Quasi una suv
Le suv e le crossover vanno di moda, per quell’aspetto robusto che, assieme alla posizione di guida più alta, dà una sensazione di maggiore sicurezza. Anche la Hyundai i20 Active, versione rialzata della cinque porte coreana, a prima vista sembra quasi un’altra macchina: a cambiare, oltre all’assetto più alto di 2 cm, sono alcuni dettagli che aumentano un po' le dimensioni (l'auto è più lunga di 3 cm, più larga di 3 e più alta di 6) e fanno sembrare la Active una piccola suv: le protezioni in plastica nel paraurti e sui passaruota, che proseguono nella zona sottoporta, e le barre sul tetto. Insomma, se vi capita di affrontare ogni tanto anche delle strade bianche, non temete per la carrozzeria: è a prova di ghiaia e arbusti nelle zone di solito più esposte.
Comoda per cinque
L’abitacolo della Hyundai i20 Active 1.0 T-GDI è arioso come quello della cinque porte "normale"; sono uguali le forme morbide e avvolgenti della plancia e della consolle e non cambiano neppure le finiture, curate, e la qualità dei materiali, di aspetto gradevole. Le poltrone sono comode (peccato la regolazione a scatti dello schienale, poco precisa), e il divano è abbastanza largo per accogliere tre adulti senza farli stare troppo stretti. Il baule non cambia, ma l’altezza della soglia di carico (a 77 cm da terra) rende scomode e faticose le operazioni di stivaggio di oggetti pesanti.
Un tre cilindri ben accordato
Su strada si apprezza il comfort offerto dalla Hyundai i20 Active 1.0 T-GDI, che ha sospensioni efficaci anche sulle buche e sul pavé, senza essere troppo morbide (il coricamento laterale della vettura in curva c’è, ma non è fastidioso e non influisce negativamente sulla tenuta di strada). Sotto il cofano c’è il nuovo tre cilindri 1.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 100 CV (ma la Active è disponibile anche con il 1.4 CRDi a gasolio da 90 CV), ben abbinato alla macchina: ha un’erogazione dolce della potenza, con una buona progressione e una discreta spinta fin dai bassi giri. Al minimo e a velocità costante è anche poco rumoroso; in accelerazione, invece, alza la voce e rende evidente il classico frullare del tre cilindri. La rapportatura lunga della quarta e della quinta marcia, però, penalizzano un po’ la ripresa, costringendo a scalare se si vuole una maggiore prontezza di risposta quando si deve recuperare velocità in fretta. Il cambio a cinque marce ha innesti precisi, anche se un po’ contrastati, e la leva mostra una buona manovrabilità. Abbastanza diretto lo sterzo, leggero a bassa andatura, ma poco consistente in velocità. Quanto ai consumi, la casa promette 20,8 km/l in media, con una percorrenza di 16,9 chilometri in città: nel nostro test, quasi interamente su percorso urbano, nel computer di bordo abbiamo “letto” non più di 12 km/l, ma sicuramente, con più attenzione, si può fare molto meglio.
Ben dotata
La Hyundai i20 Active 1.0 T-GDI nella versione Xpossible costa 20.250 euro (21.600 per la 1.4 CRDi a gasolio); la dotazione, completa, comprende i cerchi di 17”, i fanali con le luci a led, i vetri posteriori scuri, il bracciolo anteriore con vano portaoggetti, le cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza, il cruscotto a colori Cluster Super Vision, la pedaliera in alluminio, i sensori di pioggia e di luce, la radio con lettore di cd/mp3 e prese Aux e Usb e il “clima” automatico monozona.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. Le poltrone sono comode e l’abitacolo è spazioso, con il soffitto alto che aumenta la sensazione di ariosità. Ben tarate le sospensioni.
> Finiture. Le plastiche sono gradevoli alla vista e al tatto.
> Motore. Il piccolo tre cilindri turbo sa dare un certo brio alla macchina e a velocità costante fa poco rumore.
DIFETTI
> Ripresa. Nonostante il turbo, la quarta e la quinta lunghe suggeriscono di scalare marcia quando si ha la necessità di riprendere velocità in fretta.
> Soglia di carico. È alta da terra e fa faticare quando si devono sollevare i bagagli pesanti per stivarli nel bagagliaio.
> Sterzo. Fuori città, al crescere della velocità perde un po’ di precisione.