È una piccola monovolume che sembra uscita da un fumetto. In Giappone è tra le auto preferite, dov’è giunta addirittura alla terza versione (la prima è del 1998). In effetti, le auto piccole e squadrate come la Nissan Cube nel Paese del Sol Levante piacciono molto: linea a parte, sono spaziose e poco ingombranti e, soprattutto, pratiche. Queste caratteristiche, però, finora non hanno convinto gli italiani; basta vedere lo scarso successo riscontrato dalla Daihatsu Materia: spigolosa e fuori dagli schemi quanto la Cube.
In più, stranezza nelle stranezze, la piccola Nissan Cube ha un aspetto asimmetrico: la fiancata destra ha il finestrino posteriore che si prolunga verso la coda, congiungendosi con il lunotto, mentre a sinistra, il montante posteriore del tetto è a vista. E se non bastasse, ci sono parecchie possibilità di personalizzazione, con decorazioni sul tetto in vetro e decalcomanie per la carrozzeria: giusto per chi vuole farsi notare a tutti i costi! Importata nel nostro Paese anche con il 1.5 turbodiesel da 110 CV (arriva ad aprile), oltre che con il 1.6 a benzina della prova, la Nissan Cube è omologata per cinque passeggeri, ha un baule abbastanza capiente (la capacità massima dichiarata è di 1563 litri, col divano abbattuto) e un ampio portellone che si apre di lato.
Se la sua forma a scatola non convince del tutto, bisogna ammettere che la Nissan Cube di spazio ne ha da vendere (in rapporto alle ridotte dimensioni esterne: è lunga 398 cm, larga 170 e alta 167); soprattutto in altezza, grazie alla forma cubica della carrozzeria, con soffitto alto e piatto e vetri e montanti del tetto verticali. Le poltrone sono ampie, confortevoli e poco scivolose (merito del rivestimento in tessuto scamosciato) e le finiture discrete. Anche dietro si sta comodi: il divano è rialzato rispetto ai sedili anteriori, ha gli schienali reclinabili all’indietro e può scorrere di 24 cm.
L’abitacolo della Nissan Cube ha un aspetto davvero poco convenzionale e si distingue per la plancia dalla linea sinuosa, a onde. Il cruscotto sembra fluttuare davanti al guidatore; gli strumenti, asimmetrici, hanno una gradevole colorazione azzurra e bianca. I numerosi vani portaoggetti accrescono ulteriormente la praticità della vettura. Un dettaglio curioso: sui braccioli delle porte ci sono delle fascette colorate elastiche dove infilare cartine stradali, fazzolettini o altri piccoli oggetti. Grande anche il baule della Nissan Cube: con il divano spostato tutto in avanti è profondo 80 cm, largo 100 e alto 114 fino al soffitto. Peccato che sia chiuso da uno scomodo portellone incernierato a sinistra: non è leggerissimo e bisogna avere parecchio spazio dietro l’auto per poterlo aprire.
Le dimensioni ridotte della Nissan Cube e la buona visibilità in tutte le direzioni (garantita anche dai montanti verticali del tetto, sia davanti sia dietro) ne fanno un’auto perfetta per la città. Il 1.6 da 110 CV, regolare a bassi giri, tirando le marce diventa perfino brillante: al semaforo fa scattare bene la vetturetta giapponese. Il tempo di 11,3 secondi del canonico 0-100 km/h dichiarato dalla Casa, ci è sembrato realistico. E tutto senza che la rumorosità diventi mai fastidiosa.
Fuori città la Nissan Cube si guida con scioltezza su ogni percorso, e si controlla bene anche nelle manovre brusche. Un po’ deludente la ripresa: per fare i sorpassi è spesso necessario scalare marcia e spingere a fondo. Inoltre, i grossi specchi retrovisori e la forma poco aerodinamica della carrozzeria creano dei fastidiosi fruscii, ben avvertibili già a 100 km/h.
Si può scegliere fra Look e Luxury. Già con il primo allestimento la dotazione è completa: ABS, ESP, sei airbag, climatizzatore automatico, tetto panoramico in vetro, radio con lettore di cd e di mp3 e presa Aux, Intelligent Key con avviamento a pulsante e luci e tergicristallo automatici. Il prezzo, però, non è leggero: 19.000 euro. Sulla Luxury, 800 euro in più, troviamo anche il navigatore satellitare e la telecamera posteriore per la retromarcia.
PREGI
> Abitabilità. La carrozzeria spigolosa, con le pareti verticali e il tetto alto e piatto, rende spazioso l’abitacolo: nessun problema per passeggeri e bagagli.
> Motore. Il 1.6 a 16 valvole di origine Renault, non è rumoroso e riesce a dare sufficiente brio.
> Praticità. L’abitacolo è disseminato di vani piccoli e grandi. Ma la cosa che si apprezza di più è il divano posteriore scorrevole che permette di dare più spazio alle persone o ai bagagli. E salire non è un problema: le porte hanno un ampio angolo di apertura.
DIFETTI
> Linea. È parecchio originale, ma proprio per questo non è detto che piaccia a molti. La carrozzeria sfaccettata, a forma a cubo, sembra tagliata con l’accetta.
> Fruscii. Andando oltre i 100 orari si sentono nettamente i rumori aerodinamici dovuti agli enormi specchi e alla carrozzeria squadrata che litigano con l’aria.
> Portellone. Non pesa poco ed è scomodo da aprire perché richiede molto spazio dietro la vettura.
Cilindrata cm3 | 1.598 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 110 (81)/6.000 |
Coppia max Nm/giri | 153/4.400 |
Emissione di CO2 grammi/km | 151 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 3.980/1.695/1.670 |
Passo cm | 2.530 |
Peso in ordine di marcia kg | 1.190 |
Capacità bagagliaio litri | -/1.563 |
Pneumatici (di serie) | 195/60 R15 |
Versione | Prezzo | Alim | cm3 | CV/kW | km/h | 0-100 | km/l | CO2 | kg |
1.6 | 19.000 | B | 1.598 | 110/81 | 175 | 11,3 | 15,1 | 151 | 1.190 |
1.6 aut. | - | B | 1.598 | 110/81 | 170 | 12,4 | 14,2 | 159 | 1.250 |
1.5 | - | D | 1.461 | 110/81 | 175 | 11,9 | 19,2 | 135 | 1.300 |