È cresciuta un po’ nelle dimensioni diventando più comoda, ma rimane sotto i 4 metri di lunghezza. Peccato, però, che la linea abbia perduto la personalità della precedente e che non sia più previsto il divano scorrevole. La vivacità del 1.2 è un po’ appannata dai lunghi rapporti del cambio, ma i consumi sono bassi.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
La linea non è originale come quella del vecchio modello, ma la nuova Micra è comunque equilibrata e soprattutto comoda: il piccolo aumento di lunghezza ne ha migliorato l’abitabilità senza penalizzare la maneggevolezza nel traffico. Spinta da un tricilindrico 1.2 a benzina, consuma pochissimo, ha buoni freni e uno sterzo preciso; la ripresa, però, è lenta. Anche se le finiture sono migliorabili, la dotazione di sicurezza è completa sin dalla versione base, e la ricca Tekna della nostra prova ha pure il sistema PSM che misura se c’è spazio sufficiente per parcheggiare
I fari tondeggianti e sporgenti dalla sagoma dei parafanghi, le linee curve e le bombature del vecchio modello sono un lontano ricordo: la nuova Micra, per quanto equilibrata e gradevole, appare un’utilitaria “normale”, alla quale nemmeno il profilo cromato che circonda l’ampia presa d’aria frontale (un’esclusiva della “ricca” Tekna, assieme alle maniglie in tinta con la carrozzeria) riesce a donare personalità. Si può avere soltanto a cinque porte.
È cambiato anche lo spirito che sta dietro al progetto, che si rivolge ora a una clientela più variegata: oltre che in Europa, quest’utilitaria è venduta anche in Cina e in India (dove è costruita quella destinata all’Italia). Anche per questo è stata migliorata nell’abitabilità: è comoda per quattro persone e – data la forma e la larghezza del divano – anche un eventuale quinto è “bene accetto”. La lunghezza è cresciuta di 6 cm per un totale di 378, una misura comunque inferiore a quella della maggior parte delle rivali, e di certo non penalizzante in città.
Gli 80 CV erogati dal 1.2 tricilindrico a benzina si sentono più che altro nello sprint, mentre la velocità massima (158 km/h) è solo sufficiente e la ripresa pigra a causa della lunghezza delle marce: scelta, quest’ultima, dettata dall’esigenza di contenere i consumi, che, infatti, sono bassi (per fortuna, visto che manca un motore a gasolio). Pur non essendo una sportiva, su strada si fa apprezzare per la tenuta di strada sicura e per lo sterzo preciso anche a velocità sostenuta. Adeguati i freni.
La dotazione della Tekna (la versione di punta) della nostra prova include anche il navigatore, i sensori di distanza e il sistema PSM che valuta se c’è spazio sufficiente per parcheggiare facendo risparmiare inutili manovre: anche se le finiture sono migliorabili, sul rapporto qualità/prezzo non si discute. Scegliendo gli allestimenti meno ricchi si può arrivare a risparmiare fino a qualche migliaio di euro senza rinunciare all’Esp e ai sei airbag (di serie pure per la versione base).
L’abitacolo è luminoso – ancor più se si acquista il tetto trasparente opzionale – pratico ed esteticamente gradevole, sebbene questo non basti a compensare l’economicità delle plastiche e di alcuni dettagli. L’abitabilità, sia davanti, sia dietro, è comunque ottima, e anche se manca il divano scorrevole del vecchio modello, la capacità di carico non delude. Il cruscotto è ben leggibile e completo, e non si notano pecche nella disposizione dei comandi; tuttavia le prese Usb e Aux sono scomode ed esposte agli urti.
Plancia e comandi
Vivace nelle colorazioni, la plancia è moderna e accattivante, ma le plastiche rigide (comprese quelle dei pannelli delle porte) tradiscono la volontà di contenere i costi. Ben dislocati i comandi e intelligente la scelta di far aggiornare il navigatore (di serie) tramite scheda SD, mentre sono scomode le prese Usb e Aux nella parte bassa della consolle: il passeggero rischia di urtare con il piede gli eventuali dispositivi collegati. Dominato dal grande tachimetro e completo di contagiri, il cruscotto integra il display del PSM, il sistema che dopo aver “misurato” lo spazio di un parcheggio fa apparire le scritte “ok”, “difficile” oppure “sconsigliato”.
Abitabilità
Se nel vecchio modello non difettava certo d’abitabilità, ora – anche grazie al passo cresciuto di un paio di centimetri – le cose vanno ancora meglio: i posti davanti sono ampi e confortevoli e il divano non è da meno (anche se non è più scorrevole), visto che con 132 cm all’altezza delle spalle non si sta malaccio nemmeno in tre. Dietro mancano le tasche nelle portiere (e anche le maniglie d’appiglio, qualora si acquisti il tetto in vetro optional), ma davanti c’è un pozzetto con portabibite alla base della consolle e il cassetto di fronte al passeggero è addirittura doppio; peccato, però, che oltre all’illuminazione e alla refrigerazione manchi il “freno” allo sportello inferiore (quando lo si apre cade sulle ginocchia).
Bagagliaio
Ampia e squadrata, l’apertura è, però, di un palmo più “schiacciata” rispetto a quella del vecchio modello (che arrivava a 101 cm contro gli 80 dell’attuale). Comoda la soglia, a soli 67 cm da terra e di poco rialzata rispetto al fondo. Peccato che manchi la possibilità di far scorrere il divano, uno dei punti di forza della precedente Micra; è comunque positivo il fatto che ruotando in avanti la seduta e reclinando lo schienale – diviso asimmetricamente – non si formino gradini nel piano di carico. In quest’ultimo caso, inoltre, la capienza è al top della categoria, mentre con tutti i posti in uso le concorrenti più lunghe offrono qualche decina di litri di volume utile in più.
Comandi dolci, posizione leggermente rialzata e ingombri ridotti: la città non spaventa la Micra, anche perché il ridotto diametro di sterzata – assieme ai sensori di distanza e al sistema PSM – agevola nelle manovre e nei parcheggi. La taratura delle sospensioni rappresenta un buon compromesso fra comfort e guidabilità, dunque fra le curve la tenuta di strada è buona e le reazioni sincere sino al limite, quando si può contare anche sul puntuale intervento dell’Esp. Nonostante i rapporti lunghi penalizzino la ripresa, la Micra si fa valere anche in autostrada, quando, però, i consumi salgono un po’ rispetto a quelli – ottimi – rilevati fuori città.
In città
La compattezza della carrozzeria, la dolcezza della frizione e dello sterzo, nonché un diametro di svolta che facilita nelle inversioni “a U”, rendono la Micra 1.2 agile e gradevole nel traffico. La visibilità, anche grazie alla posizione di guida leggermente rialzata (peccato che il volante sia regolabile soltanto in altezza e non in profondità), è abbondante soprattutto davanti; dietro, comunque, ci sono i sensori. E al momento di parcheggiare si può contare sul PSM per evitare tentativi inutili. Chi vuole la comodità del cambio automatico a variazione continua deve, però, orientarsi sulla Acenta (la versione “inferiore” alla Tekna), l’unica a prevederlo come optional.
Fuori città
Il motore fa sentire i suoi 80 CV soltanto se si usa parecchio il cambio (che, però, ha la corsa un po’ troppo abbondante), perché la lunghezza delle marce rende faticose le riprese in quarta e in quinta: se ne deve tener conto soprattutto nei sorpassi. Le sospensioni sono abbastanza solide da contenere il rollio e le reazioni restano sempre prevedibili, come la tendenza al sottosterzo (puntualmente tenuta a bada dall’Esp) che si riscontra affrontando le curve con eccessiva disinvoltura; bene anche la potenza dei freni, ma attenzione alle lunghe discese perché l’impianto tende a perdere efficacia se stressato a lungo. Ottimo il rendimento del tricilindrico: per quanto lontani dagli ottimistici valori d’omologazione, i consumi sono bassi.
In autostrada
Tanto leggero e dolce a bassa andatura, quanto progressivo e piacevolmente preciso a velocità elevata: lo sterzo della Micra non delude nemmeno in autostrada. All’altezza della situazione anche il motore, che deve vedersela con la quinta lunga (nei falsopiani, soprattutto a pieno carico, bisogna spesso scalare in quarta) ma non “gira” troppo in alto e, quindi, non infastidisce con il suo rombo; piuttosto contenuti anche i fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento delle gomme. I consumi salgono un po’ rispetto a quelli – ottimi – rilevati nell’uso extraurbano, ma con 41 litri nel serbatoio si percorrono comunque più 500 km.
In base ai crash test dell’EuroNcap la Micra ha riportato una valutazione di quattro stelle, una in meno del massimo, quando molte rivali sono riuscite a raggiungere il punteggio pieno. La dotazione, comunque, è inappuntabile: l’Esp e i sei airbag sono di serie anche nella versione base, e lo stesso vale per i cinque poggiatesta; in più, la ricca Tekna offre i fendinebbia e il cruise control.
Se alcune rivali fanno pagare a parte i poggiatesta posteriori (o perlomeno quello centrale), la Micra 1.2 non risparmia in sicurezza: l’Esp è contemplato per tutte le versioni, assieme agli airbag frontali, a quelli laterali anteriori e a quelli a tendina (questi ultimi estesi a proteggere anche la testa di chi viaggia dietro). La Tekna, al top della gamma, prevede anche i fendinebbia e il regolatore elettronico di velocità. Dai crash test EuroNcap tuttavia non arriva l’approvazione piena: il punteggio assegnato è di quattro stelle su un massimo di cinque. Non basse, comunque, le valutazioni parziali, pari all’84% per la capacità di protezione degli occupanti adulti, del 79% per i bambini assicurati a seggiolini Isofix (i relativi attacchi sono di serie) e del 58% per la tutela dei pedoni in caso di investimento; l’efficacia dei sistemi di assistenza è valsa altri 57 punti percentuali (ma non tiene conto del cruise control, perché è stata presa in esame la versione base Visia, che ne è priva).
Anche se qua e là nell’abitacolo si nota qualche risparmio, la Micra è una vettura complessivamente ben costruita: è adatta a chi sceglie un’utilitaria badando al sodo, e privilegiando spazio interno e funzionalità rispetto all’originalità della linea. Le prestazioni non sono da sportiva, ma il comportamento stradale è affidabile e il comfort non lascia a desiderare nemmeno in autostrada. E poi ci sono i bassi consumi, che in una vettura di questa categoria sono importanti.
Nonostante le prestazioni non siano da primato, la nuova Micra 1.2 si difende bene nei percorsi extraurbani e non è eccessivamente rumorosa in autostrada, dove mostra pure una buona precisione. È, perciò, un’utilitaria versatile, tanto più se si considera che questa edizione “cresciuta” resta abbondantemente al di sotto dei 4 metri di lunghezza: un fattore importante per chi affronta quotidianamente il traffico cittadino e il problema del parcheggio. E, a quest’ultimo proposito, la top di gamma Tekna offre di serie “l’aiutino” del PSM, oltre ai sensori posteriori. Per giunta, la compattezza delle dimensioni non pregiudica l’abitabilità (all’occorrenza, sul divano si sta in tre senza soffrire) né la capienza del baule (la cui praticità non è, comunque, il massimo). A completare il quadro positivo ci sono i consumi, contenuti al punto da non far rimpiangere l’assenza di una versione diesel. Per quel che costa la Tekna offre moltissimo, ma il rapporto qualità/prezzo è convincente anche per le altre tre versioni. Chi vuol risparmiare tenga presente, in ogni caso, che la “base” Visia non ha il “clima” (né la radio), che la Comfort offre solo quello manuale e che per averlo automatico si deve scegliere “almeno” la Acenta.
Abitabilità
L’altezza del soffitto, abbondante anche dietro aumenta la sensazione di ariosità dell’abitacolo. Lo spazio è più che adeguato a quattro adulti, e il divano abbastanza largo per ospitare tre persone senza eccessivi sacrifici.
Consumi in città
Il tricilindrico 1.2 ha un buon rendimento e in media permette di percorrere più di 15 km/l (con punte superiori ai 18 km/l fuori città): ad aiutarlo, i rapporti lunghi e il peso contenuto della vettura.
Dotazione
Sei airbag, cinque poggiatesta e il controllo elettronico della stabilità sono di serie sin dalla versione base; quello della Tekna è l’allestimento più costoso, ma include – fra l’altro – il navigatore, il cruise control e le poltrone anteriori riscaldate e rivestite in tessuto chiaro (o in pelle, con un modesto sovrapprezzo).
Prezzo
In termini assoluti è al livello di quello delle rivali, ma va rapportato alla dotazione: l’equipaggiamento di serie della Tekna comprende accessori che normalmente si pagano a parte e che, in molti casi, non sono neppure disponibili.
Finiture
Vari dettagli dell’abitacolo poco curati, senza contare che la plastica rigida impiegata per la plancia, per la consolle e per il rivestimento interno delle porte è economica: molte concorrenti sono rifinite meglio.
Gamma
Il 1.2 “beve” poco, ma resta il fatto che le concorrenti offrono anche motori a gasolio e chi percorre molti chilometri potrebbe lasciarsi tentare. Manca, inoltre, la versione a tre porte, più adatta ai giovani.
Personalità
La linea è equilibrata e tutto sommato gradevole, ma con questa nuova Micra è andata perduta l’originalità stilistica e la simpatia che aveva contribuito alla fortuna commerciale del vecchio modello.
Ripresa
L’allungamento dei rapporti è uno dei metodi più “certi” per contenere il consumo di carburante, ma così il piccolo 1.2 in ripresa non può fare miracoli: dalla quinta marcia ci si trova spesso a dover scalare in quarta se non in terza.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 4a a 5600 giri | 158,0 km/h | 170 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,2 | 13,7 secondi | |
0-400 metri | 18,4 | 120,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,1 | 149,9 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 38,6 | 137,0 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 37,4 | 125,6 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 23,6 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,3 km/litro | 16,4 km/litro | |
Fuori città | 18,2 km/litro | 23,3 km/litro | |
In autostrada | 13,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,2 km/litro | 20,0 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,7 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 68,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,6 metri | 9,3 |
Cilindrata cm3 | 1.198 |
No cilindri e disposizione | 3 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 59 (80)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 110/4000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 115 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 378/168/152 |
Passo cm | 245 |
Peso in ordine di marcia kg | 970 |
Capacità bagagliaio litri | 265/1132 |
Pneumatici (di serie) | 175/60 R 15 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 4a a 5600 giri | 158,0 km/h | 170 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 12,2 | 13,7 secondi | |
0-400 metri | 18,4 | 120,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 34,1 | 149,9 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 4a | 38,6 | 137,0 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 5a | 37,4 | 125,6 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 5a | 23,6 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 13,3 km/litro | 16,4 km/litro | |
Fuori città | 18,2 km/litro | 23,3 km/litro | |
In autostrada | 13,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,2 km/litro | 20,0 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 40,7 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 68,9 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 135 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 9,6 metri | 9,3 |
Cilindrata cm3 | 1.198 |
No cilindri e disposizione | 3 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 59 (80)/6000 |
Coppia max Nm/giri | 110/4000 |
Emissione di CO2 grammi/km | 115 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 5 + retromarcia |
Trazione | anteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | tamburi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 378/168/152 |
Passo cm | 245 |
Peso in ordine di marcia kg | 970 |
Capacità bagagliaio litri | 265/1132 |
Pneumatici (di serie) | 175/60 R 15 |
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
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Nissan Micra usate 2019 | 9.450 | 10.760 | 24 annunci |
Nissan Micra usate 2020 | 11.499 | 12.840 | 19 annunci |
Nissan Micra usate 2021 | 9.600 | 12.870 | 22 annunci |
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Nissan Micra usate 2023 | 13.500 | 15.170 | 2 annunci |