Accanto alla nuova versione, resiste la collaudata Panda 4x4, che conserva tutte le sue prerogative utilitaristiche, e in più può affrontare con disinvoltura il fuori strada leggero. Valido, seppur non potentissimo, il 1.2 a benzina. Visto il prezzo, si poteva fare certamente qualcosa di più in fatto di dotazione.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Nonostante l’arrivo della nuova versione, la Panda 4x4 resta in listino ancora per un po’. La sua prerogativa è la trazione integrale a controllo elettronico: normalmente la trazione è davanti, ma in caso di necessità, parte della coppia fornita dal 1.2 a benzina viene inviata alle ruote posteriori. Nessun problema, quindi, sul fango e sulle strade innevate, grazie anche alla gommatura specifica M+S, e all’altezza della carrozzeria leggermente incrementata rispetto a quella delle altre versioni. La dotazione della Climbing, però, è ridotta all’osso: per avere l’Esp e il “clima” manuale bisogna mettere mano al portafogli.
Destinata a rimanere in listino accanto alla nuova almeno sino alla fine del 2012, questa versione della Panda è fra le più piccole ed economiche 4x4 sul mercato: il suo sistema di trazione prevede che in condizioni normali le ruote motrici siano quelle anteriori, con quelle posteriori pronte a entrare in gioco – grazie a una frizione a controllo elettronico che invia al retrotreno parte della coppia – quando le condizioni di aderenza lo richiedono.
Così equipaggiata, senza perdere le sue caratteristiche “cittadine” l’utilitaria Fiat diventa una piccola fuoristrada: rispetto alle altre versioni è di qualche centimetro più alta da terra (caratteristica utile sui terreni accidentati) e può affrontare senza problemi tratti sterrati o innevati. Tuttavia, i 120 kg aggiuntivi dovuti alla trasmissione integrale “appannano” un po’ le prestazioni del piccolo 1.2 a benzina da 69 CV.
Dedicate ai fondi “difficili” anche le gomme M+S (Mud&Snow, fango e neve: le sole che possono essere montate), che, però, a causa della marcata scolpitura del battistrada, su asfalto fanno parecchio rumore. Volendo, c’è anche il sistema Eld, che quando si marcia a bassa velocità su fondi sdrucciolevoli frena le ruote che slittano per inviare più coppia a quelle che hanno ancora aderenza: lo si ottiene ordinando l’Esp (optional).
Pur tenendo conto dell’esclusivo sistema di trazione il prezzo non è basso, tanto più se si considera che l’allestimento Climbing (l’unico disponibile con il motore a benzina) non è certo ricco: offre di serie gli airbag frontali e quelli laterali, ma chi vuole anche il “clima” manuale farà bene a considerare l’aggiunta del Pack Class, che include pure la chiusura centralizzata con telecomando, le barre sul tetto e i fendinebbia.
Plancia e consolle sono realizzate con plastiche rigide ed evidenziano assemblaggi perfettibili, ma praticità e robustezza non lasciano a desiderare. Considerando le dimensioni della vettura non è poco nemmeno lo spazio a bordo, più che sufficiente anche viaggiando in quattro; per aumentare la sfruttabilità dei posti dietro e del baule è disponibile il divano scorrevole, che si paga a parte come il quinto posto e i poggiatesta posteriori.
Plancia e comandi
Gli interni sono quelli delle altre versioni, piacevoli e improntati più alla praticità che alla ricercatezza: le plastiche della plancia e della consolle hanno un aspetto solido, ma sono rigide al tatto e migliorabili dal punto di vista degli accoppiamenti. La leva del cambio che sbuca da una torretta si trova a portata di mano, e anche il resto dei comandi è facile da individuare e da raggiungere; fa eccezione solo il controllo della regolazione elettrica dei retrovisori esterni, collocato fra i sedili anteriori.
Abitabilità
Per essere una vettura di soli 357 cm di lunghezza l’abitabilità non è niente male: i quattro posti omologati sono “veri” e due adulti stanno comodi anche sul divano, ancor più se si paga il sovrapprezzo richiesto per avere quello scorrevole longitudinalmente di 10 cm (provvisto pure di schienale frazionato); disponibili in opzione anche il quinto posto e i poggiatesta posteriori. Non manca nemmeno qualche ripostiglio per i piccoli oggetti, ma il cassetto di fronte al passeggero – pur abbastanza capiente – non ha lo sportello frenato in apertura.
Bagagliaio
Tenuto conto delle dimensioni della vettura il baule non è piccolo, anche se il gradino di ben 18 cm che separa la soglia dal pavimento (sotto il quale si trova il ruotino di scorta) rende scomode le operazioni di carico e scarico di colli pesanti. La sfruttabilità, ovviamente, migliora se si aggiunge il divano scorrevole (permette di privilegiare lo spazio per i passeggeri posteriori o quello per i bagagli, a seconda delle esigenze), che ha pure lo schienale frazionato; tuttavia, quando quest’ultimo viene abbattuto si forma un fastidioso gradino nel piano di carico.
Posizione di guida rialzata, comandi dolci da azionare e dimensioni compatte rendono la Panda perfetta in città, e questa versione 4x4 ha pure i fascioni che riparano la vernice da sgraditi contatti da parcheggio. La guida è facile anche fra le curve e la tenuta di strada sempre sicura, ma lo sterzo parecchio demoltiplicato mal si presta alla guida sportiva; inoltre, se si rilascia bruscamente il gas l’auto tende a sovrasterzare, il che rende l’Esp un optional consigliabile. Nonostante non sia nata per i lunghi viaggi, questa piccola integrale se la cava anche in autostrada; ma la riserva di potenza è solo sufficiente, e la rumorosità penalizza parecchio il comfort.
In città
Compatta com’è, nel traffico la Fiat Panda 4x4 si divincola con facilità e richiede un limitato impegno: la posizione di guida rialzata permette di dominare la situazione e dalle ampie superfici vetrate è facile rendersi conto degli ingombri della vettura. Sebbene più rigide di quelle delle altre versioni, le sospensioni non sono “punitive” nemmeno sulle buche, mentre i fascioni e le protezioni in plastica specifici di questa integrale riparano la carrozzeria dalle conseguenze delle “toccatine” nei parcheggi. Dolci da azionare anche i comandi, e non manca il tasto City che alleggerisce lo sterzo in manovra e a bassa velocità.
Fuori città
Nei percorsi tortuosi conviene adottare uno stile di guida tranquillo, quello meglio assecondato dallo sterzo sensibilmente demoltiplicato. In ogni caso la tenuta di strada non delude nemmeno nella guida brillante, e il comportamento è sincero; tuttavia nelle manovre brusche, o se in curva si rilascia improvvisamente il gas, il retrotreno tende ad allargare la traiettoria: meglio avere l’Esp (optional), pronto a vigilare sulla stabilità della vettura. Il motore non è un “fulmine di guerra”, ma vanta un’erogazione fluida ed è abbinato a un cambio manuale a cinque marce dalla buona manovrabilità; accettabili i consumi (14,1 km/l).
In autostrada
Il piccolo 1.2 riesce a spingere la Panda sino alla punta massima di 149,5 km/h, e già ai 130 imposti dal codice (corrispondenti a 139 di tachimetro) gira parecchio alto: 4400 giri in quinta marcia. Perciò non ci si possono aspettare consumi da record (abbiamo rilevato 10,5 km/l) e neppure un gran comfort acustico, tanto più che si fanno sentire pure il rotolamento delle gomme e i fruscii aerodinamici. Di buono, comunque, c’è che la vettura si mantiene stabile anche nei lunghi curvoni affrontati a velocità elevata, e neppure viene meno la precisione dello sterzo.
Nel fuori strada
La prima marcia non è corta quanto la si vorrebbe nei passaggi impegnativi, ma nel fuori strada leggero la Panda si fa valere: l’avvantaggiano il peso ridotto e la trazione integrale, anche se la pur discreta altezza minima da terra (16 cm) non scongiura i rischio di “toccare” con la marmitta o con la protezione della coppa dell’olio. Sui fondi critici meglio premere il pulsante Eld nella plancia, che azionando selettivamente i freni simula la funzione di un differenziale autobloccante inviando più coppia alle ruote che hanno l’aderenza migliore, togliendola alle altre.
Airbag frontali e laterali sono di serie, mentre quelli a tendina si pagano a parte come pure i controlli elettronici di trazione e stabilità e i fendinebbia. Sotto la media il punteggio ottenuto nei crash test Euro NCAP: tre stelle per gli occupanti, due per i bambini e soltanto una per i pedoni.
Esaminata dall’Euro NCAP nella versione a due ruote motrici (sostanzialmente identica alla 4x4) con la vecchia procedura in vigore fino al 2009, nei crash test la Panda ha riportato un punteggio di tre stelle su cinque per quanto riguarda la protezione degli occupanti, di due stelle per i bambini assicurati a seggiolini Isofix, e di una sola stella per la tutela dei pedoni. Sulla valutazione ha pesato, oltre alla progettazione non recentissima, la dotazione di serie ridotta all’osso: se, infatti, gli airbag frontali e laterali sono di serie, quelli per la testa (estesi ai posti dietro) si pagano a parte e vincolano all’acquisto del sedile di guida regolabile in altezza. È optional anche l’Esp, dispositivo consigliabile tanto più che, in questo caso, comprende il sistema che migliora la trazione sui fondi scivolosi: a velocità inferiore a 30 km/h frena automaticamente le ruote con minore aderenza per inviare coppia alle altre. Si pagano a parte anche i fendinebbia, mentre non è disponibile il regolatore elettronico di velocità.
A meno di rivolgersi a una piccola fuori strada, o a utilitarie più ingombranti, la Panda 4x4 non ha concorrenti vere e proprie. Di conseguenza, il prezzo appare equilibrato se si tiene conto dei contenuti strettamente tecnici e della versatilità d’impiego di questa compattissima integrale, ma non altrettanto accattivante se si considera la necessità di integrare la dotazione relativa al comfort e alla sicurezza.
Da sempre apprezzata da chi vive nelle zone di montagna o vi si reca spesso, la Fiat Panda 4x4 è unica nel suo genere e non ha concorrenti dirette: l’alternativa è costituita da modelli più ingombranti e da fuori strada vere e proprie, comunque più cari. Ciò non vuol dire che la piccola integrale Fiat costi poco in assoluto, anzi: in rapporto al prezzo, meriterebbe di essere più riccamente dotata. Invece, accessori di fatto obbligatori, come l’Esp (integrato dall’utile differenziale autobloccante “simulato” Eld) e il “clima” manuale (ma volendo spendere lo si può avere anche automatico) si pagano a parte. Altrettanto difficile rinunciare a elementi come il divano scorrevole (accresce la versatilità degli interni), i fendinebbia, le barre sul tetto o i cerchi in lega, con il risultato di veder lievitare sensibilmente il conto finale. Ciò non toglie che la sostanza ci sia: la Panda 4x4 mantiene intatte la praticità, la maneggevolezza e la facilità di guida delle altre versioni (anche se al prezzo di consumi superiori), con la differenza che non si ferma quando finisce l’asfalto.
Abitabilità
Per essere una vettura lunga poco più di tre metri e mezzo, la Panda 4x4 offre davvero parecchio spazio: permette a quattro adulti di viaggiare comodi e (a pagamento) può avere anche il quinto posto, non “sontuoso” ma comunque utilizzabile.
Trazione
Relativamente leggera e provvista di un efficiente sistema di trazione integrale a gestione elettronica – che ripartisce automaticamente la coppia fra i due assi senza interventi da parte del “pilota” – nel fuori strada l’utilitaria italiana riesce a sorprendere.
Visibilità
Il tetto è “appoggiato” su montanti abbastanza sottili e le superfici vetrate sono estese; inoltre la posizione di guida è rialzata e l’assetto pure (rispetto a quello delle altre versioni): facile rendersi conto di ciò che accade attorno alla vettura.
Sterzo
Il notevole rapporto di demoltiplicazione rende il comando poco adatto alla guida sportiva, ma lo sterzo è davvero preciso, anche a velocità elevata; nel traffico, inoltre, può essere reso leggerissimo premendo il tasto City.
Dotazione
La dotazione della Climbing va integrata a pagamento, ma visto il prezzo almeno la regolazione in altezza delle cinture, la chiusura centralizzata o i poggiatesta posteriori sarebbero potuti essere di serie.
Praticità baule
Il volume disponibile non è certo disprezzabile, ma la soglia è di parecchio più alta del pavimento, e quest’ultimo, se si reclina lo schienale, non rimane piatto; inoltre il divano scorrevole e frazionato (che aumenta la versatilità di carico) si paga a parte.
Rumorosità
Con la gommatura M+S (la sola omologata) il rumore di rotolamento dà fastidio anche ad andature inferiori a quelle autostradali; e al crescere della velocità si fanno più “presenti” anche la voce del motore e i fruscii aerodinamici.
Ripresa
Il 1.2 a quattro cilindri è lo stesso impiegato nella versione a due ruote motrici, ma qui deve “tirarsi dietro” anche i 120 kg aggiuntivi del sistema di trazione integrale: nei sorpassi occorre prendere per bene le misure e… scalare marcia.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 4900 giri | 149,5 km/h | 148 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 15,4 | 15,3 secondi | |
0-400 metri | 19,6 | 109,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 37,1 | 133,4 km/h | |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 37,7 | 130,9 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 37,9 | 121,6 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 4a | 8,7 | ||
da 80 a 120 km/h in 5a | 27,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,1 km/litro | 13,7 km/litro | |
Fuori città | 14,1 km/litro | 18,9 km/litro | |
In autostrada | 10,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,5 km/litro | 16,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 139 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,0 metri | 11,0 |
Cilindrata cm3 | 1.242 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 44 (60)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 102/3000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 155 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 357/161/163 |
Passo cm | 230 |
Peso in ordine di marcia kg | 980 |
Capacità bagagliaio litri | 200/855 |
Pneumatici (di serie) | 185/65 R 14 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 5a a 4900 giri | 149,5 km/h | 148 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 15,4 | 15,3 secondi | |
0-400 metri | 19,6 | 109,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 37,1 | 133,4 km/h | |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 37,7 | 130,9 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 37,9 | 121,6 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 4a | 8,7 | ||
da 80 a 120 km/h in 5a | 27,2 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 12,1 km/litro | 13,7 km/litro | |
Fuori città | 14,1 km/litro | 18,9 km/litro | |
In autostrada | 10,5 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,5 km/litro | 16,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,8 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,5 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 139 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,0 metri | 11,0 |
Cilindrata cm3 | 1.242 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 44 (60)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 102/3000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 155 |
Distribuzione | 2 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 357/161/163 |
Passo cm | 230 |
Peso in ordine di marcia kg | 980 |
Capacità bagagliaio litri | 200/855 |
Pneumatici (di serie) | 185/65 R 14 |