Con il 1.4 Turbo da 163 CV e l’assetto sportivo l’utilitaria Fiat si trasforma in una “piccola bomba” efficacissima fra le curve, ma senza sacrificare troppo la versatilità nell’uso quotidiano. Considerati i contenuti tecnici il prezzo è “onesto”, salvo lievitare perché la dotazione richiede qualche aggiunta.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Rispetto alla vecchia versione derivata dalla Grande Punto, questa basata sulla Evo ha guadagnato un po’ di potenza e si giova del design rinnovato, anche per quanto riguarda gli interni. Il 1.4 turbo è vivace e diventa addirittura rabbioso quando si setta il manettino in posizione Sport, variando così anche la risposta di sterzo, freni ed Esp: fra le curve questa Abarth sa divertire persino chi si sente un “pilota”esperto. Anche aggiungendo qualche optional, come il “clima” automatico al posto di quello manuale, il prezzo non è esagerato. Ma a differenza di quanto si osserva per la “cugina” Fiat, qui il quinto posto non si può avere.
Spoiler, mascherina a nido d’ape, “baffo” sul muso nero anziché cromato come nella “cugina” con marchio Fiat, prese d’aria e sfoghi ai lati dei paraurti, cerchi di 17” e pinze dei freni verniciate di rosso: con pochi sapienti dettagli e il marchio Abarth la Punto Evo rende evidente la sua sportività. Volendo si possono aggiungere gli adesivi sulle fiancate, in tinta a contrasto con la carrozzeria, ma coordinata con i gusci dei retrovisori esterni.
Rispetto alla vecchia Abarth Grande Punto, della quale questa nuova versione prende il posto, la Abarth Punto Evo è più potente di una decina di CV: il 1.4 T-Jet Multiair ne eroga ben 163, che in combinazione con il peso relativamente contenuto della vettura si traducono in una notevole grinta in accelerazione e in ripresa. Ma il motore offre pure la progressività d’erogazione necessaria nella guida di tutti i giorni, peraltro al prezzo di consumi del tutto accettabili.
Regolando in posizione Sport il manettino nel tunnel, la risposta all’acceleratore diventa addirittura rabbiosa, e anche freni e sterzo vengono “ottimizzati” per la guida sportiva; stesso discorso per l’Esp, che non si può escludere ma, grazie alla perfetta taratura, non disturba nemmeno in pista: concede un sufficiente grado di “libertà” all’auto, controlla efficacemente la trazione e – fra le curve – permette di divertirsi in tutta sicurezza sfruttando fino in fondo la notevole tenuta di strada.
La carrozzeria è rigorosamente a tre porte e a quattro posti: il quinto – disponibile a pagamento per la cugina Fiat – qui non si può avere. In ogni caso il prezzo è tutt’altro che esagerato, anche in considerazione della discreta dotazione (soprattutto per quanto riguarda la sicurezza: ci sono 7 airbag). Tuttavia, una vetturetta così esclusiva avrebbe meritato il “clima” automatico di serie (mentre lo si paga a parte come il cruise control…).
La plancia è quella della “cugina” Fiat, ma ha una fascia centrale in gomma ruvida e nell’abitacolo non mancano dettagli “racing”, dalla pedaliera in alluminio agli avvolgenti sedili sportivi con poggiatesta integrati. Lo spazio a disposizione è adeguato anche per chi viaggia seduto sul sagomato divano; peccato che quest’ultimo non sia frazionato e così – per ampliare il bagagliaio – si deve rinunciare a entrambi i posti dietro.
Plancia e comandi
La plancia è personalizzata dalla fascia centrale in ruvida gomma, e fra i dettagli che contribuiscono a creare l’atmosfera corsaiola che si respira a bordo ci sono pure la pedaliera in alluminio (provvista di una strisciolina in materiale antiscivolo) e, nel tunnel, la levetta a due posizioni (Normal e Sport) con la quale si varia la risposta di acceleratore, freni, sterzo ed Esp. Specifico per questo modello anche il navigatore (optional, si fissa a una basetta sopra le bocchette d’aerazione centrali): oltre alla rete stradale ha in memoria i più noti autodromi d’Europa, e offre la funzione telemetria misurando velocità e tempi sul giro. Completo il cruscotto, protetto da una palpebra in pelle con cuciture rosse e gialle, che nello schermo del computer di bordo mostra anche la pressione del turbo.
Abitabilità
Le avvolgenti poltrone anteriori (che, pagando un sovrapprezzo, si possono avere anche con rivestimento pelle/tessuto con le cuciture nei colori “ufficiali” Abarth), trattengono come si deve in curva e non stancano nemmeno dopo diverse ore di guida; comodo il poggiatesta integrato, anche se la seduta è troppo alta per un’auto sportiva. Complice il fatto che il terzo posto non è previsto, anche il divano risulta adeguatamente sagomato per trattenere il corpo in curva; discreto anche lo spazio per le gambe e sopra la testa. Sottonono, invece, il cassetto di fronte al passeggero, poco capiente e dotato di uno sportello che trasmette un’impressione di scarsa solidità; strano che il bracciolo con portaoggetti si debba pagare a parte.
Bagagliaio
Conformazione e capacità del vano ricalcano quelle della Punto Evo standard, e anche se si aggiunge l’impianto audio da 120 watt (optional), il relativo subwoofer non ruba troppo spazio. L’imboccatura del baule è ampia, ma dà fastidio il gradino di 24 cm che separa la soglia (oltretutto posta a ben 74 cm da terra) dal pavimento; mal rifinito lo schienale del divano, che ha la parte posteriore metallica priva di qualsiasi rivestimento, e criticabile il fatto che non sia frazionato: reclinandolo si perdono ambedue i posti dietro.
I comandi sono sufficientemente dolci e anche il motore – provvisto di Start&Stop per ridurre i consumi – ha l’elasticità e la dolcezza che servono in città; in manovra, però, si fanno i conti con il raggio di svolta troppo ampio e con la limitata visuale offerta dal lunotto, che rende consigliabile l’acquisto dei sensori. Con il “manettino” in posizione Sport, motore, sterzo e freni diventano più pronti e cresce il piacere di guida nei percorsi misti: gli inserimenti in curva sono rapidi e l’Esp tiene sotto controllo la situazione senza risultare invasivo. Pur tarate sportivamente, le sospensioni non sono tanto rigide da compromettere il comfort, e l’insonorizzazione dell’abitacolo è adeguata anche a velocità autostradale.
In città
Le dimensioni sono compatte e, con la leva nel tunnel in posizione Normal, il volante è abbastanza leggero: in città questa Abarth non è un pesce fuor d’acqua. Però negli spazi angusti richiede qualche manovra in più a causa del raggio di sterzata troppo ampio per un’auto di queste dimensioni; comunque utili i sensori posteriori, che sono optional. Oltre a essere sufficientemente dolce e progressivo ai regimi inferiori, nel traffico il 1.4 turbo si fa apprezzare per il sistema Start&Stop che lo spegne nelle brevi soste (per riavviarlo poi automaticamente quando si rilascia il pedale del freno oppure quello della frizione): aiuta a contenere i consumi e le emissioni inquinanti.
Fuori città
Nei percorsi tortuosi il meglio si ottiene – ovviamente – con il “manettino” in posizione Sport, che rende lo sterzo più consistente (anche se meno di quanto ci si aspetti da una sportiva) e aumenta la prontezza di acceleratore e freni. L’inserimento in curva è molto rapido, e l’Esp (che non può essere disinserito) concede al retrotreno quel piccolo grado di libertà che gli esperti possono sfruttare per “chiudere” più efficacemente le traiettorie. In ogni caso le reazioni sono sempre progressive e la guida, oltre che gratificante, intuitiva e sicura. Discreti i consumi: con un litro di benzina si percorrono quasi 14 km.
In autostrada
La riserva di potenza assicura riprese sempre vivaci; il motore fa percepire il suo rombo sportivo in accelerazione ma non a velocità costante, e a 130 orari lavora a 3500 giri garantendo un discreto comfort e consentendo di contenere la richiesta di carburante entro limiti accettabili (si fanno poco più di 11 km/l). Così i lunghi viaggi non risultano stressanti, anche perché le sospensioni sono sì rigide, ma non tanto da non garantire quel minimo di capacità filtrante che permette di transitare sulle giunzioni dell’asfalto senza contraccolpi esagerati.
In pista
La rapportatura del cambio permette di sfruttare al meglio la fascia d’erogazione più favorevole, che si colloca fra i 2500 e i 5500 giri; oltre, conviene passare alla marcia superiore perché l’allungo non entusiasma. Lo sterzo si rivela abbastanza diretto e consente di entrare in curva velocemente, ma nelle variazioni di traiettoria emerge qualche difetto di precisione dovuto alle sospensioni poco frenate in estensione, che inficiano anche la tenuta di strada sui fondi irregolari. Sebbene non escludibile, l’Esp si comporta bene e non inficia le prestazioni neppure nell’impiego al limite. Validi i freni, mordaci e resistenti allo stress.
Oltre al controllo elettronico di trazione e stabilità – che abbiamo riscontrato essere particolarmente a punto – sono di serie ben sette airbag. Il regolatore di velocità si può aggiungere a pagamento, come pure il sensore pioggia e quello per la pressione degli pneumatici. Le cinque stelle per la protezione degli occupanti ottenute dall’EuroNcap risalgono ai crash test della Grande Punto, che con la successiva versione Evo e quindi con questa Abarth condivide la piattaforma tecnica.
L’EuroNcap ha sottoposto a crash test la Grande Punto (ossia la versione precedente alla Evo), che con la Abarth Punto Evo condivide gli elementi principali della carrozzeria e quindi può “far fede”: ha riportato la massima valutazione (cinque stelle) relativamente alla protezione degli occupanti, tre stelle per i bambini sistemati su seggiolini Isofix e altrettante per i pedoni. Oltre a una dotazione di airbag supercompleta – che annovera ben sette elementi fra cui il “cuscino” posto a protezione delle ginocchia del conducente – questa sportiva conta su un Esp particolarmente efficiente nel “sorvegliare” l’ottimo comportamento della vettura senza togliere piacere alla guida. Adeguato alle prestazioni anche l’impianto frenante. A pagamento si possono avere il regolatore di velocità, il sensore pioggia (serve all’avvio automatico del tergicristalli) e quello di monitoraggio della pressione delle gomme. Per chi vuole andare in pista è pure disponibile la predisposizione per l’estintore.
La Abarth Punto Evo mantiene quel che promette: la risposta all’acceleratore è vivace, e grazie all’assetto ben congegnato e all’Esp tarato come si deve non fa mancare né le emozioni, né la sicurezza. Per essere una “piccola bomba” si rivela anche relativamente confortevole, e in fatto di versatilità non ha molto da invidiare alla “cugina” Fiat dalla quale deriva. Per quel che offre non costa troppo, anche se nel prezzo poteva benissimo essere incluso qualche accessorio che, invece, bisogna pagare a parte.
Se si eccettua la non disponibilità del quinto posto e qualche tollerabile difetto sul fronte del comfort dovuto alle sospensioni rigide e al “rombo” del motore che si fa sentire in accelerazione, questa aggressiva Abarth Punto Evo non impone apprezzabili rinunce rispetto al modello Fiat da cui deriva. Si difende anche in città e nei lunghi viaggi, e non consuma un’esagerazione: dunque è adatta a chi desidera una compatta con prestazioni e comportamento da vera sportiva che sia – comunque – anche pratica e versatile. Considerati i contenuti tecnici e l’aura di esclusività legata al marchio dello Scorpione il prezzo è accattivante, e lasciarsi tentare da qualche personalizzazione non costa una fortuna. Sorprende, però, che in una vettura di questo livello si debbano pagare a parte accessori quali il “clima” automatico bizona (quello di serie è di tipo manuale monozona), i poggiatesta posteriori e addirittura il bracciolo centrale con portaoggetti.
Esp
Non lo si può disinserire, operazione possibile in altre sportive (e non solo). Ma basta regolare in modalità Sport il manettino nel tunnel perché l’Esp non risulti penalizzante nemmeno nella guida al limite in pista (dove peraltro il controllo della trazione si rivela efficacissimo in uscita di curva).
Motore
Il potente 1.4 Turbo convince con la sua erogazione fluida e non consuma un’esagerazione: si adatta senza difficoltà all’uso quotidiano. Ma in modalità Sport diventa “rabbioso” e sa emozionare, complice pure il suo rombo accattivante.
Sospensioni
La taratura delle sospensioni è frutto di un valido compromesso: adeguatamente rigida per assicurare il giusto rigore nella guida veloce, non fa soffrire troppo quando si transita sulle buche o sullo sconnesso.
Frenata
Non difetta di feeling, sia nelle decelerazioni dolci, sia nelle violente staccate: l’impianto è correttamente dimensionato, e oltre a garantire spazi d’arresto contenuti non evidenzia perdite di tono nell’impiego intenso.
Baule
La capienza è allineata a quella delle migliori rivali. A deludere sono le finiture e la praticità: il divano non è frazionato (così, se occorre reclinarlo, si è costretti a rinunciare a entrambi i posti dietro) e ha la parte posteriore metallica con verniciatura lasciata a vista, senza rivestimento in moquette.
”Clima” automatico
Contrariamente a quanto accade per le concorrenti, di serie c’è il “clima” manuale e per avere quello automatico bisogna pagare un sovrapprezzo: una mancanza inspiegabile per una vettura di questa categoria.
Quinto posto
Altre versioni della Punto consentono di avere il quinto posto, almeno a pagamento: non sarà comodissimo, ma può tornare utile e, dunque, è un peccato che per la Abarth non sia prevista tale opzione.
Sterzo
Con il manettino in modalità Sport la sua consistenza è discreta e la precisione non delude. Tuttavia, dal volante di una piccola sportiva che porta il marchio Abarth ci si aspetterebbero reazioni più dirette e immediate.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 5800 giri | 215,4 km/h | 213 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,8 | 7,9 secondi | |
0-400 metri | 15,7 | 145,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,8 | 182,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 32,4 | 175,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 30,1 | 173,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 9,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,9 km/litro | 12,3 km/litro | |
Fuori città | 13,9 km/litro | 20,8 km/litro | |
In autostrada | 11,1 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 3,6 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,1 km/litro | 16,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,2 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,4 metri | non dichiarato |
Cilindrata cm3 | 1.368 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 250/2250 |
Emissione di CO2 grammi/km | 142 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 406/173/149 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1185 |
Capacità bagagliaio litri | 275/1030 |
Pneumatici (di serie) | 215/45 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 5800 giri | 215,4 km/h | 213 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 7,8 | 7,9 secondi | |
0-400 metri | 15,7 | 145,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 28,8 | 182,4 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 32,4 | 175,7 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 30,1 | 173,2 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 9,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,9 km/litro | 12,3 km/litro | |
Fuori città | 13,9 km/litro | 20,8 km/litro | |
In autostrada | 11,1 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 3,6 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,1 km/litro | 16,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,2 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,0 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | ||
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,4 metri | non dichiarato |
Cilindrata cm3 | 1.368 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 120 (163)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 250/2250 |
Emissione di CO2 grammi/km | 142 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 406/173/149 |
Passo cm | 251 |
Peso in ordine di marcia kg | 1185 |
Capacità bagagliaio litri | 275/1030 |
Pneumatici (di serie) | 215/45 R 17 |