L’accumulo di depositi carboniosi all’interno del sistema di aspirazione e nelle valvole (che potrebbero non chiudersi più correttamente) rischia di provocare un aumento della temperatura nel collettore (in materiale plastico), sino a causarne la deformazione e la fusione. Di qui lo spegnimento improvviso del propulsore 2.0 diesel (montato in 13.993 auto). Nei casi peggiori, però, il vano motore potrebbe prendere fuoco. Per prevenire questi fenomeni, in officina vengono puliti i sensori che misurano la pressione dell’aria e aggiornato il software di monitoraggio della tenuta delle valvole.