Nel segno della continuità
Anche se a prima vista non sembra essere molto cambiata rispetto al vecchio modello, la crossover coreana
Kia Soul è stata rinnovata integralmente, partendo da un pianale diverso che ha consentito di ottenere un allungamento del passo di 2 cm (ora sono 257). All'esterno, la carrozzeria guadagna 3 cm in lunghezza (da 411 a 414), mentre altezza e larghezza (160 e 180 cm) restano sostanzialmente invariate. La Soul conserva le linee squadrate della precedente versione, con i passaruota allargati, le fiancate alte, il tetto piatto e la coda verticale: ora, però, i paraurti sono più prominenti, la mascherina è quella delle Kia di ultima generazione e i fari, allungati e leggermente assottigliati, hanno le luci diurne a led. La casa dichiara che la nuova piattaforma (la stessa della Cee'd) è più rigida del 29%: l'abitacolo è stato meglio insonorizzato e le sospensioni tarate in modo da garantire più maneggevolezza e comfort.
Dentro è fatta meglio
A bordo della nuova Kia Soul si è subito favorevolmente colpiti dalla sensazione di abbondanza di spazio, in relazione alle contenute dimensioni esterne: il soffitto è alto, anche dietro, e le poltrone appaiono comode e ben conformate. Inoltre, ci si rende conto che sono stati fatti passi in avanti rispetto al vecchio modello, soprattutto sul piano della cura costruttiva: sono migliorati la precisione degli assemblaggi e la qualità dei materiali, i punti deboli della vecchia Soul. La nuova plancia, con ampi inserti colorati, è gradevole e ha una forma riuscita (prima era molto semplice, al limite del… triste); d’impatto il cruscotto retroilluminato e pratico il cassetto di fronte al passeggero anteriore, molto ampio e profondo. Anche il grande schermo a sfioramento del navigatore (8”) concorre a dare un aspetto più ricco alla macchina. Di pregio pure il sistema multimediale. Molto visibile e a portata di mano il tasto delle frecce di emergenza, a centro plancia; non altrettanto pratici, invece, i fitti e piccoli comandi della radio, del telefono e del cruise control sulle razze del volante.
Non le piace caricare
Un appunto va fatto anche al bagagliaio della Kia Soul, che cresce leggermente nelle dimensioni (passando da una capacità minima di 340 litri a 354), ma resta piccolo e poco sfruttabile, a causa della forma irregolare del vano e per l'elevata altezza da terra della soglia di carico (78 cm).
In retromarcia, attenzione
Su strada la nuova Kia Soul, con il 1.6 CRDI da 128 CV, si dimostra comoda e sicura. Nello scatto da fermo il quattro cilindri turbodiesel (con turbina a geometria variabile) si mostra abbastanza pronto alle pressioni sull'acceleratore e ha una buona progressione: gli 11,2 secondi ufficiali nello “0-100” non sembrano fuori portata per la crossover coreana. Nel traffico ci si muove senza fatica, grazie all'elasticità del motore, alla leggerezza dello sterzo e alla buona manovrabilità del cambio manuale a sei marce. Nei parcheggi, invece, attenzione, per via della scarsa visibilità posteriore, specie di tre quarti, fortemente penalizzata dai montanti molto larghi del tetto (la retrocamera, però, è di serie). L'abitacolo, ampio, e il livello di rumorosità inferiore a quello del vecchio modello rendono comode anche le lunghe trasferte autostradali. La tenuta in curva ci è sembrata buona e la stabilità in rettilineo adeguata. Realistica la punta massima dichiarata di 180 km/h. E i consumi? La casa parla di 20,0 km/l in media, nella realtà pressoché irrealizzabili. Comunque, nella nostra breve prova su strade prevalentemente extraurbane, ci siamo avvicinati ai 15 km/l indicati dal computer di bordo: prestazione di tutto rispetto.
Presto anche elettrica
La Kia Soul sarà nelle concessionarie a partire da aprile, a un prezzo base di 18.500 euro. I motori sono il 1.6 a gasolio del test e il 1.6 GDI a iniezione diretta di benzina da 132 CV. Uno solo l'allestimento, che può essere arricchito con tre pacchetti. Tra gli optional, un nuovo sistema multimediale, con display touchscreen di 8" che replica le informazioni del navigatore sul secondo schermo a colori nel cruscotto, tra i due strumenti principali; gli interni in pelle; i sedili anteriori ventilati e riscaldabili; il divano riscaldabile e il tetto panoramico in vetro. A pagamento si possono avere anche alcuni utili sistemi di ausilio alla guida, come quello che avvisa quando si supera involontariamente la linea di corsia, il parcheggio automatico, i fari con funzione antiabbagliante e il Flex Steer, il dispositivo comune agli ultimi modelli della casa, che agisce sul servosterzo variandone la durezza. Al lancio, la 1.6 GDI verrà offerta a 15.950 euro, con uno sconto di 2.550 euro. A giugno si aggiungerà anche una versione 1.6 a benzina e Gpl e, alla fine dell'anno, dovrebbe arrivare la Soul EV, la versione a zero emissioni, spinta da un motore elettrico da 111 CV e 285 Nm di coppia: per la casa, sarà in grado di passare da 0 a 100 km/h in 12 secondi circa, mentre la velocità massima verrà limitata a 145 Km/h; 200 i km di autonomia.
Secondo noi
PREGI
> Comfort. I sedili sono comodi, le sospensioni efficaci nel digerire le buche e il 1.6 non fa sentire troppo la sua voce.
> Garanzia lunga. Sette anni o 150.000 km di copertura non sono pochi e fanno stare tranquilli.
> Personalità. Non è un’auto banale: potrà piacere o no, ma è originale.
DIFETTI
> Baule. Come quello del vecchio modello, non è grande ed è difficile da sfruttare, a causa della soglia alta da terra e della forma irregolare del vano.
> Comandi. Quelli sulle razze del volante sono tanti e troppo vicini tra loro.
> Visibilità posteriore. Il lunotto piccolo e montanti del tetto, poderosi, impediscono di valutare gli ingombri esterni dell'auto.