui si gode in un carro armato.

SCHEDA TECNICA

Carburantebenzina
Cilindrata cm31798
No cilindri e disposizione4 in linea
Potenza massima CV/giri252/6000 giri
Coppia max Nm/giri320/2000
Emissione di CO2 grammi/km138
Distribuzione4 valvole per cilindro
No rapporti del cambio7 (robotizzato) + retromarcia
Trazioneposteriore
Freni anterioridischi autoventilanti
Freni posterioridischi autoventilanti
  
Le prestazioni dichiarate 
Velocità massima (km/h)250 autolimitata
Accelerazione 0-100 km/h (s)4,5
Consumo medio (km/l)16,4
  
Quanto è grande 
Lunghezza/larghezza/altezza cm418/180/125
Passo cm242
Peso in ordine di marcia kg1103
Capacità bagagliaio litri100 ant. + 96 post.
Pneumatici (di serie)205/40 R 18 ant. - 235/40 R 18 post.
Alpine A110
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Ritratto di Claus90
18 dicembre 2017 - 13:12
Sulla carta è valida ma ha qualcosa che non mi affascina o colpisce no non la comprerei, non è emozionante come una cayman o 4c
Ritratto di puccipaolo
18 dicembre 2017 - 14:11
8
La penso esattamente come Te
Ritratto di MAXTONE
18 dicembre 2017 - 15:25
Pensa quanto possa essere soggettivo il punto di vista su un auto: L'Alpine mi esalta ed entusiasma più delle auto da te citate, soprattutto rispetto alla Cayman della quale, al contrario della sempre bellissima 911, non ho mai apprezzato la linea mentre la francese mi riporta alle emozioni pure di quando da ragazzino giocavo ossessivamente con il modellino in scala 1/24 di Alpine A110 rally blu della BBurago. In sostanza potrei dire che la nuova A110, dopo milioni di suv & crossover presentati con cadenza settimanale, mi riconcilia davvero col mondo dell'auto.
Ritratto di Fr4ncesco
18 dicembre 2017 - 15:40
2
Conobbi la A110 proprio dai cataloghi BBurago ma non ho mai avuto l'occasione di prenderla. Poi ne ho trovata una di recente e l'ho presa al volo, proprio blu con la livrea da corsa e i fari di profondità gialli alla francese.
Ritratto di MAXTONE
18 dicembre 2017 - 18:55
Bravo Fran, ora però è di rigore affiancarla alla Fulvia HF Munari - Mannucci:-)
Ritratto di AyrtonTheMagic
20 dicembre 2017 - 09:07
1
Allora non sono solo io ad avere questa malattia... purtroppo la maggior parte sono in garage perché non ho spazio e mi sono rimasti una decina di modelli in casa degli oltre 80 in scala 1/18. Di Munari/Mannucci ho la Stratos n°14 con la livrea Alitalia bianca e verde vincitrice del Rally di Montecarlo nel 1975. Ciao
Ritratto di capobutozzi
26 dicembre 2017 - 09:11
Che finalmente si facciano auto sportive al posto dei suv sono d a accordo con te, io però preferirei 4co cayman. Hanno piu fascino
Ritratto di nigmista
3 gennaio 2018 - 08:49
Sono d'accordo con Claus non mi esalta per niente! Ovviamente "de gustibus"
Ritratto di Dario Visintin
24 novembre 2021 - 19:24
1
è vero ,cayman è di un altro calibro, il sogno nel cassetto. questa non mi entusiasma ,forse prenderla per mano per un giorno alzerebbe l'asticella del gradimento. ecco il colore, quello è quel tocco in più che la distingue .
Ritratto di gjgg
18 dicembre 2017 - 14:01
1
E' bello che i costruttori che hanno fatto la Storia dei motorsport si riaffaccino con le loro idee di auto prestanti. Italiane, Francesi e in parte Inglesi, hanno fatto sempre della loro bandiera la leggerezza associata a motori tutt'altro che esagerati ma soprattutto a un grande saper stare in strada. I Tedeschi ultimamente sono riusciti a imporre l'idea che sportivo può essere ritenuto anche un catafalco da 5 metri e un paio di tonnellate per il solo fatto di avere solo 2 sportelli e 500-600HP, ed è giusto così visto che è la loro visione, ma gli altri se non vogliono soccombere non si devono limitare a scimmiottarli bensì rispettare innanzitutto le proprie tradizioni. A me una macchina che con un semplice 1.8cc fa 0-100 in 4.5 secondi dà la netta idea di chi ha chiaro cosa vuol dire sportività su strada. L'unico appunto: forse potevano limarle un altro cantinaio di chili, a qualcuno altro la cosa è riuscita nonostante il prezzo molto simile.
Ritratto di AMG
18 dicembre 2017 - 14:34
Ahahah divertente il paragone per la visibilità. Ma è un difetto che accompagna più o meno tutte le auto del genere. Trovo la proposta interessantissima. Anche se non so se vale i 60 mila per la guida così esaltante. Come di guida è quello il punto. La sostanza c'è e la rivalità con la 4C la sento molto... Un confronto serio tra le due?
Ritratto di AMG
18 dicembre 2017 - 14:35
Sicuramente rispetto all'Alfa questa negli interni da molto di più. E si vede a colpo d'occhio
Ritratto di Il demagogo
18 dicembre 2017 - 18:47
Dà anche 180 chili in più
Ritratto di Andrea 01
18 dicembre 2017 - 18:51
3
E aggiungere un utilizzo più a 360 gradi rispetto ad una 4C.
Ritratto di Leonal1980
19 dicembre 2017 - 09:33
5
Si è vero la 4c bella eh, ma una versione utilizzabile tutti i giorni ci stava.... magari anche con 200kg in più, ma almeno che abbia un interno che se voglio andarci in vacanza al mare, non mi sembri un'auto da pista soltanto.
Ritratto di AMG
19 dicembre 2017 - 10:16
Per me sulla 4C avrebbero dovuto adottare solamente uno sterzo meno impegnativo, magari con servosterzo e tarato per un uso più a 360 gradi
Ritratto di ardo
19 dicembre 2017 - 17:28
sono d'accordo sul servosterzo.
Ritratto di AyrtonTheMagic
20 dicembre 2017 - 09:18
1
La 4C ho avuto la fortuna di usarla per tutto un weekend e il fatto di non avere il servo passa in secondo piano, perché la macchina da guidare è davvero gustosa, tant'è che lasciai in garage la Panigale quel fine e saltai il solito giro con gli amici. La vera pecca dello sterzo è paradossalmente nei rettilinei con fondo non lineare, come ad esempio nelle strade in cui il manto stradale non è perfettamente piano per via di pose con altezze differenti, la vettura va "guidata" per tenerla dritta. Questo è dovuto a geometrie e quote fatte per renderla fulminea nel guidato e in un percorso tortuoso in modalità "Race", quindi con i controlli quasi del tutto esclusi, diverte come un kart. Confort davvero zero, sopratutto con scarico aperto.. non è una vettura da weekend al mare insomma.
Ritratto di Fr4ncesco
18 dicembre 2017 - 14:54
2
Gran mezzo, sofisticata nella produzione ma semplice come concetto, con il motore di una hothatch in un corpo vettura coupe, compatto ed essenziale, e "tutto dietro". L'assenza dell'autobloccante e l'elettronica molto basica la rendono più fisica e caratterizzante, proprio per questo ci voleva anche un cambio manuale, mentre il limite a 250 lo trovo sempre un "limite" di progettazione; un'auto messa a punto nel migliore dei modi deve essere *abbastanza* sicura fino alla velocità massima che le consentono cv/kg e aerodinamica. Breve parentesi chiusa perchè ce ne fossero di auto così puriste come questa A110.
Ritratto di Probabilmente
18 dicembre 2017 - 15:53
2
Perché senza autobloccante? Perchè??? :) Non le serviva altro!
Ritratto di terrem
4 gennaio 2018 - 12:43
Per il differenziale sono sicuro che tomei o quaife si metteranno in riga e con 2000 cucuzze l'autobloccante non sarà un problema. Il vero problema (per me) è che una sportiva così, durissima e purissima, poteva avere l'opzione per il manuale old school, fosse anche solo per avere appeal sui "non più giovani" che avrebbero le risorse per comprarla ma vogliono un giocattolo ignorante ma semplice come ai loro (purtroppo) tempi.
Ritratto di ardo
18 dicembre 2017 - 17:16
motore centrale, trazione posteriore, e appena 1100 kg. forte. il piacere e il divertimento di guidare, peccato per l'assenza del differenziale posteriore.
Ritratto di bridge
18 dicembre 2017 - 20:26
1
Ottima alternativa della 4C.
Ritratto di impala
18 dicembre 2017 - 20:30
anche se questa Alpine sarà bene, l'Alfa Romeo 4C con il suo telaio in carbonio è un tutto altro mondo
Ritratto di neuro
19 dicembre 2017 - 05:57
o lotus exige
Ritratto di luperk
19 dicembre 2017 - 05:04
ridicola
Ritratto di Raffaelorenz
19 dicembre 2017 - 07:29
i costruttori automobilistici stanno tutti riprendendo i vecchi modelli per riproporli in chiave attuale, ma sempre col solito motore a combustione interna. Sinceramente non riesco più ad appassionarmi al mondo dell'auto come un tempo, sarà l'età, ma vedere l'Alpine mi ricorda si il passato e il fascino delle vecchie auto ma nulla più. Sarebbe stato un po' più interessante riproporla elettrica o almeno ibrida, sarebbe stato ancor più interessante riproporre un auto completamente nuova rivoluzionaria, sempre col marchio Alpine ma che applicava la sua filosofia in un prodotto completamente nuovo e moderno, anzi, futuristico. Attendiamo ora le nuove R4 Renault e 2CV Citroen (ovviamente con prezzi da supercar) dopodiché modelli Hispano Suiza (Seat) e Isotta Fraschini (FCA), chissà, potrebbero essere gli ultimi rigurgiti di un mondo prima della guida autonoma obbligatoria. Il tramonto dell'automobile.
Ritratto di GranNational87
19 dicembre 2017 - 08:27
3
Ma meno male che non l hanno fattan diventare un mezzo frullino elettrico o peggio XD XD XD !!!!!!!!
Ritratto di IloveDR
19 dicembre 2017 - 09:13
3
Raffaelorenz condivido il tuo post, l'Automobile appassiona sempre meno, ma la colpa è principalmente dell'essere umano che acquista queste auto, nostalgico, sterile, conformista...alle Case automobilistiche conviene questa situazione.
Ritratto di Francesco_93
19 dicembre 2017 - 08:59
Bellissima, non c'è che dire.
Ritratto di fedevidrik93
19 dicembre 2017 - 09:14
1
Bellissima. Gusto misto retrò e misto moderno. Se la gioca bene con la 4c. Una cosa mi ha lasciato stupito: il software dell'infotainment sembra lo stesso identico a quello del mio Vitara!
Ritratto di Leonal1980
19 dicembre 2017 - 09:35
5
Può essere che recicli software datati come fa Fca ultimamente.
Ritratto di emergency
19 dicembre 2017 - 09:50
Massima espressione di sportività ed eleganza
Ritratto di caymanesse
19 dicembre 2017 - 10:39
bella e affascinante, anche le prestazioni, ma il retro proprio non mi piace. in un segmento dove c'è ancora posto per tutti la vedo comunque dura rivaleggiare con 718, 4C e lotus
Ritratto di AyrtonTheMagic
20 dicembre 2017 - 09:21
1
Ho messo 5 volanti perché li merita in toto, pur non piacendomi molto dietro a livello estetico. Brava Renault
Ritratto di Rikolas
20 dicembre 2017 - 15:28
Brutta e sgraziata, non rende onore alla sua antenata. Per 60000€ non ha nemmeno l'autobloccante e non c'è il manuale in opzione che su una vettura sportiva è una grave mancanza (che rimprovero alla bellissima 4C), davvero una pessima auto.
Ritratto di nik66
21 dicembre 2017 - 13:00
bellissima, ma sono totalmente d'accordo con claus90
Ritratto di ALAIN PROST
21 dicembre 2017 - 14:01
Chapeau!
Ritratto di silvano 103
23 dicembre 2017 - 14:13
Bene ha fatto la Renault a ripescare l'unico mito del passato che aveva nella sua storia, da noi che ne abbiamo tanti, per ora l'unico tentativo è stato la 124 spider, a mio parere ben riuscito, ma la Fulvia coupè, la Delta integrale, i GT dell'Alfa, che all'epoca sono state vincenti ed al top della tecnica mondiale, sono ancora là che aspettano ad essere rimesse in produzione in chiave moderna...
Ritratto di MW
20 aprile 2018 - 08:26
Ciò che ha fatto la Renault è totalmente diverso da ciò che ha fatto la Fiat: la prima ha investito creando un prodotto ad alta tecnologia, ispirato ad un modello del passato, mentre la Fiat ha preso una vettura giapponese, certamente valida ma ordinaria, e l'ha chiamata con un nome che a noi italiani fa battere tanto il cuore. Penso che quella di Fiat sia una semplice operazione di marketing per nostalgici poco esigenti, quella di Renault è tutt'altra storia.
Ritratto di capobutozzi
26 dicembre 2017 - 09:09
Sarà la mia ignoranza ma non riesco a capire perché una persona dovrebbe acquistare quest auto e non una cayman o una alfa 4c. Aspetto vostri suggerimenti
Ritratto di capobutozzi
26 dicembre 2017 - 09:45
Comunque penso che la fca una lancia delta hf integrale se pianale Giulia e solo con motore potentissimo potrebbe farla. Oppure una stratos su pianale 4c.
Ritratto di grande_punto
26 dicembre 2017 - 11:11
3
Concordo in pieno
Ritratto di lorevo87
5 febbraio 2018 - 09:45
Bella davanti, brutta dietro...il fascino della A110 degli anni 70 è isuperabile ;)
Ritratto di dreamerofcars
11 febbraio 2018 - 13:10
secondo me lancia dovrebbe uscire solo con tre modelli: delta integrale, stratos e thema. zero auto economiche e via col rilancio dell'immagine
Ritratto di dreamerofcars
11 febbraio 2018 - 13:11
riguardo l'auto del primo contatto...mi piace molto, forse un po cara ma bella
Ritratto di MW
20 aprile 2018 - 08:19
Salve, non so quanti dei commentatori l'abbiano vista da vicino, e quanti solo in foto. Io ho avuto la fortuna di vederla e di toccarla, ed era accanto alla sua antenata. Posso dire che da vicino la vettura è per me veramente bella, da qualsiasi lato la si osservi. Filante, essenziale, curatissima anche nei dettagli, molto tecnica, anche il sottoscocca è curatissimo. Spero che la dinamica sia adeguata alla realizzazione, per cui aspetto di poterla provare.
Ritratto di andrea999
19 novembre 2018 - 17:12
Non credo proprio che con oltre 180KG (circa il 20%) in più di peso ed una coppia inferiore stacchi lo stesso tempo della 4C in accelerazione.
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