Nissan Micra: beve poco, eppure sa essere brillante

A fine 2016 è previsto il debutto della nuova Nissan Micra, ma il modello attuale ha ancora delle carte da giocare. Nella versione N-Tec, infatti, questa spaziosa cinque porte abbina un prezzo interessante, una ricca dotazione (include anche il climatizzatore automatico e i sensori di distanza posteriori) e dettagli estetici sfiziosi, come i cerchi in lega di 16”, le maniglie e i gusci degli specchietti di colore grigio chiaro e il grande spoiler alla fine del tetto. Peccato, però, che gli interni siano realizzati con materiali economici (e con assemblaggi che lasciano spesso a desiderare) e che il bagagliaio sia di soli 265 litri. Degno di nota il motore di questa DIG-S: il tre cilindri 1.2 di tutte le Micra è qui dotato dell’iniezione diretta di benzina e del compressore volumetrico, che regalano 18 CV in più, garantendo un notevole sprint pur con consumi molto contenuti; peccato solo che, a parità di equipaggiamento, la DIG-S costi 1.750 euro più della 1.2 “normale”. L’auto è maneggevole nel traffico, terreno dove dà il meglio (anche se le sospensioni si irrigidiscono parecchio sulle buche); al proposito, chi cerca la massima comodità d’uso può ordinare il cambio automatico, del tipo a variazione continua di rapporto (1.300 euro). Fuori città, oltre alle prestazioni, si apprezzano lo sterzo preciso e la frenata potente, ma l’auto non è silenziosa; inoltre, nella guida decisa e nei bruschi cambi di traiettoria, la carrozzeria si inclina molto di lato. L’Esp, comunque, garantisce la sicurezza. A proposito di sicurezza, c’è da dire che la Nissan Micra aveva ottenuto quattro stelle nei crash test Euro NCAP del 2010. Ma sono risultati poco significativi, perché da allora i criteri di valutazione si sono inseveriti e la Micra è stata aggiornata. Chiudiamo citando la Micra Acenta: ha i cerchi in lega di 15”, interni diversi e meno accessori (il “clima” è solo manuale e manca il navigatore), ma fa risparmiare oltre 1.200 euro.