La prima volta
Linea filante, prestazioni mozzafiato e una buona agilità. No, non stiamo parlando di una coupé, ma della prima suv del Tridente: la
Maserati Levante. Nella categoria si distingue per le linee fluide e classiche (s’ispirano alle berline sportive), che dissimulano le notevoli dimensioni di quella che è pur sempre una suv lunga cinque metri. E, forte dei 430 CV del 3.0 V6 biturbo e dell’efficacia delle sospensioni con ammortizzatori a controllo elettronico e molle pneumatiche, fra le curve le oltre due tonnellate di peso dell’auto si fanno sentire meno del previsto (nella modalità Sport). Il tutto senza rinunciare a doti di vera fuoristrada, come potete leggere più avanti. Meccanicamente basata sulla Ghibli e dotata di un sistema a trazione integrale sviluppato dalla casa modenese, la Maserati Levante è in vendita nella versione S (quella del test) a benzina e in quelle a gasolio con il 3.0 V6 da 250 o 275 CV (73.417 euro per entrambe). Le prime S sono in consegna a maggio, per quelle a gasolio occorre attendere luglio. Per tutte la dotazione di serie include il cambio automatico (ZF) a otto rapporti, le sospensioni “intelligenti” e gli interni in pelle. Stupisce dover pagare a parte il navigatore (2.204 euro nel pacchetto Business) e l’indispensabile retrocamera (dietro si vede poco): 492 euro. Gli aiuti alla guida, finalmente disponibili per una Maserati, sono nei pacchetti Driving Assistance (da 1.948 euro): includono gli avvisi di involontario cambio di corsia, del sopraggiungere di altri veicoli, oltre al cruise control adattativo, al sistema di frenata automatica e la videocamera 360° (permette di osservare dall’alto il perimetro dell’auto nell’ampio schermo di 8,4” nelle consolle).
Interni di lusso
L’abitacolo della Maserati Levante è accogliente, con estese finiture in pelle (di serie, ma a scelta se ne possono scegliere altre, perfino abbinate alla selleria in seta). I materiali sono di qualità e solo le parti meno visibili sono di plastica più economica. Gli arredi della vettura in prova non erano esenti da scricchiolii, ci auguriamo imputabili al fatto che l’auto fosse di preserie, mentre le tasche nelle porte sono piccole. La posizione di guida (con regolazioni elettriche) è comoda e dotata di un sedile largo e non troppo avvolgente. Largo è anche il divano, ma la sua forma e la presenza del tunnel di trasmissione e del mobiletto fra i sedili, lo rendono più adatto a due passeggeri che a tre. Quanto ai comandi, sono intuitivi, la strumentazione chiara e il nuovo impianto multimediale, pur senza una grafica all’ultimo grido, offre tutte le funzionalità oggi irrinunciabili (si comanda anche con una pratica manopola fra i sedili). Il baule non è dei più grandi, ma comunque capiente: 580 litri a divano su.
Come va su asfalto…
La Maserati Levante si presta ad essere guidata nella modalità Sport delle quattro disponibili (le altre sono Normal, Ice per fondi ghiacciati e Off-road), pigiando due volte il tasto accanto alla leva del cambio: si varia in senso sportivo la risposta di cambio e motore e, con la seconda premuta, delle sospensioni: s’irrigidiscono. Così l’auto è reattiva ma sempre confortevole. In Normal il rollio si fa sentire e, più che guidare, ci si “lascia trasportare”. In ogni caso la risposta del cambio è dolce, in Sport i passaggi di marcia sono più lesti, tanto da invogliare a inserire efficacemente le marce con le lunghe leve in alluminio dietro il volante. Proprio in Sport abbiamo affrontato il tortuoso tracciato collinare della strada che da Parma conduce a Poggio di Berceto (terreno non ideale per una suv), sul quale si svolgeva una la celebre corsa a cui partecipò Alfieri, fondatore della Maserati. Qui, la Levante ha evidenziato una valida prontezza nei cambi di traiettoria e una stabilità elevata (complici i pneumatici Pirelli PZero 265/40 R 20 all’avantreno e 295/40 R 20 al retrotreno, che costano da 1.230 euro). Il V6 a benzina spinge sempre con ferocia, accompagnato da un rombo coinvolgente ma, in queste condizioni, è pure vorace di benzina: 5 i km/l “visti” dal computer di bordo.
… E nel fuori strada
Inserita la modalità Off-road e, tramite il manettino vicino alla leva del cambio, portata al massimo l’altezza fra il fondo dell’auto e il suolo (4 cm in più rispetto a quella standard), la Maserati Levante (sempre con pneumatici stradali, estivi) ha superato con disinvoltura accidentati percorsi fra pietraie e sterrati, affrontando una rampa "a gradoni" che, in alcuni brevi "strappi", presentava una pendenza di 52°. Nella successiva discesa abbiamo apprezzato il funzionamento del sistema che mantiene costante la velocità impostata (di serie), lasciandoci solo la gestione del volante.
Secondo noi
Pregi
> Aspetto. Ha una linea da berlina sportiva, che la differenzia dalle altre suv.
> Guida. In Sport è appagante.
> Off-road. Ha notevoli capacità di disimpegno su fondi difficili.
Difetti.
> Modalità Normal. La risposta dell’auto è anche troppo “mollacciona”.
> Tasche. Quelle nelle porte sono piccole.
> Visibilità. Dietro si vede poco e la retrocamera è optional (492 euro).