La piccola elettrica coreana Hyundai Inster è pensata soprattutto per la città, ma non solo. Con i suoi 382 cm, supera infatti in lunghezza altre due recenti piccoline a cinque porte: ci sono 13 cm in più rispetto alla Dacia Spring e 21 rispetto alla Leapmotor T03 rispetto alle quali ha anche motori più potenti e batterie più grandi. Le prevendite inizieranno a novembre, le consegne a gennaio 2025. Nell’attesa, abbiamo guidato un prototipo parzialmente ricoperto da una camuffatura adesiva: una Inster utilizzata per la fase finale dei collaudi, molto vicina al modello che andrà in produzione, ma ancora non definitiva.
Il prezzo di partenza sarà inferiore a 25.000 euro: non è alto, per un’elettrica, ma una versione a benzina (come la “gemella” Casper, già venduta in Corea) sarebbe sicuramente più economica. In ogni caso, la dotazione è generosa: la guida semiautonoma, che tiene la distanza di sicurezza e centra l’auto nella corsia, è standard. Compresi nel prezzo anche Android Auto e Apple CarPlay senza fili, gli aggiornamenti via Internet, le palette nel volante per impostare la rigenerazione di energia in rilascio e il controllo remoto di alcune funzionalità.
Questa crossoverina elettrica ha forme massicce e personali, con il frontale caratterizzato dai fari tondi incorniciati da led e dalla striscia nera più in alto, che ingloba il logo della casa. Ricercate le maniglie delle porte posteriori nascoste nella cornice del finestrino e le “frecce” anteriori, composte da quadratini di led; la stessa soluzione si ritrova dietro, nelle luci di posizione al centro del portellone. Si può dire che la Inster è una piccola crossover perché è piuttosto alta (158 cm), ha dei passaruota muscolosi e le barre sul tetto.
Due le versioni disponibili: una con batteria da 42 kWh e motore da 97 CV, per cui la casa coreana dichiara uno 0 a 100 km/h in 11,7 secondi e una velocità massima di 140 km/h. La più potente, 115 CV, ha la batteria da 49 kWh, passa da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi e tocca i 150 km/h. La prima ha un’autonomia media dichiarata di 327 km, la seconda di 370 km; si tartta, comunque, di valori ancora da omologare. Entrambe le versioni si possono ricaricare alle (non così diffuse) colonnine veloci in corrente continua con una potenza massima di 120 kW; pe rla casa, in condizioni ottimali, la batteria va dal 10 all’80% in circa trenta minuti.
Alle prese in corrente alternata, la potenza massima accettata dall’auto è invece di 11 kW. In questo caso, per il costruttore, la versione da 42 kWh richiede quattro ore per un “pieno” di corrente, mentre con la batteria più grande si superano di poco le quattro ore e mezzo; il caricatore da 22 kW, quello più potente per la corrente alternata, non è disponibile. La Hyundai Inster può anche ricaricare dispositivi elettrici esterni, come una bicicletta o un monopattino; per farlo, c’è un apposito adattatore da inserire nella presa di ricarica. Non è ancora detto, però, che quest’ultima possibilità ci sarà anche sulle auto vendute in Italia.
Cruscotto digitale e schermo a sfioramento centrale, entrambi di 10,25” e personalizzabili nella grafica, sono di serie. Compresi nel prezzo anche Android Auto e Apple CarPlay e i comandi vocali. Gradevole il design della plancia, ma è sospeso il giudizio sui materiali: il prototipo che abbiamo guidato aveva infatti dei rivestimenti provvisori. Di fronte al passeggero è stata ricavata una rientranza illuminata utile per riporre le chiavi o lo smartphone, con quest’ultimo che si può anche ricaricare da una delle tre prese (una Usb-A, una Usb-C e una da 12 volt) di fianco alla consolle centrale.
Nonostante le dimensioni compatte, nella Hyundai Inster quattro adulti viaggiano comodamente, grazie al pavimento piatto e, soprattutto, perché in seconda fila c’è tantissimo spazio per le gambe. Al momento del lancio, l’auto sarà venduta solo in versione a quattro posti (più avanti arriverà la cinque posti), con due sedili posteriori singoli scorrevoli e reclinabili indipendentemente uno dall’altro. Viaggiando in quattro, il bagagliaio ha una capacità che va da 238 a 351 litri in base alla posizione del divano; si arriva a 1.059 litri con lo schienale reclinato. Chi viaggia dietro può appoggiare smartphone o tablet (ma anche un libro, perché no) sui tavolini con aggancio magnetico da attaccare sul retro delle poltrone.
In quanto prototipo ancora non definitivo, ogni giudizio sulla guida è provvisorio. La sensazione, comunque, è quella di un’auto ben insonorizzata, capace di filtrare buche e avvallamenti, e stabile anche a velocità autostradali. Il motore, come ogni elettrico, è molto pronto in accelerazione e ripresa e, con i suoi 115 CV, offre anche un discreto allungo. Leggero lo sterzo, ben percepibili gli ingombri della carrozzeria.
Motore elettrico | |
Potenza massima complessiva kW (CV) | 84,4 (115) |
Coppia max Nm | n.d. |
Tipo batteria | ioni di litio |
Tensione - capacità | 310 V - 49 kWh nominali |
Potenza max di ricarica dalle colonnine | |
In corrente alternata | 11 kW |
In corrente continua | 120 kW |
Tempo di ricarica | 4 ore 30 (a 11 kW) |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | - |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | - |
Autonomia (km, ciclo WLTP) | - |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | -/-/- |
Passo cm | - |
Posti | - |
Peso in ordine di marcia kg | - |
Capacità bagagliaio litri | -/- |
Pneumatici (di serie) | -/- R - |