A poco più di tre anni dal debutto, l’utilitaria coreana si rinnova nella carrozzeria, nell’abitacolo (meglio rifinito) e nella gamma motori (più ricca). La nuova Hyundai i20 sarà in vendita da giugno (da settembre le versioni con il 1.1 a gasolio) e si farà riconoscere per il frontale con fari e mascherina più sottili e un diverso paraurti, completo di fendinebbia triangolari e luci diurne a led (di serie, tranne per la Classic): elementi che conferiscono alla vettura un aspetto più personale e deciso. Cambiano anche (leggermente) il paraurti posteriore, dotato di vistosi catarifrangenti, e i fanali, con nuova disposizione delle luci.
Disponibile sempre con la carrozzeria a tre porte (costruita in India) e, con sovrapprezzo di 500 euro, a cinque (prodotta in Turchia e scelta dal 95% dei clienti italiani), la Hyundai i20 è proposta in quattro allestimenti. Il meno costoso, ossia il Classic (da 11.250 euro con il 1.2 a benzina) ha di serie sei airbag, il climatizzatore manuale e l’Esp. La versione Sound Edition (da 12.500 euro, sempre con il 1.2) aggiunge l’impianto multimediale (con schermo di 6,1” nella consolle, Bluetooth, navigatore e prese Aux e Usb), i fendinebbia, gli specchietti retrovisori a regolazione elettrica e sbrinabili. L’allestimento Bluedrive (da 12.500 euro con il solito motore 1.2) completa la dotazione con il dispositivo Stop&Start: per ridurre i consumi, spegne il motore quando ci si ferma con il cambio in folle (per riavviarlo basta premere la frizione); tuttavia, chi acquista la Hyundai i20 in versione Bluedrive rinuncia al raffinato impianto multimediale, al posto del quale c’è una più semplice radio con comandi al volante, lettore di mp3 e prese Aux e Usb. Stesso discorso per la Comfort (da 14.400 euro con il 1.4 a benzina) che è priva dello Stop&Start ma ha di serie il climatizzatore automatico, i cerchi in lega di 16”, i sensori di distanza posteriori e gli specchietti ripiegabili automaticamente. La Comfort si può arricchire ulteriormente con il pacchetto Premium (1.000 euro): include il cruise control e la telecamera posteriore che, per facilitare le retromarce, mostra che cosa c’è dietro la vettura in un piccolo schermo ricavato nella parte sinistra dello specchietto retrovisore interno. Di serie per tutte le Hyundai i20, la garanzia di ben cinque anni con chilometraggio illimitato.
Nell’abitacolo della Hyundai i20, adesso rifinito con materiali di migliore qualità, spicca la semplice plancia dalle linee arrotondate. Comunque, più che sull’aspetto estetico, l’interno punta su spazio e praticità: i sedili sono accoglienti e facilmente regolabili e, sia i portaoggetti (nella consolle ce n’è anche uno chiuso da uno sportello) sia lo spazio abbondano: quattro adulti viaggiano comodi. All’occorrenza, il divano può ospitare anche tre adulti, e chi siede nel mezzo ha un certo agio per le gambe, grazie al pavimento piatto. Di spazio la Hyundai i20 ne offre tanto anche il baule, che, con 295 litri a divano su, è fra i più capienti fra le utilitarie. Peccato che il bagagliaio non sia praticissimo: la soglia d’accesso è lontana sia da terra (73 cm) sia rispetto al piano di carico (20 cm). Inoltre, ripiegando il divano, si forma un gradino che impedisce di far scorrere le valigie.
La Hyundai i20 1.4 CRDi è adatta non solo alla città, ma anche a viaggiare in autostrada, principalmente perché il suo turbodiesel da 90 CV fa poco rumore. Che questa utilitaria sia votata al comfort lo si percepisce già dai primi chilometri: la taratura morbida degli ammortizzatori assorbe bene le asperità, e l’efficiente servosterzo rende “leggere” le manovre e la guida nel traffico caotico. Il rovescio della medaglia lo si scopre nella guida della Hyundai i20 sulle strade tortuose, specie se affrontate con piglio vivace: lo sterzo difetta di precisione e il rollio è piuttosto accentuato (ma non al punto di compromettere la buona tenuta di strada). Comunque, il quattro cilindri turbodiesel non risulta affatto pigro, tanto che i 13,5 secondi per lo “0-100” e i 174 km/h di velocità massima (dichiarati dalla casa) ci sono sembrati perfettamente alla portata dell’auto. Positivi anche i giudizi sulla manovrabilità del cambio della Hyundai i20, sulla leggerezza della frizione e sull’efficacia dei freni. Più che ragionevoli i consumi, almeno stando ai dati del computer di bordo: con una guida piuttosto vivace abbiamo ottenuto una media di circa 14,5 km/l (24,4 km/l il dato di omologazione).
Pregi
> Comfort. Si viaggia bene grazie all’abitacolo accogliente, alle sospensioni morbide e al motore poco rumoroso.
> Motore. È brillante, fluido e non ci è parso che beva molto.
Difetti
> Accessibilità al baule. Il gradino fra la soglia di carico e il fondo del bagagliaio, oltre a quello a divano ripiegato, sono scomodi; come la battuta del portellone lontana da terra.
> Sterzo. In velocità si rivela troppo leggero, oltre che poco preciso.
Cilindrata cm3 | 1.396 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 66 (90)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 220/1500-2750 |
Emissione di CO2 grammi/km | 106 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 395/171/149 |
Passo cm | 253 |
Peso in ordine di marcia kg | 1232 |
Capacità bagagliaio litri | 295/1060 |
Pneumatici (di serie) | 195/50 R 16 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Hyundai I20 usate 2018 | 9.499 | 10.720 | 18 annunci |
Hyundai I20 usate 2019 | 6.500 | 11.160 | 11 annunci |
Hyundai I20 usate 2020 | 10.990 | 12.090 | 4 annunci |
Hyundai I20 usate 2021 | 11.500 | 19.100 | 39 annunci |
Hyundai I20 usate 2022 | 13.799 | 23.740 | 47 annunci |
Hyundai I20 usate 2023 | 15.199 | 23.090 | 28 annunci |
Hyundai I20 usate 2024 | 15.950 | 23.720 | 13 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Hyundai I20 km 0 2022 | 21.000 | 26.130 | 3 annunci |
Hyundai I20 km 0 2023 | 15.900 | 27.450 | 40 annunci |
Hyundai I20 km 0 2024 | 15.600 | 25.710 | 105 annunci |