Seat Ibiza SC: ha un motore brillante, ma rumoroso

Già al primo sguardo, l’Ibiza FR non vuole passare inosservata: cerchi in lega di 17” con pneumatici 215/40, grandi dischi dei freni (da 288 millimetri), grandi aperture nere nel muso con griglia a nido d’ape, doppio tubo di scarico che spunta al posteriore. Poi apri la porta e ti si parano di fronte gli interni “all black”, con sedili avvolgenti e un volante sportivo in pelle come il pomello del cambio.

Il piatto forte, però, è sotto il cofano: un quattro cilindri turbodiesel common-rail da 143 CV che spinge questa Ibiza, a detta della Seat, fino a 210 km/h. Purtroppo, questo motore si è rivelato piuttosto rumoroso (specialmente a freddo) anche per gli standard delle sportive. Un difetto che, sommato ai fruscii aerodinamici provenienti da specchietti e carrozzeria, può rendere meno piacevoli gli spostamenti.

In compenso, la generosa coppia fa fare gli “straordinari” alle gomme anteriori nelle accelerazioni più vigorose. E questo nonostante i sistemi di controllo di guida sempre attivi. Secondo i dati dichiarati, il passaggio da 0 a 100 km/h viene coperto in 8,2 secondi. Alla potenza, comunque, si aggiunge l’elasticità: il motore riprende velocemente giri anche da 1500 giri.

Il merito di tanta fruibilità è anche della corretta spaziatura del cambio manuale a sei marce (stranamente, l’automatico DSG non è previsto per la versione a gasolio): è preciso e addirittura fin troppo fluido, e nel suo lavoro è aiutato da un indicatore nel cruscotto che indica il rapporto inserito e ci consiglia quando cambiare.

Durante il nostro primo contatto, avvenuto sulle strade montuose di Manresa in Spagna, questa Seat Ibiza FR ha “bevuto” poco, ma i 21,7 km/litro promessi dalla Casa ci sembrano difficili da ottenere. In ogni caso, ci ha ripagati con una tenuta di strada di alto livello e con un comportamento sempre prevedibile e sicuro.

Per essere una piccola sportiva, l’abitabilità è notevole e lo spazio non manca neppure dietro, dove due adulti siedono comodamente. Come accennato, lo stile scelto per gli interni è all’insegna del nero, con i sedili e i tappetini bordati di rosso, come pure il logo FR sugli schienali anteriori. Oltre che appaganti per gli occhi, i sedili sono comodi anche per i viaggi, nonostante siano avvolgenti (come d’altronde è giusto che siano quelli di una sportiva).

Plancia e pannelli porta sono anch’essi di colore nero, con un effetto “tutto plastica” impreziosito da qualche finitura in simil-alluminio o carbonio: l’insieme non delude e, anzi, restituisce una sensazione di buona fattura e di solidità (oltre a qualche fastidioso riflesso). Alla fine, l’abitacolo della Seat Ibiza FR soddisfa anche sul versante del comfort, grazie al “clima” automatico di serie, come pure i comandi al volante per radio e telefono, l’impianto audio con mp3 e sei altoparlanti, il volante regolabile in altezza e in profondità.

PREGI
> Guida. Convincono il cambio rapido a sei marce, lo sterzo sincero e immediato, e la risposta delle sospensioni.
> Motore. Docile ma grintoso quando serve, è anche “amico dell’ambiente”, con il filtro antiparticolato e basse emissioni di CO2.
> Dotazione. Essendo fra le Ibiza più costose, la FR non poteva non avere tutto il necessario di serie, specie per la sicurezza.

DIFETTI
> Manca l’automatico. L'Ibiza FR a benzina monta il cambio automatico a doppia frizione DSG, che ben si adatta all’indole sportiva. Per la versione a gasolio non si può averlo, neanche pagando.
> Rumorosità. Va bene che parliamo di una sportiva, ma il motore è un po’ invadente e “suona” ancora come tutti i diesel.
> Riflessi. In alcune condizioni di luce, le parti lucide della consolle centrale limitano la visibilità dei comandi del “clima” e della radio.