La Hyundai Inster è una piccola crossover elettrica a trazione anteriore. Ha forme squadrate e un frontale caratterizzato dai fari tondi con cornice di led e una striscia nera più in alto, che integra il logo della casa coreana e gli indicatori di direzione composti da quadratini a led; la stessa soluzione si ritrova per le luci al centro del portellone. Le maniglie delle portiere posteriori sono nascoste nella cornice del finestrino.
Di serie nella Hyundai Inster ci sono due schermi: uno per il cruscotto digitale e uno a sfioramento per il sistema multimediale, entrambi di 10,25”, ben personalizzabili e compatibili via cavo con Android Auto e Apple CarPlay. Al centro della plancia ci sono i controlli del “clima” automatico monozona, con i tasti scorciatoia per l’infotainment ben raggruppati e facili da raggiungere. Un po’ in economia i materiali, con abbondante utilizzo di plastica rigida. Nonostante le dimensioni assai compatte, lo spazio è più che soddisfacente per quattro adulti (almeno inizialmente la vettura non è omologata per 5). Anche dietro si sta comodi, grazie al pavimento piatto e al divano diviso in due parti e scorrevole longitudinalmente (di serie nella XClass): si può così ampliare lo spazio del bagagliaio da 238 a 351 litri (mentre reclinando la seconda fila si arriva a 1.059 litri).
Solo elettrica (ma la sua “gemella” Casper viene venduta in Corea anche con un motore a benzina), la Hyundai Inster c’è in due versioni: con batteria di 42 kWh e motore da 97 CV, o con 49 kWh e 115 CV. L’autonomia media dichiarata dalla casa è rispettivamente di 327 e 370 km. Entrambe si possono ricaricare alle colonnine veloci in corrente continua con una potenza massima di 120 kW, mentre in corrente alternata si arriva al massimo a 11 kW: un po’ poco. Oltre ad avere un’ottima dotazione di assistenti alla guida, la Inster si rivela anche confortevole, grazie a sospensioni in grado di filtrare bene buche e avvallamenti, e facile da manovrare in città, grazie allo sterzo leggero e ingombri ridotti.