L’Alpine A290 è la versione più veloce e grintosa della piccola cinque porte elettrica Renault 5 E-Tech, che richiama nello stile l’iconica utilitaria “5” degli anni 70. Anche la caratterizzazione sportiva della A290 si ispira al passato: le “X” a led nei fari ricordano le strisce di nastro adesivo usato nelle gare di turismo per evitare che la lente in vetro dei fari si disintegrasse in caso d’urto, mentre le nervature nelle portiere dietro si rifanno alle prese d’aria della 5 Turbo a motore posteriore del 1980. Ci sono poi le carreggiate più larghe di 6 cm, che, insieme alle ruote di ben 19" (di serie) garantiscono una presenza più aggressiva e una maggiore tenuta di strada, e cambiano i profili del tetto, le minigonne sottoporta e i paraurti.
Anche l’abitacolo dell’Alpine A290 riprende quello della Renault 5 E-Tech, declinandolo in modo più sportivo. Cambia la tonalità dei tessuti, più scuri, e i sedili sono più avvolgenti. Restano i grandi schermi affiancati, entrambi di 10”, per cruscotto e sistema multimediale (quest’ultimo basato su Android Automotive e molto intuitivo nell’utilizzo). Il volante ha una “tacca” nella parte superiore della corona, come nelle auto da corsa, che ospita due nuovi tasti: uno richiama la massima potenza per un massimo di 10 secondi (funzione utile, per esempio, in fase di sorpasso), l’altro permette di modulare la rigenerazione dell’energia (e quindi l’entità del rallentamento) in decelerazione. Non variano l’abitabilità posteriore (adeguata per due) e la capacità del bagagliaio (di 326 litri, o 300 in presenza dell’hi-fi).
Una batteria di 52 kWh alimenta il motore elettrico che manda alle ruote anteriori la potenza massima di 177 o 218 CV in base alle versioni: si tratta però della potenza di picco, sfruttabile in modalità Sport oppure pigiando l’apposito tasto sul volante per un tempo limitato (in condizioni normali la potenza cala di 27 CV). La ricarica può avvenire in corrente alternata fino a 11 kW o in corrente continua fino a 100 kW: ne avrete bisogno spesso, perché l’autonomia media dichiarata sta ben al di sotto dei 400 km.