* Prezzo indicativo
Elegante
La terza generazione della
Kia Sorento, la suv di grandi dimensioni della casa coreana, debutterà nelle concessionarie a metà febbraio. Ha una scocca tutta nuova, realizzata con ampio uso di acciai speciali ad alta resistenza, ed è più lunga di 9 cm (478 in tutto); cresce anche di 8 centimetri nel passo (la distanza fra le ruote dello stesso lato), mentre l’altezza cala di 2 cm. La vettura è imponente, ma le nuove proporzioni contribuiscono a darle uno slancio maggiore: la nuova linea è ben proporzionata ed elegante. Davanti, i fari piuttosto aggressivi si raccordano gradevolmente alla mascherina cromata, mentre nella parte inferiore si notano le luci supplementari grandi e spigolose. La fiancata, morbidamente “levigata”, mantiene il montante posteriore massiccio già tipico del modello attuale, ed è impreziosita da spesse cromature alla base delle porte; nella coda si notano i grandi fanali orizzontali e l’ampia fascia nera nella parte inferiore. Abbiamo guidato la Kia Sorento nell'allestimento meglio equipaggiato R Rebel, che non prevede optional: tutto quello che serve (e anche molto di più, come vedremo) è di serie.
Comoda davanti...
Diversamente da quanto succede su molte grosse suv, entrare nella Kia Sorento è facile, grazie all’assenza di battitacco molto larghi. Qui, però, la parte bassa delle porte anteriori è molto sporgente (oltre che spigolosa): può capitare di “inciamparci” dolorosamente con gli stinchi quando si esce. Tutto bene, invece, al posto di guida: il sedile è morbido, abbastanza avvolgente e con regolazioni elettriche che includono il supporto lombare e persino l'altezza dell'estremità anteriore della seduta. Insieme alle ampie possibilità di spostamento del volante e allo spazio abbondante, mettersi comodi è davvero facile. La buona accoglienza non è una prerogativa dei soli posti anteriori. Lo spazio abbonda anche sul divano (scorrevole e con lo schienale regolabile nell'inclinazione) che va benissimo anche per tre adulti. Capiente pure il bagagliaio: in cinque, portando in avanti il divano, ci sono 660 litri a disposizione, che diventano 1.732 viaggiando in due. Utile, poi, il fatto che lo schienale sia in tre parti reclinabili: abbassando quella centrale, per esempio, si può viaggiare comodi in quattro caricando oggetti anche molto ingombranti ma sottili (come una scala, degli sci o le ante di un armadio). Piuttosto ben rifinito e dotato di portellone a comando elettrico, il baule non è però dei più comodi nell'accesso, per via della soglia di carico a 78 cm da terra.
Ben fatta, ma...
L'abitacolo della Kia Sorento è gradevole, ben disegnato e accogliente, e l'enorme tetto in vetro apribile aiuta a renderlo particolarmente arioso e godibile. C'è di che rimanere piuttosto soddisfatti anche delle finiture: le plastiche sono globalmente di buona qualità e molto ben lavorate, e si alternano a estesi rivestimenti in pelle (che per le auto in arrivo in Italia sarà disponibile solo nel colore nero). Non manca, però, qualche lieve caduta di tono, che non sarebbe stato il caso di segnalare se non fosse per il fatto che l’auto costa quasi 50.000 euro: citiamo il cassetto portaoggetti senza rivestimento antirumore, gli elementi “simil-alluminio” che al metallo assomigliano solo vagamente, la pelle un po’ ruvida e una centralina elettronica (con relativi cavi) che resta visibile se si fa avanzare il sedile destro. Nella plancia, ben disegnata, spicca lo schermo centrale di 8” a sfioramento del sistema radio-navigatore (che non ha, però, una grafica particolarmente raffinata). Ben leggibile il cruscotto, con lo strumento centrale che in realtà è un display e serve per il tachimetro (con lancetta “virtuale”) e per il computer di bordo, mentre gli altri strumenti sono classicamente analogici; in ogni caso, il tutto si legge bene. Giudizio positivo anche per i comandi: tutti al posto giusto, facili da individuare e da azionare.
Motore buono, cambio meno
Pur aggiornato nell'elettronica e alleggerito, il quattro cilindri turbodiesel 2.2 da 200 CV della Kia Sorento è ancora parente stretto del motore del vecchio modello, e si conferma adeguato a muovere con un certo brio un'auto da quasi due tonnellate. Si fa sentire poco sia sotto forma di rumore sia di vibrazioni, ed è pronto fin dai bassi regimi; già prima dei 4000 giri, comunque, la spinta tende a calare. L'abbinamento al cambio automatico è abbastanza riuscito, quanto meno nell'uso più indicato per una vettura del genere, cioè quello rilassato. Nella guida su un percorso “tutto curve”, invece, reagisce con un po' di ritardo, e oltretutto usarlo in “manuale” è difficile: non ci sono le palette al volante, e volendo sfruttare la leva ci si ritrova intralciati dal bracciolo centrale. Un numero maggiore di rapporti (adesso sono sei) consentirebbe poi di sfruttare meglio il motore e di ridurre ancora il regime di rotazione in autostrada (a 130 orari si viaggia a 2300 giri). Ne trarrebbero vantaggio soprattutto i consumi, che ci sono parsi non esagerati, ma neppure bassi (alla fine del nostro giro abbiamo letto nel computer di bordo circa 11 km/litro).
Sterza bene, rolla un po'
Come la Kia Sorento che sta per uscire di produzione, anche la nuova ha sospensioni di tipo MacPherson davanti e multi-link dietro. Tuttavia, sono state apportate profonde modifiche (come il posizionamento verticale degli ammortizzatori posteriori e lo spostamento del motorino elettrico del servosterzo dal piantone alla cremagliera) nell'intento di migliorare guida e comfort. In effetti, la risposta dello sterzo è molto gradevole e dà subito confidenza: progressivo, pronto e pesante il giusto, il comando consente di “pennellare” facilmente le curve. La tenuta di strada è affidabile, con reazioni niente affatto nervose; l'auto si inclina sensibilmente di lato in curva e tende ad allargare abbastanza presto le traiettorie con le ruote anteriori, ma lo fa con dolcezza e prevedibilità; piuttosto buono il comfort sulle buche. La R-Rebel ha una trazione 4x4 di tipo automatico (sviluppata con lo specialista austriaco Magna e denominata Dynamax): normalmente la potenza del motore viene inviata alle sole ruote anteriori ma, in caso di perdita di aderenza (o anche prima, in base al tipo di guida), ne viene trasferita una parte anche a quelle posteriori, tramite una frizione multidisco. Un tasto nel tunnel consente poi di bloccare la ripartizione sulle quattro ruote, per facilitare l'uso sui terreni più scivolosi. Effettueremo un test severo sull'efficacia di questa trasmissione in una prossima prova su alVolante; per ora, possiamo dire che la Sorento non è comunque un'auto “da mulattiera”, perché l'altezza minima da terra di 18,5 cm (2 meno del vecchio modello) non è un granché.
Da 36.500 euro
In Italia saranno disponibili tre versioni della Kia Sorento, tutte con il 2.2 turbodiesel. La “base” si chiamerà Loft, costerà 36.500 euro e avrà due ruote motrici e sette posti; abbiamo provato anche questo allestimento, verificando che i due sedili supplementari estraibili dal baule sono adatti anche a degli adulti, e che l'accesso non richiede un'agilità fuori dal comune. La Loft avrà di serie i cerchi in lega di 17”, il navigatore con schermo di 7 pollici e il “clima” bizona, oltre a sette anni (o 150.000 km) di garanzia; optional, in un pacchetto, i fari bixeno e i cerchi di 18”. La Feel Rebel sarà invece una AWD (4 ruote motrici) con cinque posti, e monterà in più il tetto in vetro, gli interni in pelle e i cerchi di 19”. Il prezzo è ancora da definire, ma ipotizzabile intorno ai 40.000 euro con il cambio manuale; come anche la Loft, l'automatico sarà optional. Infine, la R-Rebel del test: solo automatica, 4x4 e con cinque posti, avrà il navigatore con schermo di 8” e l'hi-fi con amplificatore e 10 altoparlanti, oltre a numerosi accessori supplementari di sicurezza. Citiamo tra questi il cruise control con frenata automatica, l'avviso in caso di veicolo in arrivo nell'angolo cieco dei retrovisori, la ripetizione dei segnali stradali nel cruscotto e l'allarme se, uscendo da un parcheggio a pettine in retromarcia, sta sopraggiungendo un veicolo. Quest'ultimo accessorio (assieme ai sensori e alle telecamere di parcheggio) è molto utile, anche perché la visuale posteriore e di tre quarti non è buona.
Secondo noi
Pregi
> Comfort. Sedili ben imbottiti, poco rumore, cambio e motore “fluidi”: si viaggia in pieno relax.
> Dotazione. Si tratta davvero di un'auto “full optional”: tanti gli accessori inclusi nel prezzo.
> Spazio. I centimetri a disposizione di passeggeri e bagagli sono parecchi.
Difetti
> Cambio. È un automatico morbido, ma poco raffinato: ha solo sei marce ed è poco adatto alla guida brillante.
> Dettagli interni. Qualche elemento potrebbe essere rifinito ancora meglio: in fin dei conti, è un'auto da quasi 50.000 euro...
> Visibilità posteriore. È ridotta dai larghi montanti del tetto e dall'ingombro dei poggiatesta. Ma l'elettronica aiuta.