La nuova Honda Jazz conserva l’abitacolo arioso della precedente generazione, ma il bagagliaio è un po’ più piccolo: “colpa” delle batterie. Ora, infatti, è solo ibrida full: un 1.5 a benzina muove un generatore che alimenta un motore elettrico da 109 CV (solo sopra gli 80 km/h il quattro cilindri muove direttamente le ruote). In città è scattante e maneggevole e consuma pochissimo. Non costa poco, però è riccamente equipaggiata, specie per i sistemi di sicurezza; peccato manchi la piastra di ricarica per i cellulari. Un po’ lunghi gli spazi di frenata rilevati dal nostro centro-prove.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Aiuti alla guida | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Questa utilitaria giapponese è tutta nuova e ripropone una carrozzeria da monovolume, come nelle precedenti generazioni. Cresciuta di appena un centimetro in lunghezza, fra i pregi vanta sempre un abitacolo spazioso e pratico; meno capiente di prima (ma non piccolo) il bagagliaio, a causa dell’ingombro della batteria del sistema ibrido. La Honda Jazz c’è infatti solo ibrida full, con uno schema tecnico particolare: a bassa e media velocità, il 1.5 a benzina aziona un generatore di corrente ed è il motore elettrico a muovere l’auto; oltre gli 80-90 km/h, e con acceleratore non premuto a fondo, si chiude una frizione, ed è il quattro cilindri a far girare le ruote. Il risultato è che i consumi sono davvero bassi in città (un po’ meno in autostrada), dove si apprezzano anche lo scatto breve e la risposta immediata del motore a corrente.
Di qualità il comfort della Honda Jazz, mentre le frenate sono “lunghe” e l’impianto perde mordente se molto sollecitato. Già la versione base ha una ricca dotazione di sicurezza: dieci airbag (compreso quello centrale, per salvaguardare testa e collo degli occupanti anteriori negli urti laterali), frenata automatica d’emergenza, cruise control adattativo e mantenimento di corsia; le buone doti del modello sono certificate dalle cinque stelle raggiunte nei test compiuti dall’Euro NCAP nel 2020. L’allestimento Elegance aggiunge il sistema multimediale, i sensori di distanza anteriori e posteriori e il volante in pelle. La Executive provata ha anche il navigatore, il volante con corona riscaldabile, la retrocamera, la chiave “intelligente” e il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori. Curiosamente, quest’ultimo non è previsto per la più cara Crosstar, che, però, offre l’hi-fi di serie e si riconosce per l’assetto rialzato e le protezioni simil-suv.
Plancia e comandi
Le plastiche sono rigide, ma c’è una gradevole fascia centrale rivestita in similpelle e il design è moderno e minimalista. Intuitivi molti dei comandi della Honda Jazz, e in particolare i “rotelloni” del climatizzatore automatico (di serie) e il bilanciere per gestire la luminosità della strumentazione, collocato alla sua sinistra. Il cruscotto è un display di soli di 7’’, ma ricco e facile da leggere; peccato che “sfogliarne” le schermate, per visualizzare le diverse informazioni, sia un po’ macchinoso. I comandi nel volante sono criticabili anche perché mancano i tasti dedicati al vivavoce (si usano quelli di altre funzioni) e per silenziare l’audio. Reattivo lo schermo di 9’’ del sistema multimediale, che dispone di Android Auto e Apple CarPlay, ma la piastra per la ricarica wireless dei cellulari non è prevista neppure come optional.
Abitabilità
In questa Honda Jazz c’è spazio da vendere, anche dietro. Soltanto le persone molto alte possono desiderarne di più. Comodo anche l’accesso: le porte sono grandi e si aprono quasi ad angolo retto, permettendo di entrare e uscire agevolmente. I sedili anteriori non offrono la regolazione lombare, ma la loro comodità non ne fa sentire il bisogno. Inoltre, di serie sono anche riscaldabili e hanno il poggiatesta regolabile nell’inclinazione (una finezza, per un’utilitaria). La seduta del divano è piatta, e quindi comoda anche al centro.
Bagagliaio
Con i suoi 304 litri (a divano su e sotto la cappelliera) la Honda Jazz batte molte rivali ibride, ma altre utilitarie fanno meglio e rispetto alla precedente generazione si sono “persi” 50 litri, a causa della batteria di trazione sotto il piano di carico: al posto del doppiofondo, ora c’è un vano grande come una scatola da scarpe. Buono lo spazio col divano giù, e non manca la possibilità di alzarne la seduta, per caricare sul pavimento oggetti alti (come una pianta in vaso). L’accesso al bagagliaio è facile, grazie alla soglia a soli 61 cm da terra.
In città
Brillante ma silenziosa (in questo tipo di percorso il 1.5 sta spento per buona parte del tempo), la Honda Jazz ha sospensioni che “digeriscono” morbidamente buche e tombini. A bassa andatura si balza in avanti a ogni accelerata, ma quando la velocità cresce e si preme con decisione il pedale destro, si nota una piccola esitazione prima che il tachimetro torni a salire. Bene la visibilità garantita dagli ampi vetri con montanti sottili, ma i sensori di distanza sono fin troppo sensibili: nel traffico suonano spesso per avvisare delle auto vicine, e il tasto per disattivarli è un po’ nascosto. Inavvertibile il passaggio dalla frenata rigenerativa ai freni a disco e ottimi i consumi: abbiamo registrato 27 km/l.
Fuori città
La Honda Jazz non è un’auto fatta per la guida brillante: ha sospensioni piuttosto cedevoli e gomme progettate per ridurre i consumi più che per garantire la reattività in curva, anche se lo sterzo è abbastanza preciso e ha la demoltiplicazione variabile (dopo i primi gradi di rotazione diventa più diretto). Accelerando con decisione, il rumore del 1.5 al lavoro si sente parecchio; apprezzabile, però, il fatto che l’elettronica intervenga per simulare l’innesto delle marce (assenti, poiché manca del tutto il cambio), così da ridurre un po’ il noioso “effetto scooter”. Di rilievo anche in questo caso le percorrenze: abbiamo misurato 25 km/l.
In autostrada
A velocità costante, un’icona nel cruscotto indica quando è il 1.5 a muovere direttamente le ruote, ma basta una minima accelerata per far tornare in gioco il motore elettrico; non male, per un’utilitaria, l’insonorizzazione per fruscii dell’aria e rumore di rotolamento delle gomme. Non eccezionali, in proporzione ai risultati ottenuti sugli altri percorsi, le percorrenze: a 130 km/h si fanno 15,4 km/l.
ABITABILITÀ
In appena 404 cm, quest’auto offre tanto spazio per le persone.
CONSUMI
Nei nostri test, in città si è accontentata di pochissima benzina. E anche sulle strade extraurbane è andata molto bene.
DOTAZIONE
Offre molto per la sicurezza. Oltre a ricercatezze come il volante e i sedili riscaldabili.
GUIDA
In città si marcia quasi sempre in elettrico, grazie ai frequenti rallentamenti che ricaricano le “pile” . Bene anche lo scatto e la maneggevolezza.
BAGAGLIAIO
Non è piccolo, ma ha perso molto rispetto al vecchio modello. Assente il doppiofondo e scomodo il gradino causato dalla presenza della batteria.
COMANDI AL VOLANTE
Mancano i tasti dedicati al vivavoce e quelli per gestire il cruscotto sono macchinosi.
FRENATA
Gli spazi di arresto sono lunghi. E l’impianto si affatica presto.
RICARICA SENZA CAVI PER CELLULARI
L’auto è tecnologica e tutta nuova: perché non prevedere l’apposita piastra?
Motore a benzina | |
Cilindrata cm3 | 1498 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 72 (98)/5500 |
Coppia max Nm/giri | 131/4500-5000 |
Motore elettrico | |
Potenza massima kW (CV)/giri | 80 (109)/n.d. |
Coppia max Nm/giri | 253/n.d. |
Tipo batteria | ioni di litio |
Potenza massima complessiva kW (CV) | 80 (109) |
Emissione di CO2 grammi/km | 84 |
Cambio | assente |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi |
Capacità di traino kg | non consentito |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 404/169/153 |
Passo cm | 252 |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia kg | 1304 |
Capacità bagagliaio litri | 304/1205 |
Pneumatici (di serie) | 185/55 R16 |
Serbatoio litri | 40 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
177,3 km/h | 175 km/h | ||
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 9,9 | 9,5 secondi | |
0-400 metri | 17,1 | 130,4 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,7 | 160,7 km/h | non dichiarata |
RIPRESA IN D | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h | 29,8 | 161,4 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h | 28,2 | 160,6 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h | 3,4 | non dichiarata | |
da 80 a 120 km/h | 7,3 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 27,0 km/litro | 27,0 km/litro | |
Fuori città | 25,0 km/litro | 25,6 km/litro | |
In autostrada | 15,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 20,6 km/litro | 21,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,2 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 69,1 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 133 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 10,7 metri | 10,1 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Honda Jazz usate 2019 | 13.950 | 13.950 | 1 annuncio |
Honda Jazz usate 2020 | 12.499 | 13.960 | 10 annunci |
Honda Jazz usate 2021 | 16.000 | 17.770 | 3 annunci |
Honda Jazz usate 2022 | 18.450 | 20.750 | 7 annunci |