Nella variante a tre porte, la Opel Astra è una vera coupé e la sua sportività non si ferma all’estetica: l’assetto ribassato determina ottime qualità di guida (anche se allo sterzo manca un po’ di comunicativa) e il turbodiesel – abbinato a un valido cambio manuale a sei marce – spinge con vigore. Il prezzo è giustificato dalla ricca dotazione, che include anche le sospensioni elettroniche, ma gli utili sensori di parcheggio si pagano a parte.
Posizione di guida | (1 vote) |
Cruscotto | (1 vote) |
Visibilità | (1 vote) |
Comfort | (1 vote) |
Motore | (1 vote) |
Ripresa | (1 vote) |
Cambio | (1 vote) |
Frenata | (1 vote) |
Sterzo | (1 vote) |
Tenuta di strada | (1 vote) |
Dotazione | (1 vote) |
Qualità/prezzo | (1 vote) |
Più che una semplice versione a tre porte della Astra berlina, la GTC è una vera e propria coupé, con una carrozzeria più slanciata e un assetto specificamente studiato per migliorare l’agilità fra le curve. Nel caso della Cosmo S, la versione più ricca nonché la sola disponibile con il brillante 2.0 turbodiesel da 165 CV, le qualità di guida sono ulteriormente migliorate dalle sospensioni a controllo elettronico e dai cerchi di 19 pollici, che fanno parte della dotazione di serie. Appartengono, invece, alla lista degli optional i fari bixeno e i sensori di parcheggio, questi ultimi consigliabili perché la visuale offerta dal lunotto, piccolo e inclinato, è davvero scarsa.
La Opel Astra GTC è una vera coupé e non una semplice “variante a tre porte” della berlina: più lunga di 5 cm, e più larga e più bassa di 3, ha tutto un altro slancio. Diversi anche il frontale, che la mascherina sottile e l’ampia presa d’aria rendono grintoso e penetrante, e la coda, contraddistinta dal padiglione spiovente, dal lunotto di piccole dimensioni e dalla parte inferiore dello scudo in plastica nera (che ricorda un estrattore aerodinamico).
Per essere una sportiva, la Astra GTC non pecca certo in fatto di abitabilità: davanti è comoda e sul divano viaggiano senza problemi due adulti; peccato soltanto non poter aprire i finestrini posteriori. Di qualità i materiali utilizzati nell’abitacolo e numerosi i portaoggetti, ma ai tanti pulsanti che affollano la plancia si deve fare l’abitudine. Anche se la soglia alta da terra e l’imboccatura poco ampia ne limitano un po’ la praticità, il baule è più grande e meglio sfruttabile di quelli delle rivali.
Grazie alla carrozzeria non troppo ingombrante e ai comandi dolci, la GTC è maneggevole pure in città, ma la visuale, soprattutto dietro, lascia a desiderare. Con il FlexRide in modalità Tour non delude neppure il comfort sullo sconnesso, mentre selezionando Sport si accentua l’agilità della vettura: così nei percorsi pieni di curve si viaggia spediti e con poco impegno, favoriti pure dal generoso tiro che il turbodiesel sfoggia a partire dai medi regimi. La valida insonorizzazione e la sesta marcia distesa, inoltre, permettono di affrontare senza stress i trasferimenti autostradali.
Nei crash test EuroNcap la Astra GTC ha riportato valutazioni specifiche elevate, che hanno determinato l’assegnazione delle cinque stelle equivalenti al punteggio massimo. Completa la dotazione di serie, che comprende anche i poggiatesta anteriori anti-colpo di frusta e la pedaliera che si sgancia automaticamente in caso di incidente.
È una tre porte d’impostazione sportiva, tanto potente e veloce quanto intuitiva da guidare. Ma non fa rinunciare a un abitacolo accogliente, oltre che ben rifinito, e nemmeno al comfort: le sospensioni regolabili permettono di scegliere se privilegiare o meno l’agilità, e il turbodiesel non alza mai la voce. In allestimento Cosmo S è equipaggiata a dovere, ma i sensori vanno aggiunti a pagamento.
Interno
Fra le rare coupé a essere omologate per cinque posti, la Astra GTC può ospitare senza sacrifici quattro persone: due adulti non stanno scomodi nemmeno sul divano. Esteticamente piacevole e ben rifinito l’abitacolo.
Accessibilità posteriore
Nonostante le portiere siano piuttosto lunghe, per accedere al divano occorre fare attenzione a non sbattere la testa e possedere una buona agilità: colpa del disegno del tetto, basso e spiovente verso la parte posteriore della vettura.
Cilindrata cm3 | 1956 |
No cilindri e disposizione | 4 in linea |
Potenza massima kW (CV)/giri | 121 (165)/4000 |
Coppia max Nm/giri | 350 (380)/1750-2500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 129 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 6 + retromarcia |
Trazione | Anteriore |
Freni anteriori | Dischi autoventilanti |
Freni posteriori | Dischi |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 447/184/148 |
Passo cm | 270 |
Peso in ordine di marcia kg | 1463 |
Capacità bagagliaio litri | 380/1165 |
Pneumatici (di serie) | 235/45 R 19 |
VELOCITÀ MASSIMA | Rilevata | Dichiarata | |
in 6a a 3600 giri | 211,4 km/h | 210 km/h | |
ACCELERAZIONE | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
0-100 km/h | 8,9 | 8,9 secondi | |
0-400 metri | 16,5 | 138,1 km/h | non dichiarata |
0-1000 metri | 30 | 174,3 km/h | 27,3 secondi |
RIPRESA | Secondi | Velocità di uscita | Dichiarata |
1 km da 40 km/h in 5a | 36,9 | 164,1 km/h | non dichiarata |
1 km da 60 km/h in 6a | 35,4 | 151,8 km/h | non dichiarata |
da 40 a 70 km/h in 5a | 12,5 | ||
da 80 a 120 km/h in 6a | 13,1 | non dichiarata | |
CONSUMO | Rilevato | Dichiarato | |
In città | 14 km/litro | 17,2 km/litro | |
Fuori città | 16,7 km/litro | 22,7 km/litro | |
In autostrada | 15,2 km/litro | non dichiarato | |
Medio | 15,6 km/litro | 20,4 km/litro | |
FRENATA | Rilevata | Dichiarata | |
da 100 km/h | 37,0 metri | non dichiarata | |
da 130 km/h | 63,8 metri | non dichiarata | |
ALTRI VALORI | Rilevati | Dichiarati | |
A 130 km/h effettivi il tachimetro indica | 134 km/h | non dichiarata | |
Diametro di sterzata tra due marciapiede | 11,9 metri | 11,4 |