Punta in alto
Si aprono in questi giorni le vendite dell’ammiraglia
Hyundai Genesis. Il prezzo di 65.000 euro, annunciato appena prima delle vacanze, la rende un’alternativa interessante alle “classiche” tedesche quali Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes E. Anche perché in termini di finiture (gli inserti nelle porte o nella plancia sono in vero legno) e di dotazione questa coreana non ha nulla da invidiare alle rivali. E offre pure la garanzia di cinque anni (lo stesso periodo in cui si beneficia dei controlli in officina e dell’assistenza stradale), ormai comune a tutte le Hyundai.
La tecnologia non manca
A Milano, abbiamo avuto modo di vedere uno dei primi esemplari della Hyundai Genesis arrivati in Italia: ci ha colpito per l’abitacolo spazioso e ben rifinito, oltre che per la ricchissima dotazione. Il prezzo include ogni genere di dispositivo: dal radar per il cruise control adattivo e la frenata d’emergenza, alle sospensioni a controllo elettronico, passando per i fari bixeno ad orientamento automatico e il tetto panoramico in vetro (apribile nella parte anteriore). A bordo, poltrone rivestite in pelle (anche quelle dietro sono regolabili elettricamente, riscaldabili e ventilate), soffitto in Alcantara, nove airbag (inclusi quelli laterali posteriori), impianto hi-fi con 17 altoparlanti, head-up display e navigatore con schermo di 9,2 pollici. Dalla consolle si controllano tutte queste funzioni, alcune delle quali (come l’audio o la posizione della poltrona anteriore destra) si possono gestire anche dai comandi replicati nel bracciolo del divano, estarendo il quale l’ammiraglia si trasforma in una quattro posti.
Qualche dettaglio stonato
Seduti sui comodi sedili posteriori (lo spazio per le gambe non manca, e in altezza sfiorano il soffitto solo i passeggeri alti 190 cm), si può far avanzare o reclinare leggermente una delle due parti del divano. Peccato però che la gestione del climatizzatore della Hyundai Genesis non sia altrettanto “tecnologica”: nessuna regolazione elettronica, ma solo due rotelle per variare “a spanne” la temperatura della zona posteriore e la portata d’aria di entrambe le bocchette (non si può gestirle separatamente). Per un’auto che potrebbe essere affidata al proprio autista, non è proprio il massimo…
Perdonatele il V6
Prodotta in Corea per i mercati di tutto il mondo, la nuova Hyundai Genesis mira a conquistare principalmente i clienti americani, dove già la precedente generazione era stata molto apprezzata. Da noi, invece, potrebbe risultare un limite l’unico motore disponibile: un 3.8 V6 da 315 cavalli, tra l’altro ancora omologato Euro 5 (la versione Euro 6 arriverà nel corso del 2015). Sarebbe molto interessante per i nostri mercati un turbodiesel, magari un po’ meno potente per “sfuggire” al superbollo. Per ora, però, non è previsto.
Un peccato affidarla all’autista
Nel nostro breve test drive della
Hyundai Genesis (una ventina di chilometri tra Milano e dintorni) abbiamo avuto piacevoli sorprese, quali la buona agilità a dispetto delle dimensioni esterne “importanti”. Inoltre, nelle vie più strette risulta utile il sistema around view che visualizza sul monitor nella plancia le immagini riprese da quattro telecamere davanti e dietro l’auto, oltre che lungo le fiancate. Lungo le tangenziali si sono distinti il sistema di mantenimento nella corsia di marcia, quello che segnala veicoli nell’angolo cieco dei retrovisori e il cruise control con radar di distanza e frenata automatica (al proposito, qualche settimana fa avevamo pubblicato un divertente video realizzato dalla casa coreana, lo vedi
qui). Premendo sull’acceleratore la risposta del motore è progressiva e il cambio automatico a otto rapporti rapido: fa parte del sistema Hyundai HTRAC, insieme alla trazione integrale che, viaggiando a “gas” costante, punta a ottimizzare i consumi e la rumorosità, dando tutta la coppia (o quasi) alle ruote posteriori. In curva, invece, aiuta a migliorare la tenuta di strada, che è molto buona anche grazie alla scocca rigida (impiega acciai ad alta resistenza, prodotti dalla stessa Hyundai) e agli ammortizzatori a controllo elettronico (tre le modalità: eco, sport e normale).
Secondo noi
PREGI
> Dotazione. A quest’auto non manca davvero nulla. Neppure i più moderni sistemi di sicurezza.
> Finiture. I materiali sono di pregio, e gli assemblaggi curati nei dettagli.
> Garanzia. È di cinque anni, come per gli altri modelli Hyundai. Stessa copertura per i controlli gratuiti in officina e l’assistenza stradale.
DIFETTI
> “Clima” posteriore. Non ha la regolazione digitale e non permette di gestire separatamente le due bocchette.
> Diesel. A questa vettura manca un bel motore turbodiesel. Almeno per il mercato italiano.
> Euro 5. Presentarsi a settembre 2014 con un motore non ancora omologato Euro 6 (arriverà l’anno prossimo) non è un bel biglietto da visita…