Un 4x4 più raffinato
Inizieranno a giorni le consegne della
Subaru Forester aggiornata: il 17 e 18 aprile sono a calendario due giornate di “porte aperte” nelle concessionarie della casa. Le modifiche per il 2015 riguardano la gamma (meno allestimenti e prezzi “tagliati” fino a circa 3.000 euro), il nuovo sistema multimediale e l'arrivo del cambio automatico, di tipo CVT, per il motore a gasolio (ora Euro 6). Quest'ultimo, come quelli delle versioni a benzina, deriva da quello della Outback ed è abbinato a un sistema di trazione integrale più raffinato rispetto a quello delle “sorelle” manuali: la coppia fra i due assi (in condizioni normali di marcia, il 60% della coppia raggiunge le ruote posteriori) viene ripartita non tramite un giunto viscoso ma mediante un pacco di frizioni a controllo elettronico, più rapido nell'intervento. Inoltre, solo le Forester con cambio Lineartronic montano il sistema X-Mode: premendo un pulsante, fino a 40 km/h l'elettronica mantiene costante la velocità nelle discese e nelle salite più ripide.
Spazio tanto, finiture poche
L'abitacolo conserva i pregi e i difetti rilevati al lancio della Subaru Forester, quasi due anni fa: lo spazio abbonda in ogni direzione e il guidatore gode di una buona visibilità grazie agli ampi vetri, ai montanti sottili e ai retrovisori “extralarge”. D'altro canto, però, le plastiche sono robuste ma tutt'altro che gradevoli al tatto e alla vista, mentre molti dettagli (specie visto il prezzo della vettura) non convincono: dal posto di guida si intravede la meccanica della colonna dello sterzo, coperta solo da un lembo di tessuto tagliato grossolanamente, e per i passeggeri posteriori non sono previste bocchette d'aerazione. Inoltre, le alette parasole (ampie ed estensibili) hanno una fascetta fermabiglietti poco tesa: più di una volta il tagliandino autostradale ci è caduto per terra solo chiudendo la porta... Confermati i comandi a pulsanti e rotella per il “clima” bizona: grandi, pratici da usare e facili da individuare.
Più “navigata”, non più sicura
Nuovi sono invece i comandi al volante e il sistema multimediale con navigatore (di serie nella Sport Unlimited), che ci ha convinto per la facilità d'uso, la rapidità di risposta ai comandi e per lo schermo di 7 pollici, luminoso e ben definito. Con l'aggiornamento non sono stati però stati resi disponibili (neppure a pagamento) i più recenti sistemi di sicurezza, come la frenata automatica d'emergenza e il cruise control adattativo (presenti invece nella nuova Outback lanciata solo poche settimane fa). Sulla Subaru Forester per la sicurezza ci sono quindi solo l'Esp e sette airbag: quanto offerto da alcune auto da città che costano meno della metà.
Non teme il... cross
Su strada, la Subaru Forester si conferma una suv dall'indole “tranquilla”: il 2 litri a gasolio ha la potenza che serve, un'erogazione regolare e trasmette poche vibrazioni. Quando è “in temperatura”, inoltre, la sua voce non s’impone nell'abitacolo, al contrario dei fruscii e del rombo di rotolamento dei pneumatici, già molto evidenti a 100 km/h (la vettura guidata, però, montava gomme invernali, più rumorose delle estive). Apprezzabile anche la precisione dello sterzo, piuttosto demoltiplicato, anche se, forzando l'andatura, il muso allarga presto la traiettoria. Il nuovo cambio, con il suo numero “infinito” di marce (sette sono preimpostate dall’elettronica, e selezionabili con i comandi dietro alle razze del volante), favorisce il comfort e dà il meglio di sé accelerando dolcemente: “telegrafando” con il pedale destro o premendolo a fondo, si ottiene solo di far impennare i giri del motore, senza che la velocità cresca altrettanto rapidamente. Proprio con questo cambio, la Forester è la Subaru più votata al fuori strada: abbiamo avuto modo di scoprirlo non solo su un percorso solitamente riservato a trattori e mountain bike, fra le colline bolognesi (dove la generosa altezza da terra di 22 cm non ci ha mai fatto “toccare” col fondo), ma anche affrontando una pista di motocross. Su questo percorso, il sistema X-Mode ha permesso di arrampicarsi e ridiscendere da ripide pendenze con fondo terroso cedevole con estrema facilità: una volta impostata la velocità (che può essere variata con un colpetto di acceleratore o di freno), l'elettronica si occupa di mantenerla, frenando le ruote non in presa (per trasmette il moto all'altra dello stesso asse) e lasciando al guidatore solo il compito di occuparsi del volante.
Secondo noi
PREGI
> Navigatore. La nuova unità (di serie per questa versione) ha uno schermo ben definito ed è facile da usare.
> Versatilità. Grazie al sistema X-Mode, ripide salite e discese su fondi “difficili” diventano facili da affrontare; su strada, la Forester non è scomoda come le “vere” fuoristrada.
> Visibilità. Specchietti grandi, ampi vetri e montanti sottili permettono di vedere agevolmente cosa c'è fuori.
DIFETTI
> Dettagli. Chi stacca un assegno di oltre 40.000 euro, meriterebbe maggiore cura per plastiche e dettagli (alette parasole e copertura della colonna dello sterzo).
> Insonorizzazione. Già a 100 km/h il rumore di rotolamento e i fruscii d'aria sono ben evidenti.
> Sistemi di sicurezza. Sette airbag e l'Esp ormai sono quasi la norma: si sente la mancanza di moderni dispositivi come quelli antitamponamento.