Questa sportiva a quattro posti riprende lo stile della coupé che va a sostituire, ma è tutta nuova: sotto il cofano niente più V8 aspirato di origine Ferrari, ma potenti 3.0 V6 biturbo o addirittura le tre unità elettriche della variante a batteria Folgore, che garantiscono prestazioni da supercar. Grazie a sospensioni non troppo rigide e a una buona visibilità per la categoria - il lunotto è ampio - la Maserati GranTurismo si lascia condurre con piacere anche nella vita di tutti i giorni; selezionando le modalità di guida più sportive, invece, la trazione integrale scarica a terra tutti i cavalli con facilità. Preciso e leggero lo sterzo, rapido il cambio automatico a otto marce delle versioni a benzina, che accetta sempre le scalate anche al limite dei giri.
Il moderno l’abitacolo della Maserati GranTurismo riprende nello stile e nella tecnologia l’impostazione della suv Grecale: davanti agli occhi del guidatore ci sono ben quattro schermi: uno per il cruscotto digitale, due "touch" per la multimedialità e il climatizzatore, più uno piccolo e rotondo che sostituisce il tradizionale orologio analogico, nella parte alta della plancia. Curate e del tutto personalizzabili le finiture; peccato soltanto per alcuni particolari in plastica lucida (come i tasti nel volante) non all’altezza del prezzo di listino. Che è cresciuto sensibilmente e non comprende di serie alcune dotazioni importanti come gli assistenti elettronici alla guida, che si pagano a parte.
Adeguato alla tipologia di vettura il bagagliaio della Maserati GranTurismo: la bocca d’accesso è larga, ma nell’elettrica il rigonfiamento legato all'ingombro dei motori elettrici posteriori fa perdere quasi 50 litri di capacità.