La nuova Audi Q5 Sportback è la versione coupé dell’apprezzata suv tedesca, rispetto alla quale costa tra i 1.800 e i 3.000 euro in più. Le dimensioni sono quasi identiche (l’auto è più lunga di un 1 cm) e pure la linea nel frontale e in parte della fiancata non cambiano. È del tutto inedita, invece, la coda, che acquista un carattere sportivo, con una silhouette slanciata, grazie al tetto ad arco che scende “morbido” verso il portellone, e al lunotto molto inclinato (peccato per le luci “annegate” nel paraurti posteriore: sono in una posizione delicata, a rischio “toccatine” nei parcheggi). Dietro, lo spoiler sul tetto e il finto estrattore nel paraurti sottolineano l’aspetto dinamico della vettura, enfatizzato anche dai sottili fanali orizzontali, che la fanno sembrare ancor più larga e bassa.
E a propostito di fanali, c’è da notare che sull’Audi Q5 Sportback (come per la Q5 “normale”) sono disponibili anche con la tecnologia oled (a 1.440 euro). Ciascun fanale oled (come alcuni schermi di smartphone e tv) è composto da diodi molto sottili in materiale organico che emettono una luce intensa, regolabili individualmente nell’intensità. I diodi danno origine a 18 segmenti luminosi, i quali si possono accendere e spegnere selettivamente per creare giochi di luce: a vettura ferma, per esempio, creano una sequenza luminosa per dare il benvenuto o l’arrivederci ai passeggeri. Grazie a questa tecnologia possono anche emettere una segnalazione di prossimità: ovvero, quando non si è in marcia, se una persona o un veicolo si avvicinano a meno di due metri, si accendono tutti i segmenti. Non appena l’auto torna in movimento, viene ripristinata l’illuminazione originaria.
Restano immutati gli interni dell'Audi Q5 Sportback, accoglienti e raffinati e piuttosto spaziosi anche dietro. Lo stile è rigoroso, ma non privo di eleganza, e per effetto della plancia su due livelli, con la fascia orizzontale cromata (o in altri materiali, tra cui il carbonio, € 1.580, il legno di frassino, € 260 e di noce € 580) che la attraversa, sembra ancor più larga visivamente di quanto sia in realtà. Ma a colpire maggiormente sono i due grandi display a colori, quello di 12,3” del cruscotto virtuale, che mostra a tutto schermo le mappe del navigatore e dà informazioni anche sui flussi d’energia tra il motore a benzina, le batterie, l’unità elettrica e le ruote, e quello a centro plancia di 10,1” del sistema multimediale MIB3: quest’ultimo, rivolto verso il guidatore, è ricco di funzioni e reattivo al tocco, e si controlla solo dal display a sfioramento (non c’è più, infatti, la manopola della vecchia Q5 sul tunnel centrale). Il MIB3 è connesso a internet e offre parecchi servizi forniti dalla casa tramite la connessione al web.
Tra questi, il Car-to-X, che sfrutta le informazioni condivise con le altre Audi, sui parcheggi, sugli avvisi di pericolo o sui limiti di velocità, oppure si collega alle infrastrutture urbane (nelle città dove è già attivo), per ricevere informazioni dagli impianti semaforici compatibili e suggerire al guidatore la velocità da tenere per passare con il verde all’incrocio successivo. Pratico il divano scorrevole, che consente di dare più spazio ai passeggeri o ai bagagli. Il baule ha una forma regolare, ma in questa versione ibrida ricaricabile perde 55 litri (da 510 a 455) rispetto a quelle con il solo motore termico per via delle batterie agli ioni di litio da 17,9 kWh (14,4 effettivi) poste sotto il piano di carico.
A livello di meccanica l’Audi Q5 Sportback 55 TFSI e mantiene lo stesso schema da ibrida plug-in della “sorella” Q5, con il 2.0 turbo a benzina da 265 CV abbinato a un motore elettrico e al cambio a doppia frizione a sette marce S tronic, per una potenza combinata di 367 CV. Il sistema di trazione integrale è quello denominato quattro Ultra, che privilegia la marcia a trazione anteriore, per consumare e inquinare meno, mandando la coppia alle ruote dietro, tramite l’albero motore, solo quando quelle anteriori perdono aderenza. Quattro i programmi di marcia: “EV”, “Auto”, “Battery hold” e “Battery charge” che danno rispettivamente priorità alla trazione elettrica, alla modalità ibrida automatica, al risparmio d’energia a vantaggio di una successiva fase di viaggio oppure alla ricarica della batteria. Con la funzionalità “Battery charge”, il motore termico non solo trasmette il moto alle ruote, ma contribuisce all’attivazione del motore elettrico in fase rigenerativa. Quest’ultimo, agendo da alternatore, per la casa consente di recuperare circa l’1% di carica per ogni chilometro percorso fino al raggiungimento della soglia dell’80% d’energia. In condizioni di guida normali il motore elettrico si occupa delle decelerazioni lievi, le più frequenti nella marcia quotidiana, mentre le frenate di media intensità vengono effettuate con i freni tradizionali.
Il sistema di ricarica dell'Audi Q5 Sportback 55 TFSI e, di serie, è attivabile anche con uno smartphone ed è costituito da un’unità di comando, un cavo di collegamento vettura (lungo 4,5 metri) e due differenti cavi d’alimentazione con connettore per prese di tipo domestico e industriale. A richiesta, si può acquistare un connettore e un cavo per le stazioni pubbliche (400 euro). La massima potenza di ricarica accettata dal sistema è pari a 7,4 kW in corrente alternata (AC). La casa dice che da una wallbox o colonnina (230V e 32A), è possibile ripristinare al 100% l’autonomia elettrica della vettura in 2 ore e mezza, mentre affidandosi a una comune presa domestica sono necessarie poco più di 8 ore. Un pratico strumento per gestire l’auto da remoto è rappresentato dall’app myAudi che trasferisce i servizi Audi connect sullo smartphone e permette sia di controllare lo stato della batteria sia di gestire la preclimatizzazione (utili per riscaldare l’abitacolo in inverno o raffreddarlo d’estate prima di salire sulla vettura, senza penalizzare l’autonomia delle “pile”).
Per la ricarica pubblica la casa offre un programma, denominato Audi e-tron Charging Service, che garantisce l’utilizzo di una rete di colonnine (oltre 204.000) in 26 Paesi europei con un solo contratto e un’unica card. E per le wallbox private, in collaborazione con il partner Alpiq e AGN Energia, l’Audi ha previsto un pacchetto “all inclusive” che prevede un sopralluogo gratuito dei tecnici nel box, un preventivo per l’installazione del sistema di ricarica Audi, oltre all’accesso a una tariffa flat denominata easy home charging, proposta a 110 euro al mese (Iva e imposte escluse) per una fornitura di energia da fonti rinnovabili sino a 5.000 kWh in 12 mesi. Secondo la casa, con una spesa giornaliera di 4,40 euro è possibile ricaricare l’auto integralmente, tutto l’anno.
Rilassante a bassa velocità, anche col 2.0 in funzione (davvero poco rumoroso e quasi esente da vibrazioni), l’Audi Q5 Sportback 55 TFSI e ha uno scatto da sportiva quando si affonda il piede sull’acceleratore e offre una guida coinvolgente, grazie allo sterzo preciso e alle sospensioni consistenti (un po’ dure, però, sulle buche, specie con i cerchi di 21” dell’auto in prova, da € 970). In particolare, se si seleziona il programma Dynamic, il più sportivo (gli altri sono Efficiency per contenere i consumi, Comfort, Auto, e Individual, personalizzabile, oltre a Off-road per il fuori strada), si sentono tutti i 367 CV e i 500 Nm di coppia massima forniti dal sistema ibrido. E la guida diventa appagante, soprattutto se si può contare sulle sospensioni pneumatiche (2.420 euro), che rendono più reattiva l’auto e lisciano meglio le sconnessioni della strada. Ma questa ibrida dall’animo sportivo sa dare soddisfazioni anche quando si va “a passeggio”, soprattutto sfruttando l’autonomia in elettrico, che permette di viaggiare in silenzio, dolcemente. Con la batteria da 14,4 kWh la casa promette 59 km a zero emissioni, una percorrenza che può consentire di recarsi al lavoro tutti i giorni senza usare il motore termico (a patto di tenere gli accumulatori sempre ben carichi, altrimenti si perdono i reali vantaggi della tecnologia ibrida plug-in).
E dobbiamo ammettere che guidando tra i magnifici vigneti delle langhe (dove si è svolto il test), affrontando le salite e le discese sempre in modalità elettrica, si apprezza ancora di più la silenziosità di marcia dell'Audi Q5 Sportback 55 TFSI e, che invoglia a mettersi alla prova puntando al massimo risparmio energetico. Tanto da riuscire ad allungare l’autonomia indicata al computer di bordo alla partenza. I 46 km promessi all’inizio, infatti, siamo riusciti a superarli facilmente, viaggiando a zero emissioni per ben 60 km, con una guida attenta, ma non esasperata, solamente sfruttando la notevole efficienza del sistema ibrido. Una tecnologia affinata, quello della nuova Audi Q5 Sportback 55 TFSI e, che ha mostrato una grande capacità di recupero dell’energia nei rallentamenti e in discesa (un miglioramento evidente rispetto alla prima generazione della Q5 ibrida plug-in, che aveva bisogno di decelerazioni maggiori o discese molto più lunghe per rigenerare la batteria in misura, comunque, inferiore). Solo nel tratto finale in superstrada, a 130 km/h (il 2.0 si accende una volta superati i 135 orari) il consumo delle pile è aumentato, com’è naturale, ma senza eccessi.
Per mettere in garage una 55 TFSI e da 367 CV bisogna spendere 74.100 euro per la S line e 76.200 per la S line plus. Ma c’è pure la meno potente 50 TFSI e, che ha 299 CV e una dotazione meno completa, a listino a 62.750 euro.
PREGI
> Finiture. Gli interni, realizzati con materiali di qualità, raffinati e robusti, sono curati fin nei dettagli. “Tecnologica” la strumentazione virtuale di 12,3”e valido l’impianto multimediale.
> Guida. Lo sterzo preciso, il cambio robotizzato pronto, la frenata potente e l’elevata tenuta di strada, la rendono un’auto facile da condurre, sicura e divertente.
> Sistema ibrido. A bassa andatura è dolce, ma grazie all’azione combinata del 2.0 turbo e dell’unità elettrica, è in grado di offrire sempre una risposta poderosa e immediata. Buona l’autonomia in elettrico.
DIFETTI
> Baule. Non è grande (perde 55 litri rispetto a quello delle altre versioni) e abbattendo lo schienale il fondo non è perfettamente piatto.
> Comfort sullo sconnesso. L’assetto sportivo è di serie e sulle buche la risposta degli ammortizzatori è un po’ brusca, soprattutto con i cerchi di 21” e le gomme ribassate dell’auto in prova.
> Luci posteriori. Quelle nel paraurti sono in una posizione delicata, che le espone agli urti da parcheggio.
Motore a benzina | |
Cilindrata cm3 | 1984 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 195 (265)/5250-6500 giri |
Coppia max Nm/giri | 370/1600-4500 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 105 (143)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 350/n.d. |
Potenza massima compless. kW (CV)/giri | 270 (367) |
Coppia max complessiva Nm/giri | 500/1250-5000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 39* |
No rapporti del cambio | 7 (robotizz. doppia friz.) + retromarcia |
Trazione | integrale |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 239 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 5,3 |
Consumo medio (km/l, ciclo WLTP) | 62,5* |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 469/189/166 |
Passo cm | 282 |
Peso in ordine di marcia kg | 2075 |
Capacità bagagliaio litri | 455/1365 |
Pneumatici (di serie) | 255/45 R20 |
*Partendo con batterie cariche.
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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