Una Volkswagen Golf ogni 40 secondi: è questo il ritmo che devono tenere le linee produttive per accontentare le richieste dei clienti, circa un milione ogni anno (quasi 600.000 solo in Europa). Difficile cambiare una formula già vincente… Non c’è da stupirsi quindi che il restyling della settima generazione della Volkswagen Golf non abbia comportato modifiche sostanziali nelle forme: pochi ritocchi solo a paraurti, fari e fanali. Questi ultimi ora sono a led, mentre i proiettori anteriori offrono l’illuminazione a diodi per le luci diurne e, a richiesta (1.500 euro), per anabbaglianti e abbaglianti (non sono più disponibili i fari bixeno). Gli stessi aggiornamenti si ritrovano ovviamente anche nella versione station wagon, la nuova Golf Variant, proposta a 650 euro in più. Entrambe le auto sono già ordinabili, le prime consegne previste a marzo. Le varianti a tre porte sono disponibili solo in abbinamento ai motori più brillanti.
L’abitacolo delle nuova Volkswagen Golf si conferma spazioso (solo il passeggero al centro del divano è scomodo, per via dell'ingombrante tunnel sul pavimento) e curato: rare le “sviste”, come le plastiche più rigide della parte bassa della consolle centrale (quella a contatto con le gambe) e i ganci della cappelliera del baule. Poca cosa a confronto della piacevolezza dei materiali morbidi che rivestono la plancia e foderano le tasche portaoggetti anteriori, così come della superficie dei vari tasti e pulsanti. Più che i nuovi rivestimenti dei sedili, a spiccare sono (nelle versioni più ricche) il cruscotto interamente digitale e il sistema multimediale Discover Pro (circa 2.000 euro), gestibile anche con comandi gestuali: passando la mano da destra a sinistra (o viceversa) davanti allo schermo di 9,2 pollici si sfogliano le pagine dei menù o si cambiano le stazioni radio. Una funzione, in realtà, non utilissima, pur considerando che i tanti (e piccoli) tasti sulle razze del volante non sono dei più pratici da usare. Più interessante la funzione MirrorLink, grazie alla quale è possibile gestire le app del proprio cellulare. E ci sono anche applicazioni proprietarie come quella chiamata DoorBird che consente di rispondere dall’auto al videocitofono (di tipo apposito) di casa e di aprire il cancello dalla vettura sfiorando lo schermo; peccato che manchi una richiesta di conferma dell’operazione, quindi si rischia di aprire per errore toccando il monitor nel punto sbagliato.
Nella nuova Volkswagen Golf non è solo l’impianto multimediale a essere più tecnologico: diversi sistemi di sicurezza debuttano proprio in occasione di questo restyling. Dalla frenata di emergenza a bassa velocità, in grado di riconoscere anche i pedoni per evitare o ridurre le conseguenze di un investimento, alla funzione Emergency Assist: in caso di malore del conducente, la vettura accosta e rallenta autonomamente. Tra i sistemi di assistenza alla guida va segnalato quello per la marcia semiautonoma nel traffico: la nuova Volkswagen Golf è in grado di seguire la colonna di macchine, adeguando la velocità (fino a fermarsi e a ripartire) e sterzando (il guidatore deve comunque tenere almeno una mano sul volante).
La gamma dei motori della Volkswagen Golf, tutti turbo e a iniezione diretta, parte dal 1.0 TSI a benzina da 85 cavalli, che rimpiazza il precedente 1.2. Lo stesso tre cilindri è disponibile anche con 110 cavalli, con cambio manuale a sei marce (anziché a cinque) o robotizzato a doppia frizione (con raffreddamento a secco) a sette rapporti. Le stesse trasmissioni si possono avere in abbinamento alla 1.4 TSI da 125 CV e per la 1.5 TSI con 150. Quest’ultimo, oggetto del nostro test, ha la peculiarità di disattivare la metà dei cilindri quando è richiesta poca potenza, in modo da ridurre i consumi di benzina. Ed è in fase di sviluppo una variante da 130 cavalli con ciclo di combustione di tipo Miller (varia l’apertura delle valvole per aumentare l’efficienza) e turbocompressore a geometria variabile. Parlando di versioni ad alte prestazioni, non mancherà la GTI Performance (la GTI “normale” non arriverà in Italia), che passa a 245 cavalli, 15 in più del modello pre-restyling. Non cambia la potenza (184 CV) dell’altra versione spinta, la GTD a gasolio. Tra i motori turbodiesel, confermati il 1.6 TDI da 90 cavalli, oppure da 115 (5 più di prima), e il 2.0 TDI da 150. Quest’ultimo porta al debutto un nuovo cambio a doppia frizione con raffreddamento in bagno d’olio a sette marce, anziché a sei (per ridurre i consumi di carburante). Per tagliare la spesa per i rifornimenti, ci sono pure la 1.4 TGI a metano (da 23.050 euro), l’ibrida plug-in a benzina o la versione elettrica: per queste ultime due i listini non sono ancora stati comunicati, ma non dovrebbero essere molto diversi dagli attuali, ovvero intorno ai 38.000 euro.
Il listino della nuova Volkswagen Golf parte da un prezzo più alto di prima (20.150 euro per la 1.0 TSI, in luogo dei 18.900 della vecchia 1.2). La versione d’attacco si chiama sempre Trendline e include, fra l’altro, 7 airbag, dispositivo anti-colpo di sonno, freno a mano elettronico, radio con vivavoce Bluetooth e specchietti regolabili e ripiegabili elettricamente. Interessante la dotazione della Business (il cui prezzo cala di 800 euro rispetto al modello uscente); rispetto alla Trendline costa 1.500 euro in più, ma offre l’impianto multimediale con schermo di 8” (anziché di 6,5”), i sensori di distanza davanti e dietro con dispositivo di parcheggio semi-autonomo, il cruise control e i cerchi in lega di 16”. Non, però, il navigatore, che dovrebbe costare intorno ai 1.000 euro. Il terzo degli allestimenti (scompare la versione Comfortline) è la Sport, con cerchi di 17”, assetto irrigidito e dettagli più grintosi. La Highline (priva di questi ultimi) ha il cruise control adattativo, il cruscotto digitale (tranne per le versioni a metano) e la frenata di emergenza anche in caso di individuazione di pedoni. La ricca Executvie ha pure il navigatore con schermo di 8", i sensori di distanza anteriori e posteriori con sistema di parcheggio semi automatico e gli specchi esterni ripiegabili elettricamente.
Nel nostro test della nuova Volkswagen Golf ci siamo concentrati sul nuovo 1.5 TSI in abbinamento al cambio a doppia frizione a sette marce. Silenziosissimo al minimo, questo quattro cilindri turbo a benzina spinge in modo fluido e mostra una buona progressione fino a circa 5000 giri, poi cala un po’. Anche ad andature autostradali il motore si fa sentire poco (a 130 km/h di tachimetro, in settima marcia, lavora a circa 2300 giri); peccato, invece, per i fruscii che si avvertono dagli specchietti già a circa 100 km/h e per il rumore di rotolamento dei pneumatici di 225/45 R 17. Il cambio DSG si conferma rapidissimo e pratico da usare anche in modalità manuale, grazie alle piccole levette dietro le razze del volante (costeranno non meno di un centinaio di euro). Ottima la tenuta di strada ed elevato il comfort offerto dalle sospensioni a controllo elettronico (altri 1.000 euro circa). Nelle curve la Golf è piacevole, con uno sterzo progressivo e dalla giusta consistenza (variabile comunque con il tasto che seleziona le cinque modalità di guida, inclusa quella programmabile a piacere).
Pregi
> Cambio DSG. Non è una novità, ma sempre una (piacevolissima) conferma.
> Guida. Lo sterzo risulta preciso e omogeneo nella risposta e la tenuta di strada è elevata. Una vettura appagante tra le curve.
> Qualità. Salvo qualche piccola svista, le finiture sono di un livello superiore alla media.
DIFETTI
> Quinto posto. Il tunnel sul pavimento è ingombrante e limita l'agio per le gambe del passeggero al centro del divano.
> Rumorosità. In velocità si avvertono il rotolamento delle ruote e, ancor di più, il fruscio degli specchietti.
> Tasti nel volante. Tanti e piccoli. Ci vuol tempo per imparare a usarli.
Cilindrata cm3 | 1498 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 110 (150)/5000-6000 giri |
Coppia max Nm/giri | 250/1500-3500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 114 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (robotizzato) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 216 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 8,3 |
Consumo medio (km/l) | 20 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 426/179/149 |
Passo cm | 262 |
Peso in ordine di marcia kg | 1242 |
Capacità bagagliaio litri | 380/1270 |
Pneumatici (di serie) | 225/45 R17 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Volkswagen Golf usate 2019 | 12.490 | 20.110 | 116 annunci |
Volkswagen Golf usate 2020 | 14.400 | 21.810 | 175 annunci |
Volkswagen Golf usate 2021 | 17.099 | 25.200 | 253 annunci |
Volkswagen Golf usate 2022 | 8.800 | 27.640 | 143 annunci |
Volkswagen Golf usate 2023 | 21.900 | 29.920 | 144 annunci |
Volkswagen Golf usate 2024 | 24.990 | 34.200 | 40 annunci |
Volkswagen Golf usate 2025 | 45.900 | 45.900 | 6 annunci |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Volkswagen Golf km 0 2019 | 19.900 | 24.290 | 14 annunci |
Volkswagen Golf km 0 2022 | 30.800 | 30.800 | 1 annuncio |
Volkswagen Golf km 0 2023 | 28.400 | 40.040 | 7 annunci |
Volkswagen Golf km 0 2024 | 25.990 | 33.420 | 35 annunci |