Sassi e buche fanno meno paura
A meno di un anno dall’esordio nelle concessionarie della nuova
Volkswagen Passat, ecco la versione
Alltrack, più adatta ai fondi difficili e con uno stile più “avventuroso”; le prime arriveranno in Italia a ottobre 2015. La base meccanica è quella della wagon a gasolio a trazione integrale, cioè la Variant 2.0 TDI 4Motion. Con questo sistema 4x4, di norma la potenza del motore arriva solo alle ruote anteriori, ma appena si rischia una perdita di aderenza, una frizione multidisco a comando elettroidraulico (tipo Haldex) si chiude, facendo fluire una parte della spinta del 2.0 anche dietro. Lo slittamento dei singoli pneumatici è controllato dal sistema EDS che, azionando il freno della ruota interessata, trasmette automaticamente la coppia motrice sulla gomma del lato opposto, che offre più grip. Dal punto di vista tecnico, la Alltrack differisce dalle altre Passat, 4Motion incluse, per la maggiore luce a terra (17,4 cm, 2,75 più delle Passat “normali”) così da ridurre il rischio di”grattare” sugli ostacoli più sporgenti; per le protezioni supplementari del sottoscocca; infine, per il programma di guida specifico Offroad, selezionabile con un tasto nella plancia, che include il regolatore automatico di velocità nelle discese più ripide, una risposta addolcita del pedale dell’acceleratore (consente di gestire meglio la marcia sui terreni “difficili”) e una taratura particolare dell’Abs con funzionamento ottimizzato per i fondi a bassa aderenza, quali neve, fango e ghiaia.
Tre diesel
Non mancano le modifiche estetiche: il profilo inferiore della carrozzeria della Volkswagen Passat Alltrack è ricoperto da una fascia in plastica nera antiurto, i paraurti hanno una forma differente le calotte degli specchietti sono satinate; specifici pure in cerchi in lega (di 17” di serie, ma l’auto del test montava quelle optional di 18”). Tutti questi elementi si adattano bene alle linee tese e semplici della wagon tedesca. Le dimensioni non cambiano, se non in altezza (di circa 3 cm sueperiore, proprio perché l’auto è più distante dal suolo), mentre l’aumento di peso rispetto alle Passat a due sole ruote motrici è di circa 160 kg (e di 30-40 rispetto alle 4Motion normali). Tutti i motori sono a quattro cilindri 2.0 diesel, nelle versioni monoturbo da 150 o 190 CV, e biturbo da 239 “puledri” dell’auto del test; la meno potente ha il cambio manuale (e costa 39.050 euro), le altre due il robotizzato a doppia frizione DSG (e fanno spendere, rispettivamente, 43.650 e 47.850 euro).
Un divano per due
L’abitacolo della Volkswagen Passat Variant Alltrack offre lo stesso spazio delle altre versioni, quindi parecchio. Quattro adulti stanno comodissimi, ma l’eventuale quinto passeggero no: il divano è rigido al centro e il tunnel è massiccio. Il bagagliaio è assai ampio, e la capacità cala di soli 11 litri (a causa dell’ingombro della trazione 4x4) rispetto a quella delle Passat Variant “normali”: ci sono 639/1739 litri, mentre la soglia di carico a 65 cm da terra è un discreto valore per una wagon, e buono in assoluto. Utili lo schienale in tre parti reclinabili e il portellone ad apertura e chiusura elettriche (440 euro). La Volkswagen Passat Variant Alltrack si caratterizza per il rivestimento dei sedili in Alcantara e tessuto tecnico e per i pedali in acciaio a vista; l’abitacolo, dalle forme classiche e lineari, è rifinito con estrema attenzione e con materiali di notevole pregio; degno di nota, poi, il cruscotto interamente digitale (625 euro), nel quale il guidatore può scegliere le informazioni da mettere in evidenza: le mappe del navigatore o gli strumenti tradizionali. Considerando che l’auto del test richiede un esborso prossimo ai 50.000 euro, rimproveriamo, però, una presenza eccessiva di elementi identici a quelli della Golf, che costa meno della metà. Parliamo di tutta la zona consolle-tunnel, di molti comandi e del volante (attrezzato con una serie di tasti piccoli e vicini fra loro, di uso non proprio immediato); un’altra piccola pecca riguarda la spia dei fendinebbia sul pulsante di avviamento: risulta poco visibile dal guidatore.
Un comodo “missile”
La Volkswagen Passat Variant Alltrack 2.0 BiTDI offre un notevole mix di guidabilità e comfort. L’auto è silenziosa anche ad andatura superiore ai 130 km/h consentiti dal codice della strada, e le sospensioni elettroniche fanno un gran lavoro sulle buche; preciso e rapido “il giusto” lo sterzo, mentre per rilevare un maggior rollio in curva rispetto alle Passat normali, con assetto più basso, bisogna proprio impegnarsi; potente e facile da gestire la frenata. Solo lodi anche per il 2.0 biturbo, che è fluido, silenzioso e spinge “come un treno” (basti pensare che, secondo la casa, lo “0-100” viene bruciato in soli 6,4 secondi). E i consumi non paiono per nulla preoccupanti: a fine test, il computer di bordo indicava una percorrenza di circa 15 chilometri con un litro. Resta da verificare il comportamento off-road: il tracciato di questo primo drive test non ci ha concesso deviazioni fuori dall’asfalto, ma ci ripromettiamo di farlo in una futura prova.
Ben dotata? Sì, ma con quel che costa...
Chiudiamo con la dotazione, che (tenendo conto del prezzo elevato) è buona ma non eccezionale: la Alltrack BiTDI ha, tra l’altro, i cerchi in lega, il “clima” trizona, sette airbag (incluso quello per le ginocchia del guidatore) e i fari full led, oltre all’avviso nel cruscotto in caso di stanchezza del conducente, alla radio con display a sfioramento, al cruise control adattativo e ai sedili anteriori riscaldabili.
Secondo noi
Pregi
> Comfort. È di ottimo livello, e senza che la precisione di guida ne risenta.
> Finiture. Tutto è realizzato con una cura e un’attenzione estreme.
> Prestazioni. L’auto ha un bel temperamento: è scattante.
Difetti
> Allestimento interno. Troppi elementi sono in comune con la Golf: dopo aver speso 50.000 euro, a qualcuno potrebbe dare fastidio.
> Comandi. Alcuni sono poco intuitivi, non semplici da usare oppure sono collocati in una posizione discutibile.
> Quinto posto. Meglio non occupare la parte centrale del divano: è dura, e il tunnel di trasmissione intralcia le gambe.