PRIMO CONTATTO

Ineos Grenadier Quartermaster: un inarrestabile portatutto

La versione pick-up della Ineos Grenadier è più lunga di 50 cm, ha un ampio cassone e traina fino a 3,5 tonnellate: in off-road eccelle, senza sacrificare eccessivamente il comfort su strada. Da rivedere lo sterzo.
Pubblicato 20 maggio 2024
  • Prezzo (al momento del test)

    € 83.640
  • Consumo medio (dichiarato)

    8,6 km/l
  • Emissioni di CO2 (dichiarate)

    309 grammi/km
  • Euro

    6d
Ineos Grenadier Quartermaster
Ineos Grenadier Quartermaster 3.0 turbo Fieldmaster Edition
L’ultimo arrivato

In un panorama automobilistico sempre più dominato da suv e crossover, le fuoristrada, quelle “vere”, non sono rimaste in molte, ma dallo scorso anno si è affacciato sul mercato un nuovo contendente: Ineos. Nel 2016, infatti, i proprietari del colosso petrolchimico inglese hanno deciso di costruire da zero un’erede spirituale della precedente generazione della Land Rover Defender, ovvero una 4x4 “dura e pura” capace di andare dappertutto, ma allo stesso tempo resistente e adatta agli utilizzi più gravosi. Dopo anni di sviluppo, portato a termine insieme alla Magna (l’azienda che, tra gli altri, assembla la Mercedes Classe G) e dopo aver iniziato la produzione della Ineos Grenadier ad Hambach in Francia nella fabbrica dove veniva prodotta la Smart fortwo, la gamma si amplia con l’arrivo della versione pick-up, denominata Quartermaster. Del tutto identica alla Grenadier nella parte anteriore e in buona parte della meccanica e degli interni, si differenzia per la lunghezza che cresce di ben 50 cm, 30 dei quali derivati dall’allungamento del passo grazie all’utilizzo di un telaio a longheroni modulare. Le dimensioni sono imponenti - è lunga ben 544 cm - ma proprio come le fuoristrada del passato, la larghezza è stata contenuta in 194 cm, per potersi avventurare anche sui sentieri di montagna.

I motori sono BMW

Da fuoristrada classico sono le forme squadrate, i particolari “grezzi” come le cerniere delle portiere a vista e i paraurti separati dal resto della carrozzeria, il parabrezza verticale e i fari e fanali tondi. L’ispirazione al mondo dei 4x4 più tradizionali è evidente anche guardando al di sotto di questo pick-up che monta un robusto telaio a longheroni, sospensioni tradizionali con ammortizzatori passivi, fino a tre differenziali bloccabili (di serie sul ricco allestimento Fieldmaster della prova) marce ridotte e, cosa sempre più rara su un’auto di oggi, un freno a mano a leva. Sotto il cofano sono due i motori disponibili, entrambe a sei cilindri di origine BMW: si tratta del 3.0 turbo a benzina da 286 CV e 450 Nm di coppia e del 3.0 turbodiesel (della prova) da 249 CV e 550 Nm di coppia. Entrambi i propulsori sono erogano leggermente meno potenza rispetto alle unità montate da BMW sui propri modelli per garantire una maggiore resistenza alla fatica e sono abbinati al cambio automatico ZF a 8 marce. Le prestazioni sono di tutto rispetto per un veicolo del genere (dal peso di 2740 kg): nel caso della Diesel bastano 9,9 secondi che scendono a 8,6 per la variante a benzina. 

Tutto ciò che serve davvero è “fisico”

Se dall’esterno la Ineos Quartermaster ricorda molto da vicino il design della vecchia Land Rover Defender, lo stesso non lo si può dire degli interni, originali. La plancia a sviluppo verticale è dominata dal grande pannello centrale che raccoglie lo schermo del sistema multimediale e numerosi tasti e rotori per controllare tutte le funzioni più importanti della vettura senza essere distratti dai menù dell’infotaiment. Quest’ultimo risponde bene ed è semplice da utilizzare con tutte le funzioni più importanti incluse le connessioni agli smartphone via Apple CarPlay e Android Auto, che però non vengono mostrati a tutto schermo: la parte sinistra del display, infatti, funge da cruscotto e mostra sempre alcune informazioni di marcia fondamentali come la velocità e i giri motore. Dietro il volante c’è solo un piccolo pannello dedicato alle spie. Una scelta, quella di non adottare un cruscotto tradizionale, presa per aumentare la visibilità del guidatore e permettergli di vedere chiaramente l’angolo sinistro del pick-up. Che nonostante le dimensioni extra large offre un’ottima visibilità in tutte le direzioni. 

Spazio e qualche compromesso

Davvero particolare degli interni, poi, una seconda fila di comandi fisici posti sul tetto: da qui si controllano tutte le funzioni legate alla guida in fuori strada come il bloccaggio dei differenziali, ma non mancano anche otto interruttori ausiliari già cablati pronti per essere utilizzare per accendere e spegnere accessori aftermarket. Finiture e assemblaggi della Ineos Quartermaster sono di qualità e anche in questo caso sembrano realizzati per essere molto resistenti: tutte le plastiche, naturalmente, sono rigide, ma i sedili sono comodi e ben imbottititi e le regolazioni della poltrona del guidatore e del volante sono abbastanza ampie. Lo spazio davanti è buono, un po’ meno dietro, specie per i piedi. Il comfort per i passeggeri posteriori, inoltre, è compromesso dallo schienale del divano posto molto in verticale. Il cassone è abbastanza ampio (anche se diversi pick-up dalla vocazione più commerciale fanno meglio) e al suo interno trova posto anche la ruota di scorta. 

Bene la guida (sterzo a parte)

Su strada la Ineos Grenadier Quartermaster stupisce positivamente per un comfort tutto sommato buono per una 4x4 così orientata al fuoristrada: non è troppo rumorosa (solo il 3.0 turbodiesel fa sentire un po’ troppo la sua voce in accelerazione) e almeno fino a 100 km/h i fruscii non sono evidenti. La costruzione solida dell’abitacolo fa sì che non si avvertano scricchiolii e anche l’assorbimento delle sospensioni è più che sufficiente: le buche si sentono, ma il pick-up non si scompone. Con 550 Nm di coppia non si è mai a corto di spinta e il cambio automatico con convertitore di coppia della ZF a 8 marce si dimostra anche in questa applicazione molto fluido. Un veicolo che si potrebbe quasi pensare di utilizzare come un qualunque altro suv di grandi dimensioni, se non fosse per uno sterzo lento e molto demoltiplicato che - complice anche il passo allungato di questa versione pick-up - costringe a “remare” tra le curve anche più di alcuni 4x4 rivali “vecchia scuola”. 

Tra il fango e le rocce è inarrestabile

Ma il terreno di elezione di questa Grenadier Quartermaster non è l’asfalto e una volta raggiunto il fuori strada, la sensazione è di poter andare letteralmente dappertutto: non ci sono sofisticati controlli elettronici della trazione e delle sospensioni, ma con le marce ridotte inserite e i differenziali bloccati la trazione è elevatissima in tutte le situazioni. Non manca comunque quel “pizzico” di tecnologia dove serve con l’hill descent control ovvero una sorta di cruise control a bassissime velocità progettato per evitare slittamenti nelle discese più ripide. Elevata la capacità di guado, 80 cm, così come gli angoli caratteristici con un angolo di attacco di 35,5°, quello di dosso di 26,2° e un angolo di uscita di 22,6°. 

Quanto costa

L’Ineos Grenadier Quartermaster è già ordinabile con prezzi che partono da 74.140 euro (indipendentemente dal tipo di alimentazione scelta) e che raggiungono gli 83.640 delle versioni più ricche Fieldmaster e Trailmaster. La dotazione di serie per quest’ultime è ricca e comprende anche diversi accessori come la retrocamera, i sensori di parcheggio anteriori, i retrovisori esterni riscaldabili, le luci sottoporta e l’illuminazione d’ambiente per le portiere e le prese di ricarica ausiliarie. Sono naturalmente presenti i dispositivi di assistenza alla guida obbligatori da luglio 2024 come la frenata automatica d’emergenza, il sistema di mantenimento in corsia e l’avviso di superamento dei limiti di velocità. Il cruise control però è di tipo classico; quello adattativo non è presente neanche nella lista degli optional. 

SCHEDA TECNICA

Carburante gasolio
Cilindrata cm3 2993
No cilindri e disposizione 6 in linea
Potenza massima kW (CV)/giri 183 (249)/n.d.
Coppia max Nm/giri 550/n.d.
Emissione di CO2 grammi/km 309
No rapporti del cambio 8 (automatico) + retromarcia
Trazione integrale
Freni anteriori dischi autoventilanti
Freni posteriori dischi
   
Le prestazioni dichiarate  
Velocità massima (km/h) 160
Accelerazione 0-100 km/h (s) 9,9
Consumo medio (km/l) 8,6
   
Quanto è grande  
Lunghezza/larghezza/altezza cm 544/194/147
Passo cm 323
Peso in ordine di marcia kg 2740
Capacità bagagliaio litri n.d.
Pneumatici (di serie) 265/70 R 17
Ineos Grenadier Quartermaster
TI PIACE QUEST'AUTO?
I VOTI DEGLI UTENTI
13
3
5
0
4
VOTO MEDIO
3,8
3.84
25
Aggiungi un commento
Ritratto di bluset
20 maggio 2024 - 10:59
83mila €, non vale il prezzo per fare fuoristrada estremo e quindi logorare velocemente il veicolo. Negli Usa la Jeep Wrangler parte da 32mila $. Esistono ottimi fuoristrada molto più ECONOMICI che in Europa non sono importati, come ad esempio: il Mahindra Thar; il Force Gurkha; l'Uaz Patriot, il Toyota Champ/Rangga e tanti altri.
Ritratto di Sherburn
20 maggio 2024 - 12:28
Non capisco perchè non li importino, di cosa hanno paura, che si vendano?
Ritratto di Ferrari4ever
20 maggio 2024 - 13:17
1
Non siamo tanto da pick-up, ne l’Europa né tantomeno l’Italia. Sono un mezzo di nicchia.
Ritratto di Ricci1972
20 maggio 2024 - 13:22
3
E poi in Italia il pickup lo puoi solo omologare come N1, non come auto ad uso privato, peccato perché questo nelle vie del centro come comodità se la gioca con la smart...
Ritratto di AndyCapitan
21 maggio 2024 - 00:22
4
ahhhhhh...una boccata d'aria per un auto seria...l'ha presa un mio vicino....la granadier pero'....devo dire che dal vivo son rimasto spiazzato... ha un muso molto basso e ispira stabilita' e larghezza!....discrete lamiere ma non come uaz e vecchio defender....la cura costruttiva mi sembra fin troppo perfetta per un fuoristrada...all'interno un po troppa elettronica...ha piu' di 30 centraline....la vedo un po male per i guadi...spero almeno e abbiano messe in alto tutta questa elettronica!!!
Ritratto di Misto_Collinare
20 maggio 2024 - 14:34
Dipende dal rapporto sfavorevole tra previsioni di vendita basse e costi per adeguare i suddetti fuoristrada alle norme europee in materia di emissioni. Fuoristrada “economici” che comunque venderebbero poco dovrebbero essere proposti a prezzi finali esorbitanti. In Italia tutti felici di comprare la Toyota C-HR, pseudo SUV coupé con abitabilità interna e capacità di carico di una Punto e sola trazione anteriore a parte una versione da 50k. MAH!
Ritratto di John V
20 maggio 2024 - 11:08
Ma togliessero un po' di porcherie, tipo metallizzato, cerchi in lega e fighettame vario che forse... Sono ridicoli, roba da fioristi.
Ritratto di Vecchio Caprone
20 maggio 2024 - 12:03
@John V, gli acquirenti di oggi comprano il fighettame, piu caro è, meglio è. Quanto sei vecchio, sempre ad elemosinare il concreto.
Ritratto di John V
20 maggio 2024 - 15:42
:-)))
Ritratto di Miti
20 maggio 2024 - 21:35
1
Almeno qui , il tablet NON LA VOGLIOOOOO !!!!! Scusate, ho esagerato. Mille pulsanti anche ... ma perché complicare tutto così ? Poi ... perché ha delle rotelline? O vedo io male ?! Vecchio Caprone, se mi dai del vecchio faro lo sciopero della fame ...fino domani a colazione...
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 10:07
@Miti, hai fatto colazione?
Ritratto di Miti
21 maggio 2024 - 15:53
1
Sinceramente...si...;))))))
Ritratto di giocchan
20 maggio 2024 - 11:38
Non so perchè, ma con i prezzi che girano mi sembra quasi economico (ed ha pure 6 cilindri...)
Ritratto di Rav
20 maggio 2024 - 12:08
4
Non metto in dubbio le capacità tecniche ed è sicuramente un mezzo "commerciale" da impiegare per il lavoro impegnativo e non verrà sicuramente acquistato come sostituto di un'auto come possono essere altri pick up. Peró mi chiedo a questo prezzo perchè non dovrei preferirgli un Gladiator che magari mi porta in giro anche dopo il lavoro con un minimo di comfort in più e posso portarlo per qualsiasi controllo in tante concessionarie. Comunque mi dispiace veramente tanto non abbiano continuato ad investire nel progetto Iveco Massif perchè di fatto questa categoria di mezzi da lavoro l'hanno lasciata completamente scoperta.
Ritratto di Vecchio Caprone
20 maggio 2024 - 12:28
@Rav, peccato non aver sviluppato la Nuova Campagnola, con un motore decente (unico neo, 80 cv erano pochini). La migliore fuoristrada mai costruita, per potenziale, tenuta di strada e comfort. Non la fermava niente (a parte il motore che surriscaldava sotto sforzo!! vero che si trattava di grosso sforzo). Land Cruisers, Land Rovers, Jeeps, nessuna passava dove passava lei e nessuna era cosi sicura e performante in fuori strada, o su strada. Stavo per ricomprarne una per la campagna ma troppo complicato mettere un motore diverso, e per giunta non omologabile. Peccato.
Ritratto di Flynn
20 maggio 2024 - 14:31
2
Auto da duri la Campagnola. Se non riallineavi tu lo sterzo uscivi da un cancello e ti stampavi sulla recinzione.
Ritratto di Vecchio Caprone
20 maggio 2024 - 15:05
@Flynn, verissimo, ma che bella sulla tole ondulee, nessuno le stava dietro e tornavi a casa senza mal di schiena e a certe parti sensibili.
Ritratto di AndyCapitan
21 maggio 2024 - 00:30
4
era un bidone la campagnola daiiiii....dovevi stare attento se no le ruote anteriori giravano per suo conto...impostazione deludente....allora piuttossto iveco massif!!!
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 09:20
@AndyCaptain, evidente abbiamo usate due auto diverse. La Nuova Campagnola, 4 ruote indipendenti, 4 ruote motrici permanenti, ridotta, motore della 132 depotenziato. Usata per un anno fra Basra e Bander Abbas, tole ondulee, fango argilloso, sabbia, andava dove le mie Land Cruisers e Land Rovers non potevano immaginare di andarci vicino (salvo doverle rimorchiare tirandole con la Campagnola). Come andasse in Italia non lo so, ma a me ha fatto risparmiare (e guadagnare) tempo e denaro. Mai usate in città, quindi su quello non saprei.
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 09:29
@AndyCapitan, il Santana, anche Iveco Massif, era in teoria una versione ammodernata del Land Rover, arrivata anche 20 anni dopo la Nuova Campagnola, ma non aveva lo stesso potenziale per il fuori strada da deserto, con gli stessi limiti del Land Rover, avessero modernizzato la Campagnola con sospensioni indipendenti, sarebbe stato bello.
Ritratto di palazzello
20 maggio 2024 - 12:58
Ci vuole coraggio a comprare questa macchina con 83.000 euro!!!!
Ritratto di Tistiro
20 maggio 2024 - 18:40
No no, ci vuole la grana
Ritratto di Miti
20 maggio 2024 - 21:46
1
Tastiro , sei mitico ....!!;))))))))
Ritratto di palazzello
21 maggio 2024 - 08:18
mi ricorreggo: ci vuole coraggio a buttare la grana!!!! :)
Ritratto di Jimgoose
20 maggio 2024 - 13:23
paccottiglia come retrocamera,sensorini ultrasonici di pargheggio e specchi riscaldabili sono riservati alle versioni più ricche..su una macchina da +70k,non hanno vergogna più di nulla ormai
Ritratto di Road Runner Superbird
20 maggio 2024 - 14:34
Nel resto del mondo i fuoristrada "vanno" ancora. Oltre ai soliti noti Patrol, LC, Prado, Wrangler, in USA è stato recentemente svelato il nuovo Toyota 4Runner, c'è il Bronco, mentre in Australia troviamo il Ford Everest, il Mitsubishi Pajero Sport, il Toyota Fortuner, l'Isuzu MU-X. Mentre a livello di pickup, alla metà del prezzo quelli tradizionali hanno notevoli doti off-road. Siamo noi europei, dove ci hanno tolto anche il Jimny, ad essere castigati.
Ritratto di Alfiere
20 maggio 2024 - 16:06
2
Li vale solo per quei pulsanti fisici e discreti manco fosse un aereo
Ritratto di BZ808
20 maggio 2024 - 20:28
Old-style ma non troppo...
Ritratto di Pepetto
20 maggio 2024 - 20:52
Può essere apprezzabile ma non a questo prezzo…. Negli anni 70 sarebbe costato l’equivalente di un 35.000 € odierni…. Adesso sono tutti impazziti… in alcune città piccole con questa cifra compri un appartamento… siamo tutti fuori di senno…
Ritratto di Pepetto
20 maggio 2024 - 21:03
Ps ho visto adesso gli interni….mitici… la prima auto finalmente con i comandi al tetto tipo aereo..rettifico ..10000 euro in più ( dai 35 000) si possono dare…-
Ritratto di Oxygenerator
21 maggio 2024 - 08:27
Questo affare butta fuori 3 etti di CO2 al kilometro. Son 3 kili in 10 km. Più di una Ferrari. Come mezzo specialistico ok. In montagna o zone impervie. Ma per tutto il resto, assolutamente no.
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 15:51
@Oxygenerator, niente da eccepire sul fatto che questo è un veicolo che meglio si addice alle zone impervie, di qualsiasi tipo, ho un problema sul perché. Questo continuo accanimento basato sull'emissione di CO2 mi sembra, dico mi sembra, abbastanza generalista. Per curiosità personale ho fatto un calcolo approssimativo della produzione di CO2 dai miei veicoli, calcolando il loro chilometraggio annuo. Arrivo sulle 50 tonellate annue (le ultime macchine sono molto brave), mentre da quanto capisco lei ha solo auto elettriche. Secondo il suo metro di paragone io sarei un criminale del CO2 come questo veicolo. Me ne è proprio sicuro? Lei quanto CO2 assorbe ogni anno? Non emettere CO2 dall'auto non vuol dire che non ne produce, direttamente o indirettamente. Quindi quale è il suo bilancio netto fra CO2 prodotto e assorbito? I geni del verde dicono che ci vogliono 160 alberi per controbilanciare il consumo di una famiglia (auto esclusa), quanti alberi possiede? Le porgo le mie scuse se sono stato troppo diretto ma le storie del CO2 e delle auto killers mi escono dalle orecchie e quindi ho reagito di conseguenza. Buona giornata.
Ritratto di Oxygenerator
21 maggio 2024 - 16:23
No assolutamente. Criminale di cosa poi ? Prima delle due elettriche ho guidato per 40 anni auto termiche, anch’io. Probabilmente ho inquinato più io di lei, inconsapevolmente. Utilizzo la CO2 come esempio solo perchè su questa si basa l’Europa. Dicono, e riporto soltanto, che la CO2 è primaria concausa dell’effetto serra che innalza la temperatura della terra. Sono ignorante e prendo per buono quel che dicono gli studi. Quel che interesserebbe me, ma non conta molto, sarebbe invece capire le quantità di veleni che le auto termiche immettono nell’aria. Perchè si parla di CO2 ma mai, di tutti i veleni che le termiche, per funzionare, immettono nelle nostre strade e che noi respiriamo. In città le posso assicurare che le termiche puzzano. E tanto. Fosse solo quello, amen. In realtà non ci sono studi se non solo dei danni correlati, per gli scarti velenosi dovuti alla combustione delle termiche. Sarei curioso di conoscere le loro quantità emessa per km. Di base io ho comprato l’auto elettrica sostituendo una full hybrid. Affittandone parecchie prima, di auto elettriche. Poi mi è piaciuta molto ed ho preso poco dopo la bmw, la tesla. Mi piace come si guida un’auto elettrica, il silenzio e il fatto che non puzzi. È poco ? Si. Ma le motivazioni degli acquisti sono personali. Ci aggiungerei anche la mancata emissione dei veleni, se fossimo a conoscenza di tale dato, per le termiche. Per la CO2, studi affermano che il pareggio, tra i due sistemi, si ottiene intorno agli 80/90.000 km di percorrenza. Dopo questo kilometraggio, è a vantaggio dell’elettrica, tale produzione. Ovvio che in tutto ció, esiste un postulato : che è quello di credere ai dati che vengono pubblicati e che in fin dei conti si creda di poter incidere in qualche modo, ad aiutare il pianeta. Sapendo anche che le auto incidono molto poco sull’inquinamento globale Mi accontento anche solo del fatto di non sentire più rumori sgradevoli e puzze. Sarebbe già un miglioramento notevole.
Ritratto di Oxygenerator
21 maggio 2024 - 17:51
Inoltre il mio “ per il resto anche no”, è perchè è un attimo vedere sti mezzi, cercare parcheggio per l’aperitivo in città. È pieno di range rover, per lo stesso motivo; fa figo.
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 20:05
Perfettamente d'accordo sui fighetti, non ho mai parcheggiato la macchina di fronte al bar, non ho mai messo chiavi sul bancone, mai stato normale. D'accordo anche sull'inquinamento da rumore, un problema quest'ultimo che esiste ovunque, città e fuori. Per l'inquinamento da puzze o profumi, quelli esistono anche loro ovunque, sono solo diversi, carburanti bruciati male, olii vari (motori a due tempi) in città, profumi o puzze ben diversi, ma sgradevoli per molti fuori città. Alla fine si tratta di scegliere l'abitazione in funzione delle puzze, ma tentare di cambiarle perché ci danno fastidio diventa una forzatura. Se non ci piace una puzza, andiamo a vivere altrove e se non possiamo farlo, per qualsiasi ragione essa sia, adattiamoci. Detto questo, l'elettrica in città mi sembra la soluzione piu logica, per quelle volte che vuoi viaggiare puoi sempre affittare. Alla fine tutte scelte personali sulle quali il governo non dovrebbe intervenire, mentre le città ne hanno il diritto. Se poi i cittadini (in quanto abitanti delle città) non sono d'accordo vadano altrove, io l'ho fatto anni fa e non me ne pento. Parlo naturalmente di città con elevata presenza per km2. Quindi si all'elettrico come libera scelta o costretta dal luogo di residenza, no a livello nazionale. Caspita, meglio che vado a mangiare altrimenti non finisco piu, buona serata.
Ritratto di Oxygenerator
21 maggio 2024 - 21:11
In realtà sono d’accordo con lei. Ma estenderei il discorso elettrico cittadino anche a chi entra in città tutti i giorni per lavoro. Perchè io cittadino di Milano con l’elettrica mi sorbisco le puzze, sperando che il resto non mi porti al cimitero anzitempo, degli scarti delle auto che vengono anche da fuori. Certo che ovviamente, per pretendere una cosa simile, io come città dovrei offrire a prezzi leciti un trasporto eccezionale e capillare, all’interno delle mie mura. Milano è una città che offre buone possibilità di movimento pubblico, quasi tutto elettrico, ma andrebbe di molto incrementato, per non viaggiare in alcuni orari, praticamente copulando con degli sconosciuti. :-))))
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 23:43
Verissimo che siamo d'accordo, semplice buon senso. Purtroppo il problema è alquanto piu complesso, almeno secondo me. Il problema dell'uovo e la gallina. Milano 50 anni fa non era silenziosa, non era senza smog, anzi (venivo ogni giorno in treno e poi taxi). Installandosi a Milano si era a conoscenza del problema e auto elettriche non c'erano. Nella città di Phoenix, Arizona, 30 anni fa un promotore comprò un terreno in una zona agricola vicino alla città, classica "gated comunity". Venduto il tutto i proprietari delle case cominciarono a lamentarsi del rumore e delle vacche della vicina azienda agricola e dell'odore o puzza degli escrementi. Da buoni Americani andarono in tribunale pretendendo di far chiudere l'azienda agricola, e naturalmente persero la causa. Troverei giustissimo pretendere dai residenti di Milano di avere solo veicoli elettrici, purtroppo come lei fa ben notare ci sono gli invasori giornalieri. Ci sono anche le consegne a negozi, ristoranti, alberghi, turisti (veri, non giornalieri), vogliamo far chiudere tutti? Non parlo di chiudere i turisti naturalmente. Milano è un grande centro amministrativo commerciale con residenti, residenti che conoscono bene i vari problemi della città come i Veneziani sanno benissimo che l'umidità c'è stata, c'è, e ci sarà. Indubbio che trasporti pubblici (inclusi taxi) piu efficenti sarebbero una manna se, e devo aggiungere se, fosse sicuro e facile prenderli in sicurezza anche di sera (non si riesce nemmeno ad entrare o uscire dalla Stazione Centrale, figuriamoci il resto). Quindi, in teoria, sono d'accordo con lei, ma in pratica l'unica soluzione è andarsene perché tentare di risolvere il problema della struttura socio economica della città è peggio del cane che si morde la coda. Con il tempo le cose cambieranno, in peggio o in meglio non lo so, quello che so è che le forzature non formano, stroppiano, con il metallo come con l'uomo. Si legge che ho mangiato, sono diventato filo-sofo. Buona notte, un piacere ciattare con lei.
Ritratto di Oxygenerator
22 maggio 2024 - 08:15
Buongiorno. Concordo su tutto, tranne che sull’andersene dalle città. Si possono migliorare. Lo fanno in parte altre città più grandi come Barcellona, Madrid, Londra, Parigi, possiamo farcela anche noi. Personalmente non riesco a staccarmi dalla vita della città. Vivo qui da più di 40 anni. Neanche in Sardegna potrei tornare a vivere. Ci vado in ferie, e poi scappo, pur mancandomi il mare. Se vado via da Milano sarà per seguire un figlio o l’altra. Ma vivono in città più grandi di Milano, anche loro. Fuori città, per me, assolutamente no.
Ritratto di Vecchio Caprone
22 maggio 2024 - 09:28
Buongiorno anche a lei, capisco benissimo, mio figlio è come lei e non riesce a staccarsi dalla sua cittadina. Per me tutto piu semplice, ho cambiato città, nazioni e continenti da quando avevo 12 anni, e non ho mai smesso fino alla fine del secolo scorso (suona importante), da li in poi una città e una campagna (e anche nella città sono in campagna, o quasi), inverno in città, estate in campagna, ma su due continenti diversi, non sono normale. Adesso avrei anche io problemi ad abbandonare completamente la città, con i suoi rumori, ciclomotori pazzi, pedoni da suicidio, ma la sera almeno sono all'aria semi-pura. Vecchio ed egoista. La Sardegna bellissima, ma non sono mai riuscito a starci piu di 2 settimane (altrove anche meno), ora sto solo bene a casa mia, con mia moglie i miei cani, la gatta rompi e un gruppetto di amici. Ho smesso di tentare di cambiare il mondo 50 anni fa. Sono però in disaccordo su una cosa, che poi sono tre: Barcelona, Londra e Parigi. Su, coraggio, buona giornata, vado a fare un giro con i cani e poi si vedrà.
Ritratto di Matt Gr
21 maggio 2024 - 10:16
Che brutto essere poveri... Comunque i fuoristrada in Europa, all'atto pratico, non si possono più vendere, non è che la gente non li vuole più. le case, per non essere sanzionate, devono dimostrare di aver ridotto la Co2 su tutta la gamma facendo una media tra tutti i modelli e i fuoristrada abbassano troppo la media. E' il motivo per il quale, anche il piccolo Jimny già vendibile solo come autocarro, dopo l'ultimo aggiornamento, è stato infine totalmente eliminato dal mercato europeo. Ineos semplicemente pagherà le sanzioni che scaricherà sui clienti che tanto sono danarosi. In secondo luogo, in Italia, il fuoristrada è consentito solo nelle strade private o in quei percorsi che, i comuni con delibera, dovrebbero aver appositamente identificato. Cosa che i comuni non hanno interesse a fare, pertanto si può dire che il fuoristrada è vietato.
Ritratto di Vecchio Caprone
21 maggio 2024 - 10:38
@Matt Gr, quello che mi da fastidio, ma è puramente un discorso da egoista, è il fatto che il discorso delle emissioni non vale per i privati rispetto al Co2. Non si tiene conto di quanto Co2 viene assorbito e quanto viene emesso dall'utilizzatore (dovrebbero permettere la vendita ai produttori di auto per controbilanciare). Assurdo? Certo che lo è, come tutta la storia delle multe.
Ritratto di Matt Gr
21 maggio 2024 - 14:31
Sì, chi ha un mezzo come questo, ha anche qualcosa di più "comodo" per la città. Probabilmente non emetterà troppa CO2, utilizzandolo principalmente solo nei weekend. Ma colpire le automobili è il modo più veloce per tentare di abbassare la CO2 e riscuotere qualche soldino dal cliente premium. Toccare industria, riscaldamento etc è molto più difficile. Io posso andare a piedi sulle mulattiere e fare brum brum con la bocca
Ritratto di bluset
21 maggio 2024 - 21:21
Oppure, per chi può, in Italia non resta che andare con il mulo nelle mulattiere. Sempre che in Italia non abbiano vietato pure quello.
Ritratto di Matt Gr
21 maggio 2024 - 10:24
Una volta i fuoristrada erano per i contadini, per i montanari e per qualche cacciatore o amante del Tracking. Mezzi spartani da maltrattare. Visto che però il fuoristrada diventerà sempre più una cosa per benestanti, rimarranno sicuramente mezzi validi come questo, ma dovranno per forza strizzare l'occhio anche alla fighetteria e avere accessoristica da auto di lusso.
Ritratto di andrea10
21 maggio 2024 - 12:27
Chi non ha 90 K da spendere per fare del fuoristrada ... mamma mia dove stiamo arrivando
Ritratto di Alsolotermico
21 maggio 2024 - 12:39
Gran bel mezzo per fare fuoristrada puro e crudo ne sentieri alpini. Prezzo ovviamente alto...ma ormai è così per tutte.
Ritratto di ziobell0
21 maggio 2024 - 14:21
come la jeep gladiator questi pick up che partono dalla base di un fuoristrada mi sembrano molto sgraziati.
Ritratto di Snom 320
22 maggio 2024 - 09:32
Un 3.0 turbodiesel, ottimo per andare in centro a prendere l'aperitivo pensando di essere dei maschioni virili.
Ritratto di MaxLaMenace
24 maggio 2024 - 08:59
Ne venderanno 3 a qualche riccone Babbo che dopo 3 mesi si sarà stufato di guidarla perchè scomoda e la cambierà con un BMX IX3 elettrico!!! Va bene allora volete sentirvelo dire ... so che vi da fastidio non ve ne fate una ragione ma la realta e che stiamo andando verso un futuro dove chi è ricco si potrà permettere l'auto elettrica e la ricarica in garage o nel appartamento di lusso con le colonnine. Invece i Poveri dovranno tornare a viaggiare con i mezzi pubblici come era una volta fino agli anni 60! La dura realtà sara questa fatevene una ragione.
Annunci