Spaziosa e rifinita con cura, è una crossover alla moda che offre pure parecchia praticità, soprattutto in questa versione lunga che permette di viaggiare in sette. Il prezzo è elevato, ma la qualità costruttiva è soddisfacente e la dotazione di serie ricca.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
A metà strada fra una suv e una berlina, è una crossover elegante e ben costruita. La +2 è più lunga della versione standard e dispone di due sedili aggiuntivi che si estraggono dal fondo del baule: all’occorrenza si può viaggiare in sette senza eccessivi sacrifici. La 4x4 ha la trazione integrale e - oltre a riproporre le valide qualità stradali della versione con la sola trazione anteriore - può affrontare senza problemi gli sterrati e i fondi innevati. La 2.0 dCi è la motorizzazione più potente (150 CV), e l’allestimento Tekna include di serie anche ciò che solitamente si paga a parte, come per esempio il tetto in vetro o il rivestimento in pelle dei sedili.
Azzeccata e modaiola crossover, offre la praticità di una suv ma in fatto di eleganza non ha nulla da invidiare a una berlina, tanto meno dopo il recente restyling: ora ha un nuovo frontale con fari più sottili e una mascherina a nido d’ape dall’aspetto sportivo. Costruita in Europa (anche se porta un marchio giapponese), è stata rivista anche negli interni, dove troviamo una nuova strumentazione e finiture migliorate.
La +2 è la versione lunga (454 cm in totale), e rispetto a quella standard (che, invece, misura 433 cm) offre una maggiore abitabilità soprattutto per chi sta dietro; in caso di necessità, inoltre, permette di viaggiare in sette grazie a due sedili in terza fila: sono sufficientemente comodi anche per due adulti e, quando non utilizzati, si ripiegano nel fondo del baule. Di quest’ultimo, con l’abitacolo configurato per cinque posti, si apprezza la buona capienza, però la soglia a 76 cm dal suolo non è il massimo della praticità.
Per risparmiare c’è anche la versione con due ruote motrici, ma la 4x4 in prova è più versatile perché, oltre a essere valida su asfalto, può affrontare senza problemi fango e neve. Per inserire la trazione integrale c’è una manopola nel tunnel: la ripartizione della coppia fra i due assi è automatica grazie alla frizione Haldex, ma può essere bloccata al 50% nelle situazioni più impegnative. Priva di marce ridotte, la Nissan Qashqai+2 non è una vera fuoristrada, ma i 20 cm di altezza minima da terra, sui fondi accidentati, aiutano.
La 2.0 dCi Tekna è quella con l’allestimento più ricco fra i quattro disponibili. Spinta da un corposo turbodiesel da 150 CV (che, però, è ancora omologato Euro 4), vanta una dotazione completa sotto tutti gli aspetti: sono di serie anche i fari allo xeno, i sedili in pelle e il tetto in vetro. Volendo, si possono aggiungere il navigatore e il cambio automatico-sequenziale a sei marce. Se, invece, si cerca il massimo risparmio c’è la Visia, ma fa rinunciare anche al “clima” automatico bizona, alla chiave elettronica e ai cerchi in lega.
In occasione del restyling della carrozzeria sono stati migliorati anche alcuni elementi interni, a partire dal cruscotto, ora più elegante e completo; la funzionalità di alcuni comandi, però, resta da perfezionare. L’abitabilità non delude: si viaggia comodamente in cinque, con il divano scorrevole che permette a chi siede dietro di disporre di molto spazio per le gambe; tutt’altro che disprezzabile anche la sistemazione offerta dalle due poltroncine in terza fila. Queste ultime, se non sono in uso, scompaiono nel fondo di un bagagliaio ben rifinito e discretamente ampio.
Plancia e comandi
Al confronto con la versione precedente risultano migliorati alcuni elementi dell’abitacolo, come la consolle (che ora reca alla base un piccolo ripostiglio) e il cruscotto, più raffinato e completo: il display fra i due strumenti analogici indica anche se le portiere sono aperte. A portata di mano nel tunnel ci sono la manopola per inserire la trazione integrale e i tasti per il riscaldamento elettrico dei sedili (di serie come il raffinato impianto audio Bose); risultano, invece, poco intuitivi da usare i molti comandi del “clima” bizona, e addirittura quasi nascosti quelli per regolare i retrovisori e il bottone per disattivare l’Esp. Lo schermo del navigatore serve anche per la telecamera di retromarcia (i due optional sono offerti in pacchetto), ma misura solo 5” ed è collocato troppo in basso.
Abitabilità
Le poltrone in pelle (di serie) non sono ampie, ma risultano comode anche se la regolazione dello schienale, a scatti, non è il massimo della precisione. Accogliente il divano, appena rialzato al centro ma largo abbastanza per starci in tre (sebbene chi siede al centro si trovi il tunnel fra i piedi); i posti laterali offrono pure la possibilità di regolare gli schienali. Il fatto che la fila centrale può scorrere longitudinalmente di 24 cm consente di sfruttare al meglio anche le due poltroncine nel baule: hanno la seduta corta, ma non sono scomode. Utile il portaoggetti nascosto nel bracciolo scorrevole, dal momento che il cassetto di fronte al passeggero non è molto ampio (pur essendo climatizzato).
Bagagliaio
Con la terza fila di sedili in uso resta comunque un po’ di spazio per i bagagli, e se si viaggia in cinque la capacità è nella media della categoria, anche se il divano è tutto arretrato. Peccato che la soglia sia piuttosto distante da terra (76 cm) e larga solo inferiormente: caricare gli oggetti pesanti e voluminosi è impegnativo. L’altezza utile interna è di soli 42 cm, ma in compenso il tendalino è facile da togliere e sotto il piano di carico c’è un alloggiamento dove riporlo. Positivo anche il fatto che abbattendo il divano non si formino gradini sul pavimento.
A causa del passo lungo, in città la maneggevolezza non è il massimo, ma i problemi maggiori si riscontrano nelle manovre: la scarsa visibilità posteriore costringe ad affidarsi ai sensori, che sono di serie. Nei percorsi ricchi di curve si apprezzano il brio del motore e la taratura solida delle sospensioni, ma non manca qualche sobbalzo del retrotreno e l’Esp è lento a intervenire. Sempre soddisfacente, invece, la risposta dei freni. Ad andatura autostradale il comfort è buono, anche perché il motore lavora a un regime contenuto e la sua “voce” disturba meno del rumore delle gomme e dei fruscii aerodinamici. Al crescere della velocità, però, la precisione dello sterzo non è ottimale. A dispetto della spiccata vocazione stradale, la trazione integrale e la sufficiente altezza minima da terra la rendono versata anche al fuori strada leggero.
In città
Le dimensioni non sono esagerate, ma nelle manovre serve, comunque, attenzione: la visibilità posteriore è critica a causa della forma del lunotto e dei montanti, e bisogna affidarsi sui sensori (che sono di serie, mentre è optional la telecamera di retromarcia). Morbido e preciso il cambio, ma quando si è in coda la frizione - pesante - affatica. E anche le sospensioni si rivelano troppo rigide sullo sconnesso. Lo sterzo è sufficientemente leggero, tuttavia l’agilità risente del passo lungo.
Fuori città
Le sospensioni ben “controllate” determinano una discreta agilità, nonostante la lunghezza della vettura e il suo non trascurabile peso restino sempre avvertibili: inoltre, in presenza di sconnessioni il posteriore tende a saltellare e l’Esp non è un mostro di prontezza. Gradevole e vivace il turbodiesel, che spinge con vigore soprattutto una volta superati i 2000 giri. Tuttavia, a raffreddare eventuali pruriti sportivi c’è lo sterzo che, nonostante il nuovo servocomando elettrico, in fatto di precisione non convince ancora del tutto.
In autostrada
A 130 km/h il motore lavora a 2650 giri: un regime abbastanza contenuto grazie alla rapportatura “distesa” della sesta marcia, che favorisce la silenziosità senza per questo inficiare la ripresa, sempre piuttosto brillante a dispetto della stazza dell’auto. Globalmente il comfort è buono, ma l’abitacolo dovrebbe essere meglio isolato dal rumore di rotolamento delle grosse gomme di 18”; inoltre, superando i 120 orari, si avverte anche qualche sibilo generato dagli specchi. Rassicuranti i freni, anche grazie all’Abs ben tarato: gli spazi d’arresto equivalgono a quelli di una berlina.
Nel fuori strada
Come dimostra il fatto che sia disponibile anche con la sola trazione anteriore, anche la Nissan Qashqai+2 non nasce per il fuori strada. Ciò non toglie che questa versione 4x4 si difenda bene anche dove l’asfalto finisce: certo non bisogna strafare, perché manca il riduttore al cambio e il muso allungato impone una certa circospezione; comunque, l’altezza minima da terra (20 cm) è sufficiente per affrontare fondi mediamente accidentati. Utile, nei passaggi impegnativi, la possibilità di bloccare la frizione Haldex in modo da ripartire equamente la coppia fra avantreno e retrotreno.
Oltre a una completa dotazione di airbag e all’Esp, in questa versione si può contare anche sulla trazione integrale che ripartisce automaticamente la coppia fra i due assi e migliora la sicurezza sui fondi a bassa aderenza. La ricca dotazione di serie della Tekna include anche i fari allo xeno. I crash test euroNcap risalgono al 2007 e sono stati effettuati per la versione a cinque posti, che ha riportato il massimo punteggio (cinque stelle) per la protezione degli occupanti.
L’EuroNcap ha esaminato la Qashqai nel 2007: si trattava della versione a cinque posti (la +2 è arrivata nel 2008), che ha ottenuto cinque stelle (il massimo) per quanto riguarda la protezione degli occupanti, quattro stelle peri bambini su seggiolini Isofix e due stelle per la tutela dei pedoni in caso di investimento. Risultati che forniscono un valido riferimento anche per l’odierno modello sottoposto a restyling, che impiega la medesima piattaforma. L’equipaggiamento - logicamente - prevede un set di airbag che comprende anche quelli per la testa estesi ai posti dietro; non mancano i poggiatesta anteriori attivi, che eliminano - o almeno riducono - le conseguenze del colpo di frusta. Se la sicurezza passiva è, dunque, provata, a dare manforte a quella attiva ci sono i controlli elettronici d’ordinanza (ma l’Esp è un po’ lento nell’intervento). A questi si aggiunge la trazione integrale, che innalza il livello di sicurezza sui fondi a scarsa aderenza. Di serie pure i fendinebbia e i fari allo xeno, nonché l’utile regolatore di velocità.
Chi desidera una suv alla moda qui trova pane per i suoi denti: l’eleganza è quella di una berlina, e anche gli interni sono piacevoli e rifiniti con cura. In più c’è la praticità di un abitacolo ampio e versatile, che all’occorrenza consente di viaggiare in sette. La dotazione della Tekna è addirittura lussuosa, dal momento che comprende pure gli interni in pelle e i fari allo xeno. In altri termini, la Qashqai+2 vale i soldi che costa, soprattutto in questa versione con trazione integrale, che permette di affrontare in sicurezza pure i fondi difficili.
Se è innegabile che al successo commerciale della Qashqai abbia dato un notevole contributo la linea azzeccata, non si può dire che i contenuti siano da meno: è una crossover (ovvero una vettura a metà strada fra una suv vera e propria e una berlina) ben realizzata e rifinita, che ha dalla sua anche un’elevata aliquota di versatilità. Specialmente in questa versione +2, comoda per cinque persone e, se necessario, in grado di trasportarne sette; lo scotto da pagare rispetto al modello con carrozzeria “corta”, però, è un’inferiore agilità di cui si risente nel traffico e nelle strade ricche di curve. La Tekna, al top di gamma, è cara, ma il rapporto fra prezzo e dotazione è favorevole data la ricchezza dell’allestimento, che comprende anche accessori (come i fari allo xeno o gli interni in pelle) solitamente relegati fra gli optional a pagamento. Con il brioso turbodiesel da 150 CV si può avere anche la versione a due ruote motrici, ma crediamo che - considerata la tipologia di vettura - il modesto risparmio all’acquisto (inferiore al 10%) non compensi la rinuncia alla maggior sicurezza e versatilità garantite dalla trazione integrale.
Finiture
Il morbido rivestimento della plancia è gradevole al tatto e alla vista, e i comandi risultano ben realizzati: nell’abitacolo si riscontra una cura superiore alla media, e la qualità dei dettagli è migliorata rispetto al passato.
Prezzo/dotazione
La Tekna ha una dotazione di serie completa sotto ogni profilo, e comprende anche accessori che di solito si pagano a parte, come i sedili in pelle oppure i fari allo xeno. Volendo, restano da aggiungere solo il navigatore e il cambio automatico.
Versatilità
Oltre ai due sedili che scompaiono nel baule, si può contare su un praticissimo divano: i tre schienali sono reclinabili separatamente, e la seduta è suddivisa in due parti scorrevoli in modo indipendente l’una dall’altra.
Cruscotto
Recentemente la strumentazione è stata aggiornata, guadagnando non solo nell’estetica, ma anche nella leggibilità e nella completezza delle informazioni. Fra le novità, anche l’indicatore a lancetta della temperatura del refrigerante.
Agilità
Con il passo lungo le manovre di parcheggio richiedono un maggiore impegno, e le variazioni di traiettoria - sulle quali influisce anche l’inerzia dovuta alla rilevante stazza della vettura - risultano un po’ laboriose.
Euro 4
Le versioni Euro 5 sono state annunciate come imminenti, ma il 2.0 turbodiesel è ancora omologato Euro 4 e ci si deve accontentare: una politica poco comprensibile, trattandosi di una vettura fresca di aggiornamento.
Navigatore
Per essere davvero comodo e funzionale - e soprattutto non costituire una potenziale distrazione dalla strada - lo schermo a sfioramento dovrebbe essere posizionato più in alto e avere dimensioni maggiori (è di soli 5 pollici).
Visibilità
Il lunotto piccolo e con il profilo inferiore rialzato ai lati penalizza parecchio la visuale posteriore: in manovra sono provvidenziali i sensori (di serie). Davanti disturbano un po’ i montanti del parabrezza, massicci e molto inclinati.
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 198,3 km/h | 192 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,3 | 10,5 secondi | |
0-400 metri | 17,4 | 130,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,7 | 165,8 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 37,4 | 157,5 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,9 | 148,9 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,8 km/litro | 11,4 km/litro | |
Fuori città | 14,5 km/litro | 17,5 km/litro | |
In autostrada | 12,4 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 14,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 11,0 |
Cilindrata cm3 | 1.995 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 110 (149.56)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 320/2000- |
Emissione di CO2 grammi/km | 179 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 454/178/164 |
Passo cm | 277 |
Peso in ordine di marcia kg | 1696 |
Capacità bagagliaio litri | 130/1520 |
Pneumatici (di serie) | 215/60 R 17 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 4300 giri | 198,3 km/h | 192 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 10,3 | 10,5 secondi | |
0-400 metri | 17,4 | 130,2 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 31,7 | 165,8 km/h | non dichiarata |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 37,4 | 157,5 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 34,9 | 148,9 km/h | non dichiarata |
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,4 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 10,8 km/litro | 11,4 km/litro | |
Fuori città | 14,5 km/litro | 17,5 km/litro | |
In autostrada | 12,4 km/litro | non dichiarato | |
Massimo | 6,4 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 12,7 km/litro | 14,7 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 38,9 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 64,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 136 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,2 metri | 11,0 |
Cilindrata cm3 | 1.995 |
No cilindri e disposizione | 4 |
Potenza massima kW (CV)/giri | 110 (149.56)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 320/2000- |
Emissione di CO2 grammi/km | 179 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 (manuale) + retromarcia |
Trazione | Integrale |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 454/178/164 |
Passo cm | 277 |
Peso in ordine di marcia kg | 1696 |
Capacità bagagliaio litri | 130/1520 |
Pneumatici (di serie) | 215/60 R 17 |