Dopo il debutto, a inizio del scorso, sulla tradizionale variante a cinque porte, anche per la Hyundai i30 Fastback arriva la versione sportiva N Performance, per andare incontro a chi cerca il piacere di guida. Sarà ordinabile da fine gennaio, a circa 39.000 euro. L’aspetto è senza dubbio grintoso, ma non troppo appariscente. A differenziarla esteriormente dalle altre i30 Fastback, ci pensano il paraurti anteriore con un’ampia presa d’aria con griglia a nido d’ape, le minigonne sottoporta, il doppio terminale di scarico e lo spoiler più grande alla base del portellone, quasi orizzontale (questa caratteristica, unita al fatto che il lunotto è piuttosto piccolo, complica le cose quando si fa retromarcia; la presenza dei sensori di distanza e dalla retrocamera sono provvidenziali). Belli i cerchi in lega di 19” abbinati a pneumatici sportivi Pirelli P Zero, dischi freno maggiorati e pinze dei freni verniciate di rosso.
A bordo della Hyundai i30 Fastback N Performance ritroviamo lo stile sobrio e moderno delle altre i30; la plancia ha un aspetto gradevole ed è ben raccordata ai pannelli delle porte, ma stona la plastica poco gradevole del cassetto di fronte al passeggero anteriore. Poche le caratterizzazioni sportive, che si limitano alla pedaliera in alluminio, ai profili rossi delle bocchette dell’impianto di aerazione e alle cuciture rosse del volante in pelle, con il logo N posizionato sulla base la razza centrale; la razza a destra, invece, ospita il pulsante con l’icona della bandiera a scacchi, che permette di accedere direttamente alla modalità di guida N (la più sportiva). Il guidatore può selezionare le altre modalità di guida (Normale, Sport ed Eco, che modificano la taratura di motore, sterzo e sospensioni) tramite lo schermo del sistema multimediale di 8”, con retrocamera, connettività Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto per la connessione con gli smartphone. Non mancano neppure il sistema di ricarica induttiva wireless per i telefonini e il navigatore con un abbonamento gratuito di sette anni ai servizi LIVE che offrono informazioni aggiornate in tempo reale: tra queste i servizi di meteo, traffico, autovelox, prezzi del carburante, situazione dei parcheggi e ricerche online per i punti di interesse.
I sedili in pelle (scamosciata per la seduta) della nuova Hyundai i30 Fastback N, anch’essi “ravvivati” da cuciture rosse, sono ben profilati e trattengono bene il corpo in curva senza risultare troppo “costrittivi” o rigidi; da segnalare che le regolazioni elettriche del sedile sono ampie e precise. Chi siede dietro, nel complesso, non si può lamentare, se non è di alta statura: chi è alto più di 180 cm deve abbassarsi parecchio per entrare in auto e ha poco agio per la testa perché deve fare i conti con il soffitto che discende progressivamente all’indietro, “rubando” centimetri in altezza. Il divano è largo e quattro adulti non hanno problemi di spazio; e anche in cinque non si sta per nulla stretti. Una nota sul bagagliaio: la capacità è più che buona per un’auto di questo tipo; la forma squadrata del vano e l’ampio portellone rendono facile stivare le valigie. Tuttavia, la soglia assai alta (ben 78 cm da terra) obbliga a sforzi a cui si farebbe volentieri a meno.
La nuova Hyundai i30 Fastback N ha un motore a benzina di 2 litri turbo da 275 CV (in Italia non verrà importata la variante da 250 cavalli) dal suono cupo e “cattivo”, ma in realtà, se non lo si “stuzzica” troppo, sa essere docile e fluido. Pronto fin dai bassi regimi (la coppia massima di 353 Nm viene erogata a 2000 giri e si mantiene fino a 4000), rende la macchina piacevole da condurre anche a basse velocità; non male pure il comfort assicurato dalle poltrone e dalle sospensioni a controllo elettronico (quantomeno nelle regolazioni Eco e Normal). Con una guida tranquilla, siamo riusciti a tenere una media di 10 km/l (secondo il computer di bordo), non troppo lontani dai 12 km/l di omologazione; se, invece, ci si lascia “prendere la mano” e si insiste sull’acceleratore le percorrenze si riducono parecchio. Ma per mettere davvero alla prova le doti di questa sportiva, ideata presso il centro di ricerca e sviluppo di Namyang, in Corea del Sud, e perfezionata sul circuito del Nürburgring, in Germania, l’abbiamo guidata in pista, in questo caso nel Circuito de Maspalomas (a Gran Canaria). Tra i cordoli la vettura è a suo agio, avendo l’accortezza di selezionare la modalità Sport o, ancora meglio, N e N Custom che rendono ancor più reattivo il comportamento (motore, sterzo e sospensioni vengono regolati per essere più efficaci nella guida al limite).
La Hyundai i30 Fastback N Performance può contare anche sul differenziale elettronico a slittamento limitato (N corner carving differential, che migliora la gestione della potenza in curva), e del rev matching, in pratica una “doppietta”, azionabile con un pulsante del volante (per tenere alto il regime del propulsore, dà un colpo di acceleratore in scalata). Il duemila turbo è ben supportato dall’ottimo cambio manuale, con le sei marce correttamente spaziate: ci si trova in un attimo a velocità “proibitive” su strada. Complice il launch control (che assicura il massimo grip nelle partenze da fermo): l’accelerazione dichiarata per lo “0-100”è di 6,1 secondi. Risultato credibile alla luce di questo primo test, come a portata di piede appare la velocità massima di 250 km/h. Potentissimi i freni, che garantiscono un’elevata resistenza, anche dopo parecchi giri di pista. Insomma, l’auto è facile da guidare e permette di andare forte senza intimorire troppo anche chi non ha mai frequentato la pista. Per quanto concerne la sicurezza, la i30 Fastback N Performance ha di serie tutti gli ultimi ritrovati: rilevatore dei limiti di velocità, frenata automatica d’emergenza, mantenimento attivo della corsia, rilevamento della stanchezza del guidatore, regolazione automatica dei fari abbaglianti.
PREGI
> Guida. La vettura è assai divertente da guidare con brio, persino in pista, senza mettere in difficoltà i guidatori meno esperti.
> Motore. Un moderno 2.0 turbo, docile nella guida tranquilla, ma assai grintoso quando viene sollecitato.
> Sicurezza. Non mancano tutti gli ultimi ritrovati in fatto di aiuti alla guida, e si può contare su un comportamento stradale sicuro e una frenata molto potente.
DIFETTI
> Dettagli. Il cassetto di fronte alle gambe del passeggero anteriore è “leggerino” e realizzato in plastica econimica.
> Accessibilità posteriore. Per salire dietro occorre abbassare parecchio la testa, e una volta a bordo il tetto, che discende verso la parte posteriore, sottrae agio in altezza.
> Visibilità posteriore. Il lunotto, assai inclinato, rende difficile vedere cosa accade alle spalle. Telecamera e sensori di distanza di serie danno però una grossa mano.
Carburante | benzina |
Cilindrata cm3 | 1998 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 202 (275)/6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 353/2000-4000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 188 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 250 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 6,1 |
Consumo medio (km/l) | 12,0 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 466/180/142 |
Passo cm | 265 |
Peso in ordine di marcia kg | 1429 |
Capacità bagagliaio litri | 450/1351 |
Pneumatici (di serie) | 235/35 R19 |